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La Seconda Rivoluzione Industriale in Europa e USA: Borghesia e Società, Appunti di Storia

Il periodo di apogeo della borghesia europea e americana dopo il 1860, caratterizzato dallo sviluppo del capitalismo. Viene analizzata la composizione della società, il nuovo movimento positivista, la seconda rivoluzione industriale, la migrazione e le conseguenze economiche. Il testo illustra anche la nascita della pubblicità e la creazione di bisogni indotti.

Tipologia: Appunti

2023/2024

In vendita dal 12/02/2024

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Scarica La Seconda Rivoluzione Industriale in Europa e USA: Borghesia e Società e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! ET󰉝’ DE󰈴 P󰈤O󰉁R󰉋󰈠󰈟󰈭 dopo il 1860, l’Europa e gli Stati Uniti furono segnati dal periodo di apogeo della borghesia grazie allo sviluppo del capitalismo al tempo la società era composta: ● al vertice della società vi era la grande borghesia: banchieri, uomini d’aari, industriali e grandi proprietari terrieri. seguivano altri due stati borghesi: ● media borghesia: avvocati, medici e ingegneri ● piccola borghesia: piccoli commercianti e artigiani simbolo della società borghese divenne la città→ luogo di lavoro e prodttività molti centri urbani vennero rinnovati in seguito alla crescita della popolazione in questo periodo si dionde un nuovo movimento -> positivismo nata da una spropositata fiducia nelle macchine, nella scienza e nel progresso (da parte della classe borghese) il fondatore di questo nuovo movimento fu Comte SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE (seconda metà del XIX sec.) trasformazioni tecnico produttive→ cambiamento dei mezzi di produzione, si abbandona il carbone e si impiega il petrolio come carburante (vs. 1 iv. industriale (fine 700): settore tessile, carbone e macchina a vapore) principale settore industriale che si aermò fu quello del ferro e dell’acciaio→ estensione delle reti fierroviarie dierenza di diusione: - riv. inglese si è diusa a macchia d’olio: in modo omogeneo e in un’area ristretta/non molto diusa - 2 riv. industriale si dionde a chiazze: il fulcro è l’Europa (soprattutto la Germania), parte settentrionale della Francia, Belgio, Italia settentrionale (soprattutto il cosiddetto triangolo industriale che comprende Genova, Milano e Torino) e si sviluppano contemporaneamente Stati Uniti e Giappone 1 riv. industriale vs. 2 riv. industriale quando 1760-1810 1870-1900 dove Gran Bretagna Stati Uniti, Europa occidemtale e Giappone settori chiave tessile e meccanico chimico e siderurgico fonte di energia vapore elettricità e petrolio In questo periodo per la ricca borghesia inizia la cosiddetta bella epoque, invece per i più deboli (contadini e artigiani, operai) inizia un periodo di crisi -> introduzione dei macchinari e del sistema della catena di montaggio (terribile per chi ci lavora al suo interno) causano: - alienazione per i lavoratori - diminuzione dei posti di lavoro sia in fabbrica che nei campi gli operai per far fronte alla meccanizzazione si ribellano e nascono così le prime associazioni e i primi sindacati, però non immediatamente risolutivi, pertanto essi cercano nuovi luoghi per lavorare -> MIGRAZIONE (una delle risposte alla grande depressione) il fenomeno della migrazione viene alimentato dalla nascita dei grandi mezzi di trasporto, che sono la causa e l’eetto della grande depressione, e sono ad esempio le ferrovie (parliamo di mobilità via terra) e il piroscafo (mobilità via acqua) → avviene il fenomeno della migrazione singolare maschile -> capofamiglia se ne va e poi lo raggiunge il resto della famiglia con i soldi inviati dal capofamiglia la donna compra i beni primari e pagano l’istruzione, e poi comprano una causa (prova di aver avuto successo nella vita→ status symbol) la popolazione è costretta a migrare non solo per l’arrivo dei macchinari ma anche per la cosiddetta concorrenza cerealista, infatti questa rivoluzione dei trasporti permise l’ingresso di nuovi paesi produttori nel mercato mondiali: paesi come Argentina, Russia e Canada applicavano un’agricoltura estensiva (colture semplici e manodopera a basso costo) mentre altri paesi come gli Stati Uniti applicavano un’agricoltura intensiva e altamente meccanizzata (colture speciali come frutta e in uno spazio ridotto) queste enormi dierenze portarono: - crisi dei produttori - costante tendenza alla riduzione dei prezzi e dei prodotti agricoli nuove scoperte: telegrafo, telefono, fonografo→ portarono ad un’immediata trasformazione economica da CAPITALISMO CONCORRENZIALE (LIBERISMO) basato sul libero scambio (liberismo), il cui principale esponente è Smith secondo cui il mercato doveva autoregolarsi e proponeva eliminazione delle dogane come dice il termine piccoli e medi imprenditori operanti si trovavano in un regime di concorrenza ed è il mercato che determina i prezzi a CAPITALISMO MONOPOLISTICO che di conseguenza si avrà il PROTEZIONISMO per proteggere il prodotto interno vengono introdotti i dazi doganali (dogane= tasse su prodotti esteri) al protezionismo però gli altri stati rispondono con il protezionismo→ le scelte di politica economica spettano allo stato che invece di preoccuparsi della popolazione, privilegia gli industriali→ il capitalista che possiede la fabbrica si organizza con altri imprenditori→ nascono i cartelli (si organizzano sui prezzi) e i trust (un industriale compra tutti i settori per poter produrre un determinato prodotto) il primo a passare dal capitalismo concorrenziale a protezionismo fu Bismarck → in questo periodo nasce inoltre la PUBBLICITA’ per poter vendere i propri prodotti nonostante si fossero messe d’accordo sui prezzi→ da questo momento possiamo iniziare a parlare di società di massa dove il singolo perde la sua individualità ma viene considerato come uno tra tanti→ così inizia la cosiddetta creazione dei bisogni indotti, che spinge i singoli a soddisfare bisogni non necessari QUINDI: il capitalismo della 2 riv. industriale è caratterizzato dal consolidarsi di grandi aziende (riunite spesso in trust e cartelli) però porta a crisi cicliche dovute alla sovrapproduzione G󰈤A󰈯D󰉋 DE󰈪󰈣󰉋S󰈠󰈽O󰈯󰉋 1873-1896 -> profonda crisi economica di sovrapproduzione , che portò dei radicali cambiamenti e sconvolgimento della società 23 anni di crisi -> fu una delle crisi più lunghe (al massimo duravano ⅞ anni) La società di massa nacque in seguito all’avvenimento della seconda rivoluzione industriale, caratterizzata dall'introduzione dell'acciaio e la scoperta di due nuove e rivoluzionarie fonti di energia: il petrolio e l'elettricità. Dalla lavorazione del petrolio si otteneva la benzina, necessaria per il funzionamento del motore a scoppio mentre l'elettricità permise lo sviluppo dei nuovi mezzi di trasporto, tra cui l'automobile. In questo periodo vediamo inoltre l'invenzione del telefono e della radiotelegrafia. Le nuove opportunità oerte dal lavoro industriale favorirono un vero e proprio esodo della popolazione contadina dalle campagne verso le città, che di conseguenza determinarono la crescita dei grandi agglomerati urbani che richiesero una riorganizzazione all’impianto urbanistico che tenesse conto delle nuove esigenze abitative Insieme all’emigrazione contadina verso le città vi fu un generale aumento della popolazione, dovuto al miglioramento delle condizioni igieniche, dell'alimentazione e ai progressi della medicina. Nasce così la società dei consumi, caratterizzata dalla meccanizzazione e dalla razionalizzazione dei processi produttivi, teorizzata da Taylor il cui obiettivo era quello di migliorare l'ecienza del lavoro di fabbrica La teoria di Taylor, ossia la cosiddetta divisione scientifica del lavoro prevedeva che ad ogni lavoratore fosse adata una sola mansione, semplice e ripetitiva, pertanto più il lavoro era diviso in piccole e semplici mansioni più la produzione risultava ecace. Henry Ford fu uno dei primi imprenditori a mettere in pratica i principi del taylorismo, applicando quindi la catena di montaggio all'interno della sua fabbrica L'aumento della produzione, grazie alla teoria di Taylor e all'innalzamento dei salari e degli stipendi portò un'espansione del mercato. Grazie alla scolarizzazione diusa e alla diusione dei giornali e delle riviste le masse vennero coinvolte nella vita sociale. Nacquero inoltre nuovi strumenti di comunicazione come la radio e il cinema Importante in questo periodo è la nascita della pubblicità, rivolta alla massa e causa della nascita dei bisogni indotti. La società di massa comportò importanti cambiamenti nella sfera politica. il progressivo allargamento del suragio favorì la nascita dei partiti di massa dotati di un'organizzazione stabile e di risorse per la propaganda Il socialismo si sviluppa in seguito ad un aumento considerevole del numero degli operai che il processo di scolarizzazione aveva reso più consapevoli e desiderosi di una maggiore partecipazione sociale e politica Nascono così i primi movimenti operai che si organizzarono ben presto nei primi sindacati rappresentando intere categorie di lavoratori In seguito i socialisti europei si organizzarono in partiti, i cosiddetti partiti di massa Il primo partito socialista europeo fu il partito socialdemocratico tedesco mentre in Italia, qualche anno dopo, nacque il Partito Socialista italiano Questi due partiti diusi in tutta Europa fecero molta paura agli industriali perché si organizzarono tra loro di segreto, portando alla nascita Internazionale Socialista Nelle internazionali si contrappongono due tendenze diverse ● tendenze riformiste: che si trovano all'interno del parlamento per spingere i propri ideali dall'interno ● tendenze rivoluzionarie, organizzazioni molto violente in quanto il nemico ossia industriale e l'alta borghesia appoggiati dal governo venivano considerati molto forti Nasce poi un nuovo partito, quello Democratico Cristiano attraverso cui la chiesa cerca di estromettere i socialisti Il Papa scrisse delle encicliche, ossia delle lettere, dove discuteva di politica, vi è quindi un ritorno della Chiesa in politica, e in cui il Papa tratta delle due classi sociali e dei diritti della classe operaia e si pone contro la violenza L'obiettivo era quello di togliere al partito socialista voti, i cosiddetti voti di colore rosso in contrasto con il colore bianco della Chiesa Papa Leone VIII scrisse il Rerum novarum dove condanna il socialismo e incoraggia la formazione di associazioni operaie e artigiane come soluzione ai conflitti sociali La chiesa attua la dottrina sociale della Chiesa Opposto al socialismo nasce il nazionalismo, movimento politico che diventa sempre più grottesco e che condivide l'idea che il proprio paese sia migliore degli altri. I partiti nazionalisti si sviluppano nel periodo dei partiti di massa, diusi in tutta Europa e accomunati dall'idea che la propria nazione deve essere considerata più di quello che è considerata in quel momento, pertanto più forte, più potente e stimata nel consenso europeo con un ruolo più prestigioso il nazionalismo si accompagna al fanatismo e ai pregiudizi razziali, cui si intrecciano il militarismo e l'imperialismo La società di massa viene criticata da Le Bon secondo cui l'uomo all'interno della società di massa perde la propria capacità critica e si lascia trascinare da chi comanda E mette in risalto che la folla si accontenta di poco e viene rivolta verso ideali sempre più bassi in Francia: - sciovinismo: idea da parte dei francesi di una Francia più potente, più superiore - revanscismo: significa vendetta, l’idea di rivendicare la vittoria di Sedan (francesi sconfitti dai tedeschi/prussiani, perdendo l’Alsazia e la Lorena 1870→ coincide con la Breccia di Porta Pia e non è un caso, la Francia si era proposta di proteggere il papa e in questo periodo molto soerente la Francia non riesce a proteggere la Chiesa) in Italia: - imperialismo nazionalista: idea che l’Italia dovesse essere un paese coloniale e che dovesse occupare parte dell’Africa→ necessità di allearsi con la Germania, a sua volta alleata con l’Austria (Triplice Alleanza→ forma di nazionanlismo imperialistico) - irredentisti: come Garibaldi miravano alla unificazione dell’Italia (Garibaldi voleva unificare Friuli e Trentino) In Germania: - pangermanesimo: idea di unificare tutti i territori di lingua tedesca, vedeva nell’esercito e nelle caste militari gli alleati più forti –> grazie alla potenza dell’esercito is poteva espandersi (come nel 1870) In Serbia: - panslavismo: vuole unificare sotto la Serbia tutti i paesi e tutte le etnie di lingua slava e vuole diventare il “piemonte dei balcani” (grazie al Piemonte si arriva all’unificazione d’Italia)
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