Scarica Età repubblicana - storia romana e più Sintesi del corso in PDF di Storia Romana solo su Docsity! REPUBBLICA Nascita repubblica 509 a.C.: anno per tradizione della cacciata della monarchia e costituzione repubblica. In realtà si trattò di 1 processo lento/graduale. Trattato di navigazione stipulato con Cartagine; 6 sec. a.C.: Roma era una città importante per collocazione geografica (intensi traffici commerciali) e per l’influenza etrusca. Roma si stava affermando come potenza autonoma; L’ultimo re Tarquinio il Superbo decise di appoggiare le classi mercantili/artigiane emergenti per ridimensionare il ruolo del patriziato. L’aristocrazia romana allora, per riguadagnare potere, provocò la caduta della monarchia e viene istituita la repubblica che era aristocratica e fondata sul potere del senato, i quali membri erano di estrazione gentilizia; Roma voleva espandersi in Lazio, i latini ai organizzarono in 1 lega per opporsi a Roma; 496 a.C.: presso il lago Regillo, Roma sconfisse la Lega latina. La guerra si concluse con 1 trattato di alleanza (foedus Cassianum) in cui romani e latini si impegnavano a difendersi reciprocamente in caso di pericolo esterno. Roma assunse 1 posizione egemone nella Lega latina. Istituzioni repubblicane Società aristocratica dominata da patrizi che erano proprietari terrieri; Separazione poteri dello Stato: il senato aveva compiti giuridico-legislativi e si faceva garante della legalità/onorabilità, le leggi erano approvate dai comizi mentre il potere esecutivo apparteneva ai magistrati annuali che erano patrizi; Il senato era il principale organo della repubblica romana. Si raccoglievano i rappresentanti delle famiglie aristocratiche. Il senato era composto da 300 membri. Il senato consigliava i magistrati, approvava misure politiche e preservava i valori essenziali dello Stato; Praetores= primi magistrati esecutivi della repubblica poi le varie competenze amministrative furono sempre + ripartite 2 consoli: guidavano la politica interna/estera; 4 pretori: giudici; 4 edili: strade/edifici/mercati; 10 tribuni della plebe; 8 questori: finanze pubbliche; 2 censori: redigere le liste dei cittadini in base al censo, si occupavano di imposte. III sec. a.C.: il sistema magistratuale era gerarchizzato in 1 scala di poteri/competenze ben definito; Imperium= comando militare di consoli e pretori; In caso di pericolo il senato nominava 1 dictator che aveva poteri straordinari (tranne legiferare) per 6 mesi; Cursus honorum= intera progressione delle magistrature, nato per vietare ogni ingresso abusivo al potere e difendere la legalità/costituzionalità dello Stato; Cariche sacerdotali prese dai patrizi e poi nobilitas (=consoli, pretori, discendenti di consoli/pretori). La nobilitas patrizio-plebea era composta da uomini ricchi che assumevano magistrature; Homines novi=coloro che, privi di senatori tra gli antenati, cercavano di prendere parte alla vita politica; Comitia= assemblee in cui si raccoglievano i cittadini che avevano diritto di voto; 3 assemblee popolari in età repubblicana: 1. Vecchi comizi curiati: struttura gentilizia, competenze gradualmente ridotte; 2. Comitia tributa: forma di assemblea in cui i cittadini si raggruppavano e votavano per tribù; 3. Comizi centuriati: assemblea a cui partecipavano i cittadini del Campo Marzio. Le assemblee erano presiedute da magistrati; Legioni=grandi unità di fanteria. Solo chi aveva 1 censo poteva dotarsi di armatura e far parte dell’esercito. Mentre chi era privo di censo e non rientrava nelle 5 classi serviane di reddito (proletari, artigiani) era esente dal servizio militare ma comunque contribuiva all’approvvigionamento dell’esercito; Mos maiorum= i valori morali/comportamentali ricevuti dagli anziani attraverso la tradizione, che assicuravano la coerenza della società durante le varie generazioni. Emancipazione della plebe Tensioni interne: contrasti patrizi-plebei; I plebei non erano considerati cittadini di Roma ovvero non godevano di diritti quali la proprietà, non avevano accesso alla giustizia, non partecipavano alla vita comunitaria/religiosa; La plebe povera muoveva rivendicazioni di natura economica; La plebe ricca richiedeva l’accesso alle cariche pubbliche che erano riservate solo ai patrizi. Le proteste dei plebei + ricchi avevano aspetto giuridico-politico; Nei periodi di guerra i plebei dovevano sostenere spese per l’armamento e i piccoli proprietari terrieri che non avevano dipendenti al loro servizio erano costretti a lasciare incolti per lunghi periodi i loro possedimenti. Così i + poveri si indebitavano e diventavano schiavi dei creditori. I plebei chiedevano la riduzione del peso dei debiti e il diritto a utilizzare i terreni sottratti ai nemici vinti (ager publicus) e la possibilità di partecipare alle distruzioni gratuite di frumento in caso di carestia; I plebei non godevano di forme di tutela nella società e chiedevano i diritti fondamentali oltre all’integrazione civica/politica; I plebei chiedevano di non essere esclusi dalle cariche pubbliche e di permettere i matrimoni con i patrizi; I ribellione della plebe nel 494 a.C.: i plebei si ritirarono sul Monte Sacro, abbandonando il lavoro/servizio militare. Si diedero nuove istituzioni tra cui il tribunato della plebe. I patrizi lo concedono e conferiscono ai tribuni della plebe il diritto di veto. I tribuni della plebe erano eletti dall’assemblea delle plebe riunita per tribù territoriali. Le deliberazioni dell’assemblea della plebe erano i plebisciti ed erano validi solo per i plebei. L’unico diritto acquisito è lo ius commercii; 451 a.C.: introduzione leggi scritte (12 tavole) che stabilivano l’uguaglianza di fronte alla legge (I legge romana scritta). Viene quindi sostituito il diritto consuetudinario; 445 a.C.: legge Canuleia=matrimoni misti patrizi-plebei. I plebei acquisiscono lo ius conubii; 421 a.C.: ammissione dei plebei alla questura; 367 a.C.: leggi Licinie-Sestie ammettevano i plebei al consolato e ingresso di questi al senato; 351 a.C.: accesso alla censura per i plebei; 337 a.C.: accesso alla pretura per i plebei; 326 a.C.:lex Poetelia-Papiria= abolizione schiavitù per debiti; 287 a.C.: lex Hortensia de plebiscitis= i plebisciti (=deliberazioni dei comizi tributi) avevano valore di legge per plebei e patrizi. I cambiamenti economici in Italia accentuarono la differenziazione sociale nella distruzione delle ricchezze; Le guerre di conquista causarono spopolamento delle campagne e crisi piccola proprietà agraria. La crisi della piccola proprietà agraria era causata dalla devastazione delle campagne a causa della guerra vs Annibale, dall’assenza prolungata dai campi di contadini-soldati arruolati in eserciti, dalla concorrenza delle merci prodotte dai grandi latifondi o importate dalle province (Sicilia, Africa), dalle sopraffazioni dei ricchi latifondisti; I piccoli proprietari terrieri si trovarono costretti ad abbandonare le loro attività per andare al servizio dei ricchi latifondisti o dovevano emigrare in città in cerca di lavoro; La società romana era formata da 1 minoranza molto ricca capace di acquistare voti e da 1 maggioranza di poveri pronti a vendersi. Tutti i cittadini + poveri erano soliti vendere il proprio voto a chiunque fosse disposto a ricambiarlo con regali/vettovaglie in un rapporto di cliente/protettore; La crisi agraria portò alla crisi sociale e alla difficoltà nel sistema politico; L’aristocrazia senatoria divenne molto ricca/potente. La loro ricchezza si fondava soprattutto sul latifondo. I senatori divennero 1 classe sempre + chiusa/esclusiva. Il senato era lo strumento per accedere al governo provinciale e alla fonte di tutti i profitti; 218 a.C.: lex Claudia= ai senatori era impedito intraprendere/gestire direttamente affari commerciali. Così i senatori ricorrevano a intermediari come cavalieri/equites o liberti. I cavalieri investivano i propri capitali in attività finanziarie come appalti per la riscossione delle imposte nelle province o rifornimenti di armi/vettovaglie o esecuzione lavori pubblici; Liberti=schiavi liberati dai loro padroni. Cittadini romani privi dello ius honorum; Le aristocrazie italiche erano state gradualmente escluse dalle decisioni importanti e dai benefici delle conquiste e non potevano partecipare allo sfruttamento dell’ager publicus (riservato ai soli romani); Guerre degli schiavi in Sicilia: 136-132 a.C. e 104-101 a.C.; 73-71 a.C.: rivolta in Italia diretta da Spartaco. Crisi agricoltura – riforme dei Gracchi i ceti + poveri avevano perso peso politico; gli italici erano esclusi dai diritti della cittadinanza romana (no diritto cariche pubbliche né partecipare alla distruzione ager publicus) ma avevano il dovere di combattere per Roma e versare ingenti contributi per le spese belliche; II metà II secolo a.C.: inziali tentativi di riforma con Tiberio e Gaio Gracco. Il problema dei piccoli contadini espropriati delle loro terre e quindi ridotti in miseria rischiava di compromettere anche il funzionamento dell’esercito romana e la sopravvivenza stessa dello Stato. L’esercito infatti era la struttura portante ed era formato da contadini; 133 a.C.: Tiberio Gracco fu eletto tribuno della plebe. Lex Sempronia= proposta di riforme agrarie per cui nessuno poteva possedere + di 500 iugeri di agro pubblico, + altri 250 iugeri per ogni figlio maschio sino a 1 massimo di 1000 iugeri. Gli iugeri sono l’area di terreno che era possibile arare in 1 giornata di lavoro con 1 coppia di buoi; Triumviri (=collegio di 3 membri) incaricati di recuperare le terre occupate illegalmente dai grandi appaltatori privati e distribuirle ai cittadini meno abbienti (30 iugeri a testa); 123 a.C.: Gaio Gracco tribuno della plebe. Voleva continuare l’azione riformatrice di Tiberio e si voleva assicurare il sostegno di tutte quelle forze che si opponevano al senato. Appoggiò i cavalieri. A favore del proletariato, fece votare la lex frumentaria= distribuzione di 1 quota mensile di grano a prezzi controllati. Per ridurre il problema della disoccupazione, diede avvio a diverse opere pubbliche e propose con 1 nuova legge agraria di redistribuire l’agro pubblico e fondare nuove colonie. Propose di estendere il diritto di cittadinanza romana ai latini e il diritto latino agli italici. Aveva l’appoggio popolare infatti fu tribuno della plebe per 2 anni consecutivi; 122 a.C.: Lucio Opimio tribuno della plebe; 121 a.C.: Gaio Gracco si fece uccidere da 1 schiavo per non cadere vittima dei nemici; Successivamente, i ceti interessati alla conservazione dei grandi latifondi annullarono le leggi introdotte dai Gracchi. Con la legge Opimia (introdotta dal nuovo tribuno della plebe) contrariamente a quanto stabilito da Tiberio Gracco, si permetteva ai nuovi possessori di vendere le loro parcelle di terreno in modo da tornare a fare i nullatenenti in città; Le riforme dei Gracchi fallirono e i problemi della società romana si aggravarono.