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ESPERIENZA ED EDUCAZIONE JOHN DEWEY, Sintesi del corso di Pedagogia

Riassunto del libro e dei principali concetti dell'esperienza applicata all'educazione secondo Dewey

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 25/11/2020

patricia.bonfardelli
patricia.bonfardelli 🇮🇹

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Scarica ESPERIENZA ED EDUCAZIONE JOHN DEWEY e più Sintesi del corso in PDF di Pedagogia solo su Docsity! John Dewey Esperienza ed Educazione Il libro opera una leggera critica alla scuola tradizionale, ma l’autore è interessato al modo in cui viene applicata l’educazione. Egli spiega quindi quali sono le condizioni secondo cui si può parlare di educazione. Esistono due tipi di scuola: scuola tradizionale - Ha lo scopo di preparare cittadini - È istruzione, perché mediante l’acquisizione di nozioni, ci si prepara al futuro. - I valori sono quelli della condotta ed obbedienza. - Si basa sulla tradizione - Imparare = acquisire il mondo degli adulti in modo statico - è riflesso di un’imposizione dall’alto e da fuori dell’alunno, quindi la scuola è fuori dalla sua esperienza. In questo modo viene limitato il suo progresso intellettuale e morale limita l’apprendimento ⁃ quando si apprende annoiandosi e si perde la motivazione ⁃ Quando si studia qualcosa sconnesso dalla realtà e non si riconosce il senso scuola nuova Si basa su: - apprendimento libero, sfruttando le possibilità del presente, attraverso l’esperienza vicina all’alunno. Idee semplici, che non per forza sono sinonimo di idee facili. - Viene rigettata l’organizzazione sistematica, ma questo non è sinonimo di assenza di autorità, anzi: Maggiore libertà nella relazione educativa può garantire la fiducia e stima reciproca tra educatore e alunno che permette maggiore il valore di guida. 2. BISOGNO DI UNA TEORIA poiché spesso criticata, quindi i problemi della nuova educazione Sono: 1. Mantenere la qualità dell’esperienza L’educazione si basa sull’esperienza, ma esistono esperienze diseducative. Per esempio, un’esp. che diminuisce la sensibilità e la capacità di agire. O che nel momento dona frutti ma non a lungo termine. Questo non è autocontrollo, non lascia gli strumenti per saper reagire ad un evento futuro. L’educazione nuova si basa sulla qualità dell’esperienza. Questo ponte un problema all’educatore: fare in modo che le attività promuovano esperienze che siano collegate tra loro in un continuum sperimentale. 2. Essere organizzata La tradizionale si organizza sulla tradizione, sull’abitudine, sulla conformità istituzionale. Allora la nuova, si deve organizzare su idee, che non per forza devono essere più facili (come le critiche suppongono), bensì possono essere più semplici, in armonia con la crescita. CAPITOLO 3. I PRINCIPI l’educazione nuova è apprezzata perché è un metodo più democratico ed umano. Come si può preferire la democrazia ad un sistema totalitario? Ebbene, la nostra opinione dipende dall’esperienza storica di tale fatto. Quindi, questo prova che la caratteristica principale di questo tipo di esperienza è la sua continuità, che ne conseguì un’altra correlata. Quindi la formazione di abitudini, modi di rispondere a future situazioni. (Es: imparo che la droga fa male, non mi drogo più) Un esempio concreto: la crescita. Un’esperienza è vera e autentica 1. quando prepara al futuro (principio di continuità) Il principio di continuità quando viene applicato deve tenere conto del futuro come insieme di momenti presenti. Solo nel presente avviene l’educazione : Il vero senso della preparazione educativa è trarre il massimo delle conoscenze dall’esperienza presente al fine di essere pronti a metterle in pratica nel futuro. Infatti, le esperienze sono connesse l’une alle altre nella realtà. Siamo in un mondo frutto di ciò che è stato lasciato o trasmesso dagli esseri umani che ci hanno preceduto. 2. Quando è inserita nell’ambiente di riferimento e collegata al presente (principio di interazione) Se io nel presente apprendo una cosa, che è collegata alla mia realtà e ai miei bisogni, me la porterò con me per sempre. Se io imparo qualcosa del tutto scollegato, rimarrà un sapere superficiale. Quando manca il principio dell’interazione: (Es. Nella scuola tradizionale il sapete viene organizzato in blocchi in ordine cronologico) Ovvero quando il materiale didattico non è adatto ai bisogni personali dell’individuo, non si verifica un’esperienza educativa. Se l’ambiente (condizioni che interagiscono con i bisogni per creare l’esperienza) non è allineato con l’esperienza si verifica una scissione interna al l’individuo. Il ruolo dell’educatore: ⁃ conosce le condizioni oggettive che abitano l’ambiente/ situazione dove l’individuo apprende ⁃ Comprendete la direzione verso il quale è orientata l’e. Ma non ha il diritto di modificarla (dire agli alunni cosa è giusto o sbagliato) - È sinonimo dell’autocontrollo, richiede la partecipazione attiva dell’individuo nei progetti della sua formazione! - L’intelligenza e l’osservazione delle condizioni permettono di rendere un impulso, desiderio, ad un proposito. - Richiede conoscenza del passato, di coloro che hanno più esperienza - È importante che il proposito sia quindi seguito da osservazione che lo orienti, perché se rimane desiderio, si disperde Ognuno è dotato di desideri a meno che non sia in una condizione di apatia, questi sono gli impulsi all’azione! 7. ORGANIZZAZIONE PROGRESSIVA DELLA MATERIA DI STUDIO Oggetto di studio: deve provenire dall’esperienza quotidiana dell’educato 8 (Es: bambino che si avvicina al fuoco e si scotta, impara la relazione causa effetto) affinché - egli possa collegare con la sua realtà ciò che impara. - è compito dell’educatore aiutarlo a ordinare e organizzare ciò che riceve dall’esperienza - Se la materia di studio viene astratta dalla realtà, l’individuo non avrà gli strumenti per entrarci e adattarsi e mettere in atto il cambiamento. È più difficile il ruolo dell’educatore progressivo perché 1. Deve essere responsabile del futuro: non è come un medico che quando guarisce il paziente il suo lavoro è finito. 2. Fare in modo che si creino dei problemi, luogo dove esercitare l’intelligenza e che permette la crescita ! Conoscenza del passato - Condizioni - impulso - proposito - esperienza - problema - conoscenza È importante la conoscenza del passato: - Per comprendere gli usi e costumi del presente, - inserire l’azione didattica in un’esperienza che sia efficace La libertà va organizzata perché - altrimenti sarebbe caos - L’attività intelligente si distingue da quella senza meta, dall’intelligenza nella scelta dei mezzi e condizioni esistenti (analisi) e la loro sistemazione (sintesi) per conseguire uno scopo o un progetto. - Man mano che la maturità dell’individuo avanza, aumenta la necessità di considerare le condizioni esterne. È qui che deve agire l’educazione. ES: la presenza di un laboratorio per apprendere la scienza. Le persone hanno poi la necessità di applicare ciò che imparano alla realtà! Come per esempio saper ordinare i pensieri, evitando così i problemi mentali! Se non si risolve l’organizzazione mentale: - gli alunni reagiscono con il diffido nei confronti dell’istituzione scolastica, che impone loro un modo dall’esterno di organizzare i concetti. - NON SANNO PENSARE, sono soffocati dal peso dei concetti da interiorizzare, troppo lontani dalla loro comprensione e utilità immediata È importante il metodo sperimentale, scientifico perché 1. Dedica moltissimo valore alle idee, come il metodo innovativo. L’ipotesi è il motore del procedimento 2. La valutazione di essa porta una gioia iniziale ma non porta a espandere le idee 3. È l’analisi dei procedimenti finali che porta a riconsiderare tutto il lavoro fatto ,cuore dell’organizzazione mentale e disciplina mentale! Il metodo scientifico è l’unico mezzo autentico per cogliere il significato delle nostre esperienze quotidiane e del mondo in cui viviamo. È l’applicazione che cambia, dall’esterno ed imposto è sbagliato, mentre se ci sono le condizioni adatte create dall’educatore, può sfruttare al meglio l’esperienza degli individui. 8. ESPERIENZA COME MEZZO E FINE DELL’EDUCAZIONE Futuro dell’educazione: - o utilizzare metodi pre scientifici (per esempio i classici possono essere utili nel quotidiano perché in tanta inquietudine sono utili dei punti saldi) - Oppure utilizzare il metodo scientifico al meglio Educazione che sia diretta a sviluppare le possibilità implicite nell’esperienza ordinaria Più grande pericolo: che sia considerata facile e quindi possa permettere l’improvvisazione!
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