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Emìle Durkheim - Appunti Sociologia (Scuola di Francoforte e Teoria di Durkheim), Appunti di Sociologia

Appunti Sociologia - Prof. Pivitera CdL Infermieristica - UniMiB Esame di Scienze Umane

Tipologia: Appunti

2016/2017

Caricato il 30/06/2017

sara-bressa
sara-bressa 🇮🇹

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Scarica Emìle Durkheim - Appunti Sociologia (Scuola di Francoforte e Teoria di Durkheim) e più Appunti in PDF di Sociologia solo su Docsity! 1 EMÌLE DURKHEIM 1 LA SCUOLA DI FRANCOFORTE Nella Scuola di Francoforte, i filosofi tedeschi francofortesi (Durkheim, Habermas…) sono coloro i quali si rendono conto – a circa 50 anni dalla morte di Marx - che la “diagnosi” di Marx era giusta, mentre la “prognosi” no. Sostengono che al società sia destinata al collasso e iniziano ad analizzare le patologie sociali del capitalismo. Habermas - filosofo, storico e sociologo tedesco, tra i principali esponenti della Scuola di Francoforte – sostiene che non sarà un classe a trasfromare una società (non sarà quindi il proletariato il soggetto dell’evoluzione come sosteneva Marx → prognosi sbagliata), bensì saranno vari movimenti all’interno della società che la trasformeranno. Ma la trasformazione si avrà solo quando la società sarà sufficientemente libera da po ter dare spazio alle critiche e, quindi, sarà in grado di evolversi secondo queste esigenze che emergono di volta in volta e non si possono individuare in anticipo. Una prognosi, quindi, è difficile farla; bisogna vedere che cosa si produce spontaneamente nella società. Abbiamo detto che il contributo della Scuola di Francoforte è importante perché permette di analizzare le “patologie sociali”. Da questa analisi, i filosofi francofortesi iniziano a sostenere che non vi siano più solamente disugualianze economiche, ma entra in gioco anche la frustrazione di tipo psicologico delle persone che svolgono attività subordinate. Si crea così una sorte di frustrazione collettiva, diffusa, che necessita di trovare una valvola di sfogo. Questa valvola di sfogo non può essere rappresentata da azioni contro i capitalisti come aveva pensato Marx, perché si rivelano essere troppo forti. Con la comparsa di figure autoritarie, quali Hitler e Mussolini (homo novus), le classi che si trovano in una situazione di svantaggio considerano queste figure talmente forti al punto da sentirsi, inizialmente, ulteriormente sottomessi e, successivamente, ad innescare un meccanismo psicologico per il quale si ritrovano ad identificarsi con queste figure. Si parla quindi di IDENTIFICAZIONE CON L’AGGRESSORE. Questo meccanismo psicologico fa sì che il povero, proletario, sottomesso, sfruttato si identifichi nel duce, capo, dittatore e che, in questo modo, riceva una sorta di illusoria gratificazione . Questo meccanismo psicologico viene sfruttato a favore di queste figure autoritarie, le quali, una volta percepito il malcontento comune, vanno ad identificare una possibile valvola di sfogo solitamente rappresentata da gruppi minoritari che diventano quindi il parafulmine per l’aggressività repressa; il CAPRO ESPIATORIO. → Nel caso di Hitler il capro espiatorio è rappresentato dagli ebrei. 2 La personalità che si identifica con l’aggressore, e scarica la propria repressione sul gruppo minore, viene chiamata PERSONALITA’ AUTORITARIA. Con la presa al potere di Hitler, si assiste alla chiusura delle scuole filosofiche (tra cui la Scuola di Francoforte), in quanto sosteneva che i sociologi svolgerssero attività ostili allo stato. I filosofi si trovano costretti quindi ad emigrare negli Stati Uniti. Quasi tutti si ritroveranno a vivere a Santa Monica, un quartiere di Los Angeles, vicino ad Hollywood. Entrano così a contatto con il mondo delle industrie culturali, quali Hollywood. Secondo i francofortesi questa tipologia di indrustria non fa altro che produrre una nuova patologia sociale: lo SVAGO; considerato tale in quanto non permette di riflettere su se stessi e sulla vita, ma permette solo alla persona di rilassarsi. 2 BIBIOGRAFIA Emìle Durkheim (1858 – 1917), sociologo francese (si è appena costituita la sociologia, quindi può essere definito come tale a differenza di Marx) e primo docente di sociologia, primo a definirne il vocabolario della sociologia (insieme a Weber), costituendo l’approccio clinico tipico della sociologia → motivi per i quali viene considerato il PADRE DELLA SOCIOLOGIA. Ebreo, figlio di un rabbino della Francia Orientale La sua teoria era completamente diversa da quella di Marx per alcuni aspetti. Nota che la società è permeata di conflitti e si chiede come essa riesca a rimanere unita. Verso la fine del secolo, insegnava presso l’università di Parigi, quando accadde che all’interno dell’esercito francese qualcuno aveva venduto/ ceduto a Germania e Prussia dei segreti militari. Da qui scaturisce un grande scandalo: L’AFFARE DREYFUS. Il mondo politico parigino e francese è in subbuglio e l’esercito non sa come difendersi dagli attacchi dello stato maggiore. Dalle alte