Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Dramma di Vittorio Alfieri - Mirra, Schemi e mappe concettuali di Letteratura Italiana

Vittorio AlfieriTeatro italianoLiteratura Italiana Moderna e Contemporanea

Testo drammatico in tre atti e sei scene di Vittorio Alfieri intitolato 'Mirra'. la tristezza e il desiderio di morte di Mirra, figlia di Cecri, che non può essere felice con Peréo, il suo amato, a causa dell'opposizione dei genitori. La tristezza di Mirra è causata dalla sua natura nobilissima e dall'amore profondo per i genitori, che la costringe a lasciarli e a sposare Peréo. La tragedia esplora temi come l'amore, la tristezza, la morte e la volontà umana.

Cosa imparerai

  • Che cosa fa Mirra per liberarsi dal dolore?
  • Perché Mirra non può essere felice con Peréo?
  • Come reagiscono i genitori alla relazione tra Mirra e Peréo?

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2019/2020

Caricato il 06/10/2022

cristina_cappelletti
cristina_cappelletti 🇮🇹

4 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Dramma di Vittorio Alfieri - Mirra e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! Vittorio Alfieri Mirra ATTO PRIMO SCENA PRIMA CECRI, EURICLÉA. EURICLÉA a me, cui tiene (è ver) negli anni madre, ma in amore, sorella. Il volto, e gli atti, e i suoi sospiri, e il suo silenzio, ah! tutto mel dice assai, ch'ella Peréo non ama. […] era, o il credea, dovere. Ella non l'ama; a me ciò pare: eppur, qual altro amarne a paragon del gran Peréo potrebbe? […] insanabil la sua; pur troppo!... Ah! morte, ch'ella ognor chiama, a me deh pria venisse! Almen cosí, struggersi a lento fuoco non la vedrei!... SCENA SECONDA CECRI. Di nostra sorte i Numi invidi forse, torre or ci von sí rara figlia, a entrambi i genitor solo conforto e speme? […] Venere, o tu, sublime Dea di questa a te devota isola sacra, a sdegno la sua troppa beltá forse ti muove? Forse quindi al par d'essa in fero stato me pur riduci? Ah! la mia troppa e stolta di madre amante baldanzosa gioja, tu vuoi ch'io sconti in lagrime di sangue... SCENA TERZA CINIRO, CECRI. CINIRO […] Padre, mi fea natura; il caso, re. Ciò che ragion di stato 1 chiaman gli altri miei pari, e a cui son usi pospor l'affetto natural, non fia nel mio paterno seno mai bastante contra un solo sospiro della figlia. ATTO SECONDO SCENA SECONDA MIRRA, PERÉO. MIRRA […] e il dover tormi dai genitori amati; e il dirmi: «Ah! forse, non li vedrai mai piú;...» l'andarne a ignoto regno; il cangiar di cielo;... e mille e mille altri pensier, teneri tutti, e mesti; […] MIRRA No; questo è il giorno; ed oggi sarò tua sposa. – Ma, doman le vele daremo ai venti, e lascerem per sempre dietro noi queste rive. SCENA QUARTA EURICLÉA, MIRRA. MIRRA Il dolor pria ucciderammi, spero... Ma no; breve fia troppo il tempo;... ucciderammi poscia, ed in non molto... Morire, morire, null'altro io bramo;... e sol morire, io merto. […] MIRRA ... Ti chieggo di abbreviar miei mali. ù […] MIRRA tu gli alti avvisi a me insegnavi: io spesso udía da te, come antepor l'uom debba alla infamia la morte. Oimè! che dico?... – Ma tu non m'odi?... Immobil,... muta,... appena respiri! oh cielo!... Or, che ti dissi? io cieca dal dolore,... nol so: deh! mi perdona; deh! madre mia seconda, in te ritorna. […] MIRRA Tu del tuo amor piú che materno, e a un tempo giovar mi dei del fido tuo consiglio. Tu dei far sí, ch'io saldamente afferri il partito, che solo orrevol resta. 2 abbine, ed ampia, oggi in veder ch'io scelgo d'ogni mio mal te sanator pietoso; ch'io stimo te, ch'io ad alta voce appello, Peréo, te sol liberator mio vero. SCENA TERZA SACERDOTI, CORO DI FANCIULLI, DONZELLE, E VECCHI; CINIRO, CECRI, POPOLO, MIRRA, PERÉO, EURICLÉA. CECRI Figlia, deh! sí; della possente nostra Diva, tu sempre umíl... Ma che? ti cangi tutta d'aspetto?... Oimè! vacilli? e appena su i piè tremanti?... MIRRA Ah! per pietá, coi detti non cimentar la mia costanza, o madre: del sembiante non so;... ma il cor, la mente, salda stommi, immutabile. […] MIRRA Che dite voi? giá nel mio cor, giá tutte le Furie ho in me tremende. Eccole; intorno col vipereo flagello e l'atre faci stan le rabide Erinni: ecco quai merta questo imenéo le faci... SCENA QUINTA CINIRO, MIRRA, CECRI, EURICLÉA. CINIRO Donne, a se medesma in preda costei si lasci, e alle sue furie inique. Duro, crudel, mal grado mio, mi ha fatto con gl'inauditi modi suoi: pietade piú non ne sento. Ella, all'altar venirne, contra il voler dei genitori quasi, ella stessa il voleva: e sol, per trarci a tal nostr'onta e sua?... Pietosa troppo, delusa madre, lasciala: se pria noi severi non fummo, è giunto il giorno d'esserlo al fine. MIRRA È ver: Ciniro meco inesorabil sia; null'altro io bramo; null'altro io voglio. SCENA SESTA CECRI, MIRRA, EURICLÉA. SCENA SETTIMA 5 CECRI, MIRRA. MIRRA – Uscito è il padre?... Ei dunque, ei di uccidermi niega?... […] MIRRA Tu prima, tu sola, tu sempiterna cagione funesta d'ogni miseria mia... CECRI […] MIRRA Tu, sí; de' mali miei cagione fosti, nel dar vita ad un'empia; e il sei, s'or di tormela nieghi; or, ch'io ferventi prieghi ten porgo. Ancor n'è tempo; ancora sono innocente, quasi... – Ma,... non regge a tante furie... il languente... mio... corpo... mancano i piè,... mancano... i sensi... ATTO QUINTO SCENA PRIMA CINIRO. SCENA SECONDA CINIRO, MIRRA. CINIRO Mirra, invan me l'ascondi: ah! ti tradisce ogni tuo menom'atto. – Il parlar rotto; lo impallidire, e l'arrossire; il muto sospirar grave; il consumarsi a lento fuoco il tuo corpo; e il sogguardar tremante; e il confonderti incerta; e il vergognarti, che mai da te non si scompagna:... ah! tutto, sí tutto in te mel dice, e invan tu il nieghi;... son figlie in te le furie tue... d'amore. […] CINIRO E certo in un son io (pur troppo!) omai, ch'esser non puote altro che oscura fiamma, quella cui tanto ascondi. […] CINIRO Ed io saperlo e deggio, e voglio. […] morir non puoi, senza pur trarci in tomba. – […] CINIRO Padre infelice!... E ad ingojarmi il suolo non si spalanca?... Alla morente iniqua donna appressarmi io non ardisco;... eppure, 6 abbandonar la svenata mia figlia non posso... SCENA TERZA CECRI, EURICLÉA, CINIRO, MIRRA. CINIRO Piú figlia non c'è costei. D'infame orrendo amore ardeva ella per... Ciniro... […] CINIRO Deh! vieni: andiam, ten priego, a morir d'onta e di dolore altrove. SCENA QUARTA MIRRA, EURICLÉA. MIRRA Quand'io... tel... chiesi,... darmi... allora,... Euricléa, dovevi il ferro... io moriva... innocente;... empia... ora... muojo.. 7
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved