Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Motivi dell'Emigrazione e La Fondazione di Roma: Motivazioni, Espansione e Crisi Politica, Sintesi del corso di Storia

Storia antica romanaStoria antica grecaStoria antica classica

Una panoramica della motivazione dietro all'emigrazione e la fondazione di Roma, dalla religione a problemi economici e la rivalità tra aristocratici. Esplora la fondazione di Roma, la sua espansione e le crisi politiche che seguirono, inclusa la sconfitta di Veio e la guerra con Cartagine. Il testo illustra come Roma sottomise le città del Lazio e come la crisi militare fu risolta attraverso il Cursus Honorum.

Cosa imparerai

  • Come fu fondata Roma?
  • Che problemi politici Roma affrontò durante la sua espansione?
  • Perché le persone emigravano in quell'epoca?
  • Come fu risolta la crisi militare a Roma?
  • Come Roma sottomise le città del Lazio?

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

Caricato il 27/04/2022

Siria.labradoodle
Siria.labradoodle 🇮🇹

5

(1)

8 documenti

1 / 42

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Motivi dell'Emigrazione e La Fondazione di Roma: Motivazioni, Espansione e Crisi Politica e più Sintesi del corso in PDF di Storia solo su Docsity! CAPITOLO 1-LIBERTA’ 1 paragrafo.GRECIA ARCAICA-RIVALITÀ’ TRA ARISTOCRATICI Omero,poeta del periodo arcaico Omero funge da base culturale comune per i greci.2 testi anche se si crede che l’autore del primo non sia lo stesso del secondo.Le opere vennero scritte \\alla fine dei secoli bui 12-8 sec ILIADE(metà 8 sec): narra pochi giorni ma tratta del lungo assedio degli achei della città di Troia.Achille viene umiliato da Agamennone e decide di non combattere ma quando perde l’amico Patroclo per mano del troiano Ettore torna a combattere uccidendo Ettore,facendo scempio della salma per poi solo alla fine decidere di consegnarla. ODISSEA(fine 8 sec): narra il ritorno di Odisseo alla sua terra e durante questo viaggio si imbatte in nuovi popoli e comprende nuovi costumi.Tornato a Itaca sconfigge i Proci.MOTIVO RICORRENTE:CHE GLI DEI FACCIANO GIUSTIZIA -Non si sa da dove derivano le opere di Omero ma si crede dall’antica Ionia.Viveva in un mondo influenzato dall’oriente:amicizia Achille Patroclo uguale a amicizia dell’eroe mesopotamico Gilgamesh e Enkidu,in entrambi i casi l’amico muore. GRECIA 14-13 SEC era una sorta di civiltà palazzo autonoma simile ai modelli cretesi:Micene.Era un mondo diverso da quello della Grecia delle epoche successive anche se sono state ritrovate tavolette con nomi di divinità presenti anche nella futura Grecia.Era più vicino alla Mesopotamica che alla Grecia futura. GRECIA 8 SEC compare un nuova scrittura dopo la fine della civiltà Micenea,GEROGLIFICI TRASFORMATI IN ALFABETO DAI FENICI e di questi segni si appropriano i Greci. MONDO DELLA POLIS,CULTURA ARISTOCRATICA Il mondo di Omero era un mondo di aristocratici, senza privilegi giuridici che dovevano mostrare continuamente il loro valore come nella caccia e durante i banchetti che erano occasioni di autoaffermazione. AGONI:gare che si svolgevano durante le feste religiose tra queste i giochi olimpici.Da questa necessità di affermarsi favoriva un atteggiamento competitivo ma anche distruttivo. La loro RICCHEZZA era la proprietà fondiaria. Il tentativo di introdurre uno status aristocratico ereditario fallì in quanto si i figli avevano un patrimonio ereditato ma dovevano comunque affermarsi. LE OPERE E I GIORNI DI ESIODO:narra i punti di vista dei contadini,la durezza della vita e dei lavori nei campi. POLIS:città dotate di organizzazione politica derivanti dalle città-stato dei Sumeri e dei Fenici. La definizione più corretta è :ente formato dai cittadini e tenuto insieme dal culto comune religioso e politico. La Polis era formata da templi importanti e piazza del mercato.Gli abitanti della campagna avevano gli stessi diritti di chi dimorava in città. La polis era basata su OIKOS:CASA non solo l’edificio ma famiglia e entità economica con a capo un cittadino.Era autosufficiente,era la sede di produzione. Il centro della Polis era L'AGORÀ’:MERCATO ma era un centro politico e religioso,qui ci si incontrava. NEI SECOLI BUI:si instaurano delle monarchie successivamente rovesciate e questo permise l’affermazione dei CONSIGLIO riunione dei migliori che prendevano le decisioni,poi l’assemblea del popolo doveva accettarle o respingerle.XII-VIII METÀ 7 SEC:SVILUPPO MILITARE con l’affermazione della tattica oplitica Prima di allora gli scontri erano duelli individuali ma ora ci sono un gruppo di uomini gli opliti che combattevano in una linea usando lo scudo per proteggere il compagno più vicino.Questa tecnica richiedeva disciplina e la capacità di collaborare respingendo l’egocentrismo.Questa tecnica aumentò l’importanza dei non aristocratici perché non bastavano più i primi. CARICHE PUBBLICHE E REGOLE All’interno delle polis vennero nominati dei referenti,cariche pubbliche.Questo portava negli aristocratici e negli opliti il rischio che qualcuno diventasse troppo forte e per questo venne stabilito come regola:il divieto di tornare a investire una carica prima di un certo tempo e nessuno doveva svolgere una funzione troppo a lungo.-->dimostra capacità riflessione su ordinamento politico.Dracone(620 a.C) si oppose alle faide aristocratiche distinguendo tra omicidio intenzionale e involontario .Ozio e e il furto puniti con la morte. MIGRAZIONE Con l’emigrazione si fondarono nuove Polis in Italia meridionale,francia. Questi nuovi insediamenti erano detti APOIKIAI erano entità politiche autonome collegate alla patria per i culti e fedeltà. MOTIVI DI EMIGRAZIONE:1.motivazioni religiose e raccolti cattivi 2.prole numerosa,situazione demografica aggravata 3.problemi economici La fondazione delle apoikiai veniva sotto la guida della città madre da cui deriva il fondatore ufficiale della città,l’ecista. AGONI eventi in cui partecipavano i greci tra cui quelli delle colonie,favorivano l’identità greca. LA LEGA NAVALE DI ATENE PORTO A DELLE RISORSE CHE FAVORIRONO LA DEMOCRAZIA. ASSETTO POLITICO DI ATENE:Areopago perde alcune prerogative ì,le 4 istituzioni principali sono: 1.CONSIGLIO DEI 500:competenze sulla gestione corrente compresi affari esteri,era composto da 50 rappresentanti di una tribù che ogni 30 giorni compivano il loro ruolo.I consiglieri avevano il mandato di un anno ed erano sorteggiati,non potevano vestire la carica non più di 2 volte nella vita.Nessuno aveva competenze speciali quindi chiunque poteva fare politica. 2.ASSEMBLEA DEL POPOLO:poteva modificare le decisioni del consiglio che erano solo istruttorie mentre quelle dell’assemblea erano le sole vincolanti.Tuttavia non poteva prendere decisioni di propria iniziativa. AVEVANO DIRITTO DI PAROLA i maschi di oltre 18 anni,il voto era palese e ogni con lo stesso valore,la decisione era per la maggioranza.Chi perdeva doveva comunque essere disponibile a collaborare con la maggioranza.(persino gli aristocratici) 3.GIURIE POPOLARI:composta da giudici improvvisati.Ateniesi che avevano compiuto 30 anni e si erano resi disponibili a svolgere questo compito.Si occupoavano principalmente di questioni legali.Nei processi si prendeva in considerazione anche la personalità dell’imputato che doveva dimostrare di essere un membro rispettabile della comunità.Per a fare il giudice non si chiedeva una particolare preparazione. VI ERA INDENNITÀ GIORNALIERA PER CONSIGLIERI,ASSEMBLEA DEL POPOLO GIURATI E CARICHE PUBBLICHE PER FAR SI CHE GLI IMPEDIMENTI ECONOMICI NON OSTACOLASSE LA PARTECIPAZIONE DI TUTTI ALLA VITA PUBBLICA. 4.Per quanto riguarda le FORZE ARMATE E LE FINANZE erano composte da 10 strateghi rielettibili e appunto eletti.Alle cariche finanziarie potevano accedere gli uomini di censo più elevato così in caso di irregolarità si usava il loro patrimonio. La principale contribuzione alle spese cittadine sono le liturgie grazie alle quali la polis non si assumeva direttamente i compiti ma li affidava ai cittadini abbienti che li finanziavano con le loro risorse private.Porta a due vantaggi->stimola l’ambizione e delega attività ai cittadini. Si aveva uguaglianza politica ma non economica e non si cercò di attuare l’uguaglianza della proprietà. CITTADINANZA:chi abitava lontano da Atene aveva meno possibilità di esercitare i propri diritti.Vi era ancora un’impronta aristrocratica ma i cittadini potevano porre a processo questi ultimi.La cittadinanza era data solo al cittadino ateniese per entrambi i genitori .Chi non aveva questi requisiti poteva acquisire la cittadinanza solo con la decisione dell’assemblea del popolo. Chi era nato ad Atene aveva diritto di prendere parte ai culti della città,gli spettacoli teatrali prendevano atto durante feste religiose e così le azioni drammatiche acquistano autonomia rispetto al canto.Le tragedie rappresentavano principalmente temi mitologici. Gli spettacoli erano dei compiti a cui doveva provvedere il cittadino attravso le liturgie ed erano realizzati dai cittadini di sesso maschile.Lo spettacolo teatrale li permetteva di elaborare questi cambiamenti e di prendere una pausa dalla quotidianità. GUERRA DEL PELOPONNESO:Gli spartani furoni persuasi dai Corinzi ad attacare Atene.La guerra durò dal 431 al 404:Sparta vs. Atene. Atene aveva supremazia sul mare e Sparta su terra.Gli scontri si estesero fino alla costa settentrionale dell’Egeo e successivamente si arrivò ad una pace che concluse questa prima fase:una tregua armata.(pace di nicia)I combattimenti ripresero e gli Ateniesi decisero di attaccare la Sicilia ma non riuscirono ad espugnare Siracusa.Sparta attaccò nuovamente l’Attica e con il sostegno dei Persiani che gli assicurarono rifornimenti sconfitte Atene.Il vero vincitore però fu la persia. Gli aristocratici riuscirono a convincere l’assemblea del popolo ad abolire la democrazia ma successivamente venne ripristinata,rovesciata e riaffermata nuovamente.La pacificazione interna fu rapida ma i sospetti rimasero e da questo si parla del processo a SOCRATE. Socrate sosteneva di essere spinto da un demone a conversare e a riflettere e le sue domande gli portarono molti nemici.Venne accusato di introdurre nuove divinità e di corrompere la gioventù,alla fine scelse di non evadere e i suoi discepoli lo dipinsero come una VITTIMA DELLA DEMOCRAZIA. la democrazia subì punti deboli:oltre l’attacco precipitoso in sicilia anche il processo di 6 dei 10 strateghi che vennero accusati di non aver salvato da una tempesta dei naufraghi Ateniesi:in questo modo i defunti non potevano essere compianti dai familiari e non potevano accedere all’aldilà.Tuttavia la condanna fu frettolosa e portò Atene a trovarsi con poca forza militare. DOPO LA GUERRA DEL PELOPONNESO:Si diede importanza alle competenze universali dei cittadini,infatti si iniziavano a chiedere persone con esperienza. Gli ateniesi rimasero fedeli alla democrazia infatti erano centinaia i cittadini che si rendevano disponibili alle attività per la polis e per la guerra.Ma aumentò il numero anche dei cittadini non attivi politicamente come PLATONE. La libertà di Atene però NON riguardava tutti:schiavi e condizioni degli oppressi tollerate.La voce della schiavitù era muta.Si trattava di uno status giuridico di privazione della libertà.Uno schiavo poteva essere un bracciante o artiginao ch elavoravano per il padrone.Gli ateniesi non potevano essere torturati mentre gli schiavi si perchp si credeva che non dicessero la verità. DEMOCRAZIA ANTICA:non conosceva i diritti umani universali,lo schiavo non uomo e non cittadino DONNE:nelle commedie di Aristofane ogni tanto si parlava di donne al potere e questo faceva molto ridere gli ateniesi trattandosi di una possibilità irrealizzabile.Le donne aristocratiche esercitavano una qualche influenza ma la democrazia riduceva le loro libertà di cui avevano goduto nella grecia arcaica.Le donne non potevano partecipare alle assemblee del popolo erano escluse dai cittadini. M non vivevano recluse in casa si recavano all’agorà accompagnate dalle schiave (quelle nobili) e quelle umili da sole.Avevano spazi pubblici dedicati a loro ma non potevano partecipare alla vita politica. LA LIBERTÀ ESCLUDE LE DONNE E GLI SCHIAVI. Dopo le guerre persiane gli Ateniesi iniziano i disprezzare i barbari che non parlavano il greco e definiti uomini senza libertà e inclini alla schiavitù.L libertà greca era etnocentrica: non per i barbari ma solo per i greci. LA VARIETÀ DEL MONDO DELLA POLIS :SPARTA,LA TERZA GRECIA E LA SICILIA SPARTA:era uno stato militare e anche nella Sparta arcaica vi era una ricca aristocrazia,una produzione di opere poetica e anche lei aspirava al buon ordinamento :eunomia.Non fu mai governata da un tiranno ma la sua peculiarità è la doppia monarchia. Poeta Tirteo sottolinea l’ideale oplitico sottolineando che è meglio morire per la polis che perderla.Sparta inoltre fondò una sola colonia a Messenia:gli abitanti erano considerati privi di libertà ma a differenza degli schiavi potevano formare una loro famiglia e non potevano essere venduti.Gli spartani vedevano in loro una costante minaccia.A sparta non vi era un'alta concentrazione demografica questo perché i piccoli venivano presentati al consiglio e se questo li respinge venivano abbandonati al loro destino.Nel resto della grecia la decisione spettava al padre. EDUCAZIONE:bambini maschi di 7 anni ricevevano un addestramento collettivo alla vita militare e raggiunta la maggiore età andavano a vivere in comunità conviviali per fare ritorno a casa a 30 anni. EDUCAZIONE DONNE:educazione che favoriva l’addestramento fisico per renderle buone madri.Le regole ereditarie poi consentivano ad una donna di andare in sposa a suo marito e in contemporanea ai fratelli. PLATONE:critico della democrazia,fondò la scuola accademia e fece parte di coloro che si estraniarono dalla Polis,critica la perdita delle gerarchie naturali come quella tra genitore e figlio.Si chiede inoltre perché devono esistere specialisti per altre attività e non per la politica.Descrisse un progetto di stato dove i re dovevano essere filosofi e sottolinea l’importanza del raggiungimento di una perfezione del tutto in sintonia con gli interessi individuali.DICEVA CHE LA MONARCHIA DEMOCRAZIA E OLIGARCHIA NON ANDAVANO BENE ARISTOTELE:considerava ottimale la Politeia ossia il fondersi dei 3 tipi:monarchia,democrazia e oligarchia. I DIRITTI UMANI ERANO ESTRANEI AGLI ATENIESI E LA LIBERTÀ SI FONDAVA SULLA MANCANZA DI LIBERTÀ DEGLI SCHIAVI E DELLE DONNE CAPITOLO 2-IMPERO 1 paragrafo.UNO SGUARDO ALL’ORIENTE EGITTO:dopo il IV millennio con l’unificazione di Alto e Basso Egitto il regno diede impressione di omogeneità e continuità:sola scrittura,sola lingua.Tuttavia vi furono epoche in cui il regno si divise e la lingua si trasformò e scrittura fu rinnovata e comparvero nuovi dei. EGITTO RAPPRESENTA CONTINUITA Molti faraoni condussero una politica estera aggressiva ma altri si mostrarono anche favorevoli alla pace:con Ramsess II il regno si scontrò con gli Ittiti che conclusero con la pace,il più antico trattato di pace del regno. Nella tradizione occidentale si aggiunse una nuova immagine del sovrano egizio:quella biblica del potente faraone che assunse Giuseppe al suo servizio ma che governò con la violenza e perseguitò il popolo d’Israele.Quindi il regno ha l’immagine di ANCORA DI SALVEZZA E MINACCIA ALLA COMUNITÀ RELIGIOSA MESOPOTAMIA:facilmente accessibile con afflusso di popoli e lingue diverse tra loro.A differenza dell’Egitto in Mesopotamia si formarono le “Signorie cittadine”. Hammurabi di Babilonia:sovrano accostato a diverse vittorie militari e alla nascita dell’opera giuridica il codice di Hammurabi.Non ri tratta di una raccolta sistematica di leggi ma di di un insieme organizzato di disposizioni volte a esaltare il sovrano.Il codice divenne il canone del mondo mesopotamico. IMPERO ASSIRO:giunse al culmine della potenza nel VIII e VII secolo.Simboleggia la crudeltà e realizzò deportazioni ritenendo che questo aiutasse a evitare ribellioni.Ma la crudeltà vale per tutto ORIENTE ANTICO come la deportazione di Nabucodonosor che portò a Babilonia i Giudei. Anche nell’impero Assiro il codice fu molto conosciuto e dava importanza alla cultura. ...Con il declino di Babilonia si assiste all’ascesa dei medi,popolazione di idioma iranico affine ai persiani che successivamente presero il sopravvento. PERSIANI:con Ciro il Grande i persiani conquistarono la Mesopotamia e si puntò all’integrazione:consentì ai giudei di tornare nella loro terra.Ciro raramente venne ricordato come distruttore. La politica persiana rimase tollerante.L’impero dei persiani portò a decenni di relativa tranquillità che terminarono con Alessandro Magno. NABUCODONOSOR FU SIMBOLO DI VIOLENZA MENTRE CIRO DI TOLLERANZA. ALESSANDRO MAGNO E LA FINE DELL’IMPERO PERSIANO Alessandro Magno conquistò il primato in Grecia e annientò la monarchia persiana. Dopo la guerra del Peloponneso i Persiani avevano rafforzato la loro posizione nei confronti delle poleis sottomettendo nuovamente le città della ionia. Filippo II conquistò l’egemonia sulla Grecia riunendo tutte le poleis nella lega di Corinto.Queste azioni vennero giustificate con l’intento di attaccare l’impero persiano.Successivamente venne assassinato e gli successe Alessandro Magno che iniziò una spedizione contro la Persia allo scopo di vendicare la distruzione dei santuari greci avvenuti un paio di secoli prima compiuta dai persiani.Gli scontri iniziarono con la vittoria di Alessandro ma non fu la decisiva.Dario III era il re di persia.Le truppe di Alessandro erano numericamente inferiori e scarseggiava il denaro la supremazia sul mare è della Persia. Alessandro avanzò e sis scontrò con Dario ai piedi del Tauro dove azzardò(Alessandro) una manovra a sorprese che lo portò a vincere.Dario fuggì e propose a Alessandro una pace che non accettò.Alessando così proseguì l’avanzata e Egitto si sottomise senza combattere e Alessandro si fece consacrare Faraone,successivamente lasciò l’Egitto e si spostò in Mesopotamia e a Guagamela dove Alessandro ottenne una vittoria sui persiani,marciò poi sulla capitale Persepoli e la incendiò e la città fu distrutta come accadde per i templi greci ma la spedizione non si fermò.Dario fu ucciso da un suo famigliare ma Alessandro lo vendicò e gli diede un’adeguata sepoltura.QUESTO GESTO RIVELA L’INTENZIONE DI ALESSANDRO DI PRESENTARSI COME SUCCESSORE DEL RE DI PERSIA Pose fine alla spedizione e tornò in Persia dove permise agli esuli di tornare alle loro città.Alessandro poi morì per malattia. A COSA FU DOVUTO IL SUO SUCCESSO: 1.Alessandro fu molto fortunato in quanto sfuggì più volte alla morte per un pelo e questo veniva interpretato come un segno del favore divino. 