Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Geografia dell'Ambiente: Relazioni tra Geografia Fisica e Geografia Umana - Prof. D'alessa, Dispense di Geografia

La geografia dell'ambiente, connettendo geografia fisica e geografia umana, studiando la relazione umana con gli ambienti naturali e costruiti. Dei luoghi e della creazione delle regioni, della globalizzazione e regionalizzazione, delle risorse geologiche, rischi e risorse idriche, della flora e fauna, delle sfide ambientali, delle città islamiche, dell'economia, indipendenza e sfide economiche, delle disparità sociali nella regione, del territorio e politica, delle altopiani tibetani e himalayani, della steppa e del deserto, della cina interna, corea e arcipelago giapponese, della geopolitica degli investimenti cinesi globalizzati e della demografia e urbanizzazione.

Tipologia: Dispense

2021/2022

Caricato il 20/02/2024

Tomioka_sGF
Tomioka_sGF 🇮🇹

4 documenti

1 / 37

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Geografia dell'Ambiente: Relazioni tra Geografia Fisica e Geografia Umana - Prof. D'alessa e più Dispense in PDF di Geografia solo su Docsity! ESAME GEOGRAFIA DELL'ASIA E DELL'AFRICA Cap.1 Regioni del mondo nel contesto globale 1. Pensare come un geografo La GEOGRAFIA è lo studio delle relazioni globali concernente tutti gli aspetti ambientali e umani e la relazione tra i due. La parola deriva dal greco "geo" e "graphos" che significa appunto "scrittura del mondo". Compito dei geografi è ricercare le caratteristiche fisiche della Terra, la distribuzione delle attività umane e le interrelazioni tra uomo e ambiente. I geologi assumono un'importante funzione nel business, nell'educazione e nella salute in quanto è loro dovere studiare e capire il nostro mondo e i relativi cambiamenti. Per fare questo i geografi utilizzano: ● La geografia fisica: si occupa del clima, della formazione del suolo, ecologia di piante e animali; ● La geografia umana: si focalizza sulle attività umane, cioè su come gli uomini rendono la Terra la propria casa; ● La geografia dell'ambiente: connette geografia fisica e geografia umana, studiando la relazione umana con gli ambienti naturali e costruiti; 2. I luoghi e la creazione delle regioni Le regioni del mondo sono considerabili come un aggregato di LUOGHI che possono essere: dinamici, intercambiabili e il prodotto di una varietà di fattori ambientali e umani. I luoghi esercitano una forte influenza, possa essere negativa o positiva, sul benessere delle persone; contribuiscono alla memoria collettiva e sono anche simboli culturali ed emozionali per una persona. Il SENSO DI LUOGO si riferisce ai sentimenti evocati tra le persone come risultato di esperienze e memorie che essi associano ad un luogo e si sviluppa nella capacità umana di riorganizzare il mondo naturale in un ambiente costruito, ovvero il PAESAGGIO, che è una prova del carattere e delle esperienze umane. Le REGIONI possono essere considerate come il punto di connessione tra i luoghi nel tempo. La concezione che le persone danno ad un luogo, ad una regione e la loro identità possono generare un forte senso di REGIONALISMO: termine utilizzato per descrivere il forte senso di identità e collettività. I sentimenti generati da ognuno nei confronti di un determinato luogo generano anche l'IMMAGINAZIONE GEOGRAFICA, che permette ai geografi di capire i cambiamenti di identità sociale 3. Mappa e mappatura Gli strumenti utilizzati dai geografi per la mappatura sono molteplici; tuttavia si affidano alle mappe per illustrare i modelli e i processi della geografia mondiale. La MAPPA è la rappresentazione visuale e la generalizzazione del mondo. Le mappe collocano un luogo attraverso un sistema di coohrdinate, latitudine e longitudine. 1 Ogni mappa viene creata non solo rappresentando un insieme generale di caratteristiche (cartina fisica e politica); possono rappresentare anche aspetti particolari (densità di popolazione, stato delle precipitazioni, etc). 4. Globalizzazione e regionalizzazione Nel mondo di oggi le connessioni globali si sono intensificate, trasformandosi in un processo chiamato GLOBALIZZAZIONE: un sistema di elementi connessi che tendono anche a cambiare contemporaneamente. Usiamo il termine REGIONALIZZAZIONE per descrivere perchè nuove regioni emergono. Questo processo di connessione globale fa si che le regioni del mondo siano: ● Studiate considerando la loro interazione reciproca e la loro evoluzione dal punto di vista politico, economico, socioculturale etc; ● Studiate indipendentemente e anche comparate le une con le altre (influenze reciproche) ● Capite come prodotti di un cambiamento nel tempo. 5. Un mondo di regioni Le regioni si sviluppano sempre di più con il passare del tempo. Possiamo notarlo dallo sviluppo politico ed economico di quello che noi consideriamo il "mondo sottosviluppato". Una REGIONE DEL MONDO EMERGENTE è un'area dove i luoghi sono poco connessi e stanno sviluppando delle catratteristiche condivise e potrebbero diventare molto importanti (ad esempio l'Artico che adesso ha comunque scamni con le altre regioni del mondo grazie anche allo scambio internazionale). Potrebbe essere comunque non contigua, cioè non condividere confini con altre regioni del mondo, come nel caso delle regioni BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa). 6. Ambiente società e sostenibilità L'AMBIENTE può essere considerato come tutto quello che ci circonda e le sue caratteristiche sono studiate dai geografi fisici. Le regioni del mondo vengono "plasmate" dall'ambiente che influenza le opportunità per le società. Tuttavia, sono le persone che trasformano l'ambiente. Ambienti con clima troppo rigido e con terreni non praticabili o incoltivabili possono risultare comlicati da gestire per l'uomo (anche se adesso non è daverò più tanto così) Quasi tutti gli ambienti della Terra sono stati toccati dall'uomo, non c'è quasi più niente di "intoccato"; anche gli umani però sono parte della natura. La nostra evoluzione come specie ha avuto inizio nel PLEISTOCENE, un'epoca che va dai 2.5 a 11.700 anni fa; include quasi tutte le più grandi glaciazioni (Europa e Nord America coperti di ghiaccio) e gli ecositemi erano dominati dai grandi mammiferi. Il Pleistocene fisce con il disgelo e la temperatura mite permise alle popolazioni di sviluppare l'agricoltura. Noi viviamo nell'ANTROPOCENE, il periodo storico dominato dall'uomo che, negli ultimi 200 anni ha ripulito più della metà delle foreste del mondo, inquinato fiumi e oceani con la plastica e riscadato il clima aumentando le emissioni di anidride carbonica. Le attività umane avvengono in maniera così basta che alterano l'ecologia del pianeta mettendo a rischio la SOSTENIBILITA' che appunto ci sfida senza danneggiare il sistema della Terra. 2 15. Ecologie influenzate dall'uomo Non sempre le attività umane sono dannose per l'ecologia. Il migrare e viaggiare costante della popolazione, favorisce anche lo spostamento delle specie. L'agricoltura e l'allevamento selettivo si sono evoluti, includendo modificazioni genetiche e manipolazioni biologiche per aumentare la produzione e la resistenza a pestilenze. Alcune persone tuttavia sono preoccupate per le implicazioni di queste sulla salute umana; altri invece le intendono come soluzioni che garantirebbero la sopravvivenza. In ogni caso le SPECIE INFESTANTI possono assalire i pascoli e i raccolti, distruggendo i sistemi d'acqua e portando anche delle specie all'estinzione. 16. Sostenibilità e futuro I cambiamenti climatici avvenuti nell'Antropocene ci hanno esposti a diversi rischi (perdita della biodiversità e dell'inquinamento). Ci sono stati dei richiami per ridurre l'impatto sul pianeta adottando principi di SOSTENIBILITA', elemento importante in tutte le regioni del mondo e, attraverso pressioni pubbliche, leadership e accordi internazionali, promuove un approccio alla vita meno inquinante (minor uso di prodotti chimici e promozione del riciclaggio). 17. Storia, economia e territorio La non sedentarietà dell' uomo, quindi la sua forte indole migratoria e curiosa del mondo, ha dato modo a questo di accumulare esperienze sulla Terra. Le persone emigrando hanno sviluppato e trasmesso nuove conoscenze e avuto grande impatto sui luoghi. 