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Ruolo di Banche e Ferrovie nella Rivoluzione Industriale in Europa, Prove d'esame di Matematica Generale

Il ruolo chiave svolto dal sistema bancario e dal settore ferroviario nella rivoluzione industriale in Europa, con un focus particolare sulla Gran Bretagna, Belgio, Francia e Germania. Vengono descritte le azioni delle banche mobiliare e miste, il loro impatto sulla crescita industriale e il rapido sviluppo della rete ferroviaria. Il testo illustra come questi sviluppi hanno permesso a questi paesi di superare carenze di risparmio privato e di diventare le prime potenze industriali e commerciali a livello internazionale.

Tipologia: Prove d'esame

2020/2021

Caricato il 04/03/2022

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Scarica Ruolo di Banche e Ferrovie nella Rivoluzione Industriale in Europa e più Prove d'esame in PDF di Matematica Generale solo su Docsity! Dipartimento ESOMAS Corso di Storia economica contemporanea (6 cfu) 2020-21 Giovanni Pavanelli Unità 2 L’Europa industriale (18301914) 2 L’apogeo della potenza inglese  Intorno alla metà del XIX secolo la Gran Bretagna è la prima potenza industriale e commerciale a livello internazionale  (Gran Bretagna “officina del mondo” )  Pur con una popolazione ridotta (1/2 di quella della Francia), il Regno Unito produce nel 1850 circa 2/3 del carbone e 1/2 del ferro a livello mondiale  Simbolo della potenza raggiuta dall’Inghiterra: la Great Exhibition of the Works of Industry of all Nations svoltasi nel 1851 a Londra, all’interno del Chrystal Palace, edificio di grandi dimensioni, fortemente innovativo dal punto di vista architettonico (era realizzato con una struttura modulare in ferro e vetro) 5 Le risorse L’Europa continentale disponeva di ampi giacimenti di: i) carbon fossile: localizzato soprattutto nella regione della Ruhr (in Renania), nel Belgio e nella Slesia; ii) minerali ferrosi : localizzati soprattutto in Lorena; Nonché di: iii) energia idroelettrica (l’utilizzazione industriale inizia negli anni ’80 del XIX secolo): localizzata soprattutto in Svizzera, Italia del Nord, Francia (dipartimenti alpini), Norvegia 6 Il progresso tecnologico: Nel secolo XVIII e nella prima metà del XIX, come si è visto, le invenzioni furono prevalentemente dovute all’ingegno e allo spirito di osservazione di singoli tecnici e ingegneri; A partire dal 1860-70, il progresso tecnologico richiede sempre di più un background teorico avanzato, laboratori complessi, investimenti significativi e l’impegno sistematico di ricercatori specializzati. Tale attività di ricerca avanzata è alla base dello sviluppo di settori produttivi “nuovi” (elettricità; chimica organica) ma anche di settori più consolidati (industria metallurgica; conservazione prodotti alimentari) 7 Il progresso tecnologico: Tra le maggiori invenzioni/innovazioni nel secolo XIX: I) Siderurgia: perfezionamento di tecniche finalizzate a ridurre i costi di produzione dell’acciaio (strategico per la realizzazione di infrastrutture e in ambito militare). – Henry Bessemer (inglese, 1856): elabora un metodo per ottenere l’acciaio direttamente dalla ghisa fusa (mediante un altoforno noto come convertitore di Bessemer) – Pierre ed Emile Martin (francesi) e i f.lli Siemens (tedeschi) (anni '60): elaborano il forno Martin-Siemens, che migliora il metodo Bessemer – Sidney G. Thomas e Percy C. Gilchrist (inglesi, 1878-79): brevettano il “metodo basico” che permette l’utilizzazione dei giacimenti di minerali ferrosi ad alto contenuto di fosforo quali quelli della Lorena (in pratica il forno veniva rivestito di calcare che si fissava con il fosforo) 10 Il ruolo dello Stato Nella prima industrializzazione, in Gran Bretagna, lo Stato non svolge un rilevante ruolo diretto Nei paesi “ritardatari” del continente, invece, si sviluppano politiche di intervento pubblico nell’economia. Ciò trae origine da un lato da una relativa scarsità di capitali e, dall’altro, dal persistere di una tradizione regolativa dei mercati interni e del commercio estero (in parte di derivazione mercantilista) propria delle monarchie assolute e anche dei sovrani illuminati del ‘700 (Prussia, Austria-Ungheria e Russia) . Tra gli strumenti adottati: -Tariffe doganali → cfr. l’economista tedesco Friedrich List e la protezione delle “industrie