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Esempio prima prova parziale sociologia, Prove d'esame di Sociologia

Sociologia della cultura, Durkheim, Marx, Comte, Tocqueville

Tipologia: Prove d'esame

2020/2021

Caricato il 28/01/2023

pietro-canonico-3
pietro-canonico-3 🇮🇹

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4 documenti

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Scarica Esempio prima prova parziale sociologia e più Prove d'esame in PDF di Sociologia solo su Docsity! 1. Con il pensiero di Comte, Tocqueville e Marx la sociologia definisce il proprio originale campo di analisi, ossia lo studio della società moderna caratterizzata dall’interazione tra la dimensione culturale, politica ed economica. Questi tre autori mettono in luce i tre principali aspetti del cambiamento sociale impresso nella modernità. Comte presta attenzione alla dimensione culturale: riflette sulle varie forme di sapere, e afferma che solo la forma di sapere positivo sia quella valida e il cambiamento sta nel passaggio dalla centralità della religione alla centralità della scienza. Il motore della trasformazione che porta alla formazione della società moderna è la rivoluzione scientifica, a differenza di Tocqueville per il quale è la rivoluzione francese e di Marx per il quale è la rivoluzione industriale. Tocqueville privilegia lo studio della dimensione politica, anche se per politica intende una politica alta. Per lui il cambiamento è rappresentato dal passaggio dall’aristocrazia (Ancien Regime) alla democrazia. Marx analizza la dimensione economica che trova il cambiamento nel passaggio al capitalismo. 2. La sociologia della cultura studia il condizionamento sociale del pensiero, ogni sapere possiede una natura sociale che si conserva e si trasmette. La definizione sociologia è lo studio dei rapporti osservabili tra i sistemi culturali e la collettività, è una disciplina che studia il condizionamento sociale del pensiero, A e B si condizionano reciprocamente. La definizione di massima della sociologia è nata con l'intento di designare la totalità dello studio dei rapporti storicamente osservabili tra i sistemi culturali e la struttura, l'attività, gli interessi della collettività di vario livello. L’espressione Kultursoziologie trova la sua origine nella sociologia tedesca, negli anni '20 e '30 del '900. Importante la definizione di Karl Mannheim in "Ideologia e Utopia": il nostro pensiero è situato, non nasce dal nulla ma dal contesto della nostra vita quotidiana, in un certo spazio, tempo e cultura, e non esclude una riflessione critica. Gli esponenti più importanti della sociologia della cultura sono Max e Alfred Weber, Georg Simmel, Max Scheler, Karl Mannheim, Tenbruck, Berger e Luckmann. Il punto di partenza della sociologia della cultura è la constatazione che ogni sapere possiede una natura sociale e che esso si conserva e si trasmette, ampliandosi e progredendo nel metodo. L’uomo è un essere culturale in grado di oggettivizzare il cambiamento. Mannheim lo definisce "carattere socialmente situato del pensiero", e Marx applica il concetto di "falsa coscienza" solamente alla borghesia. Innanzitutto ci sono due definizioni dell’uomo, uomo come essere simbolico e uomo come essere culturale. Per definizione secondo Tenbruck  uomo vuole vivere la sua vita con significato, vive e agisce nel mondo dei significati simbolici. Il mondo dei significati esprime un bisogno fondamentale dell'uomo, l’uomo come non solo un essere biologico ma come una persona che vive la sua vita con significato. Si parla di uomo come essere culturale perché la cultura conta per l’uomo e per la società, non può essere disgiunta dall’agire della prassi, l’uomo è desideroso e capace di assimilare e ricevere cultura dalle generazioni precedenti. Attraverso la cultura egli può stabilire un ordine interiore. 3. Durkheim parla di relazione tra individui e collettività, e pone la questione "come si fonda una società?"  Innanzitutto, Durkheim differenzia due tipologie di solidarietà: la solidarietà meccanica, una solidarietà per somiglianza, nella quale gli individui hanno gli stessi sentimenti ed accettano gli stessi valori, sono individui che non si sono differenziati. Questa tipologia di solidarietà corrisponde ad un tipo di organizzazione sociale, ossia quella delle società arcaiche, dove dominano i sentimenti collettivi; e la solidarietà organica, dove l'unità della collettività si esprime con la differenziazione degli individui, dove questi non sono più simili ma differenti, e proprio per questo si crea consenso. Questo tipo di solidarietà corrisponde all'organizzazione sociale delle società moderne.
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