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Esperienza e educazione Dewey, Sintesi del corso di Pedagogia

Il libro di Dewey, Esperienza e Educazione

Tipologia: Sintesi del corso

2016/2017

Caricato il 08/07/2017

angelarinaldi-1
angelarinaldi-1 🇮🇹

4

(1)

3 documenti

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Scarica Esperienza e educazione Dewey e più Sintesi del corso in PDF di Pedagogia solo su Docsity! 1. EDUCAZIONE TRADIZIONALE E EDUCAZIONE PROGRESSIVA La storia della teoria dell’educazione è caratterizzata dall’opposizione fra l’idea che l’educazione - sia sviluppo dal di dentro basata su doti naturali - sia formazione dal di fuori processo di soggiogamento e sostituzione delle inclinazioni naturali Se riportiamo questa opposizione nell’ambito della scuola, questa assume la forma di contrasto fra - educazione tradizionale - educazione progressiva. Educazione tradizionale = si basa sull’idea che nel passato siano state generate norme e regole di condotta, e l’addestramento morale consiste nel rendere conformi a queste regole. l’obiettivo principale è quello di preparare il ragazzo alle responsabilità future e al successo nella vita mediante l’acquisizione di conoscenze e abilità ben fondate, che sono proprio il materiale dell’istruzione Ma la materia, e le norme di comportamento, sono trasmesse dal passato, quindi questo implica che i ragazzi debbano avere attitudine docile, obbediente. I libri rappresentano la saggezza e il sapere del passato Gli insegnanti sono il tramite che mette in contatto gli alunni e il materiale, sono i mezzi con i quali sono comunicate conoscenze e abilità e rafforzate le regole della condotta. Educazione nuova e scuole progressive = effetto del disagio che suscita l’educazione tradizionale, critica ad essa, che se esplicitata è: il sistema tradizionale è un’imposizione dall’alto e dal di fuori. Critica: - I programmi e i modi di apprendere rimangono dunque estranei alle capacità effettive degli alunni, e gli devono dunque essere imposti, e tutto ciò impedisce una partecipazione attiva degli alunni a ciò che viene loro insegnato. - Imparare significa acquisire ciò che è incorporato nei libri e nelle teste degli adulti. - Quello che è insegnato viene impartito come prodotto finito, senza curarsi della sua origine o dei cambiamenti che subirà. Principi delle scuole progressive: non si impara dai libri e dai maestri ma attraverso l’esperienza, acquisizione di tecniche e abilità non isolate, ma come mezzi per rispondere a esigenze vitali ecc. Ma in un nuovo movimento c’è sempre il pericolo che nel respingere i fini e i metodi di quello che si vuole soppiantare, esso sviluppi i suo principi negativamente, non in modo positivo e costruttivo. Alla base di questa filosofia c’è l’idea che c’è una relazione necessaria fra il processo delle’esperienza effettiva e l’educazione, dunque occorre avere una idea esatta dell’ esperienza. esempi…. Per dimostrare che i principi generali della nuova educazione non possono risolvere nessuno dei problemi delle scuole progressive, ma anzi, ne pongono dei nuovi che devono essere affrontati sulla base di una nuova filosofia dell’esperienza. I problemi non sono risolti fino a che si ammette che basta ripudiare le idee e le pratiche della vecchia educazione. Una filosofia dell’educazione che professa di essere fondata nell’idea della libertà può diventare tanto dogmatica quanto l’educazione alla quale reagisce. esempi di riflessione. quanto più si rifiuta la conoscenza del passato come fine dell’educazione, tanto più dobbiamo insistere dell’importanza di essa come mezzo. 2. BISOGNO DI UNA TEORIA DELL’ESPERIENZA In breve: rifiutare la filosofia e la pratica dell’educazione tradizionale pone un nuovo e difficile tipo di problema educativo a coloro che credono nella nuova educazione, non basta svincolarsi dal passato problemi a cui deve far fronte vie per la soluzione di essi C’è un punto fermo: il nesso organico tra educazione e esperienza personale la nuova filosofia dell’educazione si innesta su un tipo di filosofia empirica e sperimentale - Il significato proprio di esperienza è un primo elemento che deve essere dibattuto: occorre comprendere che cos è l’esperienza. Credere che ogni educazione autentica proviene dall’esperienza non significa che tutte le esperienze siano educative. Ci sono infatti anche esperienze diseducative, ovvero quelle che arrestano ostacolano lo svolgimento dell’esperienza ulteriore (esempi). E’ un grande errore credere che l’aula tradizionale non fosse un luogo dove gli alunni facessero esperienze, solo che la gran parte delle esperienze che venivano fatte erano negative. (esempi) Ciò che conta dunque è la qualità dell’esperienza che si fa, che può evere due aspetti: _ può essere immediatamente gradevole o sgradevole _ esercita la sua influenza sulle esperienze ulteriori Il compito dell’educatore è dunque quello, non tanto quello di proporre esperienze immediatamente gradevoli, ma che promuovano nel futuro esperienze che si desiderano Il problema centrale di una educazione basata sull’esperienza è quello di scegliere il tipo di esperienze presenti che vivranno nelle esperienze che seguiranno. (continuum sperimentale) Più si ritiene che l’educazione è svolgimento dentro, mediante e per l’esperienza, più deve essere chiaro che cosa è l’esperienza. Deve essere concepita in modo che quello che ne risulta sia su un piano che permetta di decidere sulla materia di studio, i metodi di istruzione e disciplina, organizzazione della scuola ecc. Le scuole progressive devono farsi dirigere da idee che costituiscono una filosofia dell’educazione, organizzazione basata sulle idee. Indispensabile una teoria dell’esperienza che fornisca una direzione positiva alla scolte e all’organizzazione di metodi e mariali educativi è indispensabile. Vi sono però ostacoli.. Dobbiamo sottrarci alla tendenza a pensare all’organizzazione nei termini di quella che caratterizza l’educazione tradizionale. 3. I CRITERI DELL’ESPERIENZA Bisogno di formare una teoria dell’educazione cosi che possa essere diretta intelligentemente sulla base dell’esperienza. Principi per costruire questa teoria, criteri da applicare a dei problemi: - categoria della continuità/ continuum sperimentale: per distinguere esperienze educative da quelle non. Il movimento progressivo è più conforme all’ideale democratico del nostro popolo, i suoi metodi sono più umani. Noi preferiamo questo movimento perché riteniamo che gli ordinamenti sociali della democrazia promuovono una qualità superiore di esperienza. Dunque, la ragione ultima dell’accoglienza fatta all’educazione progressiva risale alla discriminazione fatta fra i valori connessi alle diverse esperienze. Il principio della continuità è dunque un criterio discriminante, poggia sull’abitudine. Ogni esperienza fatta e subita modifica chi agisce e subisce, e questa modificazione influisce sulla qualità delle esperienze seguenti. La crescita, è un esempio del principio di continuità; ma la crescita non basta, occorre specificare la direzione in cui cresce, il fine verso cui tende; dal punto di vista della crescita come educazione, e dell’educazione come crescita, si tratta di vedere se la crescita in questa direzione promuove o ritarda la crescita in generale. Solo quando lo svolgimento in una direzione particolare conduce alla continuazione della crescita, esso risponde al criterio dell’educazione come crescita. Il principio di continuità si applica però in qualche modo in ogni caso, invece, è la qualità
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