Scarica Esercitazione esame di stato albo B e più Prove d'esame in PDF di Sociologia solo su Docsity! Il colloquio è uno strumento importante dell’assistente sociale. Il candidato illustri le tappe del colloquio ed i significati che le stesse hanno dal punto di vista tecnico- professionale. Il colloquio è lo strumento principale utilizzato dall’assistente sociale per raggiungere gli obbiettivi prefissati. Esso viene infatti utilizzato per cogliere i bisogni, definire gli stessi obbiettivi e sviluppare le varie fasi del processo di aiuto. In base agli obbiettivi che deve perseguire il colloquio può essere: - Informativo, si svolge dunque attività di segretariato sociale; - Terapeutico, cioè per migliorare il funzionamento sociale dell’individuo; - Diagnostico, consiste nel valutare per intervenire; - Di consulenza, al fine di ottenere diversi pareri professionali; - Di trattamento, riguarda l’applicazione di tecniche per attuare l’intervento; - Di indagine, si tratta di un’inchiesta eziologica su richiesta della Magistratura. Il setting all’interno del quale il colloquio può svolgersi è rappresentato dalla sede del servizio (si ha un facile controllo del setting e la disponibilità della documentazione), dal domicilio dell’utente o all’interno di strutture di ricovero o detenzione. In colloquio si svolge seguendo tre diverse fasi che sono: 1) Fase dell’accoglienza, durante questa fase è necessario riuscire a socializzare con l’utente in modo da metterlo a proprio agio; 2) Fase di sviluppo, in questa seconda fase l’assistente sociale ha il compito di stimolare l’utente a parlare di sé indirizzando la conversazione verso lo scopo principale del colloquio; 3) Conclusione, durante la fase conclusiva del colloquio è utile ricapitolare quanto è emerso e riguardare il contratto in modo da decidere se apportare delle modifiche. Per il corretto svolgimento di un colloquio è necessario organizzarlo formalmente, lasciare che sia l’utente ad esporre le proprie problematiche senza tenere un atteggiamento giudicante, rispettando i ruoli (operatore-utente) ma senza creare troppa distanza e porre domande comprensibili che ovviamente non suggeriscono la risposta. È importante non partecipare al colloquio facendo riferimenti personali, ostentare conoscenze e mostrarsi narcisista. Chi ascolta durante un colloquio non è più un ricevente passivo ma qualcuno che agisce in modo finalizzato per cercare di facilitare la comunicazione. Per questo motivo è importante mostrare interesse, guardare negli occhi l’interlocutore e non interrompere. La registrazione del colloquio va effettuata alla fine di quest’ultimo poiché se si registrasse l’andamento dello stesso durante il suo svolgimento si perderebbero le emozioni e buona parte della comunicazione non verbale, necessari per sviluppare un rapporto empatico con l’utente. Durante il colloquio è possibile tuttavia prendere appunti, mentre le registrazioni confluiranno nella documentazione dell’utente cosicché l’assistente sociale possa in qualsiasi momento esaminarne il percorso. Nello svolgimento di un colloquio è importante rispettarne l’orario d’inizio in quanto l’assistente sociale non ha risorse infinite di concentrazione. Nel caso in cui l’utente indirizzi il colloquio su un evento ritenuto particolarmente importante durante gli ultimi 5 minuti si rende subito opportuno fissare un successivo appuntamento. E’ infine utile osservare e prendere in considerazione come la persona chiude il colloquio in quanto è in parte un modo utile per cercare di stabilire come gli utenti reagiscono al distacco, alcuni potrebbero voler troncare
