Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Epiro a Colono di Sofocle, Appunti di Greco

Tragedie sofoclee, edipo a colono

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 11/03/2022

Sidonem
Sidonem 🇮🇹

4.6

(5)

24 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Epiro a Colono di Sofocle e più Appunti in PDF di Greco solo su Docsity! EDIPO A COLONO Venne rappresentata postuma, Sofocle mori intorno al 406/405 aC e quest’opera fu rappresentata nel 401 aC ad opera di un nipote di Sofocle, chiamato Sofocle il giovane. Per comprendere l’opera bene bisogna fare un discorso sul momento particolare della storia di Atene, infatti è un’opera a cui Sofocle affida un messaggio profondo che riguarda la sua città, cioè la città di Atena che lui aveva tanto amato, ma che riguarda anche un suo testamento spirituale. Un passo storico è un episodio della guerra del Peloponneso che avvenne nel 407 aC; secondo le testimonianze dell’epoca in quell’anno il re spartano Agide aveva fatto un assalto contro la città di Atene passando proprio per il demo di colono, uno dei quartieri dell’attica dove era anche nato Sofocle, in quello scontro pero la cavalleria tebana fu sconfitta da quella ateniese. E le fonti dell’epoca raccontano che durante la battaglia ci fu un’apparizione miracolosa dello stesso Edipo che apparve al fianco degli ateniesi e mise in fuga i cavalieri tebani, la vittoria fu anche dovuta alla sua apparizione. La tragedia di Sofocle creava così un ponte tra il presente storico ed il modo epico, proprio a colono c’era stata quella battaglia e propri lì c’era stata la scomparsa di Edipo nel mito. Quando noi parliamo di colono per noi è un luogo del mito di poco significato ma per gli ateniesi dell’epoca aveva un ruolo profondo, un pezzo della loro storia, era stato un baluardo, la difesa di Atene in uno dei momenti più tragici della guerra.ad Atene durante le rappresentazione dell’opera c’era proprio un santuario dove c’erano degli altari, uno dedicato ad Atena, uno a Poseidone ed uno a Edipo. A colono in questo bosco secondo la geografia antica c’erano gli ingressi dell’ade dove entrerà Edipo per scomparire. Per gli ateniesi era quindi quello un luogo sacro in cui Edipo continuava a girare come un demone protettore della città di Atene che lo aveva accolto prima della morte. L’Edipo a colono è collocato a questa vicenda storica, Sofocle lo sapeva bene da cittadino ateniese. In quest’opera lui celebra sia il personaggio di Edipo a lui molto caro che in quest’opera si riscatta dall’Edipo re, sia la sua città. In che modo? Avviene una celebrazione di quelli che erano i valori più alti della città di Atene, si parla di un Atene che è ospite dei supplici, di una Atene che protegge i supplici, di una Atene che si oppone agli arroganti, che rispetta le leggi, che sa onorare gli dei, è una Atene che poi troveremo celebrata nell’opera di Tucidide nel famoso epitaffio di Pericle. Le date sono importanti perché le cose che Sofocle scrive poco prima di morire celebrano la sua città poco prima del crollo, nel 401 quando venne celebrata Atene era già finita, era già stata sconfitta nella guerra. Il dramma commuove ancora di più se si pensa che Sofocle sta tracciando il profilo di una città che era stata fino a quel momento la guida di un popolo, la guida della Grecia, che invece adesso era finita. Quindi è e come se qua lui avesse voluto stilare un testamento spirituale, suo personale, ma anche legato alla storia della sua città. Lui qui riscatta anche Edipo perché qui Edipo recupera poco prima di morire l’onore che aveva perso nell’Edipo re, è quasi come se fosse una seconda parte, una conclusione dell’Edipo re, in cui il personaggio vive una parabola opposta. Qui il re cacciato da Tebe finisce come un eroe, scompare nel bosco come un eroe della città di Atene. L’opera si svolge praticamente come un sogno, è un’opera super particolare che sembra priva di intreccio drammatico. [Alla fine dell’opera c’è l’immagine di un Edipo Salvatore]. L’immagine di Edipo che si ha qui è quella di un Edipo fotografato, immobilizzato sulla scena, lui sta sempre sulla scena, in una specie di ucronia e utopia, cioè in un non-luogo ed in un non-spazio. Sembra quasi un’immagine ferma, però solo nel momento in cui arrivano gli altri personaggi ecco che Edipo ricomincia ad avere la percezione di un tempo che scorre, sembra riprendersi da questo sogno, lui sta sempre fermo sono gli altri personaggi ad andare da lui. Nuovamente in questa tragedia ci sono gli oracoli a muovere i fili della trama perché l’oracolo dice che la guerra che sconvolge Tebe sarà vinta soltanto da chi potrà avare con sé il corpo di Edipo, così i due avversari Creonte e Polinice vanno da lui cercando di portarlo con loro, però Edipo ormai ha rinunciato a vivere,vuole essere libero di morire dove vuole e come vuole. I due antagonisti si scontrano tra loro per portare con loro Edipo fin quando non interviene Teseo, il re di Atene, Salvatore che offrirà il suo appoggio ad Edipo. La dinamica dei personaggi va oltre perché qui Sofocle ci presenta uno scontro tra due città, tra due modi di pensare diversi perché Atene che è impersonata da Teseo è la città che protegge edipo, è quindi la città sana, portatrice di giustizia, che porta la democrazia è soprattutto che offre ospitalità e protezione ai supplici, ai perseguitati. Di contro ad Atene ci sono creonte è polinice, quindi la città di tebe, la città malata, che rappresenta la guerra civile, dopo Edipo a Tebe c’è lo scontro tra i due fratelli, addirittura una guerra fratricida, una città lontana da ogni morale. Il quadro di antitesi tra le due città commuove perché rivivevano nelle parole di Teseo una città che ormai non esisteva più, questa immagine di Teseo che rappresenta Atene si ritrova anche nell’Eracle di Euripide, il quale sarà sempre salvato da Teseo che gli offrirà rifugio, protezione. Di nuovo Edipo e protagonista, anche in questo caso è privo di città, anche se è cittadino di Corinto,
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved