Scarica Esercizi svolti "la sera fiesolana" d'Annunzio - il piacere dei testi 5 e più Esercizi in PDF di Italiano solo su Docsity! La sera fiesolana - comprensione pagina 473 1. Possiamo dedurre che il componimento è ambientato in primavera la quale sta per cedere il posto all’estate e lo possiamo capire dal verso 21 al verso 28 dove viene descritta la natura che si trasforma, ad esempio sui pini spuntano nuovi germogli, il grano non è ancora pronto ma non è nemmeno verde e il fieno si sta seccando. 2. Le figure umane che compaiono nel paesaggio sono: silenzioso, alta scala (riferiti al contadino), nostro sogno (i due amanti). 4. L'onomatopea è collocata nei primi due versi, le parole riproducono, attraverso i suoni linguistici, il rumore associato al fruscio delle foglie. 5. Anafore: ti sien come (vv. 2 e 19); laudata sii (vv. 15, 32 e 49), o sera” (vv.16, 33 e 50), e su (vv. 23, 25, 27, 29), io ti dirò..e ti dirò (vv. 35 e 39). Le anafore danno alla descrizione un tono di sacralità, infatti la poesia richiama la Lauda del Cantico delle Creature di San Francesco, con un tono meno religioso, ma più pagano e laico. 6. La sera e la natura rivestono il ruolo di protagonista, Non solo la sera è personificata in una creatura terrena, ma tutti gli aspetti della natura evocati sono umanizzati. La sera viene definita "dal viso di perla" e "dagli occhi umidi", la luna "par che innanzi a sé distenda un velo" ; "commiato lacrimoso" l'addio tra le lacrime della primavera sui gelsi, sugli olmi e sulle viti e sui nuovi aghi dei pini (i pini...diti = gli aghi nuovi dei pini sono comparati a dita umane). La sera viene anche definita dalle "vesti aulenti" cioè con abiti profumati. 7. Nella terza strofa si giunge al massimo l’esaltazione irrazionale dell’innamoramento: si crea una dimensione favolosa in cui le parole servono non a denotare, ma ad evocare. Si giunge ad una sensualità panica, ad una forza erotica che pervade la natura e di cui anche l’uomo partecipa: nell’atmosfera magica e misteriosa dei “reami d’amor” si vede una forza amorosa che sta nella natura e in cui l’essere umano si immedesima. Anche le colline si trasformano in sensualissime labbra, insieme ai loro segreti di esperienze amorose eccelse e bellezza indicibile e sovrumana. 8. La natura tende ad umanizzarsi, mentre gli esseri umani si naturalizzano. Nell'opera si coglie infatti un forte vitalismo panico, una voglia del poeta di immergersi negli elementi naturali. L'annientamento si trova negli ultimi tre versi dove parla della morte. Gli elementi del vitalismo sono nel vv 23 e 24.