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Esercitazione svolta esame finale Microeconomia Negroni programma generale, Prove d'esame di Microeconomia

Contiene esempi di domande e domande già fatte sul programma generale alla prova finale di microeconomia del prof Negroni SID AL. Gli esercizi sono già svolti con tanto di grafici.

Tipologia: Prove d'esame

2020/2021

Caricato il 13/07/2021

ar.an
ar.an 🇮🇹

4.3

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Scarica Esercitazione svolta esame finale Microeconomia Negroni programma generale e più Prove d'esame in PDF di Microeconomia solo su Docsity! 1)In questa domanda siamo interessati a quanto accade nel mercato del latte del Belpaese in assenza di commercio estero. Supponete che tale mercato sia inizialmente in equilibrio al prezzo pe. Il governo, di fronte alla protesta degli allevatori che lamentano un prezzo di vendita troppo basso, decide di imporre un prezzo minimo di vendita pM, maggiore del prezzo di equilibrio. Di conseguenza, il latte non può essere venduto ad un prezzo inferiore a quello imposto per decreto. In questo modo il governo è sicuro di aiutare gli agricoltori. Argomentate adeguatamente (ricordate che stiamo considerando un'economia chiusa al commercio estero). Aiutatevi con una figura Si dice che il mercato in regime di libera concorrenza tende naturalmente all'equilibrio. Partendo da una situazione già di equilibrio e aumentando il prezzo del bene offerto vi sarà un eccesso di offerta che porterà a una discesa dei prezzi per tornare in equilibrio. Tuttavia, nel caso in cui vi sia un'imposizione da un agente esterno, ovvero lo Stato, di un prezzo minimo che è superiore al prezzo di equilibrio, questo non è possibile perché gli allevatori non possono abbassare i loro prezzi per andare incontro alla richiesta dei consumatori. Si crea un eccesso di offerta che non trova sfogo nella domanda, generando così un'eccedenza di bene prodotto. Non si può livellare il mercato grazie alla concorrenza perché tutti sono obbligati allo stesso prezzo. Essendo un'economia chiusa al commercio estero, inoltre, i produttori non possono nemmeno pensare di esportare i loro prodotti in eccesso e venderli ad altre nazioni. Il latte inoltre non è un bene a domanda rigida perché esistono dei beni sostituti che i consumatori possono scegliere di acquistare quando il primo bene diventa non più conveniente. Si genera una situazione di mancato equilibrio, inefficienza del mercato. La misura ha effetti negativi proprio su coloro che intende proteggere inizialmente e che non trovano dove vendere tutto ciò che producono. I consumatori si rivolgeranno solo a certi venditori in base a scelte non razionali (pubblicità, conoscenza etc), alcuni beneficeranno da queste misure, ma molti altri noln questo modo, il Surplus dei produttori aumenta, mentre il Surplus dei consumatori diminuisce (non è un miglioramento paretiano). Una situazione nella quale la domanda di latte potrebbe tornare a crescere nonostante l'imposizione di un prezzo di vendita minimo sarebbe, trattandosi di una domanda abbastanza elastica in quanto il latte vaccino presenta numerosi sostituti (di altra origine animale come capra o pecora, o di origine vegetale come riso e soia), sarebbe l'aumento del prezzo di uno di questi, o analogamente la diminuzione del prezzo di un bene complementare. Un'’opzione per risolvere l'eccesso di offerta senza ricorrere al commercio estero sarebbe quella di svendere la merce rimasta invenduta abbassandone i prezzi, in modo tale da tornare al prezzo d'’equilibrio. Se il prezzo è più elevato del prezzo d’equilibrio alan 0 Es dra Prezzo del gelato (€) temi Offerta isa = Limite inferiore di prezzo ha Prezzo di squilibrio Dein dimo dito Quantità Quantità dom: offerta 120 2)Il Brasile è un grande produttore di soia. La soia viene venduta sul mercato domestico che, per semplicità, supponiamo perfettamente concorrenziale. Per far fronte alla crescente richiesta di soia vengono disboscate ampie zone dell’Amazzonia, così da liberare i terreni che potranno essere messi a coltura. Ciò causa un'importante esternalità negativa poiché, riducendo la capacità della foresta di sequestrare la CO2 presente in atmosfera, si contribuisce al riscaldamento globale. Ma il riscaldamento globale non ha confini e produce effetti negativi ovunque. Secondo voi, la comunità internazionale potrebbe negoziare con il Brasile un accordo in grado di assicurare la salvaguardia della foresta Amazzonica? Giustificate la vostra risposta. Vi è un'esternalità negativa, quindi, c'è un'allocazione inefficiente delle risorse con un surplus sociale sempre minore rispetto al massimo possibile. Il disboscamento provoca inquinamento, esternalità negativa da produzione+ CMAS>CMAP perché CMAS=CMAP+DMA, la quantità di merce prodotta è più alta di quella socialmente ottima, il mercato fallisce nel far internalizzare il danno alle imprese che non considerano i costi sociali non pagando il DMAS. Tutto ciò inoltre avviene su scala globale quindi le soluzioni sono più difficili da applicare. Un accordo, secondo Coase, sarebbe possibile se vi fosse una legge che disciplina la responsabilità dei danni e non vi fossero costi di transizione. Qui non vi è una legge internazionale a disciplinare l'argomento e i costi di negoziazione sono troppo elevati, cresco con la crescita delle parti coinvolte fino a superare l'incremento del Surplus perché gli agenti economici che subiscono esternalità negativa sono qui moltissimi. La negoziazione fallirebbe. La comunità internazionale potrebbe pensare di applicare alle imprese del Brasile una Tassa di Pigou in modo da indurlo a ottimizzare internalizzando il danno CMAP=p. l'importo T deve corrispondere al danno sociale in modo che CMAP=CMAS e = CMAP+T. in questo caso l'azienda calerebbe la q fino ad arrivare alla soluzione ottima in cui T=DMA. Il difficile qui è quantificare il vero valore del DMA che le corporation produco con l'abbattimento degli alberi perché hanno ripercussioni globali su molti settori.
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