2.seppe conquistare la fiducia dei suoi soldati mostrandosi partecipe dei loro stessi disagi,sapeva legarli a sè con devozione,offriva loro spazi di autonomia 3.mostrò rispetto per le tradizioni dei paesi da lui conquistati. MA SCONTRI TRA ALESSANDRO E I SUOI VICINI:Alessandro pretendeva da chiunque sottomissione che per i persiani era consueto ma per i macedoni no e li portava a un malumore che costrinse Alessandro a cedere.Inoltre i soldati più semplici si ribellarono e realizzarono una rivolta. Alla sua morte vi furono varie rivolte. Il suo successo si deve alle solide basi date dal padre.Il suo regno si disgregò in pochi anni. RICORDO DI ALESSANDRO IN EUROPA:viene ricordato come gran conquistatore e condottiero. paragrafo 3.REGNI INQUIETI:L’ELLENISMO L’impero di Alessandro si disgregò rapidamente e non vi erano eredi quindi vi fu una contesa tra vari pretendenti da cui derivarono omicidi e conflitti. Sopravvissero 3 grandi Monarchia:Egitto,Mesopotamia,Siria,Palestina e Macedonia.Vi furono però guerre continue che tennero il Mediterraneo in uno stato di continua agitazione ma vi fu un notevole sviluppo culturale. UNA SINTESI DIFFICILE:MONARCHIA E ELLENIZZAZIONE I regni ellenici erano caratterizzati da un potere scarsamente burocratico e con tendenza a mostrare le ricchezze possedute.Tutto era imperniato sulla struttura del monarca.Attorno ai sovrani si formò una sorta di struttura di corte.Le regine trasferivano ai figli la legittimità del proprio ruolo e a corte avevano modo di intessere una rete di relazioni.Es regina Cleopatra che fu la compagna di Cesare. La caratteristica delle monarchia ellenistica era il dominio indiretto tenendo intatte le strutture tradizionali di potere.La struttura di potere era molto debole e non era una società realmente integrata. La posizione del monarca rimase sempre precaria ,non vi erano norme chiare sulla successione e questo rendeva più facile il dubbio sull’autorità del sovrano. Ogni re doveva conquistare vittorie militari e doveva rivendicare una sovranità su scala universale e questo dava loro pretesti di espansione in qualsiasi direzione.Scendevano sempre in guerra proprio per dimostrarsi all’altezza del ruolo.I sudditi si aspettavano dal monarca che amministrava la giustizia e condividesse ricchi doni. I sovrani venivano venerati dal punto di vista religioso,era solito rendere al sovrano onori pari a un dio sperando così di ottenere ulteriori favori. La rivalità tra monarchi contribuì allo sviluppo culturale dell’ellenismo.Infatti i sovrani miravano ad accreditarsi come protettori della cultura greca come libertà percepita dagli aristocratici consiste nel fatto che nessuno poteva elevarsi al di sopra degli altri,la libertà e l’uguaglianza a differenza di Atene erano legati agli aristocratici.E vero che molti cittadini avevano dei diritti legati alla libertà ma questo veniva accompagnata da una consapevolezza di diseguaglianza politica. REPUBBLICA ROMANA:ha sempre affascinato per la sua importanza militare nonostante la mancanza di un re ed è stata considerata un modello generale di repubblica. SOCIETÀ:inizialmente fu divisa tra patrizi:nobiltà di lunga data e i plebei che si trovavano in un rapporto di dipendenza personale rispetto gli aristocratici e progressivamente divennero autonomi e da questo deriva il conflitto degli ordini. Vennero poi emanato leggi scritte:le leggi delle 12 tavole considerate dai romani il fondamento dei loro diritti. nuovo ceto dirigente:nobilitas formata dagli ex consoli e i loro discendenti. L’idea portante della repubblica era il mos maiorum: consuetudine degli avi trasmessa attraverso exempla modelli storici ritenuti esemplari. Il conflitto degli ordini aveva dato attenzione alla necessità di riconoscere al popolo più spazio. Il popolo era organizzato in una sola assemblea popolare ma in vari tipi di assemblee,i comitia con varie prerogative. CI SONO 2 CARATTERISTICHE CHE DISTINGUONO I COMITIA DALL’ASSEMBLEA POPOLARE DI ATENE:1.il voto individuale non era espresso in modo diretto ma nel proprio corpo elettorale di appartenenza e la maggioranza veniva calcolata attribuendo 1 voto a ogni corpo elettorale. Esistevano i comitia centuriata:il corpo elettorale era la centuria,una centuria poteva essere formata da un gran numero di poveri e qualche ricco,questi ultimi se si alleavano potevano fare buon gioco:infatti nei comitia centuriata si assegnavano le cariche pubbliche e si prendevano le decisioni più importanti. 2.La seconda differenza riguarda il fatto che a Roma le assemblee popolari non avevano diritto di dirigere leggi.Erano le magistrature a convocare le assemblee e il cittadino non poteva far altro che votare.Il loro consenso sulle decisioni dei senatori era molto importante. La reazione del popolo ai giochi e alla comparsa degli aristocratici per strada era un segnale a cui si dava molta importanza. TEATRO:i posti che erano riservati ai senatori erano quelli relativi all'orchestra per i greci,si trovavano sotto gli occhi di tutti per sottolineare la gerarchia della società. CLIENTELA:il cittadino romano aveva un rapporto individuale di cliens nei confronti di una persona di rango più elevato il patronus.I clienti erano tenuti a dare appoggio al patronus e votavano a suo favore nelle assemblee e lo accompagnavano nelle uscite pubbliche.Il patronus poi aiutava i clienti quando si trovavano in difficoltà,elargiva doni e li assisteva in tribunale. Il clientelismo coinvolge anche gli ex schiavi ,i liberti diventavano cittadini a pieno titolo ma mantenevano un rapporto di clientela con chi li aveva liberati.Il sistema clientelare rafforzava la struttura gerarchica,basata su legami personali contrapposta al principio di uguaglianza della democrazia ad Atene. Importanti furono le conquiste di Rome che permisero ingenti risorse necessarie alla sussistenza della popolazione urbana,gli indennizzi di guerra e i tributi consentirono di porre fine al tributum.I CITTADINI NON ROMANI ERA CLIENS L’ARISTOCRAZIA viveva una rivalità interna e necessità di consenso e si riuniva nel Senato di cui facevano parte coloro che avevano rivestito una carica pubblica,qui si discuteva e si prendevano decisioni formalmente non vincolanti nè per i magistrati ne per l’assemblea popolare ma erano comunque autorevoli.L’appartenenza di una persona all’aristocrazia dipendeva dai suoi natali,ma la nobilitas non era un ordine chiuso e qualsiasi cittadino poteva candidarsi a una magistratura e se eletto faceva parte del senato.Non c’erano senatori per diritto di nascita.Il figlio di un senatore però grazie al proprio patrimonio poteva diventare cavaliere,questo dava diritto a un voto privilegiato nei comitia centuriata e ad alcune funzioni militari nella cavalleria ma inizialmente non ebbe importanze politiche.Il figlio di un senatore se voleva lo stesso status del padre doveva candidarsi ad una carica I MAGISTRATI:rimanevano in carica un anno e non facevano parte della burocrazia,erano eletti,inoltra era importante la collegialità che impediva a chi rivestiva una carica di approfittare della sua posizione..Con il tempo le varie magistrature entrarono a fare parte del cursus honorum un percorso di carriera che permetteva di acquisir esperienza che però portava a passaggi troppo rapidi e ad potere eccessivo.Ogni carica durava 1 anno e al termine di questo si entrava a far parte del senato raggiunto un certo grado.Piu alta era la carica maggiore prestigio tra i senatori. ULTIMA FASE DELLA REPUBBLICA:Vi era una diversa progressione delle cariche,al primo gradino c’era la questura con compiti di amministrazione finanziaria,poi al secondo gradino aediles responsabili dei mercati e della sussistenza dei cittadini e aveva la possibilità di indire giochi .Successivamente c’erano