nascenti” (vs. free trade) -Sostegni di vario genere (premi per le esportazioni; commesse pubbliche per la realizzazione di infrastrutture; commesse militari; garanzia pubblica sulle iniziative di reperimento di capitali da parte di imprese considerate ‘strategiche’ 11 Il ruolo del sistema bancario: Un ostacolo al processo di industrializzazione nel Continente europeo fu costituito, in diversi casi, dall’insufficiente disponibilità di risparmio privato per investimenti nel settore manifatturiero Per superare tale vincolo si fece ricorso in diversi Paesi (Belgio, Francia, Germania, Italia) all’azione delle “Banche di credito mobiliare” e/o “banche miste” A differenza delle “banche di credito ordinario”, le banche di credito mobiliare si proponevano di fornire capitale fisso alle imprese manifatturiere e di effettuare investimenti a medio-lungo termine Le risorse necessarie venivano reperite prevalentemente mediante il ricorso al capitale proprio delle banche e alla emissione di obbligazioni. In diversi casi, tuttavia, soprattutto nel caso delle Banche miste, si fece ricorso al capitale raccolto mediante depositi a vista, in palese violazione delle regole di una corretta conduzione del business bancario 12 Il ruolo del sistema bancario: Tra le banche di credito mobiliare e le ‘banche miste’ ricordiamo: i) la Société générale de Belgique, fondata nel 1822 in Belgio e dotata di ampi capitali forniti in parte dal re e che effettuò molteplici investimenti dopo il 1830 nelle principali società minerarie, fonderie, imprese meccaniche belghe; ii) la Société générale de crédit mobilier , fondata nel 1852 in Francia dai fratelli Emile e Isaac Pereire , specializzata negli investimenti ferroviari e nel settore manifatturiero. Essa fu all’origine di istituti similari in Italia, Olanda e Spagna che ebbero alterne fortune iii) la Bank für Handel und Industrie zu Darmstadt (o Darmstädter) fondata a Darmstadt nel 1853. E’ il prototipo di “banca mista” tedesca, attiva sia in operazioni di credito commerciale che in operazioni di investimento a lungo termine nel settore manifatturiero; iv) Negli anni 1850-70, vengono fondate in Germania numerose altre banche miste: la Diskonto-Gesellschaft e la Berliner Handelsgesellschaft a Berlino, la Dresner Bank, la Deutsche Bank ecc. Loro obiettivo: accompagnare le industrie tedesche “dalla culla alla tomba” e fornire credito agli esportatori 15 Lo sviluppo dei trasporti: Diffusione dei battelli a vapore a partire dall’inizio Ottocento, soprattutto nella navigazione fluviale A partire dagli anni ’40 dell’Ottocento: introduzione di propul- sione a elica e varo di navi transoceaniche; Anni ’60 dell’Ottocento: l’adozione di scafi d’acciaio permette di accrescere la dimensione delle navi e la loro capacità di trasporto. Forte sviluppo della cantieristica (che in diversi Paesi, inclusa l’Italia, usufruì di forti sovvenzioni da parte dei governi) 16 Il Belgio • Congresso di Vienna (1815) → unificazione delle ex Province Unite Olandesi con i Paesi Bassi ex asburgici e il granducato del Lussemburgo (l’obiettivo è quello di creare uno Stato in grado di contrastare possibili ambizioni egemoniche della Francia) • Differenze economiche (Olanda agricola e commerciale, Belgio manifatturiero) e culturali (plurilinguismo), difficile convivenza tra riformati e cattolici → determinano nel 1830 la secessione del Belgio. • Il precoce sviluppo belga dipese da: – Vicinanza dell'Inghilterra e integrazione entro un vasto spazio economico (Olanda, alta Renania e nord della Francia). – Abbondanti riserve di carbon fossile, ferro e una rete di grandi corsi d'acqua. – Immigrazione di imprenditori, ingegneri, tecnici, operai specializzati dalla GB. – Presenza in numerosi centri (es. Gand e Anversa) di una plurisecolare manifattura tessile Kingdom of the Netherlands 1815-1830 d e dI A Amsterdam B Brussel H Den Haag on the left : 1815-1830 : Languages [II outch, Frenish, Letzeburgish I MG) 1815-1830 : Confessions [OI] protestanti IE caroie 277) provincial border o language border on the right : States and Minorities, 1839 Kingdom of the Netherlands i | Rea with a Catholic Maiority NIN] Grand Duchy of Luxemburg Kingdom of Belgium Flemish speaking Area Netherlands, Belgium 1839 d ò t DI Hannover 17 20 Il Belgio • Alla base del successo del Belgio: -Facile accesso alla tecnologia inglese. -Intraprendenza degli industriali locali e disponibilità di capitale finanziario. -Rapporti stretti tra banche e industrie a partire dagli anni '30 (cd. “banca mista” o “banca universale”). -Politica statale favorevole all'industrializzazione. -Crescita delle esportazioni. Nel 1860 il Belgio è il paese più industrializzato nell’Europa continentale 21 La Francia • All’inizio del sec XIX è il paese più popoloso in Europa occidentale: nel 1820 ha 31,2 milioni di abitanti, a fronte di 21,2 mil del Regno Unito (inclusa l’Irlanda) e 24,9 degli stati tedeschi (si considera il territorio della Germania nel 1913, con l’esclusione dell’Alsazia e della Lorena) [cfr. A. Maddison, 2006, p. 183] • Tuttavia si assiste a precoce calo della natalità: cfr. norme in materia di successione del Codice civile, che distribuiva il patrimonio paterno tra i figli, impoverendo le famiglie numerose • Nel corso dell’Ottocento si ha una crescita demografica lenta, inferiore a quella degli altri paesi europei: nel 1913 il numero di abitanti in Francia = 41, 4 milioni; in Germania, sempre nel 1913 = 65 milioni. • Ciò contribuisce ad alimentare il timore di una egemonia tedesca nel Continente. Tuttavia va detto che la ridotta dinamica demografica contribuì a un buon andamento del tasso di crescita PIL pro capite: 1,4% tra 1871 e 1914 a fronte di 1,2% di UK e 1,7% della Germania 22 La Francia Agricoltura: a inizio XIX secolo, in seguito alle vicende rivoluzionarie di fine Settecento si ha una larga diffusione della piccola proprietà (appezzamenti inferiori a 10 ettari) Arretratezza relativa delle campagne francesi:. • 1840: 20,7% delle terre a maggese 20,8% occupato da boschi e foreste Solo il 7% coltivato a foraggiere (nuova agricoltura) Intorno a metà Ottocento si assiste a lenta modernizzazione dell'agricoltura francese: arretramento del maggese e aumento delle colture foraggiere Il ceto agricolo rimane una delle colonne portanti della società e dell’economia francese: nel 1913 il 40% della forza lavoro è impiegata in agricoltura Ciò viene considerato da alcuni studiosi come segno di arretratezza. In realtà a inizio XX secolo la Francia è uno dei pochi paesi industrializzati ad essere autosufficiente dal punto di vista alimentare e anzi è in grado di esportare parte della propria produzione agricola Inoltre: elevata propensione al risparmio del ceto agricolo. Tra seconda metà ‘800 e 1914 la Francia è con la Gran Bretagna la maggiore esportatrice di capitali a livello internazionale GEOATLAS È è 25 26 La Francia Lo sviluppo delle comunicazioni 1830-60: ingenti investimenti nel sistema delle comunicazioni: il sistema viario è tra i più evoluti del continente e favorisce il consolidamento del mercato nazionale Ampliamento della rete interna di canali (4.870 km a metà '800). Dal 1838 il Parlamento inizia ad autorizzare la costruzione di linee ferroviarie. I maggiori tronchi furono realizzati mediante una collaborazione Stato/privati: lo Stato concesse per 99 anni l'utilizzo degli impianti, acquistò partecipazioni azionarie nelle società ferroviarie, garantì agli azionisti rendimenti minimi. Nel 1870 l’estensione della rete ferroviaria supera 15.000 Km; nel 1914 oltre 37.000 27 La Francia Sviluppo manifatturiero: L’abbondanza di acque e alto costo del carbone (i giacimenti francesi di carbone erano limitati) determina una lenta penetrazione in Francia della macchina a vapore. Solo dai primi anni ‘60 l'energia delle macchine a vapore eguaglia quella dei motori idraulici. Sviluppo del settore tessile. L’industria tessile francese prende a modello quella inglese. 1780-1830: la filatura del cotone supera l'organizzazione tradizionale per assumere un profilo industriale grazie anche al contributo di tecnici inglesiche fanno conoscere i moderni sistemi di filatura. Industria cotoniera: presente soprattutto in Alsazia. Come in Belgio, il cotonificio alsaziano stimolò un indotto che comprendeva la chimica e la meccanica. Da metà anni '40, l'Alsazia diviene una delle aree più industrializzate di Francia: cotonificio; chimica; meccanica; siderurgia; lanificio; cartiere 30 La Francia Commercio internazionale Nel 1860 viene adottata una tariffa doganale sostanzialmente liberoscambista Periodo di forte espansione del commercio internazionale: nella seconda metà Ottocento la Francia è la seconda nazione al mondo per volume di commerci Sensibile depressione negli anni ‘80 dell’Ottocento (più forte che in altri paesi). Cause: danni alla produzione vinicola e al settore della seta; concorrenza agricola USA; guerra commerciale con l’Italia Reintroduzione di dazi protettivi nei primi anni '90. L’andamento del PIL pro-capite in termini reali nei maggiori Paesi europei tra il 1820 e il 1913 (in dollari) [dati tratti da A. Maddison, The World Economy. A Millennial Perspective, OECD, 2006] 1820 1870 1913 Regno Unito 1.707 3.191 4.921 Belgio 1.319 2.697 4.220 Francia 1.230 1.876 3.485 Germania 1.058 1.821 3.648 Italia 1.117 1,499 2.564 32 La Francia 1830 1860 1890 1900 1910 0 50 100 150 200 250 300 80 139 204 227 259 82 142 182 208 247 100 161 227 255 261 76 105 149 175 197 66 82 99 118 131 Indici del Pil pro capite (GB 1830=100) Svizzera Belgio Gran Bretagna Francia Europa continentale 35 La Germania -Nell'area meridionale, Baviera e Wurttemberg concordano tariffe doganali comuni. 1833: Prussia, Hesse-Cassel, Wurttemberg, Baviera e Sassonia concordano un'unione doganale (Zollverein) che divenne operante nel 1834. Entro il 1867, tutti gli stati tedeschi vi aderiscono formando un’area economica con un'unica frontiera tariffaria. Vicende istituzionali 1866: guerra austro-prussiana (alla quale partecipa anche l’Italia): la Prussia (cancelliere è Bismarck) sconfigge l’Impero Austriaco che è costretto a rinunciare a pretese egemoniche in Germania e si espande dando vita alla Confederazione del Nord 1870-71: guerra franco-prussiana. Nel gennaio 1871 Guglielmo I di Prussia viene nominato imperatore di Germania. Costituzione del Reich tedesco (confederazione di 25 stati sotto l’egemonia prussiana) 36 La Germania In questo quadro istituzionale i fattori propulsivi dello sviluppo economico e quindi dell’industrializzazione tedesca sono: i) la formazione di un vasto mercato comune; ii) l'impianto di una fitta rete ferroviaria . Nel 1840 erano stati realizzati solo 469 km; nel 1870: 18.876 km; nel 1914 ben 61.749 km Agricoltura: -crescita della produttività agricola e crescente mobilità della manodopera (dopo l’abolizione della servitù della gleba) -Abbandono del maggese aumenta la superficie agraria produttiva. -Aggiornamento agronomico, utilizzo di sementi selezionate -Le grandi tenute orientali degli Junker (grandi proprietari feudali, ai vertici dell'esercito e della burocrazia prussiana), grazie al basso costo dei fattori (terreni e manodopera) e favorite dal continuo miglioramento dei trasporti, ebbero un continuo sviluppo tra il 1830 e il 1870 → poi subirono i contraccolpi della crisi agraria internazionale. 37 La Germania Attività mineraria: -Ruolo cruciale delle miniere di carbone della Slesia e, dopo il 1850, del bacino carbonifero della Ruhr, ricco di giacimenti in profondità che richiedevano investimenti cospicui e tecniche sofisticate. I primi capitali furono forniti da imprenditori belgi e britannici L’industria siderurgica -L’incremento della produzione carbonifera trainò lo sviluppo del settore siderurgico sviluppatosi nella Slesia (a Est) e, dopo il 1850, nella Ruhr. Nel 1863 iniziò la produzione dell’acciaio con il metodo Bessemer -Il fattore propulsivo decisivo si ebbe dopo il 1881 con l’introduzione del procedimento Thomas-Gilchrist che rendeva possibile l’utilizzo del minerale di ferro della Lorena (ad alto contenuto di fosforo) Nel 1895 la produzione di acciaio della Germania supera quella della gran Bretagna 40 La Germania Politica doganale: Il framework teorico è costituito dall’infant industry argument esposto dall’economista Friedrich List nel suo Sistema nazionale dell’economia politica, 1941: sostiene la tesi che una fase iniziale di protezionismo doganale sia necessaria per consentire alle imprese manifatturiere di un dato Paese di sviluppare economie di scala sufficienti a renderle competitive a livello internazionale Problema: i settori protetti tendono a coalizzarsi per conservare la protezione anche quando le industrie sono ormai divenute ‘adulte’ 1879: approvazione da parte del Parlamento di una tariffa doganale fortemente protezionista. E’ diretta a proteggere le manifatture e, insieme, la produzione cerealicola minacciata dalla concorrenza USA. Sancisce l’alleanza dell’aristocrazia terriera della Prussia orientale con il nuovo ceto imprenditoriale. 41 La Germania A fine Ottocento, vengono promosse politiche commerciali aggressive dirette ad accaparrarsi i mercati esteri anche mediante vendita negli altri Paesi di manufatti e di acciaio sottocosto (cd. dumping) Dumping → vendita all'estero a prezzi inferiori ai costi di produzione al fine di: i) impedire la nascita di competitori nei paesi più arretrati; ii) contrastare le sempre più forti difese daziarie da parte di questi ultimi. Le perdite erano compensate dai maggiori prezzi pagati dai consumatori tedeschi. 42 La Germania Sistema monetario 1873: adozione del monometallismo aureo (gold standard), grazie anche all’indennità di guerra francese (5 mld di franchi oro) → la Germania fu il secondo paese europeo, dopo GB, ad adottare il gold standard. 1873: euforia e speculazioni dopo l’unificazione sfociano in una crisi borsistica 1875: riordino del sistema di emissione tramite accentramento dell’emissione di banconote presso la Reichsbank Sistema bancario E’ caratterizzato dalla presenza di ‘banche miste’ che effettuavano investimenti soprattutto nell'industria. In nessun altro Paese si ebbe un'alleanza tanto stretta tra banchieri e industriali. I banchieri entrarono sempre più spesso nei consigli di amministrazione delle società per azioni industriali e commerciali e gli imprenditori nei consigli degli istituti di credito. 45 La Germania Sistema assistenziale e welfare Fondato su: Assicurazione e previdenza per malattie (1883) Assistenza per infortuni sul lavoro (1884) Pensioni di invalidità e vecchiaia (1889) L'allontanamento dal governo di Bismarck, nel 1890, deciso da Guglielmo II, interruppe questa politica. Passaggio da realpolitik a politica di potenza: adozione di tariffa iperprotezionistica del 1903; grogramma di riarmo e di forte rafforzamento della flotta→ isolamento politico ed economico tedesco 46 La Germania Sistema assistenziale e welfare Fondato su: Assicurazione e previdenza per malattie (1883) Assistenza per infortuni sul lavoro (1884) Pensioni di invalidità e vecchiaia (1889) L'allontanamento dal governo di Bismarck, nel 1890, deciso da Guglielmo II, interruppe questa politica. Passaggio da realpolitik a politica di potenza: adozione di tariffa iperprotezionistica del 1903; grogramma di riarmo e di forte rafforzamento della flotta→ isolamento politico ed economico tedesco MU LTSR TONE T AR LOT CSR TA) VRTATTE TATA ATI NOIR] Ò EVI9g ooo TR "1 (NITTI 50 La Russia Il quadro istituzionale -Anni 1870-1900: processo di industrializzazione promosso dal governo. La generale arretratezza dell’agricoltura e le precarie condizioni di vita dei contadini e dei nuclei di proletariato urbano alimentano tensioni sociali e spinte rivoluzionarie (guidate dai ‘populisti’ e dal movimento ‘nichilista’). Assassinio nel 1881 di Alessandro II -Il potere zarista reagisce con ritorno all’assolutismo e repressione degli intellettuali e delle minoranze (pogrom antisemiti) -1904-1905 Guerra russo-giapponese. Dura sconfitta della flotta e dell’esercito russo [cfr. Unità 3] -1905: prima rivoluzione russa. Il malcontento popolare e la repressione delle prime manifestazioni di protesta determinano l’ammutinamento dei marinai di Odessa e nella cittadella di Kronstadt. -Da parte del governo zarista vengono promesse riforme e una costituzione moderna. Tali promesse non vengono però attuate se non in minima parte 51 La Russia Il quadro economico Anche in Russia la costruzione di ferrovie imprime una svolta all'economia: 1.500 km nel 1860, 23.000 km nel 1880, 63.000 km alla vigilia della WWI. Iniziate da compagnie ferroviarie private su concessione statale, con il passare del tempo il governo intensificò il suo intervento. Nel 1892-1903, lo Stato riscattò le compagnie più importanti, così da arrivare a gestire il 70% delle linee esistenti alla fine del secolo. 1891-1904: Costruzione della Transiberiana, completamente finanziata dal governo, diretta a collegare S. Pietroburgo a Vladivostok Le costruzioni ferroviarie sono alimentate da ambizioni di espansione in Asia. L’espansione in Manciuria e la creazione di una base militare a Port Arthur (nella penisola di Liaodong, Cina nord-orientale) determinano un duro scontro con il Giappone (guerra russo-giapponese) che si conclude con sconfitta russa [cfr. Unità 3]
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