18. Colonie europee, capitalismo e rivoluzione industriale Gli europei hanno circumnavigato il globo ed espandendosi hanno voluto "insegnare" la loro cultura alle popolazioni indigene presenti sui territori da loro conquistati. Il COLONIALISMO è un sistema politico ed economico in cui le regioni e le società sono legalmente, economicamente e politicamente dominate da una società esterna. Il colonizzatore riforma l'economia e la società di un popolo per soddisfare i suoi standard. La colonizzazione europea ha avuto luogo in 2 ondate ● La prima ondata: tra fine 1400 e fino al 1800; fu segnata dagli investimenti europei su città portuali e luoghi di commercio. Dapprima fu guidata da spagnoli e portoghesi che si concentrarono prevalentemente nelle zone dell'America centrale e del sud. In questa ondata il tipo di economia delle piantagioni va per la maggiore. Nei Caraibi ad esempio erano massive le piantagioni di zucchero. Inoltre durante questo periodo fu rilevante anche il trasferimento forzato di milioni di africani in schiavitù, collegando così Africa e America. ● La seconda ondata: inizia nel 1800 e dura fino alla metà del 20° secolo e ha permesso agli Europei di colonizzare gran parte del continente africano e dell'Asia. Cresce l'IMPERIALISMO, ovvero l'estensione del potere di uno stato attraverso il controllo della vita economica di altri paesi. Questo periodo è caratterizzato da sfruttamento di risorse minerarie, agricoltura e controllo diretto delle regioni colonizzate. L'espansione coloniale 5 dell'Europa ha facilitato la RIVOLUZIONE INDUSTRIALE (rapido sviluppo di macchinari meccanizzati), così come il CAPITALISMO, sistema caratterizzato da profitti individuali e possesso di beni produttivi e risorse. Forte senso eurocentrico. 19. Il processo di decolonizzazione Nel 19° secolo si verifica un rapido aumento delle colonie e, a seguito di diverse rivoluzioni, molte di queste si dichiararono indipendenti dagli stati colonizzatori, per i quali tra l'altro il costo di mantenimento delle colonie stava diventando insostenibile. 20. Comunismo e Guerra Fredda Tra il 19° e 20° secolo emergono nuove filosofie politico-economiche che portano ad una creazione ulteriore di regioni del mondo. Il COMUNISMO, forma di organizzazione economica e sociale caratterizzata dalla comune proprietà, si espande in diverse forme del globo. Ha influenzato lo stabilirsi di vari sistemi socialisti come Cina, Cecoslovacchia e Cuba. Anche il comunismo, insieme alla distruzione dell'Europa a seguito della Seconda Guerra Mondiale, ha favorito il processo di decolonizzazione. Il Comunismo inaugura quella che è la Guerra Fredda, periodo di lotta tra il blocco USA e quello URSS, che avvenne il posti come Corea e Vietnam e, una volta terminata, ha definito nuove configurazioni regionali. La parte occidentale del mondo fa riferimento a USA e Canada, la parte orientale a Russia e parti dell'Asia. 21. Futuri sistemi regionali mondiali Con il tempo le diverse regioni hanno conquistato e poi perso il titolo di centro del mondo. In questo momento Europa e Usa sembrano essere i centri economici e politici del mondo. Tuttavia i futuri centri potranno risiedere in nuove regioni emergenti come le regioni BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa). 22. Economia, accumulazione e produzione di disuguaglianze Le differenze tra ricchezza e povertà rimangono ancora molto evidenti. Alcune regioni sono dominate da industrie estrattive e agricoltura, altre sono specializzate in manifattura o altre ancora in tecnologia, computer e software. 23. Settori economici ed economie regionali I settori economici sono divisi in 4 categorie: ● Settore primario (estrattivo) ● Settore secondario (manifatturiero) ● Settore terziario (servizi) ● Settore quaternario (informazione) Molte grandi potenze, come ad esempio gli USA, hanno attraversato nel tempo tutte e 4 le fasi del settore. Molte potenze continuano comunque a far evolvere la loro economia grazie anche alle MULTINAZIONALI (MNC), società che hanno sedi in tutto il mondo. Molte volte queste offrono centinaia di posti di lavoro che tuttavia non richiedono qualifica e sono svolte in luoghi non regolamentati per la sicurezza del personale. Questo perché in questo modo il costo della manodopera è inferiore. Il risultato di questo è la DELOCALIZZAZIONE delle attività chiave, che consente alle multinazionali di beneficiare di vantaggi fiscali nei CENTRI FINANZIARI GLOBALI 6 che hanno un impatto limitato sull'economia del paese ospitante ma grande vantaggio economico per la piccola élite. Un chiaro esempio di questa situazione è la Cina, che ha assunto la maggior parte delle produzioni del mercato globale e adesso è uno dei centri economici più importanti al mondo. Nonostante ciò ancora molte parti del mondo continuano a rimanere sottosviluppate. 24. Misurare lo sviluppo economico. I livelli di sviluppo economico sono analizzati attraverso due indicatori economici nazionali: ● Prodotto interno lordo (PIL): stima del valore totale di tutti i materiali, prodotti alimentari, beni e servizi prodotti in un determinato anno ● Reddito nazionale lordo (RNL): comprende il valore netto del reddito proveniente dall'estero , i flussi utili o le perdite derivanti da investimenti esteri. Per effettuare confronti internazionali il PIL e RNL possono essere problematici. Non includono beni non destinati alla vendita, ad esempio fauna selvatica o la barriera corallina. PIL e RNL oscurano la disuguaglianza all'interno della società, non misurando le differenze nell'assistenza sanitaria, la differenza di accesso alle risorse o di partecipazione all'economia per le donne rispetto agli uomini. I più alti livelli di sviluppo economico si trovano nel NORD del mondo, rispetto al SUD 25. Modelli di benessere sociale Per i paesi industrializzati del nord l'aspettativa e la qualità di vita continua ad aumentare, al contrario dei paesi più poveri in cui non fa altro che diminuire. Un'alternativa utile è l'INDICE DI SVILUPPO UMANO (HDI) del Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite che appunto misura l'aspettativa di vita, i livelli di istruzione e reddito personale. In altri casi bisognerebbe guardare alle cause della disuguaglianza basandosi ad esempio sul genere. In alzune zone gli indicatori di sviluppo sono legati al genere; difatti sempre le Nazioni Unite hanno spinto per affrontare la povertà globale, garantire l'istruzione primaria universale e abbattere la disparità di genere. 26. Stati e nazioni Uno STATO SOVRANO esercita il potere su un territorio e su un popolo essendo riconosciuto da altri stati; il suo potere è codificato nel diritto internazional. Una NAZIONE è formata da un gruppo di persone che condividono elementi culturali. L'identità nazionale infatti si costruisce su un senso comune di storia e tradizione e a volte costringe le persone a difendere la propria nazione. Il termine STATO-NAZIONE è usato per descrivere questo stato ideale, costituito da un gruppo di persone che vivono nello stesso territorio. Esistono pochissimi veri stati- nazione; un potente elemento organizzativo per lo stato nazione è il NAZIONALISMO, il quale si batte contro la globalizzazione. Quando un governo perde il controllo lo stato in questione è considerato STATO FALLITO. 27. Globalizzazione politica 7 contrario, alle società urbane è associato un basso tasso di natalità e di mortalità. In queste realtà, i bambini non sono utili per il lavoro, il controllo delle nascite è disponibile, così come l'accesso ai servizi sanitari. 33. Modelli di cambiamento demografico La maggior parte delle società storiche non ha sperimentato cambiamenti nel tasso di natalità e mortalità della popolazione. C'è un forte collegamento tra lo stato delle donne e la fertilità. Le donne che hanno accesso all'istruzione, alla contraccezione e al potersi trovare un impiego, hanno meno figli. La crescita demografica infatti tende a verificarsi nei paesi sottosviluppati. Cap.2 Medio Oriente e Nord Africa 1. Ambiente società e sostenibilità Il Medio Oriente e l'Africa del Nord sono regioni diverse dal punto di vista ambientale: presentano foreste, deserti, pianure. La tettonica a placche in questo ambiente ha creato ambienti montuosi e fonti d'acqua significative per i sistemi fluviali. L'adattamento umano alle condizioni ambientali ha portato alla creazione delle prime società agricole del mondo e la gestione di questi ambienti in epoca moderna ha cambiato il paesaggio fisico in modi sorprendenti. 2. Clima e cambiamento climatico Sebbene gli ambienti siano diversi, la caratteristica climatica dominante è l'aridità. Le estati sono estremamente calde e secche, con temperature che spesso salgono a 38 C. Le precipitazioni in questa regione sono relativamente basse, inferiori a 250 mm. La scarsa piovosità indica che il suolo è carente di nutrienti e la maggior parte dei terreni agricoli deve essere costantemente irrigata. Gli agricoltori che coltivano lungo le pianure sulle sponde del Nilo hanno a disposizione terreno coltivabile e fertile. La maggior parte delle precipitazioni si concentra sulle catene montuose in Turchia, Libano e Iran; dalle cime la neve sciolta fornisce acqua per le popolazioni di pianura. La maggior parte delle precipitazioni si verificano in inverno e a inizio primavera. 