i pretori avevano responsabilità giudiziarie e infine chi arrivava al senato era al vertice della carriera.L’attività realizzata dai consoli e pretori era chiamata imperium.Ma la distribuzione delle cariche mutava continuamente e ad un certo punto si tenne importante suddividere tra piu persone le cariche più elevate.Dopo aver rivestito la carica di console si poteva vestire il ruolo di censore ,vigilando la moralità della condotta dei cittadini ,era assegnata ogni 5 anni e durava al massimo 18 mesi.C’era poi il tribunato della plebe e uno dei suoi compiti era quello di tutelare il cittadino e preservare la sua libertà.Poteva convocare l’assemblea popolare e il senato e porre il diritto di veto su una decisione del senato.Il tribunato era un gradino del cursus honorum. Anche se nessuno aveva diritto per nascita,alcune famiglie particolarmente in vista avevano una sorta di precedenza.Il gradino più alto del cursus honorum fu raggiunto quasi solo da nobiltà. Se la gerarchia delle cariche era accettata la grandezza individuale era tollerata a fatica no.Chi godeva di eccessiva popolarità poteva essere allettato dall’idea di rendersi politicamente autonomo anziché rimanere allo stesso livello dell’aristocrazia.I senatori erano estremamente sensibili a questi sospetti come mostra la sorte di Scipione l’Africano:egli fu eletto console anche se non aveva rivestito alcuna carica inferiore violando la progressione del cursus honorum.Successivamente venne nominato censore e nuovamente console. NESSUNO PER QUANTO POTESSERO ESSERE GRANDI I SUOI SUCCESSI POTEVA LEVARSI SOPRA GLI ALTRI SENATORI RIVALITÀ TRA ARISTOCRATICI E ESPANSIONE ESTERNA Roma era situata in periferia del mondo ellenistico ma finì per conquistarli tutti.I romani non attuarono una politica espansionistica coerente,la finalità non era creare un vasto dominio ma la rivalità aristocratica.All’inizio l’esercito dei romani era composto da contadini privi di addestramento specifico.Il rapporto che Roma aveva con le popolazioni italiche era pacifico soprattutto per i greci.L’ESPANSIONE INIZIO CON LA SCONFITTA DI VEIO PRINCIPALE CITTA NEMICA DI ROMA Con le guerre latine Roma sottomise le città del Lazio che riconobbero la supremazia di Roma,non potevano allearsi tra loro e come socii dovevano fornire aiuto militare ai romani.Roma diventa così una potenza di rilievo in Italia ma sua ascesa allarmò i sanniti che vivevano a sud e anche loro vennero piegati e questo aprì la strada a un nuovo conflitto con Taranto.Questa città chiese aiuto a un monarca greco,l’esercito ellenistico era professionalizzato e Taranto ottenne la meglio in diverse battaglie ma alla fu Roma quella che trionfò.CON QUESTO ROMA PRINCIPALE POTENZA A SUD DEL PO.Questo però apre a un nuovo conflitto contro Cartagine. CARTAGINE E GLI IBERI L’ordinamento politico della città assomigliava a quello delle polis greche,era una potenza navale e una fiorente economia agraria.Roma posò lo sguardo sulla florida Sicilia di dominio Cartaginese.La prima guerra tra Roma e Nella struttura politica ben poco ci si poteva attendere dal senato :provvedere ai veterani era compito del condottiere e questo portava al condottiere un aumento di potere ;il legame dei soldati con il loro comandante diventa più affidabile,Mario risolse la crisi militare ma aggravò la crisi dell’integrazione dell’aristocrazia. CITTADINANZA ROMANA:cittadinanza significa appartenenza a una comunità giuridica che portava con sè diritti politici e diritti privati. In Italia alcuni insediamenti dei romani avevano la piena cittadinanza e altri no. Questi socii avevano in comune il fatto di scendere in guerra al fianco dei romani.A quest popolazioni italiche non andavo bene e crearono dei tentativi di riforma che non ebbero successo,molti alleati si schierarono in uno stato federale italico contro Roma.I romani poi offrirono la cittadinanza Romana a coloro che erano disposti a cessare le ostilità. GUERRA CIVILE causata dall’ostilità tra Mario e Silla durante la quale Silla si fece nominare dittatore infrangendo nuovamente il mos maiorum.Silla realizzò una riforma delle istituzioni politiche e ridusse il potere ai tribuni e rafforzando il senato.Rafforzò il CURSUS HONORUM.i senatori dovevano restare a Roma e dopo il loro servizio prestare servizio fuori da roma. e successivamente rinunciò spontaneamente ai suoi poteri.La repubblica si rimise in gioco ma con pessimi risultati;ci fu la rivolta degli schiavi capeggiata da Spartaco. Gli schiavi erano;balie precettori,gladiatori...chi viveva in prossimità del padrone svolgeva un’esistenza dignitosa e poteva in futuro essere liberato e acquisire la cittadinanza mentre altri schiavi vivevano in maniera diversa in condizioni impossibili.L’OBIETTIVO DEI RIBELLI NON ERA L’ABOLIZIONE DELLA SCHIAVITU MA LA PROPRIA LIBERAZIONE Solo Pompero riuscì a reprimere la ribellione. Pompeo dopo essere stato ingannato più volte da altri senatori decise di puntare sul ricco Crasso e su Cesare che si riunirono in un triumvirato informale,un accordo che dava a tutti dei vantaggi...Pompeo prestigio,Crasso gloria militare e Cesare fu eletto console e alla fine del mandato fu rieletto ,da console violò molte regole ma non poteva essere accusato perché come promagistrato per la Gallia godeva di immunità,ma una volta in Italia avrebbe dovuto deporre il comando.I suoi alleati si schierarono dalla parte dei suoi avversari . Allora Cesare per mantenere i suoi poteri scatenò una guerra civile che vinse.Pompeo venne assassinato,Cesare si fece nominare dittatore per periodi lunghi ma alla fine venne pugnalato da dei senatori che celebrarono l’evento come il ritorno alla libertà,tra questi vi era Marco Tullio Cicerone.Il suo linguaggio influenzò lo stile della lingua latina,nelle sue lettere narra gli intrighi della vita quotidiana a Roma.Scrisse due grandi testi. DE RE PUBLICA:in cui riprende l’idea Aristotelica della costituzione mista e che questa necessita di un rector rei pubblicae.Questo dimostra che l’uguaglianza degli aristocratici era ormai discutibile DE LEGIBUS:Cicerone esamina il fondamento delle buone leggi,formula leggi religiose.Cicerone riteneva che il suo compito fosse l’attività politica e constatò la fine della repubblica. La morte di Cesare portò alla repubblica ma portò anche alla guerra civile.I seguaci di Cesare si unirono ed ebbero la meglio sugli assassini ma finirono per combattersi tra loro.->31 battaglia di Azio con la vittoria di Ottaviano Augustoe55 Ci vollero tutti questi scontri per portare un sovrano a concentrare nelle sue mani tutto il potere:AUGUSTO paragrafo 5.PAX ROMANA La pace dche si instaurò a partire da Augusto non deriva dalla volontà di pace ma dall’aspirazione romana del dominio e della tranquillità.Instaurata con la forza e dettata da Roma,voleva portare a una moneta stabile e sistema giuridico affidabile-->questa pace diede all’impero una prosperità. STORIA DELL’IMPERO E IMPERATORE Il giudizio sulle azioni politiche degli imperatori romani sono frutto di un dibattito scientifico.Gli immperatori sembrano rispondere a istanze o sfide per questo si parla di impero reattivo .L’imperatore sviluppava l’amministrazione,le ideee ricorrenti erano la tutela dei privilegi e delle differenze sociali ma anche la sollecitudine per i più deboli. AUGUSTO:l’impero iniziò un periodo di pacificazione.Il rinnovamento dell'Impero Romano fu accompagnato da un esplicito riferimento alla tradizione repubblicana.Augusto non si atteggia a monarca ellenistico infatti volle evitare che la popolazione percepisce la sua autorità, rimise nelle mani del Senato le speciali prerogative militari e politiche ricevendo in cambio il titolo di Augustus ossia venerabile questo lo circondò di un alone religioso. Procedette a una vasta riorganizzazione e tenne vive le tradizioni repubblicane.Non volle accettare il titolo di re o una qualsiasi carica a tempo indeterminato.Centrale er il comando supremo delle Forze Armate che portava con sé anche il controllo di tutti i governatori.Vi era anche il potere di tribuno della plebe con il diritto di convocare sia l'assemblea Popolare che il Senato,queste prerogative non erano concentrate in un’unica figura.Imperatore non è rappresentato come onnipotente sovrano ma come Princeps ossia primo tra pari.Il nucleo centrale della sua posizione era condensato nel concetto di auctoritas che si fondava su molte onorificenze e simboli.Augusto voleva rinnovare la tradizione dei modelli repubblicani infatti favorì la fedeltà coniugale e la procreazione. Le differenze però si videro chiaramente già sotto Augusto infatti alla sua morte,14 d.c,inizia la serie di imperatori con Tiberio il successore,questo dimostra il consolidamento dell'ordinamento monarchico. CALIGOLA: Scelse una modalità del tutto nuova di esercizio del potere Infatti fece leva sulla