sfere dell’esercito si decide quindi che, non riuscendo a scoprire il responsabile fosse necessario trovare un capro espiatorio. Il profilo adatto a questo scopo era quello del capitano ebreo: Dreyfus. Dreyfus viene quindi accusato di spionaggio, condannato, processato, degradato e mandato in prigione sull’Isola del Diavolo. A Parigi si ha comunque la sensazione che qualcosa non fosse andato bene e per questo viene messa in discussione sentenza. Vengono scritti articoli e fatti numerosi appelli al riguardo. N.B.: Gli ebrei hanno dato un contributo straordinario alla cultura moderna (Freud, Einstein, Marx…) perchè per secoli perseguitati e quindi impossibilitati allo svolgimento di libere professioni in quanto gli era proibito. Potevano occuparsi solo di prestiti di denaro, considerate attività spregevole che I cristiani non potevano svolgere; oppure dedicarsi allo studio. Motivi per il quale nel tempo hanno sviluppato queste attitudini. 5 Perché ci sono queste variazioni? Prende in considerazione diverse teorie e utilizza il METODO DELLA CONCOMITANTE: se io individuo una variabile (come un elemento rilevante per spiegare il suicidio), la seconda variabile deve essere concomitante/coincidente con quello che si dice nella prima variabile. Es. in Svezia c’è un alto tasso di suicidio per il pessimo clima → ciò deve essere valido per tutti i paesi che hanno brutto tempo; in Islanda però il tasso di suicidio è basso quindi non c’è nessuna variazione concomitante. Durkheim spiega che il suicidio è legato all’integrazione sociale → la percentuale di suicidi è correlata all’integrazione sociale. Egli quindi propone una tipologia di suicidio (insieme di tipi di suicidi) che contiene tre tipi di suicidi: • Egoistico: è quel suicidio che troviamo quando l’io è particolarmente sviluppato e perde contatti con la società che non riesce ad integrarlo. L’io non è abbastanza tenuto insieme dalla società (secondo Durkheim succede di più tra i protestanti per via della loro organizzazione religiosa individualistica) • Altruistico: non è necessariamente legato al sacrificio per gli altri. (es. i samurai che perdendo l’onore si uccidono; se a una donna le muore il marito in India, la salma viene cremata insieme a quella della moglie → scarsa individualizzazione donna). Non va a favore di qualcuno, sono gli altri che obbligano una persona in un dato contesto a suicidarsi. Accade nella società a solidarietà meccanica (antiche società) dove le aspettative della società sono più forti dell’interesse del singolo che non è riconosciuto come individuo (es.: eschimesi quando stanno così male da dipendere da qualcuno si allontanano dai ghiacci fino a che non muoiono → suicidio altruista, sano di essere un “peso” per la società) • Anomico: tipico delle società moderne, simile all’egoistico, ma in quello egoistico è il singolo a non avere contatti con la società e quindi non si può integrare. In questo caso è la società che si evolve troppo velocemente ed il singolo non riesce a stargli dietro (es. durante una forte fase di sviluppo economico o crisi economica). Non riconosce più il mondo in cui vive e non ritrovandosi più nel suo mondo, si sente isolato e si suicida. Ritiene che i collanti della società siano RELIGIONE, FAMIGLIA e STATO e nota l’esistenza di una variazione concomitante tra il suicidio e questi: • Religione o chiesa cattolica → basso tasso di suicidio, spiega perché in Irlanda nonostante il clima brutto i suicidi siano bassi o chiesa protestante → alto tasso di suicidio legato ad un’organizzazione religiosa individualistica che comporta legami con la società meno forti e allentati o chiesa ebra → tasso più basso di suicidi legato al fatto che gli ebrei essendo sempre stati considerati delle minoranze discriminate, hanno sempre avuto una forte integrazione e coesione • Famiglia o i non sposati → tasso di suicidio più elevato (manca solidarietà famigliare) → capacità della famiglia di creare solidarietà ed integrazione sociale o famiglie con figli → tasso minore di suicidi perché immerso in una rete di obblighi, relazioni e affetti 6 o vedovi e vedove → i maschi vedovi in pensione maggior tasso di suicidi perché le donne acquisiscono un ruolo sociale che comporta la creazione di rapporti sociali indipendenti dalla situazione di lavoro in cui si trovano (per il mondo degli adulti le relazioni coincidono con il mondo del lavoro), senza il lavoro “non hanno nulla da fare” • Stato o osserva → in tempi di guerra minor tasso di suicidio (si pensa di poter dare il proprio contributo alla patria e alla collettività in un momento di difficoltà come la guerra) o integrazione politica → capacità dello stato di generare integrazione sociale N.B.: L’INTEGRAZIONE NON É MAI UNA SCELTA INDIVIDUALE, MA VIENE FACILITATA/INDOTTA DAL CONTESTO. SONO LE STRUTTURE CON IL LORO FUNZIONAMENTO CHE CREANO INTERAZIONI, NON I SINGOLI. LA PROPOSTA DI DURKHEIM PER EVITARE IL FENOMENO DEL SUICIDIO È DI FORMARE I GIOVANI AL FINE DI ACCRESCERE L’INTEGRAZIONE SOCIALE.
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