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estrema sintesi schematica di Quarto potere, libro di Pierluigi Allotti, Schemi e mappe concettuali di Storia del Giornalismo

estrema sintesi schematica di Quarto potere, libro di Pierluigi Allotti

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

Caricato il 22/01/2023

Ariannaganovelli2671
Ariannaganovelli2671 🇮🇹

4.6

(18)

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Scarica estrema sintesi schematica di Quarto potere, libro di Pierluigi Allotti e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia del Giornalismo solo su Docsity! CAP 1: Quarto potere nell’Italia giolittiana Statuto Albertino → sviluppo giornali → opinione pubblica 1870-1914 età d’oro della stampa giornalismo subalterno al potere politico sovvenzioni con fondi segreti Inizio ‘900: formula OMNIBUS: Corriere Albertini Milano Stampa Frassati Torino Giornale d’Italia Bergamini Roma Rapido sviluppo → più importante del paese, grande organo d’informazione, indpendente e nazionale, 8 pagine, pubblicità, nuovi macchinari per la sede in via Solferino, rinnova redazione e antigiolittiano Ex Gazzetta piemontese, usa modelli tedeschi, rafforza redazione e rinnova macchinari, filogiolittiano Giornale dinamico, interviste, fotografie e novità: terza pagina → culturale, antigiolittiano, fa capo a Sidney Sonnino 1908 FNSI 1912 Mussolini all’Avanti! Poi → Popolo d’Italia per causa interventista nel 1914, espulso dal PSI CAP 2: Propagandisti al servizio della patria Guerra di Libia 1911-12 svolta negativa per giornalismo → censura (1° volta dal 1861), inviato Barzini campagna di stampa → Terra promessa (Idea nazionale) inviati pensano popolazione sia disposta ma no → attacco a sorpresa Sciara Sciat guerra di parole: stampa estera vs italiana → attentato a Carrère del Temps Renato Serra: critica giornalista =/ soldato Maggio radioso dei giornalisti: campagna interventista → Albertini, Mussolini / neutralisti: Avanti! e Frassati censura di guerra per 1°GM (in tutti i paesi) ma alcuni giornalisti al fronte (occultano orrori della guerra: Fraccaroli nasconde logorante vita nelle trincee sotto Strafexpedition) cambiamento dopo Caporetto con Diaz → articoli limitati a 500 parole CAP 3: Rivoluzione giornalistica del fascismo 1919 Nitti rimuove censura: dal buio alla luce Mussolini parla di trincerocrazia per rivoluzione in Italia → 23/03/1919 Fasci di combattimento → sede Avanti! incendiata filofascisti: Albertini (fino al 1922), Bergamini antifascisti: Frassati, Missiroli, Ansaldo, Gramsci, Gobetti, Amendola (totalitarismo) Popolo d’Italia 1922 ad Arnaldo, Mussolini al governo → arma del sequestro per opposizione decreti estate 1923 e 1924 (dopo delitto Matteotti) → minaccia “ferro chirurgico” 3 gennaio 1925 svolta dittatoriale 31 dicembre 1925 Legge sulla stampa n. 2307 art. 1 e 7: direttore responsabile, Ordine professionale e Albo 1926 FNSI disciolta → SNFG 1927 31 ottobre 1926 Attentato al duce a Bologna→ bavaglio alle opposizioni CAP 4: Giornalismo in un regime totalitario principi giornalismo fascista → discorso 10/10/1928, paragone musicale “orchestra” e stampa diritto e dovere 1928 Ufficio Stampa: Ferretti → Polverelli → Ciano 1935 Ministero Stampa e Propaganda: Ciano → Alfieri voltafaccia: Missiroli e Ansaldo si convertono al fascismo Forcella parla dei padri e dei fratelli maggiori che aderiscono al fascismo negli anni ‘30: Gorresio, Barzini Jr., Lilli, Montanelli 1937-1938: campagna antisemita → persecuzione con Leggi Razziali 5/11/1938 (preludio Manifesto della Razza) spine nel fianco del duce: NYT “regime italiano sta per crollare”, stampa estera nella Guerra in Etiopia e Osservatore romano che con Pio XI è vs teoria razzista Asse giornalistico Roma-Berlino con Ciano e Goebbels: associazione per paesi che si ispirano all’Asse, Venezia e Vienna 2°GM, 25 luglio 1943 crolla Mussolini e il fascismo → Repubblica di Salò ma Italia divisa: al sud Regno con alleati (ritorna piano piano la libertà con direttive del PWB) CAP 5: Il ritorno alla libertà crollo del regime → fine del Popolo d’Italia, rinasce FNSI Badoglio al governo mantiene censura → ancora guerra Conferenza Ministri Esteri di USA, GB e URSS: → “in Italia deve tornare libertà di stampa” Cooper crociata in America per libertà di stampa e no barriere all’informazione Regno del Sud, alleati: direttive del PWB svolta liberazione Roma: 4/6/1944 ritornano giornali antifascisti (Borsa riprende il suo libretto del 1925) Vinciguerra importante nella transizione dal fascismo al postfascismo: presidente commissione per revisione Albo Togliatti amnistia 1946 Guerra Fredda: divisione in due blocchi anche in Italia DC vs PSI Costituzione 1° gennaio 1948 art. 21: libertà di stampa e no censura (torna cronaca nera) anni ‘50 novità nel giornalismo e nelle comunicazioni di massa: 1954 televisione in regime di monopolio pubblico (Ansaldo → “età visiva) 1955 nasce Espresso di Benedetti, 1956 il Giorno di Baldacci 1957 Codice etico del giornalismo: essere fedeli alla verità Stampa in allarme: Aristarco e Renzi (critici per campagna in Grecia), Guareschi (diffamazione De Gasperi), Benedetti e Cancogno → convegno al Teatro Eliseo 1958, “Stampa in allarme” CAP 6: La svolta dopo la strage di Piazza Fontana crisi stampa anni ‘60: si persero 60 testate in 20 anni, no rinnovamento e aumento costi svolta giornalismo: 12 dicembre 1969 strage di Piazza Fontana 16:37 Banca nazionale agricoltura 17 morti e 88 feriti → strategia della tensione autunno caldo rituale conferenze stampa di Guida alle 18:00 arresto Valpreda (tassista Rolandi) e morte di Pinelli pistaroli: giornalisti irrispettosi, d’inchiesta, analisi delle piste → Nozza difende Valpreda e Pinelli con alibi 1969 e 1970 nasce a Milano e Roma il Movimento dei giornalisti democratici per libertà di stampa campagna contro commissario Calabresi: uccisore di Pinelli, torturatore addestrato dalla CIA negli USA → 1972 ucciso da 2 terroristi di Lotta continua celebrità giornalistica anni ‘70: Oriana Fallaci (Europeo) inviata in Vietnam e Tiziano Terzoni (Giorno e Espresso) CAP 7: Giornalisti sotto attacco violenze neofasciste e brigatiste: Piazza della Loggia a Brescia e Italicus 1974 → giornalismo in subbuglio, fine MGD 1972 Ottone al Corriere: giornali d’informazione no schierati coi partiti, giornalisti spettatori e referenti come storici novità 1976 nasce La Repubblica di Scalfari: sinistra, diritti civili BR uccidono Sossi, Casalegno, Moro Caso moro: blackout o no (Montale e McLuhan silenzio, Murialdi no) ucciso Walter Tobagi del Corriere nell’80 dalle brigate 28 marzo: inviato sul fronte del terrorismo, lo condannava CAP 8: Il quarto potere tra Prima e Seconda Repubblica BR 1980 sequestrano magistrato D’Urso: silenzio stampa nei quotidiani, poi liberato anni di piombo verso il tramonto stagione d’oro per il giornalismo anni ‘80 con protagonista La Repubblica di Scalfari riforma Rai e sentenza n. 202 del 1976 sulla libertà d’antenna, febbraio 1977 trasmissioni a colori→ mutamenti nello scenario mediatico → emittenti private → Telemilano (Canale 5) di Berlusconi (suo direttore artistico è Mike Bongiorno) Legge 5/8/1981 n. 416: limiti antitrust, + ampia informazione, libera, trasparente per fonti di finanziamento, imparziale 1985 Repubblica supera la Stampa, 1986 supera il Corriere Repubblica: tabloid, abolì terza pagina, mainstream, sfondò a sinistra duopolio televisivo: Fininvest (Canale 5, Italia 1 e Retequattro di Berlusconi) e Rai pubblicità motore principale dei media ma non positiva, ne parla Bocca: può pregiudicare l’informazione guerra di Segrate per controllo Mondadori fra Berlusconi e De Benedetti direttori quarantenni negli anni ‘90: principale esponente Paolo Mieli alla Stampa e al Corriere → metodo scientifico defeliciano, metodo storiografico al giornalismo, controsorpasso su Repubblica, stile vivace e frizzante: mielismo, svecchiò il giornale, apparente leggerezza, spavalda disponibilità al gossip, al divertente, al culto del dettaglio e “polpettine” di zizzania 1992 Tangentopoli: alcuni giornalisti si appoggiarono ai risultati delle inchieste giudiziarie facendo danni perché si erano accodati ai magistrati di Mani Pulite: giornalismo degenerato 1992 spazza via con la rivoluzione giudiziaria la 1° Repubblica → 2° Repubblica si avvia con Berlusconi al governo nel 1994 (anomalia, proprietario di un impero mediatico) Berlusconi attacca la Rai per linea editoriale contro il suo governo, per tangenti si dimette dopo 8 mesi si diffonde Internet, mondo virtuale, “nazione invisibile” 1995 in Italia giornali sul web dibattito sulla sorte dei quotidiani cartacei
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