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Esempio recensione per Critica Cinematografica, Prove d'esame di Storia E Critica Del Cinema

Esempio recensione per Critica Cinematografica per l'Università di Torino

Tipologia: Prove d'esame

2018/2019

Caricato il 20/10/2021

giuliamannaggia
giuliamannaggia 🇮🇹

5

(2)

2 documenti

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Scarica Esempio recensione per Critica Cinematografica e più Prove d'esame in PDF di Storia E Critica Del Cinema solo su Docsity! Noschese Giulia Matricola 867781 Beni culturali Hereditary — Le radici del male Quando il fato decide per te I primi minuti di Hereditary — Le radici del male, sono un importantissimo pezzo di puzzle necessario a decifrare il film: la scena in cui la famiglia Graham è intenta a prepararsi per il funerale della nonna Ellen è preceduta da una panoramica su una stanza piena di modellini, tra i quali c’è quello di una casa. L’inquadratura si ferma su una delle piccole stanze e inizia ad avvicinarsi sempre di più: di colpo, siamo nella stanza di Peter, il figlio maggiore della famiglia Graham, e suo padre Steve lo sveglia per lasciargli l’abito da cerimonia. Immediatamente, il regista Ari Aster ci chiede di domandarci cosa è vero e cosa non lo è, che cosa è un'illusione e che cosa invece è reale. Annie, la madre di Peter, è un’artista e realizza modellini di ogni momento significativo della sua vita. Le miniature sembrano darle conforto, sembrano essere il suo modo di analizzare in modo neutrale gli eventi che più l’hanno segnata come persona, come la morte della sua figlia minore Charlie o i ricordi traumatici legati al comportamento bizzarro della madre. L’intera famiglia di Annie sembra infatti essere afflitta da malattie mentali di cui nessuno vuole prendersi cura o discutere. Il bisogno di una visione oggettiva sembra essere il disperato tentativo di Annie di ristabilire una parvenza di controllo sui momenti più orribili della sua vita. Ma questa è solo un'illusione di controllo: Aster compie un lavoro magistrale nell’illudere la famiglia Graham (e con essa il pubblico) di avere anche solo la possibilità di controllo sul loro destino. Infatti, Ellen sembra non essere solo un’anziana signora dalla salute mentale in declino. La matriarca è in realtà il capo di una setta che venera il dio pagano dell’oltretomba Paimon, il quale ha bisogno di impadronirsi di un corpo ospite di genere maschile per regnare sulla terra. Affinché ciò avvenga, i membri di questa setta, compresa Ellen, hanno dedicato la loro vita a manipolare Peter e la sua famiglia. La famiglia Graham non è altro che un agnello sacrificale illuso di avere libero arbitrio mentre viene condotto al macello. Aster sceglie di mantenere altri elementi del film, come montaggio e colonna sonora, estremamente semplici. Il risultato? L’inquietante attenzione ai dettagli, come scritte sui muri e l’uso del colore rosso nei momenti più importanti, catturano la nostra attenzione nello stesso modo
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