3. Adattamento all'aridità Le persone di sono adattate all'aridità e alle elevate temperature attraverso l'architettura, l'abbigliamento e i modelli di attività quotidiana e stagionale. ● L'architettura: propone soffitti con volte alte che permettono all'aria calda di sollevarsi e gli alloggi sono collocati intorno a cortili ombreggiati, per rendere le zone private e più abitate anche più fresche ● L'abbigliamento: gli indumenti sono caratterizzati da copricapi e lunghe vesti, realizzati con tessuti di colore che riflettono i raggi del sole e inibiscono la traspirazione, diminuendo la perdita di umidità. Anche le piante e gli animali hanno strategie di adattamento: 10 ● Le piante autoctone immagazzinano l'acqua per lunghi periodi di tempo e sopravvivono grazie a piccole quantità d'acqua, mantenendo foglie e steli molto piccoli e sviluppando un esteso sistema di radici 4. Cambiamento climatico Il clima arido rende la regione vulnerabile agli effetti del cambiamento climatico. Alcuni paesi della regione hanno partecipato alla convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e al protocollo di Kyoto. La rapida urbanizzazione e gli elevati livelli di migrazione verso le città, rendono difficile l'attuazione di soluzioni. Gli effetti del cambiamento climatico possono risultare molto gravi nelle comunità costiere, in quanto l'acqua salata potrebbe invadere i sistemi di acqua dolce nelle zone basse a causa dell'aumento del livello del mare. Dal lato positivo, il crescente mercato mondiale del carbonio è molto attraente per i paesi di questa regione. Consente ai paesi in via di sviluppo che hanno ratificato l'accordo sul protocollo di Kyoto di ricevere pagamenti per lo sviluppo di progetti climatici che riducono le emissioni di gas effetto serra. Progetti di livello internazionale sono stati lanciati in Egitto, Turchia, Giordania, Algeria,Iran, Marocco e Arabia Saudita. 5. Risorse geologiche, rischi e risorse idriche Il Medio Oriente e il Nord Africa ospitano una serie di catene montuose e due grandi sistemi fluviali scorrono nella regione. La separazione della placca araba milioni di anni fa ha sviluppato una valle che si è riempita d'acqua formando il Mar Rosso. ● Montagne: l'attività tettonica di questa regione ha prodotto anche catene montuose molto importanti, quelle nel Nord Africa, attraverso Turchia e Iran e quelle che si affacciano sul Mar Rosso ● Fiumi e laghi: l'acqua è un bene prezioso della regione; ci sono 2 grandi sistemi fluviali: ➔ Nilo: ha la sua sorgente in Africa orientale. Si tratta di uno dei fiumi più lunghi del mondo. Il Nilo blu scorre verso nord attraverso il Sahara dove si unisce al Nilo bianco in Sudan per formare il Nilo. Procede verso nord allargandosi poi nel Mediterraneo. Il fiume scorre nelle più assurde condizioni climatiche. ➔ Tigri ed Eufrate: hanno origine in Turchia e scorrono attraverso Iraq e Siria. Sono stati la linfa vitale per gli abitanti della regione per migliaia di anni. 6. Risorse idriche e ambienti sostenibili Per fornire acqua alla regione ci sono diversi modi, alcuni dei quali sono inaffidabili. ● Oasi: nel Sahara il deflusso delle montagne si raccoglie nel sottosuolo roccioso, poroso e profondo. In alcuni luoghi fertili del deserto, chiamate oasi, l'acqua sotterranea filtra in superficie. Poiché il suolo delle oasi è fertile, riesce a sostenere la vita animale e vegetale, nonché l'agricoltura. ● Estrazione dell'acqua: è uno dei metodi più ingegnosi; coinvolge un sistema di tunnel a bassa pendenza che raccoglie l'acqua sotterranea e la trasporta attraverso il flusso di gravità. Questi sistemi si basano sul deflusso della pioggia e lo scioglimento della neve che filtra dal suolo. Lo sfruttamento della 11 gravità fornisce una fonte d'acqua altamente affidabile e consente l'irrigazione ogni anno. ● Desalinizzazione: processo di conversione di acqua salata in acqua potabile mediante rimozione del sale. 7. Risorse non rinnovabili: petrolio e gas naturale ● Il PETROLIO e il GAS NATURALE sono combustibili fossili, depositi di idrocarburi che si sono sviluppati nel corso di milioni di anni da resti di piante e animali, convertibili in potenziali fonti di energia sotto la superficie terrestre. Il petrolio è un composto liquido che può essere sviluppato in prodotti unici e utili nella vita di tutti i giorni; brucia quando viene convertito in combustibile, ma può essere trasformato in composti gassosi o in lubrificanti, cere e plastiche. L'invenzione del motore a combustione interna (utilizzato per macchine, navi, carri armati ecc) ha contribuito a definire il petrolio come prodotto fondamentale per l'era industriale. L'economia basata sul petrolio ha reso il Medio Oriente una delle regioni economicamente più importanti del mondo all'inizio del XXI secolo. ● Ascesa dell'OPEC: Nel 1960, i grandi paesi esportatori di petrolio del Medio Oriente e Nord Africa istituirono l'organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC) in seguito ad ingenti tagli di prezzo sul petrolio. Lo scopo dell'OPEC era coordinare le politiche del petrolio greggio. Ci fu un'altra crisi nel 1979 che suscitò ulteriori preoccupazioni da parte dei magnati del petrolio. Molti paesi hanno aumentato gli standard di efficienza delle automobili; per questo paesi come USA e Russia hanno tagliato notevolmente i prezzi del petrolio e aumentato la produzione per essere favoriti sul mercato. Nonostante questo il mercato petrolifero continua ad essere nelle mani del Medio Oriente. ● Il futuro del petrolio e del gas naturale: nonostante i tentativi di limitare la dipendenza dal petrolio, il consumo di questo continua a crescere. Alcuni scienziati stimano che potremmo già aver consumato la metà delle risorse petrolifere e di gas naturale della Terra. ● Futuro sostenibile e risorse non rinnovabili: il cambiamento climatico causato dall'anidride carbonica emessa durante la combustione dei prodotti petroliferi e l'inquinamento dell'oceano e dei corsi d'acqua con le plastiche e le fuoriuscite di petrolio è notevole. Oltre ad essere respirati post combustione i prodotti petroliferi scomposti finiscono nelle catene alimentari animali e infine nelle nostre. Questo preoccupa i biologi che temono il danneggiamento della pesca da parte dei rifiuti industriali. 8. Flora e fauna Gli esseri umani hanno alterato i paesaggi della regione in modo drammatico tanto che alcune specie di piante e animali sono estinte. In tutta la Turchia e la Siria un tempo esistevano vaste foreste. Dopo diverse migliaia di anni la raccolta del legno intensiva e il pascolo eccessivo hanno lasciato solo piccole aree di queste grandi foreste. Migliaia di anni fa varietà di grandi mammiferi abitavano la regione, tra cui leopardi, ghepardi, iene striate. Quasi tutti sono ormai assenti nella regione, lasciando spazio 12 governative. Molti stati tuttavia si allontanarono dall’idea di nazionalizzazione; lo standard di vita diminuiva mente il debito si alzava. Molti stati sono stati costretti a privatizzare le loro economie e a chiedere aiuti esterni in dollari. Questi cambiamenti hanno portato ad un aumento dei costi del cibo e degli altri beni di prima necessità. Gli operai,i burocrati e tutti coloro a reddito fisso hanno avvertito maggiormente l'effetto di questi cambiamenti. I contadini hanno iniziato a migrare verso le città per trovare lavoro, sistemandosi in alloggi e insediamenti abusivi, in scarsissime condizioni igieniche. 17. Gli stati petroliferi Molti dei paesi della regione prendono la loro ricchezza dal petrolio e sono fondamentali per l’econimia globale. L’elevata dipendenza dalla produzione petrolifera, lascia l’economia altamente vulnerabili alle fluttuazioni della domanda di petrolio. Per questo alcuni di questi stati hanno cominciato a diversificare la loro economia, attraverso turismo, commercio e svulippo urbano. L’Arabia Saudita ha stabilito un piano per costruire “città economiche” per attrarre le industrie dell’informaizione straniere. 18. La mezzaluna del Mediterraneo orientale La mezzaluna del Mediterraneo orientale comprende: Egitto, Istraele, Libano e Turchia. Questi Stati hanno il potenziale per avere grande successo economico. Le somiglianze tra questi quattro stati sono sorprendenti. Hanno tutti e 4 grandi classi medie, potenziale industriale, ricche tradizioni agricole ed economie agricole in crescita. Ci sono anche delle differenze, specialmente tra Israele e le altre 3; la produzione agricola di Istraele è legata al raggiungimento della sicurezza alimentare. Invece, Egitto, Turchia e Libano hanno orte base industrialeincoraggiato maggiormente lo sviluppo industriale. Israele possiede una forte base industriale, abbastanza diversificata. L’Egitto ha anche una notevole capacità produttiva, dalla trasformazione alimentare ai macchinari pesanti. Il Libano possiede una forte base agricola ed è stato centro bancario finanziario globale. La guerra civile del 1975- 1990. ha limitato l’autorità regionale e mondiale del Libano nel settore bancario. Una guerra con Israele nel 2006 ha fatto ulteriormente deragliare la stabilità politica ed economica del Libano; al momento l’economia libanese è debole e il paese è ancora frammentato politicamente. 19. Il Maghreb Il Maghreb ha un’economia forte basata sullo sfruttamento petrolifero e minerario, sull’agricoltura e sul turismo. Libia, Tunisia e Marocco hanno anche grandi industrie di fosfati. Tutti i paesi del Maghreb sono produttori agricoli anche se non autosufficienti. Il Maghreb è straordinariamente bello, attira turisti da tutta l’e Europa; la regione offre esperienze turistiche sia di lusso che economiche. 20. Disparità sociali nella regione Nonostante la ricchezza della regione, conseguenza della produzione petrolifera, la maggior parte della regione rimane povera e dipendente dal settore agricolo. 15 Ci sono drammatiche variazioni di ricchezza tra un quartiere urbano all’altro, nonchè tra spazi urbani e rurali. 21. Territorio e politica La maggior parte dei conflitti della regione deriva dal periodo coloniale. L’imposizione coloniale dei confini ha creato problemi per la costruzione della nazione; tuttavia, l’importanza strategica e le ricche risorse naturali ne fanno una fonte di attenzione globale. Le forze unificanti più significative della regione sono: la religione islamica, la lingua e la cultura araba. Queste forze unificanti hanno aiutato molte persone a riconoscere di avere obiettivi politici ed economici comuni. Tuttavia, le profonde differenze di economiche e di classe hanno dimostrato che queste forze unificanti potrebbero non essere sufficienti persuperare le profonde divisioni sociali della regione. 22. Conflitti e tensioni internazionali ● IRAN E IRAQ: tra i due stati c’è stata tensione negli ultimi 30 anni, probabilmente causate dalle differenze culturali tra persiani (Iraniani) e arabi (Iracheni). L’Iran è un paese musulmano sciita, mentre l’Iraq è un paese governato da una minoranza musulmana sunnita che ha perseguitato la maggioranza sciita. Gli inglesi elevarono i sunniti al governo in Iraq, dando loro potenza sia sulla maggioranza sciita che sui kurdi del nord. Ciò ha causato tensioni dopo il 1979, quando il governo islamico ha assunto la leadership dell’Iran. ● KURDISTAN: i curdi sono un gruppo etnico islamico non arabo. 20 milioni di kurdi occupano parti della Turchia, della Siria, dell’Iran e Iraq e hanno lottato per l’autonomia all’interno dei loro paesi o di uno stato indipendente del Kurdistan. I curdi hanno dovuto affrontare repressioni e discriminazioni, in particolare in Turchia. Le recenti incursioni turche sono state volte ad impedire ai gruppi curdi di rivoltarsi per l’autonomia in Turchia. Molti curdi hanno lasciato la regione ed ora vivono nell’Europa occidentale. ● DAFUR: le violenze in Dafur sono iniziate nel 2003. Il governo sudanese intendeva porre fine alla ribellione in Dafur aliminando tutti i tribali africani presenti in zona. Il governo ha sostenuto una milizia di arbi africani “janjaweed”, per intraprendere una delle più brutali brutali campagne di pulizia etnica che l’Africa abbia mai visto 23. I confitti israelo-palestinese e israelo-libanese ● ISRAELO-PALESTINESE: La geografia storica del conflitto israelo- palestinese è complessa. Lo stato ebraico di Israele è stato costituito nella metà del XX secolo; ha le sue radici nella filosofia sionista, un movimento di fine XIX secolo, che ha definito la necessità di una patria indipendente per il popolo ebraico. Durante la Prima Guerra Mondiale, i britannici emisero la Dichiarazione di Balfour che sosteneva la migrazione legale degli ebrei in Palestina. La Dichiarazione era altamente problematica poichè i palestinesi vedevano l’arrivo degli ebrei come un’incursione. Nel 1947, la Gran Bretagna annunciò la sua ritirata dalla Palestina nel 1948. Le Nazioni Unite, sotto la forte pressione degli Stati Uniti, risposero suddividendo la Palestina in stati 16 arabi ed ebrei. Il piano proposto era stato accettato dagli ebrei ma fortemente respinto dagli arabi. Nel 1948, con la ritirata della Gran Bretagna, i leader ebrei proclamarono lo stato dii Israele e la guerra tra Israele e le forze combinate di Egitto, Giordania e Libano scoppiò subito dopo: la prima guerra arabo-israeliana, che si cocluse con la sconfitta delle forze arabe nel 1949. I successivi accordi permisero ad Israele di espandersi fino a Gerusalemme, scacciando centinaia di migliaia di palestinesi. Molti palestinesi sono stati costretti a vivere come rifugiati nei paesi arabi o sotto l’occupazione israeliana. Verso la fine degli anni 80’ i palestinesi si ribellarono. Questa violenta rivolta contro il governo di Israele, chiamata INTIFADA, ha spesso comportato frequenti scontri tra soldati israeliani armati e giovani palestinesi che lanciavano pietre. A complicare la situazione è il fatto che la Striscia di Gaza è governata da Hamas (partito politico islamista palestinese) con il quale Israele si rifiuta di negoziare e rifiuta di riconoscere. Hamas rimane impegnato ad abolire lo stato israeliano. ● ISRAELO-LIBANESE: l’instabilità politica tra Israele e Libano è legata alla situazione in Israele e Palestina. Hezbolla, un'organizzazione politica paramilitare con sede in Libano, afferma come uno dei loro obiettivi l’abolizione dello Stato di Israele. I conflitti diretti tra i due stati includono l’occupazione israeliana del Libano meridionale nel 1998-2000, il rapimento di 2 soldati israeliani da parte di Hebollah e la successiva guerra con scontro a fioco nel 2010. 24. La guerra US in Iraq Gli Stati Uniti hanno risposto agli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001, dichiarando guerra globale al terrorismo. Anche se le prove del coinvolgimento dell’Iraq con gli attentati erano discutibili, il 19 marzo 2001 il presidente US George W. Bush, ordinò il bombardamento di Baghdad. La motivazione era l’accumulo dell’Iraq di armi di distruzione di massa (chimiche e biologiche). Nonostante il fatto che l’ispettore delle armi delle Nazioni Unite non sia stato in grado di individuare tali armi, il presidente US giustificò l’invasione come “guerra al terrorismo”, affermando che ”neutralizzare” il leader iracheno Saddam Hussein era necessario per la sicurezza globale. Il 1° maggio 2002, il presidente Bush annunciò la fine delle principali operazioni di combattimento in Iraq. Nei successivi 4 anni gli USA hanno continuato ad essere fortemente presenti nel Paese. L’intelligence americana ha suggerito che il movimento jihadista globale, composto da persone che cercano di fare guerra per l’Islam contro coloro che si oppongono alla religione, sia stato alimentaato dall’occupazione dell’Iraq da parte delle forze della coalizione. 25. L’ascesa dello Stato Islamico in Iraq e Siria (ISIS) Sebbene l’ISIS sia diventata famosa come organizzazione terroristica nel 2014, le sue origini risalgono alla fine degi anni 90’. I membri aderiscono al wahabismo, un’interpretazione estrema dell’islam sunnita, il cui obiettivo è di epurare la regione da tutti coloro che non si allineano con le loro convinzioni, compresa la popolazione sciita della e altri musulamni non sunniti. Il conflitto in Siria ha permesso all’ISIS di stabilirsi geopoliticamente. L’ISIS ha poi espanso le proprie basi in Iraq. Con l’occupazione degli Stati Uniti e l’ascesa del potere sciita in Iraq, l’ISIS ha fomentato il risentimento tra la minoranza sunnita ed è stato in grado di reclutare facilmente 17 reigiosamente e politicamente unificate, incorporando i principi della legge sacra dell’Islam ● IL SIGNIFICATO DI JIHAD E QITAL: la radice della parola Jihad significa “lottare”. I musulmani lottano per essere migliori attraverso il rispetto dei 5 pilastri. L’uso corrente del termine, per la maggior parte dei musulmani, indica una lotta spirituale interiore per raggiungere la fede perfetta. Jihad è una lotta pacifica per stabilire l’Islam come una religione universale attraveso la conversione dei non credenti. Il che potrebbe anche essere visto ad esempio nella lotta dei musulmani sciiti per i diritti sociali, politici ed economici all'interno degli stati islamici dominati dai sunniti. Il termine è stato anche usato per rappresentare la lotta materiale verso l’esterno per promuovere la giustizia e il sistema sociale islamico. Qital è una forma più focalizzata rispetto alla Jihad. ● CRISTIANESIMO, EBRAISMO E ALTRE RELIGIONI DEL MO: sebbene l’Islam sia la più diffusa, non è affatto l’unica religione importante dal punto di vista politico, culturale e sociale. Nella regione sono presenti sette cristiane, fedi protestanti. L’ebraismo in MO è secolare; una piccola percentuale pratica l’ebraismo ortodosso. Le tre religioni predominanti hanno contributo a plasmare la popolazione e il paesaggio della regione. Le influenze più evidenti sono rappresentate dai luoghi di culto e gli spazi sacri. Gerusalemme è la città in cui l’interrelazione tra le religioni è più evidente. 30. Lingua Troviamo 3 principali famiglie linguistiche: ➔ semitico ➔ indo-europeo ➔ turco Hanno influenza l’una sull’altra: il persiano è scritto in arabo e la lingua turca incorpora vocaboli dal persiano e dall’arabo. Tutte e 3 sono parlate in dialetti regionali che non sono sempre reciprocamente compresi. 31. Pratiche culturali ● CIBO: i tipi di cibo disponibili in questa regione comprendono piazzi a base di “meze”, antipasti speziati. Alcuni dei meze più popolari conprendono il Baba Ganoush, una purea di melanzane tostate, semi di sesamo e aglio; i falafel, miscela di ceci piccanti arrotolati in polpette e fritte; fagioli marroni conditi con olio d’oliva, succo di liomone e aglio; tabbouleh, insalata di bulgur di frumento, prezzemolo, pomodoro e cipolla. ● ARTE: la danza del ventre è una pratica artistica della regione. Solitamente è una danza solista femminile per l’intrattenimento. Caratterizzata da movimenti ondulati dell’addome e dei fianchi e movimenti delle braccia aggraziati. Si pensa che la danza del vemtre abbia avuto origine nella cultura islamica medievale, anche se alcune teorie lo collegano a riti preistorici per la fertilità. 32. Parentela famiglia e ordine sociale In questa regione, la parentela è un concetto che non solo include la relazione tra individui basata sul legame di sangue, matrimonio e adozione, ma include anche la 20 relazione tra membri di un gruppo. Questo significa che vicini, amici e persino gli individui con interessi politici ed economici comuni possono essere considerati parenti. Anche il concetto di tribù è fondamentale. La tribù è una forma di identità sociale creata da membri che condividono idee comuni di lealtà, nazione e identità culturale. Molte comunità rurali, che vivono di allevamento e pratiche agricole, sono orgogliosamente tribali, specialmente quelli che praticano la transumanza, ovvero il movimento delle mandrie secondo i ritmi stagionali. 33. Identità sessuale e di genere ● GENERE: uomini e donne in questa regione sostengono il presupposto ideologicoche le donne debbano essere subordinate agli uomini. Molti uomini della regione considerano la subordinazione delle donne naturale. le donne considerano la loro subordinazione come prodotto della società in cui vivono. Ciò che rende MO e NA diverse da molte altre regioni è il modo in cui gli uoini esercitano il controllo sulle donne, limitandone l’accessoagli spazi pubblici e relegandole solo in sapzi privati. ● IL VELO: un’immagina che rappresenta lo stereotipo della società in MO è il presupposto di dover indossare il velo per le donne. Ci sono differenze sia mnel modo in cui i veli sono indossiati sia in come i vari tipi di velo vengono chiamati: ➔ Burqua: velo onnicomprensivo ➔ Niqab ➔ Chador: volto scoperto Le coperture corporee consentono la mobilità delle donne in società, che altrimenti sarebbero limitate nelle aree private della casa. ● MOBILITÀ E PARTECIPAZIONE POLITICA DELLE DONNE: le politiche legate al genere influenzano il modo in cui uomini e donne vengono rappresentati nella regione. Alcune società esercitano un controllo molto rigoroso sui movimenti politici delle donne. In società più ruralii movimenti pubblici delle donne non sono molto regolamentati. Al contrario, le donne nelle aree urbane devono rimanere coperte più spesso e trascorrere meno tempo possibile nelle aree pubbliche ● REALTÀ ECONOMICA DELLE DONNE: Sebbene in MO il presupposto dia la subordinazione della donna all’uomo, le donne spesso esercitano influenza politica e un’indipendenza significativa in alcune società della regione. ● DIRITTI DELLE DONNE E GIUSTIZIA: l’accesso delle donne ai diritti politici e alla giustizia è diversificato. In paesi come Israele e Turchia le donne godono di pieni diritti politici. In Arabia Saudita, che da sempre ha negato diritti politici alle donne, queste stanno provando a guadagnarli. I diritti delle donne e l’accesso alla giustizia, rimangono precari in alcuni paesi. In Egitto le donne che desiderano sposare un non musulmano sono costrette a rinunciare alla propria fede (apostasia). ● SESSUALITÀ: Anche i diritti delle persone LGBTQ+ nella regione sono piuttosto complessi. L’omosessualità è illegale in quasi tutti i paesi, ad eccezione di Bahrain, Israele, Giordania e Turchia. L’Egitto ha condannato gli omosessuali per “commettere dissolutezza”. In Marocco si può essere incarcerati per avere relazioni sessuali con qualcuno dello stesso sesso. Nei 21 paesi che applicano la Shari’a, la sodomia è considerata un reato legale. L’ISIS ha giustiziato le persone LGBTQ+ nelle loro aree di controllo. 34. Demografia e urbanizzazione Il modello di distribuzione della popolazione in MO e NA riflette le influenze di ambiente, storia e cultura. Anche se gli ambienti di montagna possono presentare difficoltà per l’insediamento umano, l'umidità che si forma in queste zone consente di praticare l’agricoltura. Inoltre le zone montuose sono state rifugio per le popolazioni in fuga delle persecuzioni. Le aree costiere, le pianure alluvionali e gli altopiani sono più densamente popolate e costituiscono alcuni dei paesaggi più ingegnerizzati e notevoli della regione. 35. Cambiamento demografico La popolazione totale supera i 50, milioni di abitanti ma, data l’incoerenza del censimento nazionale, questo numero è solo approssimativo. Anche se i tassi di fertilità si stanno stabilizzando, ci sono sfide nel garantire la salute, l’istruzione e il benessere sia dei bambini che degli anziani. 36. Fattori di attrazione La fondazione dello Stato di Israele ha attirato un gran numero di ebrei europei dopo la Seconda Guerra Mondiale. Anche l’economia petrolifera ha attirato le persone in questa regione. Negli stati della penisola arabica diversi fattori hanno reso necessaria l’importazione di lavoratori ospiti. Questi sono stati portati a lavorare in tutti gli aspetti della produzione petrolifera, dall’esplorazione e sviluppo dei pozzi alla perforazione e raffinazione. Sono stati creati anche pià posti di lavoro nel settore edile e dei servizi. 37. Fattori di spinta Molti africani sono emigrati dai loro paesi utilizzando il NA come punto di transito verso l’Europa. Spesso si tratta di persone ben istruite e provenienti da un contesto socioeconomico moderato. Si muovono a causa di mancanza di opportunità, paura di persecuzione e violenza o una combinazione di entrambe le cose. 38. Città e insediamenti umani Le città sono state componenti importanti per migliaia di anni. Oggi il modello predominante è un piccolo numero di grandi città, un numero considerevole di città di medie dimensioni e un gran numero di insediamenti rurali, dove 50 anni fa viveva la maggior parte della popolazione. L’aspetto più notevole dell’urbanizzazione è che il suo ritmo rapido ha portato alla nascita di 1-2 grandi città che esercitano enorme influenza politica ed economica sulla regione. Enormi quantità di ricchezze accumulate e massicci investimenti. Dubai ne è un esempio, come anche Istanbul, Ankara, Smirne. Cap.3 Asia Orientale 1. Ambiente, società e sostenibilità 22 costa si Tohoku e ha contribuito alla distruzione del complesso della centrale nucleare di Fukushima Daiichi. 7. Inondazioni, gestione ed idro ingegneria I rischi di inondazioni interne sono un problema in corso in questa regione. Sono dovuti al fatto che in questa regione i fiumi scorrono su lunghi corsi e trasportano enormi quantità di limo che si deposita in tratti più bassi e più lenti aumentando l'altezza dei letti dei fiumi, rendendo i corsi d'acqua instabili. Il Fiume Giallo (Huang He) è il più noto di questi fiumi. Il nome del fiume deriva proprio dal colore marrone- oro dato dal suo carico di limo. I popoli dell'Asia hanno sviluppato tecniche sofisticate per controllare o modificare il corso delle acque; le paludi sono state drenate, i sistemi di irrigazione costruiti, i laghi convertiti in serbatoi e gli argini sollevati per proteggere dalle inondazioni fluviali. Queste tecniche di gestione delle acque sono notevoli esempi di azione coordinata. Gli imperi storici della regione sono stati definiti dagli studiosi come civiltà idrauliche, cioè che prosperano in base alla loro capacità di imbrigliare le acque. ● La diga delle TRE GOLE sul fiume Chang Jiang è un grandissimo esempio di programma di lavori pubblici volti a creare impianti idroelettrici. I 32 enormi generatori della diga si sono attivati nel 2012 e questa fornisce quasi il 10% della produzione energetica della Cina, portando energia elettrica a milioni di famiglie rurali. Tuttavia il blocco del fiume a causa della diga mette in pericolo la sopravvivenza di molte specie di animali della regione, tra cui l'alligatore cinesee, la gru bianca siberiana e lo storione cinese. 8. Ecologia, gestione del territorio e dell'ambiente Le ecologie dell'AO riflettono il territorio ampio e le forme climatiche. La natura è stata soggetta a trasformazioni drastiche sotto le civiltà che hanno scolpito l'ambiente nel corso dei millenni. ● Altopiani tibetani e himalayani: la pastorizia nomade rimane occupazione principale, anche se le foreste di pino, quercia e cicuta della zona sono sempre più utilizzate per la produzione di legno, accelerando la deforestazione della regione; ● Steppa e deserto: la Cina nordoccidentale e la Mongolia costituiscono un ampio territorio di praterie desertiche e colline coperte di macchia; tuttavia migliaia di acri di terra sono stati irrigati e arati negli ultimi anni e le vaste risorse minerarie della Mongolia (petrolio, carbone, rame, piombo e uranio) sono state aperte allo sfruttamento. ● Cina interna, Corea e arcipelago giapponese: il resto dell'AO può essere suddivisa nei paesaggi della regione subumida a nord e umida e subtropicale a sud. 9. Le rivoluzioni in agricoltura Le più importanti colture alimentari del mondo e molte specie animali sono state coltivate e addomesticate in Asia. Miglio, soia, pesche e albicocche sono state coltivate nelle regioni subumide. Il riso, le arance mandarine e il tè sono coltivati nelle zone più umide a sud. Tra le specie animali allevate troviamo i polli e i maiali; importantissimo per la regione è anche il baco da seta. 25 Le colline e i fianchi delle montagne furono organizzate in terrazzamenti per fornire terreni più coltivabili. Le innovazioni tecnologiche hanno invaso la regione a partire dagli anni 60', con conseguenti implicazioni per la qualità ambientale e la salute umana. Queste strategie fanno parte della Rivoluzione Verde, che si sforza per incoraggiare l'introduzione e la coltivazione di nuove colture. Queste producono più cibo ma richiedono livelli più elevati di prodotti industriali, come fertilizzanti, acqua e pesticidi. Considerata la vastità della zona, l'impatto ambientale sarebbe enorme. Nel 2009, gli agricoltori cinesi utilizzavano circa 590 kg di fertilizzante azotato (quantità 6 volte più grande di quella utilizzata in America). Se rilasciati in acqua, questi fertilizzanti possono minacciare la salute di fiumi e torrenti. Anche l'uso di pesticidi ha provocato malattie diffuse nella regione rurale. Il riconoscimento di queste problematiche ha portato all'adozione di varietà geneticamente modificate (OGM), che richiedono minor utilizzo di pesticidi data la maggior resistenza a parassiti. Il denso insediamento nell'AO ha anche implicazioni per la fauna della regione. 5 importanti specie di grandi mammiferi ora sono estinte in Giappone. In Cina il 90% delle tigri è scomparso e il panda gigante, iconico per la regione, è considerato come specie ad alto rischio, vista la grande scomparsa del loro habitat causa disboscamento. La Cina inoltre ospita un grande commercio illegale di animali o parti di questi, come il cervo muschiato o l'orso. Si tratta di un commercio di portata internazionale. Nonostante le regole attualmente in vigore, che vietano la caccia alle balene, ci sono ancora baleniere giapponesi che violano le restrizioni e cacciano nel Pacifico per motivi dicono "scientifici" ma in realtà puramente commerciali. 10. Fauna selvatica nella zona smilitarizzata Ci sarebbe un luogo in cui la biodiversità ha prosperato, Si tratta della zona demilitarizzata (DMZ), una terra di nessuno che si trova al confine tra la Corea del Nord e la Corea del Sud, stabilita alla fine dei conflitti fra le due nel 1950. L'area è completamente disabitata e disseminata di mine anti uomo. Per questo la fauna e la flora selvatica prosperarono. Tuttavia questa zona è presto diventata una discarica a cielo aperto per i rifiuti legati alle attività militari. Gli Stati Uniti, che pattugliano la zona, hanno riconosciuto sostanze come l'erbicida Agent Orange e lo scarico di composti tossici come percloroetilene, pesticidi, metalli pesanti e diossidi. La DMZ è il classico esempio di ambiente antropocenico, fortemente influenzato dalle attività umane. 11. Sostenibilità in Asia Orientale. Sebbene la crescita della zona l'abbia resa famosa per il degrado ambientale, a pari passo le innovazioni per la sostenibilità ambientale sono ampie. La dichiarazione di Taiwan sullo sviluppo sostenibile indirizza il paese a monitorare i progressi su tassi di riciclaggio, concentrazione di inquinanti e gas effetto serra, spazi verdi, aree protette e monumenti. Nel 2014 il Giappone ha tenuto un vertice nazionale sulle "città sostenibili", sottolineando soluzioni come il sistema di car-sharing elettrico, lo sviluppo di micro reti per l'energia, che consentono alle città di mantenere l'energia anche quando la rete nazionale è fuori uso. 26 La Corea del Sud ha stabilito una "Green Belt" intorno a Seoul; un parco che da allora si è esteso per più di 1.500 km. Cina, Corea del Sud e Giappone sono membri del partenariato Asia-Pacifico per lo sviluppo sostenibile e per il clima. 12. Storia, economia e territorio Le civiltà dell'AO sono tra le più antiche al mondo; questa regione ha anche giocato un ruolo importante come ancoraggio per un sistema commerciale globale, stabilito molto prima dell'era coloniale. ● Imperi della Cina: la Cina ha avuto una civiltà agricola continua per più di 8.000 anni. Il primo stato organizzato fu quello della dinastia Xia, nell'età del bronzo, che occupava le parti occidentali della pianura nella Cina settentrionale (attuale Henan). La successione delle dinastie includeva la dinastia Shang, Zhou e Qin, la quale ebbe il suo culmine durante il periodo di regno del Primo Imperatore (Shi Huangdi) dal 221 al 209 a.C. Questi istituì il primo impero unificato e un'amministrazione centralizzata. Sotto Shi Huangdi iniziò la costruzione della Grande Muraglia, per proteggere la Cina dagli attacchi dei "barbari". Si tratta di una monumentale conquista architettonica e logistica, dato il genio e la mole di forza lavoro impiegati per costruirla. La stabilità della dinastia Qin sarà un fattore fondamentale per lo sviluppo della Via della Seta, il più importante collegamento commerciale tra Cina, Asia Centrale, India e, successivamente, Roma. La dinastia Han ha poi esteso l'impero verso ovest. Nel 1279, i mongoli, sotto la guida di Kubilai Khan, conquistarono la Cina, stabilendo il dominio imperiale sulla maggior parte della Cina interna ed esterna. La dinastia mongola, nota come Yuan, fu spodestata dopo meno di 100 anni e gli succedettero i Ming e i Qing. ● Impero feudale giapponese: la civilizzazione storica in Giappone ha preso piede con l'introduzione del buddismo, arrivato dall'India attraverso Cina e Corea. Il potere giapponese venne cencentrato nelle mani di un clan imperiale risalente al VI secolo. Nel 794 l'élite regnante stabilì la capitale a Kyoto che divenne la residenza della famiglia imperiale per più di 1000 anni, nonchè principale centro della cultura giapponese. Oltre alla famiglia imperiale, troviamo una serie di feudatari minori, i daimyo. Il più importante e potente di questi era lo shogun, che governava il paese. Questi shogun governavano da città castello; una delle più importanti era Edo, conosciuta oggi con il nome Tokyo, che raggiunse circa 1 milione di abitanti durante lo shogunato Tokugawa(1603-1868). Il governo di questo shogunato fu fortemente esclusivo e si sforzò di mantenere la società giapponese quanto più lontana dai contatti con il resto del mondo. Escluse i missionari, virtò il cristianesimo, vietò la costruzione di navi di peso maggiore a 50 tonnellate e chiuse i porti giapponesi alle navi straniere (Nagasaki er l'unica eccezione). 13. Declino imperiale Le dinastie imperiali della Cina e del Giappone, soccombettero ad una combinazione di problemi interni ed esterni, Internamente l'amministrazione e la difesa delle popolazioni in crescita drenarono l'attenzione, l'energia e la ricchezza dei regimi imperiali. 27 Bassi salari e condizioni di lavoro difficili hanno creato controversie per i produttori cinesi. Nonostante ciò, la massiccia mobilitazione internazionale del capitale cinese ha incluso l'acquisizione di un debito significativo da parte di altre nazioni; difatti è il più grande detentore di debito estero con gli Stati Uniti. Questa posizione finanziaria dà alla Cina un grande potere politico nei negoziati con gli Stati Uniti; tuttavia rende la Cina vulnerabile al cambiamento. L'economia cinese è più globalizzata ma anche più esposta ai modelli economici delle regioni lontane. 17. Due Coree, due economie La fine della SGM portò un cambiamento geopolitico anche in Corea. Nel 1945 l'Unione Sovietica occupò il nord, gli Stati Uniti invece il sud. Luogo chiave della guerra fredda, la Corea si trovò divisa in due parti; dopo una serie di rivolte e in seguito a dichiarazioni separate di indipendenza per il sud e poi per il nord, la Corea del Nord ha attaccato la Corea del Sud nel 1950. Le Nazioni Unite intervennero, guidate dalle forze americane, e fecero arretrare le forze nordcoreane fino al confine cinese. Questo spinse la Cina ad entrarre in guerra per conto dei nord coreani e ne seguì una guerra devastante. Le vittime furono tantissime, più di un milione. Nel 1953 la zona demilitarizzata (DMZ) fu istituita come confine de facto; tuttavia le due Coree rimangono rivali e i conflitti non terminano mai ufficialmente. ● In Corea del Sud il governo ha messo a punto un progetto di sviluppo guidato dallo stato che controllava le importazioni, la concorrenza interna tra le imprese e ha preso prestiti internazionali per investire nello sviluppo industriale privato. A metà degli anni 80', i manufatti rappresentavano il 91% delle esportazioni. Più della metà sotto forma di navi, acciaio e automobili. La Corea del Sud è oggi uno dei pprincipali esportatori del mondo, nonchè patria dei principali conglomerati internazionali del settore elettronico (Samsung) ed automobilistico (Hyndai e Kia). Come il Giappone, anche l'economia della Corea del Sud è stata influenzata negativamente dalla crescita della produzione cinese. Busan, città un tempo centro dell'industria calzaturiera,ha conosciuto un declino di vendite dei suoi manufatti. Difatti al maggior parte del settore manufatturiero è in calo rispetto a quello cinese. D'altra parte la Corea del Sud ha sviluppato il turismo, la navigazione e le residenze di lusso, sfruttando la crescita nel settore terziario e quaternario. ● La Corea del Nord (Repubblica Democraatica Popolare di Corea) ha seguito la strada dell'economia pianificata e guidata su modello sovietico e cinese. Questa forma di pianificazione spesso ritarda l'investimento capitalista e per questo la Corea del Nord rimane fortemente isolata dal punto di vista economico. Una grande barriera economica per il paese è la sproporzionata frazione dell'economia dedicata alla spesa militare (25% PIL); a ciò si uniisce il fatto che il paese sia regolarmente esposto a sanzioni che isolano ancora di più il paese. Ciò significa che l'economia coreana è in gran parte piccola, stagnante e segnata da carenze e fame. 18. Territorio e politica La geografia politoca dell'AO è caratterizzata da tendenze storiche rivali. La guerra in Corea rimane irrisolta e il destino di Taiwan è ancora in discussione. Tuttavia l'espansione del potere geopolitico cinese è sfuggita ai confini dela regione. 30 L'inlfuenza cinese si fa sentire in Nord America, in Europa e anche nelle frontiere delle risorse dell'Africa 19. Una guerra incompiuta in Corea La partizionella Corea del Nord e del Sud nel 1953, lasciò la Corea del Nord dietro il confine pi militarizzato del mondo. Il primo leader della nazione Kim Il Sung, governò il paese secondo una filosofia chiamata JUCHE: miscela di economia pianificata, nazionalismo autonomo e culto del leader. Fin dall'inizio la leadership dinastica della Corea del Nord ha mantenuto strette relazioni con la Cina e continue ostilità verso la Corea del Sud. Per attuare la sua strategia, Kim Il Sung ha imposto un regime austero diretto attraverso la pianificazione centrale, uno stile di vita dominato da un governo totalitario e lo sviluppo del potere militare, inclusa la capacità di produrre il nucleare. Nel 1994 Kim Il Sung morì e gli succedette suo figlio Kim Jong Il. Le stime del numero di morti per carenza alimentare tra il 1995 e il 2005 ammonta tra 1 e 3 milioni. Dopo più di 50 anni di scrifici, il reddito della Corea del Nord eraa un quarto quello della Corea del Sud; i tassi di mortalità infantile erano 5 volte più alti. La Corea del Nord rimane non solo una delle società più povere al mondo, ma anche una delle più chiuse e rigide. L'ascolto di trasmissioni radiofoniche straniere è punibile con la morte, i cittadini possono essere arrestati arbitrariamente e ci sono circa 150.000 prigionieri politici. Kim Jong Il muore nel 2012 e gli succede Kim Jong-un, il più giovane capo di Stato del mondo che governa uno dei paesi più militarizzati al modo. La Corea del Nord ha in quinto più grande esercito permanente nel mondo, anche se la popolazione è relativamente piccola. Le armi e i missili in Corea del Nord sono venduti sui mercati mondiali per raccogliere valuta estera. Il suo arsenale è puntato contro la Corea del Sud e il Giappone. Recentemente la Corea del Nord è stata accusata di aver lanciato un attacco informatico al sito web di Sony Pictures in occasione dell'uscita del film comico "L'intervista" che ritraeva la Corea del Nord in modo umoristico e descriveva l'assassinio di Kim Jong-un. 20. Geopolitica irrisolta a Taiwan Quando la rivoluzione comunista creò la RPC, il governo nazionalista della Cina si stabilì a Taiwan come Repubblica di Cina nel 1949. Riconosciuto dai governi occidentali, ma non dalla RPC, Taiwan divenne punto di riferimento per la guerra fredda. Arrivarono aiuti economci per Taiwan dagli Stati Uniti. Negli anni 60', la stabilità politica e la forza lavoro a basso costo fornivano un ambientee attraente per le industrie di trasformazione e delle esportazioni. Taiwan perse il suo status diplomatico nel 1971, quando il riavvicinamento del presidente USA Richard Nixon con la RPC portò all'ingresso della Cina nelle Nazioni Unite. Nel 1987, Taiwan ha iniziato una fase di liberalizzazione politica e ha allentato le sue regole sui contatti con la RPC. La Cina rivendica ancora Taiwan come provincia e si è offerta di renderla una regione amministrativa speciale, con il tipo di privilegi economici dati ad Hong Kong 21. La periferia contestata del Tibet Già nel VII e X secolo il Tibet aveva sviluppato una cultura subregionale basata sul Buddismo tibetano. Lontano dal centro del potere cinese, il Tibet er asuddiviso tra capi feudali chee governavano in modo repressivo. Nel 1950 la Cina ha colto queta situazione come giustificazione per la sua invasione di questo posto strategicamente 31 importante. Tra il 1950 e il 1970 i cinesi distrussero gran parte del patrimonio tibetano e causarono la morte di circa 1 milione di tibetani. Nel 1959 i tibetani si ribellarono e il loro leader spirituale, il Dalai Lama, fuggì in esilio. Nel 1965 al Tibet fu concesso lo status di regione autonoma della RPC. Tuttavia molti cinesi Han si riversarono in Tibet, assumendo posizioni di autorità e lascuano di tibetani come cittadini di 2a classe; difatti, una percentuale signifcativa della popolazione della zona ai giorni nostri è di discendenza Han. I tibetani descrivono questo fenomeno come "aggressione demografica". Nel 2015 il governo cinese ha proposto una politica "patriottista" per il Tiber per installare bandiere nazionali, collegamenti trelefonici, giornali cinesi e sale lettura nei monasteri. Questi sviluppi hanno provocato tensioni etniche nella regione, cosa non compresa dai cinesi che vedono questa loro "intromissione" come a favore del processo di modernzzazione, che ha salvato i tibetani dal feudalesimo e ha aiutato la costruzione di strade, scuole, ospedali e fabbriche. La Cina ha espresso interesse nel nominare il successore del Dalai Lama, considerato dai buddisti tibetani come la reincarnazione dell'ultimo Dalai Lama. 22. Geopolitica degli investimenti cinesi globalizzati Il sucesso del capitalismo in Cina ha portato a nuovi problemi geopolitici, sorti perchè gli enormi sistemi di produzione delle zone industriali della Cina hanno raggiunto i limiti delle materie prime e delle risorse energetiche disponibili. La mancanza di risorse ha portato alla ricerca di nuove fonti che hanno condotto la Cina all'estero, soprattutto in Africa. A partire dal 2012 infatti la Cina acquista più di ⅓ del petrolio africano ed è il più grande partner commerciale del continente. L'appetito della Cina per le risorse ne fa una presenza ampia e in crescita nei paesi in via di sviluppo. Il denaro cinese per lo sviluppo è affluito in grandi quantità in molti paesi dell'Africa, tra cui il Sudan, paese sotto il controllo internazionale per gli alti tassi di violenza incontrollata e genocidio. Dal punto di vista cinese, la fornitura di sostegno a paesi come il Sudan fornisce un beneficio. Dal punto di vista degli Stati Uniti e dell'UE, il sostegno cinese sovverte gli sforzi per tenere sotto controllo una situazione disastrosa. Qualunque siano i risultati nel caso del Sudan, l'ascesa della Cina è un fattore chiave nella geopolitica e nella formazione di nuove regioni. 23. Cultura e popolazioni Le società tradizionali dell'AO sono incentrate su famiglie, reti di parenti, gruppi di clan e gruppi linguistici. In Cina e in Giappone la società era storicamente gerarchica; gli inddividui erano inclusi nell'unità familiare, nel villaggio e nel dominio del signore locale. Importanti valori sociali erano l'umiltà, l'ossequio raffinato con particolare deferenza per le persono anziane e a quelle di rango sociale superiore. Ci sono marcate variazioni regionali, comprese le principali differenze regionali in religione, lingua, dieta, abbigliamento e stile di vita. 24. Religioni ● La cultura cinese ha trovato espressione nel CONFUCIANESIMO, il quale non ha posto per gli dei e l'aldilà, L'enfasi del confucianesimo è sull'etica, sui principi di buon governo e sull'importanza dell'istruzione, della famiglia e del duro lavoro. Le religioni formalizzate in Cina includono: taoismo, buddismo tibetano e Islam. Per un gran numero di cinesi le religioni popolari sono migliori di qualsiasi religione organizzata, in particolare il CULTO DEGLI 32 costantemente chiuso e poi riaperto. Questo mercato rimane sempre una destinazione apprezzata dai locali e dai turisti. 30. Cibo Il cibo cinese, giapponese o coreano può evocare immagini di piatti generici stereotipati (sushi, pollo Kung Pao, barbecue ecc). Tuttavia le tradizioni alimentari dell'Ao sono variegate, dipendendo sempre e comunque dalle fonti alimentari tradizionali aggiungendoa volte influenze provenienti da altre parti della regione. La Cina ad esempio presena differenze tra la cucina interna e quella esterna: ➔ Cucina della Cina esterna: i piatti sono a base latte, yogurt e caglio, data la forte presenza di pecore, capre, mucche e cavalli che spesso forniscono anche i piatti di carne ➔ Cucina della Cina interna: ha poco bestiame da latte, di conseguenza i piatti a base di latticini sono pochi. I piatti principali sono a base di carne di anatre, polli e suini. Ci sono anche ulteriori differenze all'interno della Cina interna per quato riguarda le coltivazioni e il clima: nella Cina interna settentrionale subumida i piatti sono accompagnati da noodles e spaghetti; nella Cina interna meridionale umida e subtropicale i piatti sono accompagnati dal riso. In molti piatti cinesi troviamo il peperoncino ad insaporire. Il peperoncino è una pianta centroamericana che divenne parte della cucina cinese dopo il 1492. Il raviolo ripieno di carne fu introdotto in Cina nel III secolo d.C da altre regioni asiatiche. 31. Cultura e globalizzazione dell'Asia Orientale Altri prodotti provenienti dall'AO sono diventati popolari. Anche le culture dell'AO sono diventate parte del processo di globalizzazione. L'arte cinese è stata molto popolare in Europa e nelle Americhe, così come le cucine cinese e giapponese, introdotte ormai in tutte le città del mondo. L'architettura giapponese e l'interior design hanno influenzato anche la cultura occidentale. Religioni come il buddismo tibetano e zen hanno grande seguito in occidente. In particolare, anche 2 forme di intrattenimento asiatiche sono diventate parte della cultura mondiale: ➔ Manga: questo termine si riferisce ai fumetti giapponesi. Questi fumetti possono spaziano in tutti i generi, fantasy, d'azione, di vita quotidiana e scolastica, lavorativa. Di solito ogni manga ha uno stile che distingue un artista mangaka da un'altro. I personaggi vengono spesso rappresentati con grandi occhi e caratteristiche infantili ➔ Anime: si riferisce ai cartoni animati giapponesi. Questi film presentano caratteristiche variabili, dal più realistico al più astratto. Anche in questo caso troviamo per la maggior parte personaggi rappresentati con grandi occhi ed espressioni molto enfatizzate. La cultura cinese sta entrando in un periodo di ascesa globale. La musica e i prodotti cinesi sono sempre più familiari a livello internazionale. Il profilo culturale e globale della Cina si è rafforzato anche grazie alla suo stato come importante destinazione per il turismo. Nel 2012 infatti ha ricevuto più di 57 milioni di visitatori internazionali. I costi nascosti della modernizzazione e delle infrastrutture per accogliere i turisti sono notevoli. Rimangono comunque rigorosi controlli di polizia, la libertà di espressione è annullata e molti piccoli quartieri sono stati demoliti per far spazio alle nuove costruzioni. 35 32. Demografia e urbanizzazione La caratteristica demografica più sorprendente è la dimensione e la densità della popolazione dell'AO, di circa 1.59 miliardi nel 2015, distribuita principalmente lungo le regioni costiere e nelle valli e pianure della Cina interna. La densità di popolaione in tutta la Cina interna, in Giappone, Corea del Nord e del Sud e Taiwan è elevata: tra i 200 e 500 abitanti per km/2. La grande maggioranza degli abitanti del Giappone vive nelle grandi città sulla costa del Pacifico. Trovare una abitazione è molto difficile e dispendioso; molti giapponesi infatti vivono in età adulta con i loro genitori. L'abitazione media nella città di Tokyo è di circa 60 m2. Lo stile di vita delle persone e i modelli di sviluppo urbano derivano dalla necessità di sfruttare lo spazio in modo efficiente. La vita quotidiana giapponese è piena di regole, molte delle quali si sono evolute data la mancanza di spazio. Ad esemio, i pendolari giapponesi sono abituati a spazi strettissimi nei treni all'ora di punta. Comunque il trasporto e la vita quotidiana in giappone sono privi di problemi, nonostante l'alta densità di popolazione. 33. Cambiamento demografico Sebbene la regione fosse nota per gli alti tassi di crescita della poplazione, l'attuale profilo della popolazione in AO è cambiato. Le piramidi della popolazione per Corea, Mongolia, Giappone e Cina mostrano una tendenza comune; la diminuzione della popolazione giovane a causa del cal odei tassi di natalità. Il Giappone ha guidato questa tendenza. Il primo boom economico del Giappone ha portato a famiglie più piccole, rafforzando queta tendenza con l'aumento del costo dell'educazione dei figli. In Mongolia invece questo fenomeno avviene solo negli ultimi anni; le famiglie sono diventate più stabili e le nascite sono calate. 34. Controllo della popolazione in Cina Questo fenomeno è molto notevole in Cina. Il calo delle nascite ha accompagnato l'urbanizzazione e l'industrializzazione. Al fenomeno del calo delle nascite però ha anche contribuito un esperimento economico attuato durante gli anni della rivoluzione culturale. Negli anni 60', infatti, la popolazione creebbe grazie ad un miglioramento delle condizioni mediche e della sanità pubblica e i tassi di natalità perciò rimasero elevati e incoraggiati dalla leadership comunista. Negli anni 70' però la Cina si acorse di non poter sostenere una popolazione così numerosa. Fu quindi istituito un programma aggressivo di controllo della popolazione da parte del PCC. Nel 1979 furono imposte delle quote di nascita: le famiglie urbane potevano avere un solo figlio, quelle rurali due e quelle appartenenti alle minoranze etniche da due in su. Per chi seguiva le indicazioni delle quote di nascita vi erano delle ricompense, Chi invece non le rispettava veniva multato e penalizzato non rendendo possibile l'istruzione e non ricevendo assistenza sanitaria. Questa poòitica è stata applicata fino al 2015, interrotta a causa della carenza evidente di giovani in età da lavoro. I tassi di fertilità inoltre sono diminuiti. Oltre alla coercizione personale, la politica del figlio unico ha portato anche tensioni sociali, in particolare uno squilibrio tra popolazione maschile e femminile. C'è stato un grave pregiudizio nei confronti delle figlie femmine che venivano spesso abbandonate o addirittura uccise. Oggi queste pratiche sono in disuso; tuttavia l'aborto selettivo potrebbe significare che presto ci potrebbero essere 50 milioni di uomini che non riusciranno a trovare una moglie, data la carenza di donne. La politica del controllo delle nascite tuttavia non è l'unica 36 che ha portato al calo della natalità. La professionalizzazione delle donne in AO ha portato a diminuire l'interesse per il matrimonio tra le giovani donne; in un sondaggio del 2011 in Giappone si evinse che le donne erano meno propense al matrimonio rispetto agli uomini. Le molte opportunità per le giovani donne hanno aumentato l'età in cui queste hanno figli e quindi abbassato il tasso di natalità complessivo. 35. Migrazioni Per decenni, la migrazione interna all'AO è stata dominata dal movimento di persone da ambienti rurali verso le città. Queesto è stato molto evidente in Cina, dove il 35% della popolazione è registrata come urbana, ma c'è un 20% non registrato ma che risiede comunque in città. Queste "persone fluttuanti" sono la chiave dell'economia cinese; tuttavia vivono come cittadini di 2a classe. In Giappone più del 92% della popolazione vive in città. La Corea del Sud ha sperimentato un modello di migrazione rurale-urbana simile e Seoul è stata il centro dello spostamento. Anche la Corea del Nord ha registrato un notevole aumento dell'urbanizzazione. 36. Diaspore L'AO ha poche popolazioni di immigrati. La diffidenza nei confronti degli stranieri è stata da sempe una caratteristica dell'AO. I regimi della Cina e della Corea del Nord hannno contribuito ulteriormente alla diffusione di questa mentalità, mantenendo i confini strettamente chiusi. Tuttavia, vi è stata una notevole emigrazione dagli stati dell'AO. La diasporra cinese ha inizio nel XIII secolo, quando le popolazioni dell'AO si sono unite alla forza lavoro coloniale globale in Africa, Australia e America. I flussi migratori dall''AO includono anche coreani e giapponesi; la popolazione giappomese- americana conta più di 1,3 milioni di persone, concentrate a Honolulu, san Francisco e Los Angeles. Il più grande flusso migratorio tuttavia proviene dalla Cina. I cinesi che vivono all'estero oggi sono decine di milioni, con gruppi economicamente potenti nel sud est asiatico e un gran numero in USA e Canada. 37. Grandi città asiatiche Giappone e Corea sono altamente urbanizzati, seguiti dalla Cina che si sta urbanizzando velocemente. Le città che ne derivano hanno numerosi problemi ambientali, ma spingono verso nuove forme di architettura, trasporto pubblico e progettazione urbana. Ad esempio, a Tokyo, sperimentano il design urbano caratterizzato da flessibilità ed efficienza. Ogni giorno a Tokyo le persone viaggiano su un sistema di trasporto pubblico altamente organizzato. Le nuove città della Cina sono ancor più spettacolari. Ad esempio la città di Guangzhou, recentemente è cresiuta fino a raggiungere 12 milioni di persone. Lo scoppio dell'attività economica e si concretizza nel boom edilizio, la struttura innovativa e il design curvilineo sperimentati. Tuttavia è fondamentale ricordare che sono i migranti impoveriti venuti dalle campagne che costruiscono queste nuove città scinitllanti. 37
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved