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epoca vittoriana spiegata da darwin, Esercizi di Inglese

epoca vittoriana speigata da darwin

Tipologia: Esercizi

2019/2020

Caricato il 17/01/2023

chiara-demontis
chiara-demontis 🇮🇹

3 documenti

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Scarica epoca vittoriana spiegata da darwin e più Esercizi in PDF di Inglese solo su Docsity! Epoca Vittoriana IIIA Per epoca vittoriana (o età vittoriana) si intende comunemente il periodo della storia inglese compreso nel lungo regno della regina Vittoria. Può essere diviso in tre diversi momenti:  Early Victorian Period 1832-1848  Mid- Victorian Period 1848-1870  Late Victorian Period 1870-1901 Gli storici concordano sul fatto che la civiltà britannica fu il punto di partenza del progresso mondiale contemporaneo. E' un periodo in cui vedono la luce scoperte e innovazioni di genere teconologico: 1819 Scozia - Thomas Hancock e Charles Macintosh inventano il materiale impermeabile. 1821 Londra - Il motore elettrico viene inventato dallo scienziato britannico Michael Faraday. 1823 Bretagna - William Ellis inventa il gioco del Rugby 1823 Manchester - Charles Macintosh inventa l’impermeabile che sarà conosciuto come un “Mac” 1825 La prima ferrovia del mondo progettata per locomotive a vapore inizia le sue operazioni in Inghilterra. La sua costruzione inizia nel 1821, e inizialmente il design fu di George Stephenson. 1827 John Dalton d’Inghilterra sviluppa la prima teoria atomica, pubblicata nel suo New System of Chemical Philosophy. 1833 Charles Babbage inventa il motore analitico in Inghilterra. E’ il primo “calcolatore” programmabile al mondo. 1836 Isaac Pitman sviluppa il linguaggio scritto della stenografia a Bath. 1837 la fotografia viene sviluppata da Louis Daguerre in Francia e da William Fox Talbot nel Regno Unito. Intorno al 1900 erano già disponibili macchine fotografiche portatili. 1844 si diffonde l'illuminazione a gas e viene inventato il telegrafo. 1874 Il gioco del Tennis viene inventato in Inghilterra da Major Wingfield sebbene venne considerato un “gioco per signore”. 1884 Il mitra è inventato da Maxim a Londra. Anche la medicina è al punto di svolta: è in questo periodo che arrivano i primi vaccini, le prime conoscenze microbiologiche, i primi rudimenti sulla disinfezione… ancora tanta strada è da fare, ma in questi decenni inizia la ricerca che in breve tempo porterà la medicina a essere quella che oggi conosciamo. Tuttavia la medicina in epoca vittoriana si può riassumere nella massima: il paziente vive di più se non vede il medico. In questo variegato panorama di rimedi, cure approssimative, tentativi di cura che sembrano vie di mezzo fra sperimentazioni e torture, ecco che si delinea anche la nuova frontiera della farmacia, ma a prezzo della vita di molti pazienti e a fronte di innumerevoli tentativi di creare farmaci efficaci… più o meno in buona fede. Sono gli anni in cui arrivano gli imbonitori da fiera, quei ciarlatani che proponevano, anche con falsi testimoni, i rimedi più improbabili, ma non solo: sono gli anni della pubblicità nascente e il settore medico non fa eccezione, approfittando di questo nuovo strumento per far conoscere le proprie (vere o false) potenzialità. Il record di stranezza, secondo la nostra mentalità odierna, va certamente alle cure a base oppio, cannabis e cocaina. Oggi queste per noi sono droghe, conosciute per la loro pericolosità, in epoca vittoriana invece erano considerate ottime basi per rimedi medicinali di vario genere. Fra le cure più usate si annoverano i famosi salassi, affidati alle sanguisughe. Se poi il problema è che il corsetto non riesce a mettere in evidenza il decolleté per carenza di petto, nessun problema: c’è un tonico per migliorare la misura del busto. Nel punto giusto. Oggi a farci sorridere sono le indicazioni di parecchie medicine, che dichiarano di poter guarire mali un po’ troppo disparati: la pillola magica risolve la stipsi, ma anche l’acidità di stomaco. Il vermifugo cura anche l’asma, e se non basta è pure sciroppo espettorante. Per grandi e piccini. Il the Original “Cure all” non ha bisogno nemmeno delle istruzioni: cura tutto, punto e basta. Ma chi era la regina Vittoria, che ha dato il suo nome al'epoca di cui stiamo parlando? Alexandrina Victoria nacque a Londra il 24 maggio 1819, morì nell’ Isola di Wight il 22 gennaio 1901; è stata regina del Regno Unito dal 20 giugno 1837 e Imperatrice d'India dal 1876 fino alla sua morte. Vittoria era la figlia del principe Edoardo, duca di Kent, quarto figlio del re Giorgio III, ma crebbe sotto la supervisione di sua madre: la principessa tedesca Vittoria di Sassonia-Coburgo- Saalfeld. Ereditò il trono a diciotto anni. Si sposò con suo cugino, il principe Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha nel 1840. Nacque proprio dalle sue nozze la comune consuetudine dell’abito bianco, malgrado all'epoca le regine di Francia indossassero il bianco in segno di lutto e la cosa fosse considerata di mal augurio. I suoi nove figli e venti dei suoi quarantadue nipoti si sposarono con altri membri dell'aristocrazia e della nobiltà Europea, unendole tra loro. Ciò le diede il soprannome di « nonna d'Europa ». Dopo la morte di Alberto nel 1861, Vittoria iniziò un lutto religioso in cui evitò di apparire in pubblico. Come risultato del suo isolamento, il repubblicanesimo acquistò forza per un po' di tempo, però nella seconda metà del suo regno, la sua popolarità aumentò. I suoi giubilei (anniversari del regno) d'oro (50°) e di diamante (60°) furono festeggiati in tutto il regno. Nonostante la lunga vita al trono, non giunse al giubileo di zaffiro (65°). Il suo regno durò 63 anni, 7 mesi e due giorni ed è stato superato solo dalla sua pronipote Elisabetta II, attualmente sul trono. Negli ultimi 15 anni della sua vita strinse amicizia con il suo segretario indiano: Mohammed Abdul Karim, che guadagnò da lei un affetto materno. Il popolo amava talmente tanto Vittoria e Alberto, da dedicargi il“Victoria and Albert Museum”. Il museo possiede la più grande collezione al mondo di opere del Rinascimento italiano al di fuori dell'Italia. L'era vittoriana è famosa anche per le sue norme sulla morale. Gli storici concordano che, generalmente, le classi medie possedessero norme elevate di morale personale (e di solito le seguissero), ma hanno dibattuto se le classi operaie facessero altrettanto. Nonostante ciò, fin dall'inizio del 1840, le più importanti agenzie d'informazione, uomini di chiesa e donne nubili divennero sempre più preoccupati dalla prostituzione, che divenne nota come il grande
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