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Esofago, Anatomia e descrizione, Dispense di Anatomia

Descrizione anatomica dell'Esofago con la relativa divisione in porzioni, cervicale, mediastinica, diaframmatica e addominale. Annessi i rapporti, vascolarizzazione ed innervazione e l'anatomia microscopica e funzionale.

Tipologia: Dispense

2020/2021

In vendita dal 30/08/2022

giacomo.dandrea
giacomo.dandrea 🇮🇹

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Scarica Esofago, Anatomia e descrizione e più Dispense in PDF di Anatomia solo su Docsity! Esofago È un viscere cavo, impari e mediano che permette il passaggio del bolo dalla faringe fino allo stomaco. Lungo 25 cm si può dividere in 3 porzioni: • Parte cervicale (4cm), è posta tra la sesta vertebra cervicale (C6) e la seconda toracica (T2), essa entra in rapporto anteriormente, con la parete membranosa e quindi posteriore della trachea alla quale è unita tramite fascetti fibrosi. Una parte dell’esofago, però, resta libera dal rapporto con la trachea e prende rapporto con la porzione posteriore del lobo sinistro della ghiandola tiroidea. La faccia posteriore è in rapporto con la fascia paravertebrale o cervicale profonda, tramite l’interposizione dello spazio retroesofageo, continuazione dello spazio retrofaringeo. Le pareti laterali entrano in rapporto con i nervi laringei, i lobi tiroidei, le arterie tiroidee inferiori e le carotidi comuni. • Parte mediastinica (16cm), decorre nel mediastino posteriore e si può dividere in un tratto epibronchiale e ipobronchiale in funzione che sia al di sopra o al di sotto della biforcazione del broncho principale sinistro. 1. A livello epibronchiale l’esofago, anteriormente, decorre intimamente legato alla trachea grazie al muscolo tracheoesofageo, che tra di essi si interpone. Esso prende un rapporto simile tramite il muscolo broncoesofageo con il bronco sinistro. Posteriormente, prende rapporto con le vertebre fino alla quarta vertebra toracica. Lateralmente, nella parte destra è in rapporto con la vena azigos e la pleura mediastinica, mentre, a sinistra prende rapporto con l’arco dell’aorta, l’aorta toracica e la pleura medistinica. A questo livello la pleura medistinica si insinua tra esofago e vena azigos formando il seno interazigosesofageo (destra), ma anche fra esofago e aorta toracica a formare il seno interaorticoesofageo (sinistra). 2. A livello ipobronchiale l’esofago posteriormente lascia il rapporto con le vertebre, in quanto si porta avanti e dietro trova l’aorta toracica, il dotto toracico e le vene azigos ed emiazigos. Lateralmente, prende rapporto con il nervo vago che segue un decorso particolare, il nervo vago di destra e di sinistra si dividono entrambi in ramo anteriore e posteriore, per formare quindi il plesso esofageo anteriore e posteriore o tronco vagale anteriore e posteriore. • Parte diaframmatica (2cm), è una porzione molto piccola in cui l’esofago si imopegna nello iato esofageo del diaframma. A questo livello può esserci il muscolo frenoesofageo. ≥ A questo livello può accadere che parte dello stomaco si insinui sopra lo iato esofageo a formare un’ernia iatale. Situazione patologica favorita dalla elevata pressione addominale. • Parte addominale (3cm), prende rapporto anteriormente con la faccia inferiore del lobo sinistro del fegato, posteriormente con l’aorta addominale, a destra con il lobo caudato del fegato e a sinistra con il fondo dello stomaco. Inoltre, a questo livello l’esofago prende rapporto con il peritoneo dal quale è rivestito solo nella sua porzione anteriore. Il peritoneo prosegue anteriormente a rivestire lo stomaco, posteriormente si continua nella faccia inferiore del diaframma, a destra si porta verso il fegato a costituire la radice del legamento epato-gastrico, a sinistra prosegue sul diaframma e costituisce la radice del legamento gastro-frenico. Anche per quanto riguarda il ritorno venoso bisogna distinguere in porzioni: • Parte cervicale e toracica, drenaggio a carico di un plesso periesofageo, tributario della vena cava superiore attraverso la vena tiroidea inferiore, le vene freniche superiori, bronchiali, pericardiche e azigos. • Parte addominale, drenaggio a carico dei rami esofagei della vena gastrica sinistra, che risulta tributaria della vena porta. ≥ A questo livello si stabilisce un’anastomosi tra la vena porta e la vena cava inferiore. Innervazione Fornita prevalentemente dal nervo vago, e in parte dal tronco simpatico, a formare il plesso esofageo. Anatomia microscopica Costituita da quattro tonache sovrapposte che si ripeteranno uguali per tutto il sistema digerente fino al canale anale. Dall’interno verso l’esterno: 1. Tonaca mucosa Costituita da pieghe sollevate verso il lume, per cui il lume in sezione trasversale appare stellato. Trova un epitelio pavimentoso pluristratificato non cheratinizzato. Su di esso si aprono i dotti delle ghiandole esofagee localizzate nella tonaca sottomucosa. 2. Tonaca sottomucosa Costituita d tessuto connettivo lasso, dove si trovano ghiandole esofagee. 3. Tonaca muscolare Formata da muscolatura striata nella porzione cervicale dell’esofago, e muscolatura liscia nei 2/3 restanti. La muscolaris mucosae, inoltre, è costituita da uno strato interno di fibre circolari ed uno esterno di fibre longitudinali. 4. Tonaca avventizia Tessuto connettivo prevalentemente elastico. o Tonaca sierosa Presente solo nella porzione addominale dell’esofago. Anatomia funzionale L’esofago svolge un’attività essenziale nel passaggio del bolo dalla faringe allo stomaco. La muscolatura scheletrica del primo tratto, essendo volontaria, lavora di pari passo con la faringe e la bocca nel processo della deglutizione, mentre, la muscolatura liscia (involontaria) svolge la peristalsi. All’attività contrattile si aggiunge l’attività secretoria delle ghiandole. Tutto ciò viene regolato nei 2/3 inferiori dal sistema nervoso autonomo nello specifico a livello dei plessi esofagei anteriori e posteriori costituiti dal nervo vago e dal tronco simpatico.
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