propria assoluta supremazia e provocò deliberatamente in Senato assegnando il consolato ad un cavallo. Caligola così fu assassinato. CLAUDIO: egli affidò molti compiti ai suoi uomini di fiducia che si dimostrarono estremamente competenti.Morì avvelenato. NERONE: divenne imperatore a 16 anni e con il tempo il suo governo assunse un tratto più personalistico.Anche nerone volle dare dimostrazione di onnipotenza e venne assassinato. Con la morte di Nerone la dinastia Giulio-Claudia si estinse e scoppiò la guerra civile.Con la dinastia giulio-claudia l’impero è stato retto da un casato con tradizione repubblicana Nonostante la guerra civile l’impero continuò a prosperare economicamente. VESPASIANO: fa parte della dinastia flavia.Colosseo è il monumento della dinastia Flavia e permetteva lo svolgimento efficiente dei giochi ed era stato eletto al posto del palazzo di Nerone.I combattimenti dei Gladiatori rappresentavano il trionfo dell' imperatore romano. La dinastia Flavia fu di breve durata. TITo poi DOMIZIANO TRAIANO: Fu il primo Princeps nativo di una provincia.Il suo governo fu considerato un modello fin dall'era Antica.Fu un condottiero di successo, non ebbe rapporti conflittuali con i senatori. Inizia un periodo di principato adottivo Perché il trono non andò più ai eredi naturali. In quanto vi era una mancanza di figli maschi naturali. Periodo la legislazione assunse dei tratti umanitari ad esempio il trattamento degli schiavi che non furono più lasciati alla totale mercè del signore. ADRIANO:Portò la promozione delle tradizioni greche e questo dimostra la sua vicinanza la cultura ellenica. MARCO AURELIO :Di lui si è conservata una testimonianza personale uno scritto in greco dove fa alcune riflessioni sul proprio ruolo per questo viene chiamato re filosofo. Marco nutriva una preoccupazione nei confronti delle esigenze dei suoi sudditi. Nella sua epoca popolazioni stranieri violarono in più punti confini dell'impero e si diffuse una tremenda pestilenza. COMMODO: Tornò sul trono il figlio naturale di un imperatore, come Nerone parve preoccupato soprattutto di dimostrarsi superiore Infatti finì a presentarsi nell'arena come gladiatore e suoi avversari reagirono uccidendolo. senatori della tradizione repubblicana e si affermarono i nuovi casati.alcuni si preoccuparono soltanto della propria autoaffermazione e altri cercavano gloria. CAVALIERI:Negli ultimi decenni della Repubblica i Cavalieri divennero rivali per il Senato. Formavano un ordine più eterogeneo dei senatori, però non si contrapponevano al Senato ma coltivavano una speranza di entrare a far parte. L'importanza dei Cavalieri crebbe perché i sovrani affidarono loro parti essenziali dell'amministrazione dell'impero . Divenne inaccettabile che individui originariamente privi di libertà esercitassero un'autorità nei confronti degli aristocratici.Anche per i cavalieri esistevano percorsi di carriera che arrivavano fino al comando dei pretoriani e alla quale nessun senatore poteva accedere senza l'autorizzazione dell'imperatore. Il fatto che queste cariche fossero riservate ai Cavalieri dimostra quanto i principes fossero attenti a distribuire il potere tra i vari ordini. POPOLO:Anche il popolo era un fattore di potere Infatti disordini nelle città potevano turbare l'immagine di un governo Pacifico e provocarne danni effettivi. La popolazione della città di Roma era tanto fiera delle proprie tradizioni e si rinnovava costantemente,infatti affluivano forestieri che avevano la speranza di essere emancipati di acquisire la cittadinanza. L'assemblea popolare non si riuni più.In questi casi le sue acclamazioni erano ritenuti molto importanti infatti il popolo manifestava il consenso il rifiuto attraverso questo:il potere era la sua stessa presenza. TRUPPE:Tra le innovazioni vi fu la trasformazione delle truppe in un esercito stanziale. Questo era situato per lo più lunghe confini del Reno il Danubio e del Tigri e l'Eufrate. A Roma si trovava la guardia pretoriana che proteggeva l'imperatore. L'esercito regolare si divideva in due gruppi: le legioni composte da cittadini e le truppe ausiliarie reclutate tra le popolazioni straniere. I Legionari erano ben pagati inoltre in particolari occasioni ricevevano generose gratifiche alla fine del percorso di servizio che durava vent'anni ricevevano una ricca buonuscita. Reclutamento dei soldati di altre etnie era iniziato già nel periodo repubblicano, ma con Augusto queste truppe divenne un'istituzione stabile, erano adibite vigilare quotidianamente sui confini e dopo 25 anni di servizio ricevano la cittadinanza Romana. Inoltre erano regolarmente pagati. I soldati avevano poi la speranza di diventare ufficiali. Nelle legioni vi erano i Centurioni i quali esisteva una gerarchia al cui vertice era il primipilus. Sia i cavalieri che i senatori all'inizio della loro carriera dovevano prestare servizio per un certo periodo come ufficiali le aspettative nei confronti dei Cavalieri erano notevolmente più alte.I senatori giovani inesperti diventavano subito tribuni mentre il romano comunque comune doveva servire a lungo come Centurione. Nell'impero romano l'esercito era il fattore decisivo di potere. Se un candidato aveva l'appoggio che l'esercito i signori per l'aristocrazia non potevano farci nulla. I tentativi di usurpazione ispirati dalle forze armate furono rari. PROVINCE:Nella conquista di nuove terre,Roma cerca di integrare la popolazione. Per molto tempo romani non si sono preoccupati di organizzare le province,decisero di utilizzare le strutture già presenti e in altre fondarono delle città sulla base di quelle romane. Per la diffusione della cittadinanza romana tra la -popolazione prese piede sempre di più la doppia cittadinanza locale e romana. Chi ricopriva carichi elevati in una città generalmente diventava cittadino Romano.Molti figli di aristocratici locali divennero ufficiali romani. Il successo della politica di integrazione romana e chiaramente visibile dalle Colonne dei Templi,dalle ceramiche rosse. Termine romanizzazione indica il processo di diffusione della cultura romana ma l'omogeneizzazione in realtà non fu affatto completa. L'integrazione tra gli abitanti delle province e i romani produsse tante miscele differenti. I dirigenti coltivavano le tradizioni culturali greche.Per chi abitava in una provincia occidentale e voleva progredire era consigliabile aprirsi alla cultura romana o almeno a prendere il latino. I romani non erano interessati unificare culturalmente l'impero la romanizzazione fu probabilmente un risultato non intenzionale degli sforzi per integrare le élite. I ROMANI RIUSCIRONO A GOVERNARE IN MODO PACIFICO L’IMPERO HUMANITAS:l’umanità,l’impero non va idealizzato,Schiavitù rimaneva un fatto scontato. All'estremo superiore della scala sociale vi erano pochi senatori che disponevano di ricchezze enormi e di veri propri eserciti di schiavi, a Roma non esisteva l'aspirazione a l'uguaglianza tra gli uomini ma la disuguaglianza era resa sopportabile dalla ricchezza di prospettive generata dai meccanismi di integrazione di questa società.Gli schiavi vegetavano nelle miniere e i possessi dei contadini bastavano a malapena alla sopravvivenza inoltre vi erano pesanti carichi fiscali che gravano su tutti gli abitanti delle province e il malcontento serpeggiava anche tra i soldati questo portò delle rivolte che però non rivoltarono l’impero. NEMICI :i nemici erano le culture locali che non volevano essere assimilate come gli ebrei che non si trovavano solo in Palestina ed erano particolarmente fedeli alle loro tradizioni.Infatti le cariche pubbliche romane erano associate a determinate pratiche religiose come piccoli sacrifici che per gli ebrei rappresentavano un tradimento alla loro fede. Perciò un ebreo che aveva delle ambizioni per entrare a far parte dell'elite amministrativa doveva accettare di voltare le spalle al culto tradizionale. Perciò i ceti superiori ebraici non potevano essere integrati ed entrarono duramente in conflitto con i romani. Nonostante le violenze la fiscalità soffocante e l'oppressione degli schiavi e lo sradicamento di culture locali l'impero romano e riuscì per due secoli pacificare un vasto spazio. L’IMPERO SEMBRA VACILLARE Le crepe si formarono abbastanza presto,a mettere a repentaglio l'impero furono le minacce esterne e il potere degli eserciti.Dopo la dinastia dei Severi la situazione si fece confusa. L'impero si spezzò ripetutamente in diverse parti i regni separati nascevano solo dal desiderio dei rispettivi sovrani di non essere sottomessi all'autorità centrale. Tra le minacce esterne vanno ricordate soprattutto due, i germanici erano formati da nuove tribù che guardavano con avidità la ricchezza di Roma gli Alemanni e i Franchi. Ci furono diverse irruzioni nei territori a est del Reno e si presentarono altre popolazioni i Goti.Allo stesso tempo nel regno dei Parti c'era stato un avvicendamento al potere. La debolezza di Roma invitava ad attaccare l'impero e i parti vi riuscirono e dovettero accettare l'atto di sottomissione dell' imperatore romano Valeriano e lo condussero prigioniero, per i Persiani fu una vittoria incredibile.Il Senato era irrimediabilmente in balia dell'esercito.--> epoca degli imperatori soldato. Gli abitanti dell'impero dovettero subire le conseguenze negative delle monete svalutate e i senatori furono in crisi. Diocleziano divenne imperatore e realizzò delle riforme. Venne acclamato imperatore dalle sue truppe e divise il potere con un altro sovrano Massimiano e poi in altre due figure nacque così la tetrarchia. Ognuno dei quattro era responsabile di mantenere l'ordine di una diocesi e questo portò difficile usurpazioni che erano la principale causa dei disordini interni. I quattro sovrani soffocarono le insurrezioni ed ebbero la meglio persino sui nemici esterni e sconfissero i persiani. Si riformò il sistema valutario introducendo nuove monete e venne realizzato un editto sui prezzi massimi.L'esercito fu diviso in unità stanziali. Le province furono divise in unità più piccole e il potere civile fu separato da quello militare In questo modo si tolse potere singoli governatori. Le imposte vennero razionalizzate infine Diocleziano si ritirò dopo vent'anni costringendo Massimiano fare altrettanto. in questo modo voleva evitare che un sovrano si lascia guidare da interessi personali e familiari o commettesse errori dovuti all'età. DIOCLEZIANO ERA RIUSCITO A RIPORTARE LA PACE NELL’IMPERO Gli imperatori si erano staccati dalle tradizioni istituzioni repubblicane ricollegandosi chiaramente al mondo divino. Successivamente cadde l'impero romano d'Occidente e su questo si fondò l'incoronazione Imperiale di Carlo Magno nell'anno 800. L'impero si era trasferito così dei romani Franchi il nome dell'Impero Romano rimase soltanto Oriente dove esisteva una continuità tra Roma e l'Impero Bizantino. il Sacro volevano viverci.Il gruppo più noto è quello dei Farisei che simboleggiano il rispetto fine a se stesso per la legge ma compaiono anche come combattieri coraggiosi.Furono tanti gli ebrei che lasciarono il natio mondo rurale e si trovavano esposti agli influssi ellenistici.Non si trasformarono in greci veri e propri ma si appropriarono di alcuni elementi come la lingua.Nonostante qualche ostilità gli ebrei riuscirono ad adattarsi al contesto senza perdere la loro autonomia. IN PALESTINA:l’influenza romana prese il sopravvento,erano i romani a comandare,in parte direttamente e in parte con i re-clienti locali,il più noto di questi è Erode il Grande che cercò di mantenere collaborazione con le autorità religiose giudaiche. 70 D.C RIVOLTA DEGLI EBREI CONTRO ROMA :Tito distrugge il Tempio di Gerusalemme per soffocare la rivolta. UNA NUOVA RELIGIONE CON RADICI GIUDAICHE All’epoca di Tiberio,un certo Gesù,percorse in lungo e in largo la Galilea e infine fu crocifisso a Gerusalemme sotto Ponzio Pilato. Le prime testimonianze sulla vita di Gesù sono costituite dalle lettere di Paolo e queste lettere attestano la morte di Gesù sulla croce.Gesù era un ebreo cresciuto in ambiente ebreo,visse in un mondo che assisteva all’ostentazione del lusso tipica dell’ellenismo.Egli proclamava l’avvento del regno di Dio e dunque la prossima fine del mondo e si considerava suo figlio.Proclamava la neccessità dell’amore verso il prossimo e dai suoi discepoli voleva fedeltà incondizionata.Gesù però non voleva fondare una nuova religione e si collocava nel solco del giudaismo.Si guadagnò la fama di seminatore di discordie e venne consegnato ai romani che lo crocifissero.I seguaci però riferirono che il corpo senza vita di Gesù era scomparso nella tomba e dissero che era resuscitato due giorni dopo la crocifissione.Tutto questo nel contesto giudaico non era nuovo e qualcosa di simile era già successo per il profeta Elia.Una comunità cristiana si formò ben presto in una delle grandi città dell’impero romano,ANTIOCHIA,SIRIA.Qui vi era un personaggio ambiguo,Paolo,fariseo che aveva partecipato alle persecuzioni dei cristiani ma un giorno incontrò Gesù che lo convertì.La dottrina di Paolo si concentra sul concetto secondo cui gli uomini potevano accedere alla grazia attraverso la morte di Gesù sulla croce e aprì i riti della comunità cristiana ai non circoncisi. Molti cristiani continuavano a osservare le tradizioni giudaiche e nacquero comunità di giudei cristiani.Vi fu una diasporta tra Giudei e Cristiani con la prevalsa dei Cristiani.Il cristianesimo veniva dalla campagna. Ma la maggioranza degli ebrei non aveva riconosciuto in Gesù il Messia ma ciò non impedì ai cristiani di continuare a frequentare le sinagoghe ma furono bollati come separatisti dai Giudei. Le aspre polemiche dei cristiani nei confronti degli ebrei avrebbe in seguito alimentato il nefasto antigiudaismo cristiano. E’ probabile che alcuni cristiani sostenessero idee del tutto diverse contrarie a tutte le struttture sociali. Quando fu distrutto il tempio di Gerusalemme la reazione del cristianesimo fu diversa da quella giudaica:l’evento fu letto per i cristiani come il realizzarsi di una profezia del Messia,un senso di conferma che li spinse a continuare sulla non apertura verso i non ebrei.I giudei furono spinti a coltivare maggiormente la propria lingua. I cristiani inoltre riuscirono a superare una crisi dovuta alle parole di Gesù,questo aveva detto che il regno di Dio era vicino e che sarebbero morti risorti e ascesi al cielo.Ma la fine tardò ad arrivare e i discepoli di gesù morirono.I primi cristiani riuscirono ad accettare questo dato di fatto senza rinunciare alla visione del mondo. IL CRISTIANESIMO DELLE ORIGINI:era riuscito a superare i conflitti interni e la crocifissione di Gesù.Per i primi Cristiani difendere ovunque la loro fede era un comandamento divino ma spesso i rappresentanti delle religioni locali lo consideravano una minaccia per la propria posizione.Nonostante questo in molti luoghi nacquero comunità cristiane.Questa storia fu vista come un'evoluzione destinata a condurre sotto la guida di Dio alla chiesa universale, mentre altri l'hanno interpretata come storia della decadenza del Cristianesimo autentico della Chiesa delle origini. 2 PARAGRAFO:DIFFUSIONE DEL CRISTIANESIMO il cristianesimo nel contesto delle tradizioni preesistenti:la guarigione degli infermi era attribuita alle divinità tradizionali di cui gli apostoli erano le apparizioni terrene.Per i cristiani la predica era centrale e le guarigioni miracolose erano proprio ciò che ci attendeva da un dio.Varietà di culti e religioni coesistevano l’uno accanto all'altro ma sia i cristiani che gli ebrei parlavano indistintamente di pagani. Sacrifici e altri rituali erano all’ordine del giorno,prima di un banchetto,spettacolo e il tempo libero era definito in chiave religiosa.Le feste cittadine rappresentano celebrazioni religiose.Non vi era un giorno festivo a cadenza regolare ma molte ricorrenze .Non esistevano comunità di culto stabili consacrate a un solo dio e anche il ruolo dei sacerdoti variava in base ai luoghi,le cariche sacerdotali venivano assegnate per sorteggio,elezione o vendute e nel periodo imperiale i sacerdoti poi entrarono a far parte del cursus honorum. Negli imperi coesistevano varie religioni ed è per questo che non si parla di uniformità nell’impero.Neanche l’accesso alla cittadinanza romana dipendeva dalla fede individuale. Le singole Poleis coltivavano i loro culti soprattutto nelle città greche.Dalla periferia si diffusero i culti in tutto l’impero.Le divinità egiziane giunsero a Roma ,e qui si instaurò il culto di Mitra i cui adoratori sacrificavano tori e dovevano superare diverse prove.Ogni divinità aveva come punto di riferimento il santuario locale ma i nuovi culti non dovevano indurre a trascurare le divinità cittadine.Non si poteva entrare a far parte di queste comunità di culto per conversione o decisione individuale ma solo nascendovi e partecipandovi. I CRISTIANI obbedivano solo alla voce del signore attraverso l’eventuale mediazione di vescovi .Essi non si consideravano un movimento di opposizione all’ordine romano,c’erano tutti i presupposti per un conflitto anche politico. CULTO IMPERATORE:.Importante era l'unione di religione e politica che trova espressione nel culto dell'imperatore romano. È stato scambiato come religione di sottomissione esclusiva,ma l'apparizione degli Dei sulla terra era possibile non sotto forma di singolo evento come detto dal cristianesimo,ma come dato di fatto che non avveniva tutti i giorni ma poteva accadere in qualsiasi momento. Un essere umano poteva essere eroizzato e venerato come un Dio come per esempio Alessandro Magno la cui forza era potenza degli Dei. Una vera e propria divinizzazione aveva bisogno di un santuario di sacerdoti e di sacrifici.Per il culto dell'imperatore c'erano molte varie occasioni giochi atti ufficiali.Nei territori orientali non viene alcuna reticenza a rivolgersi l'imperatore come un Dio ma Occidente non era così si esitava a venerare ad un uomo che doveva essere un Princeps un primo tra pari, era l'eccessivo considerarlo un Dio.La prassi religiosa esprimeva fedeltà a un ordinamento politico che non si basava su una costituzione scritta e molti lo facevano spontaneamente. Il culto dell'imperatore romano tollerò la posizione degli ebrei che non erano costrettei a prendervi parte. APOTEOSI:Era l’atto ufficiale del Senato con cui proclamava la divinità dell'imperatore defunto. Non si aveva timore di ironizzare sul culto dell'imperatore. Dal punto di vista greco-romano saltava all'occhio il fatto che il Dio degli Ebrei non avesse alcuna immagine che lo rappresentasse come uomo. Il culto giudaico appariva scandaloso ai contemporanei per molti aspetti e nei secoli successivi avrebbe alimentato sospetti e accuse. La crescente pressione amministrativa del potere Romano alimentava l’ inquietudine tra gli ebrei e provocarono 3 guerre che i romani chiamarono rivolte. Venne distrutta una seconda volta il tempio, il culto ebraico aveva perso così il proprio centro la fine del tempio rendeva impossibile fare offerte. Il giudaismo tuttavia sopravvisse anche a questo. Il teologo forse più influente del Cristianesimo fu Origene di Alessandria interlocutore privilegiato dei Nobili per cena dell'imperatrice Pagana. Origene con le sue dottrine dieded fastidio a molti e finì in conflitto con lo stesso vescovo, influenzò con i suoi scritti. Si parla di ellenizzazione del cristianesimo un'evoluzione che rappresentò un allontanamento dalla tradizione ma altri la considerano necessaria per la sopravvivenza del Cristianesimo nel mondo. Il cambiamento fu innegabile e se non ci fosse stata questa evoluzione il cristianesimo non sarebbe accessibile e la nuova Fede non avrebbe potuto consolidarsi. Il cristianesimo non voleva ribellarsi alla società romana ma voleva adattarsi ad essa ma comunque in caso di crisi la colpa veniva data ai cristiani.Le catastrofi naturali erano generalmente considerate segno di malumore degli Dei e questo veniva attribuito ai cristiani.Il cristianesimo Faceva riferimento a un testo che non era possibile influenzare e a valori che non facevano riferimento alla società circostante ma al rapporto con Dio.La rigida pretesa di verità che distingueva il distinguere i cristiani dal mondo circostante emergeva soprattutto negli offerte in particolare quelle dedicate all'imperatore. PERSECUZIONI RELIGIOSE:Le comunità cristiane pregavano per l'imperatore ma questo non bastava alla società e il sacrificio all'imperatore era necessari ma questo per i cristiani rappresentavano un tradimento verso il proprio Dio. I cristiani inoltre distinguevano tra Politica e religione. Questo portò ad un conflitto, generalmente i romani non tenevano perseguire sistematicamente i cristiani e questi ultimi per scagionarsi non dovevano far altro che prendere le distanze dalla Fede Cristiana e poi si giustiziavano solo coloro che avevano un atteggiamento provocatorio davanti ai magistrati. Con la crisi del terzo secolo però le cose cambiarono il clima si fece più teso e iniziarono le persecuzioni religiose su larga scala con l'imperatore Decio.Quest'ultimo pretese da tutti gli abitanti i sacrifici agli dei romani, molti cristiani morirono e quindi subirono Il martirio.Quando Decio cadde i cristiani videro nella loro morte un castigo divino e quindi potevano stare tranquilli. Tutti gli abitanti dell'impero erano esposti al sospetto di venerare nuove divinità, l’ortoprassia fino ad allora violata in casi eccezionali non poteva più essere data per scontata. PERSECUZIONI VERE E PROPRIE CRISTIANE:Con la morte di Decio cominciarono le persecuzioni dirette contro i cristiani con Valeriano che con una serie di editti vieta espressamente ai cristiani di riunirsi. Furono escogitate pene speciali per i romani delle classi elevate che credevano nel cristianesimo e anche in questo caso i martiri furono tanti.L’imperatore Valeriano poi fu catturato dai Persiani e per i cristiani inizio un periodo di tregua. In occasione di un conflitto scoppiato al loro interno e cristiani però chiesero aiuto all'imperatore, la loro fedeltà ai potenti era quindi intatta. Tuttavia Diocleziano diede il via ad una nuova persecuzione. Decise di distruggere i testi cristiani e i provvedimenti furono diversi nelle varie regioni del regno in quanto vi era la tetrarchia e questo lasciava autonomia a ciascuno dei sovrani, in alcune regioni Infatti il cristianesimo fu lasciato in pace. Il risultato delle persecuzioni fu di consolidare la causa Cristiana. Infatti i cristiani si erano dimostrati più forti dei poteri statali. Tuttavia le persecuzioni provocarono dei forti conflitti nella cristianità molti avevano vacillato e alcuni sacerdoti avevano persino consegnati i Testi Sacri ai persecutori.Si ricordarono inoltre i martiri in quanto loro tombe divennero punto di coagulo della fede e ovunque nacquero luoghi di venerazione che ricordavano i cristiani che furono esempio di Fede ma molti dovettero soffrire enormemente. 3 PARAGRAFO.L’IMPERO CRISTIANO Costantino voleva assediare Roma e Massenzio decise di uscire dalle mura della città e di cercare lo scontro ma Massenzio perse la vita.Costantino così era certo di essersi affidato al Dio migliore:aveva combattuto sotto il Dio dei cristiani.Costantino si fece proclamare imperatore,la tetrarchia lo riconobbe e acquisì potere sull’occidente.Si orientò verso il cristianesimo per spirito pagano:era naturale venerare il dio che lo aveva aiutato a vincere. Anche i cristinai ne trassero vantaggio in quanto Costantino stipulò un accordo che prevedeva la tolleranza verso i cristiani e prevedeva che gli venissero restituite le proprietà confiscate. Costantino ottenne un ruolo privilegiato e dominò su tutto l’impero introducendo la Domenica come giorno festivo .Costantino fondò nuove chiese a Roma e a Gerusalemme ma egli si fece battezzare solo in punto di morte.Furono eliminati i culti più scandalosi per i cristiani che erano visti di malocchio anche dai pagani e inoltre Costantino fece erigere un nuovo tempio per il culto della sua dinastia.Era una politica attenta all’integrazione. Ci furono polemiche relative a coloro che avevano ceduto alle persecuzioni ,in Africa questo conflitto si unì alla questione donatista.Costantino agì con moderazione,convocò i vescovi per valutare la questione e cercò di imporre le loro decisioni ma alla fine dovette ammettere il fallimento.Il cristianesimo in Africa avrebbe risentito per decenni di quel conflitto,in altre regioni furono integrati coloro che avevano tradito la fede durante le persecuzioni e questo rafforzò la Chiesa che divenne Chiesa di tutti gli uomini. In Egitto,ad Alessandria vi fu un conflitto riguardante il rapporto tra Cristo e Dio:ci si chiedeva se Cristo prima di farsi uomo esisteva già,se non c’era significa che venne creato e questo implica un inferiorità al suo creatore e che quindi non fosse di natura divina.A questo punto Costantino scrisse una lettera dicendo di non perdersi in questioni simili ma questo intervento non ebbe il risultato sperato:la questione verteva su come si doveva considerare colui la cui crocifissione prometteva salvezza a tuti gli uomini,era un uomo o un dio?Questa questione occupò decenni. Il compito di dirimere le questioni religiose era dell’imperatore romano che aveva la carica di pontifex maximus la suprema carica sacerdotale del mondo. Nel 325 Costantino convocò un concilio a Nicea che vide rappresentanti di molte regioni fu un evento senza precedenti ma i partecipanti continuarono a litigare così Costantino intervenne personalmente dicendo che cristo era delle stessa sostanza del Padre e quasi tutti finirono per accettarlo.-->PRIMO CONCILIO ECUMENICO Sul piano militare Costantino non dovette affrontare sfide complesse,ma i persiani stavano tramando vendetta e Costantino morì proprio prima dello scontro.All’interno Costantino proseguì le riforme di Diocleziano,con una burocrazia stabile sotto la guida del prefetto del pretorio.Nell’esercito furono definiti compiti ben distinti e furono introdotte nuove monete ed iniziò un periodo di prosperità e tranquillità. Il solidus la nuova moneta d’oro divenne la principale valuta.Rurono rari i provvedimenti amministrativi di Costantino,non voleva ridefinire la società all’insegna del cristianesimo ma le sue misure ebbero conseguenze importantissime:l’istituzione della domenica porta a una nuova scansione del tempo.Fondò una nuova città Costantinopoli,vi costruì edifici cristiani e una sua statua raffigurato come dio sole.Costantinopoli era dedicata a Costantino e non a Cristo ed era una delle sue residenze. Costantino non voleva rinunciare all’idea dinastica e divise l’impero in varie diocesi per assicurare ai suoi figli la successione.Alla sua morte i suoi 3 figli maschi si spartirono il potere. Gli imperatori successivi a Costantino dovevano tenere presente che non tutta la popolazione era cristiana e molti erano ancora legati ai culti della tradizione.Inizialmente si mantenne un atteggiamento di indulgenza nei confronti di coloro che si opponevano alla loro fede. RAPPRESENTAZIONE PUBBLICA:centrata sulla filantropia Nonostante la pressione crescente la comunità ebraica prosperava ovunque. Icristiani erano sudditi scomodi:per esempio i vescovi,consapevoli del loro potere non temevano di entrare in conflitto con il sovrano.L’autorità dei monaci invce si basava su imprese di tipo ascetico,erano considerati i protettori presso Dio.Per indicare la franchezza con cui i monaci si rivolgevano si usa il termine parresia ,lo stesso termine con cui l’Atene classica indicava il diritto dei cittadini a pronunciarsi su qualsiasi questione politica. Grande.Le invasioni barbariche non potevano più essere fermate con le forze di Roma.Da Onorio in poi gli imperatori romani d’occidente risiedettero a Ravenna.Il potere di Roma si ridusse e le usurpazioni si susseguirono.La continuità era assicurata da altre figure,i magistri dell’esercito di origine barbarica.Un altro importante comandante fu Odoacre che nel 476 destinuì a Ravenna Romolo Augustolo obbligandolo a un esilio.Nessuno mise in forse la legittimità dell’impero romano e dell’imperatore. Si parla di nascita dei regni romano-barbarici,gli invasori però che noi chiamiamo vandali o visigoti,non sono etnie omogenee.I re erano interessati a consolidare il loro potere e per questo aspiravano al riconoscimento dell’imperatore la cui autorità si esprimeva in trattati e in conferimento dei titoli romani.I vari gruppi poi raggiunsero una certa compattezza creando strutture di potere nei territori romani,queste strutture seguivano il modello di quelle dei visigoti.Le alleanze stipulate erano alla base della convivenza con i romani.La convivenza era pacifica e i romani conservarono lingua e leggi e le istituzioni non furono distrutte ma i compiti militari erano riservati ai germanici,senzo di impotenza per i romani. Durante il regno dei vandali vi fu una fioritura della poesia in latino. Il confine nei regni germanici è dato dall’orientamento religioso:i germani erano fedeli all’arianesimo mentre i romani si ponevano nel solco dei concili di Nicea e Costantinopoli. In Italia si sviluppò un modello di convivenza tra romani e ostrogoti:L’Italia venne conquistata da Teodorico il Grande che seppe rafforzare l’impero con una politica di alleanze e non rivendicò il titolo di augustus.Il senato romano rimase in vita e ci fu un desiderio di convivenza pacifica,infatti Teodorico cercò di venire incontro alle esigenze dei gruppi che vivevano sotto il suo regno ma fu un fallimento.Inoltre i senatori e il vescovo consideravano come loro vero sovrano l’imperatore d’Oriente e inoltre i vescovi di Roma e di Costantinopoli erano divisi da uno scisma, l’imperatore di occidente era considerato eretico.Ma l’imperatore d’oriente Giustiniano pose fine allo scisma e rafforzò la fedeltà dei senatori romani con Costantinopoli.Teodorico si sentì tradito e decise di destinguere il papa.Dopo la morte di Teodorico le truppe romane annientarono il regno ostrogoto.I successivi sovrani legittimavano il loro potere richiamandosi all’imperatore romano d’oriente e inoltre i re germanici amavano attribuirsi titoli che potevano essere loro dati solo dall’imperatore.Quindi è più corretto parlare di regni post-romani piuttosto che regni barbarici.- Altro popolo importante:i franchi con il re Carlo Magno incoronato a Roma.I franchi dovettero il loro successo anche al fatto che non si insediarono in un territorio per devastare ma erano già da molto tempo stanziati in Gallia.I franchi unificarono vaste porzioni d’europa rinnovando la tradizione imperiale romana. DELL’ANTICHITà NON ANDÒ TUTTO PERDUTO E QUESTO GRAZIE AL MONASTERO Un funzionario di Teodorico,Cassiodoro fondò un monastero con il compito di custodire il pensiero dell’antichità.Altra tradizione monastica era quella benedettina e i monaci si assunsero il compito di tramandare i testi antichi con Benedetto da Norcia. Per decenni poi nessun imperatore governò l’Italia e quest lasciò diverso spazio ai pontefici. Si parla di teoria dei due poteri che dava importanza al ruolo del vescovo e del papa.Le pretese del papato furono riconosciute solo in casi eccezionali ma aprirono la strada alla futura espansione del potere pontificio.L’eredità intellettuale delle teoria teologiche tardo-antiche,il monachesimo e il papato avrebbero segnato la storia dei cristiani nell’occidente che non avevano più bisogno di appoggiarsi al potere imperiale. PARAGRAFO5-L’IMPERO CRISTIANO SOPRAVVIVE A ORIENTE La presa di Roma a Oriente passò quasi inosservata e i confini erano tranquilli e non vi furono invasioni di popoli forestieri.La Roma d’oriente piuttosto che scontrarsi con gli intrusi preferì placarli con dei doni. Le truppe orientali era formate da guerrieri di altre etnie,molti dei loro capi avevano avuto un’istruzione romana ed erano corredati di titoli romani.Ma gli ostrogoti alla fine assediarono Costantinopoli.Teodosio II volle raccogliere nel Codex Theodosianus le norme giuridiche valide per facilitare l’attività giudiziaria.Il gettito fiscale rimase elevato e molti esponenti delle elite cercarono di sottrarsi al pagamento delle imposte.In molte regioni si formò un vasto latifondo posseduto dagli aristocratici che cercavano di rendersi indipendenti dall’amministrazione. Vi fu poi un nuovo problema teologico sulla natura divina di Gesù,si cercò soluzione nei concili ma senza risultati duraturi. Vennero condannate alcune dottrine che non portarono pace nella Chiesa ma anzi emersero nuove discordie,Egitto si sottraeva al controllo della politica religiosa imperiale. Giustiniano poi entrò in guerra contro i persiani e nel 534 vinse,Africa tornò sotto la sovranità di Roma ma perse il controllo dell’area danubiana e fu sconfitto dai persiani che obbligarono i romani a versare dei tributi. All’interno Giustiniano a che fare con un’aristocrazia piena di disprezzo e una popolazione urbana irrequieta -->rivolta di NIKA ma Giustiniano riuscì a reprimerla provocando un massacro.Diede dimostrazione della sua capacità di comando.Giustiniano poi collezionò le disposizioni sparse del diritto romano e le unì alle sue emanate nel corpus iuris civilis che influenzò la tradizione giuridica dell’occidente. Giustiniano si occupò anche di amministrazione,agì contro i funzionari corrotti indebolendo l’aristocrazia,propose anche delle riformulazioni teologiche e con il concilio di Costantinopoli cercò di realizzare l’unificazione religiosa. Giustiniano si mosse per affermare il cristianesimo nella vita quotidiana,avversò coin decisione il paganesimo e mise sotto pressione gli ebrei.Giustiniano si persuase di essere stato messo sul trono da Dio e si atteggiò a santo ma vi furono una serie di catastrofi che vennero attribuite a lui.Quando Giustiniano morì la società era sfinita e l’Italia finì sotto il dominio dei longobardi.Sotto Eraclito si poteva pensare che l’impero d’oriente fosse giunto alla fine,i persiani conquistarono Gerusalemme ma eraclito comandò le spedizioni e riuscì a schiacciare i persiani proseguendo in mesopotamia. Nasce nuovo profeta influenzato dal contesto giudaico-cristiano:Maometto che sostenne di essere chiamato direttamente da Dio e riuscì a imporsi alla mecca e a medina.Le tribù arabe si riorganizzarono e sconfissero l’impero romano d’oriente.Gerusalemme fu perduta e gli Arabi conquistarono l Egitto. L’Islam inaugurò un nuovo mondo e l’impero romano d’oriente sopravvisse indebolito mentre quello dei persiani cadde. Anche sotto i sovrani islamici la convivenza parve possibile ma presto guerre e persecuzioni. PARAGRAFO 6-CONCLUSIONI Il Giudaismo elaborò una dottrina in grado di spiegare il fallimento del popolo di Dio e nell’ambito del giudaismo nacque il cristianesimo.Abbandonò le regole giudaiche e trasformò la religione e il culto dell’imperatore in una scelta individuale.Il cristianesimo quindi divenne la religione degli imperatori. NE L ISLAM NE IL CRISTIANESIMO PERO ERANO ADATTE A CREARE LA PACE ENTRAMBI CREDEVANO CHE UN UNICA FEDE DOVEVA ANDARE BENE PER TUTTI. Sia il cristianesimo che l’islam vivono fasi di autocritica ma il cristianesimo si è confrontato con l’idea di libertà e di sfida della rif protestante e dell’illuminismo e ha subito una modifica che l islam non ha ancora conosciuto.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved