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ESAME MUSICA VIVALDI ANTONIO, Appunti di Storia Della Musica Moderna E Contemporanea

RIASSUNTO ESAME MUSICA VIVALDI

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 12/07/2021

SANCHEZ912
SANCHEZ912 🇮🇹

4.2

(15)

17 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica ESAME MUSICA VIVALDI ANTONIO e più Appunti in PDF di Storia Della Musica Moderna E Contemporanea solo su Docsity! Antonio Vivaldi Antonio Vivaldi insieme a Bach è il compositore più rappresentativo della musica strumentale perché è stato l'inventore del concerto solistico. Fino al ‘500 veniva ascoltata solo musica con il testo cantato, l’unica musica a cui si poteva essere associato un senso di rilievo, perchè il testo vi dava il significato. Nel ‘600 sparisce in un certo senso il testo e la musica sembrava di categoria inferiore; molti musicisti si dedicarono alla musica strumentale convinti che potesse muovere gli affetti. Prima di Vivaldi, Corelli fu il primo compositore nella storia della musica che scrisse solo musica strumentale a metà ‘600. Vivaldi fu un compositore conosciuto in tutta Europa. All'età di 8/9 anni suonava già il violino. Era un ottimo improvvisatore. | concerti delle Stagioni sono quelli più famosi ma Vivaldi scrisse in quasi tutti i generi, circa 90 opere teatrali, musica sacra, opere vocali a carattere profano per un totale di 850 opere. Era un compositore veloce, riusciva a comporre opere molto rapidamente. Spesso nelle famiglie numerose (9 figli) un componente diventava sacerdote e in questo caso toccò proprio a Vivaldi ma fino a quando capì che non era quello il suo destino. Era di salute cagionevole, malattia ai polmoni. Così, lasciato il sacerdozio, iniziò a lavorare come maestro di violino presso l'Ospedale della Pietà, un ospedale che assisteva ragazzi abbandonati o con handicap e allo stesso tempo li faceva studiare musica. Fino a quel momento non aveva né pubblicato musica strumentale, né realizzato composizioni per la chiesa o teatro, la sua fama e il suo successo provenivano dalla sua attività di strumentista. Lavorò circa 40 anni all'Ospedale. All’inizio della sua carriera era considerato un innovatore, col tempo molti iniziarono a riprodurre il suo stile. A Ferrara cercò di organizzare con un amico nobile delle stagioni operistiche, ma gli altri nobili lo ostacolarono. Quando finalmente riuscì a rappresentare una sua stagione, l’opera fu un disastro. Vivaldi non poté essere in scena e i suoi artisti sbagliarono accompagnamento (si dice che i suoi nemici avessero cambiato il clavicembalista per far sbagliare). VIVALDI. Alcune testimonianze sul virtuosismo strumentale di Vivaldi Burney in una sua opera descrisse in ordine cronologico alcuni dei più importanti violinisti italiani dell’epoca e tra questi veniva menzionato anche Vivaldi, che lo definì il più famoso compositore per violino nonché suonatore dello strumento. Dopo la pubblicazione di tale opera, sembra aumentare l'interesse per il violino intutta Europa. Hawkins, invece, affermò che la caratteristica principale della musica di Vivaldi o almeno dei suoi concerti è la sua natura sfrenata e irregolare. Alcune sue opere sono, infatti, intitolate esplicitamente Stravaganze perché violano alcune regole di melodia e armonia. Corelli vissuto prima di Vivaldi introdusse uno stile che tutti i compositori tentarono di imitare. Quando Corelli lo ideò, era elegante e sobrio ma gli imitatori lo appiattirono e banalizzarono. V. allora capendo questo, decise di dedicarsi ad uno stile che portasse novità. La testimonianza di Uffenbach è una tra le poche e importanti fonti storiche relativa a Vivaldi strumentista virtuoso. Egli evidenzia un particolare di Vivaldi: la cadenza del terzo movimento che arriva ad una nota Fa6 che si trova in una posizione che oltrepassa i limiti della tastiera dell'epoca. Inoltre fa riferimento ad una cadenza in metro quaternario. Una pratica del tutto improvvisata. VIVALDI. I concerti descrittivi: struttura e programma Confrontando la musica di Vivaldi con quella dei suoi contemporanei si rileva che le composizioni con titoli evocativi o con intenzioni “programmatiche” costituiscono una parte importante delle sue opere. Anche se la musica a programma formalmente la troviamo nell’800, la si può rintracciare anche in epoche precedenti dove si riscontra una relazione tra aspetti della tecnica compositiva e riferimenti extramusicali ovvero un oggetto, un fenomeno legato alla realtà, un'idea, un concetto astratto, un fatto. Sì dovrebbe definire musica a programma quella che ha un programma letterario di riferimento ma in realtà il termine viene utilizzato tutte le volte che un compositore rappresenta musicalmente qualcosa di extramusicale. La musica descrittiva ha un senso perchè gli elementi illustrativi e programmatici sono riferiti a un contesto di rapporti tecnico-musicali. L’ingegnosità sta nell’inclusione di elementi estranei senza compromettere l'autonomia strutturale. Per quanto riguarda lo stile di Vivaldi possiamo dire che si concentra sul rapporto tra musica e testo aggiunto. La Primavera, concerti solistici “Le quattro stagioni” Il genere del concerto nasce quando le famiglie aristocratiche cominciano a dare spazio a complessi di strumentisti per far musica in occasione di feste. Il concerto consiste nella contrapposizione fra un gruppo di strumenti musicali più ricco e compatto (chiamato tutti) e un gruppetto di soli (composto da uno, due o tre solisti). Il primo concerto “La primavera” è un sonetto (componimento poetico in 14 versi con un gioco di rime nelle prime due quartine e un altro nelle due terzine) nel quale la struttura viene adattata alla forma del concerto solistico vivaldiano distribuendo il testo in momenti specifici della partitura. In questi concerti Vivaldi risolve il rapporto tra contenuto programmatico e forma musicale in modo semplice ma efficace. Il primo movimento della Primavera è scritto nella luminosa tonalità di Mi maggiore, il ritornello è una melodia di danza ben ritmata costituita da due frasi che si ripetono rispettivamente in dominante e in tonica che funzionano da antecedente e conseguente. Gli episodi utilizzano, invece, un materiale differenziato e non sempre sono destinati al solista. e Il primo, “Il canto degli uccelli”, è realizzato dai tre violini, due in imitazione; e ilsecondo, “scorrono i fonti”, è un tutti in semicrome a distanza di terza e legate a due a due che richiamano qualcosa di ondeggiante riferito al mormorio dei ruscelli, al soffio del vento; e il terzo episodio, “tuoni”, è un tutti in biscrome con ribattute nel registro basso e rapide scalette ascendenti;
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