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Età Vittoriana - appunti, Appunti di Storia Contemporanea

Appunti esaustivi sull'epoca vittoriana.

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 11/01/2024

aurora-paolicchi
aurora-paolicchi 🇮🇹

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Scarica Età Vittoriana - appunti e più Appunti in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! Età Vittoriana (1837-1901) La Regina Vittoria è stata incoronata all’età di 18 anni, si è ritrovata a governare sull’impero coloniale più vasto del mondo di allora, ha dato il nome ad un’epoca e ha modernizzato il ruolo e l’immagine della monarchia (si fa vedere, volto e immagine pubblica; es: è stata la prima ad uscire a carrozze scoperte). E’ stato il periodo più splendido della storia contemporanea della Gran Bretagna: sia per quanto riguarda la stabilità politica sia per la crescita economica, la quale non è stata per tutti (c’era ancora molta povertà sopratutto nei quartieri operai delle grande città) però ha visto ha visto crescere il PIL del paese, i salari e gli stipendi per la borghesia e gli operai specializzati (la borghesia impronterà dei suoi valori). La Gran Bretagna è un caso nazionale semplice perché c’è continuità temporale (non ci sono periodizzazioni interne marcate) e non cambia assetto istituzionale dalla gloriosa rivoluzione in poi (è parzialmente cambiato da ieri ad oggi ma non più di tanto). L’assetto istituzionale della Gran Bretagna, nell’Ottocento, ha costituito un modello per i liberali europei, ad esempio anche i liberali italiani hanno cercato di prendere spunto da esso. Ciò che ha dato stabilità al sistema inglese è la cosiddetta “Balance of powers” (=bilanciamento dei poteri fra i vari organi). Sistema politico - Bicamerale = parlamento costituito da due camere: camera dei comuni (elettiva con suffragio che va ad allargarsi nel corso dell’Ottocento e diventa femminile post prima guerra mondiale) e camera dei Lord (membri dell’aristocrazia e della Chiesa anglicana), le quali condividono il potere legislativo. - Governo (gabinetto) = ha il potere esecutivo; esso a partire circa dagli anni 70 dell'800 deve avere la fiducia della camera (elemento moderno), ovvero al governo ci andrà la maggioranza (=il partito che vince le elezioni). - Sistema elettorale maggioritario a turno unico = per ogni collegio chi vince prende il seggio e non c’è una ridistribuzione proporzionale; esso tendenzialmente favorisce il bipartitismo. Nell’Ottocento i due partiti principali erano quello liberale e conservatore, eredi rispettivamente dei partiti Whigs e Tories nati nella gloriosa rivoluzione. Secondo Bagehot, costituzionalista liberale inglese, la stabilità dell’assetto istituzionale inglese è dato dall’equilibrio fra le istituzione non elettive, che rappresentano la tradizione/la continuità col passato (elementi importanti) e che lui chiamava “degnified part” (=monarchia e camera dei Lord) della costituzione e l’”efficient part”, cioè la parte moderna data dalle istituzioni elettive (=camera dei comuni e governo). Inoltre la stabilità viene data anche dal tipico atteggiamento di deferenza del popolo inglese, tradizionalmente rispettoso delle istituzione, devoto alla casa regnante, orgoglioso delle proprie origini ecc.. Elementi strutturali: - Bipartitismo = partito liberale (leader principale 800 Gladstone) e partito conservatore (leader principali 800 Disraeli e Lord Salisbury) - Sistema del pendolum = l’alternanza nella guida del governo (=una volta vince un partito, una volta l’altro); è indicatore di stabilità e di buona salute di un sistema politico. - Partito liberale = tendenzialmente anti-imperialista - Solido e antico movimento sindacale = le trade unions (ciò rallenta la nascita del partito socialista, il quale nascerà ufficialmente nel 1900 ed entrerà in parlamento nel 1906, inoltre ufficialmente si chiama laburista e solo in parte richiama il pensiero di Marx). Le loro eccezioni: - Partito nazionalista irlandese = chiedeva l’autonomia dell’Irlanda in virtù del fatto che essa era ed è cattolica. - Labour Party - Momenti di rottura del pendolum = in particolare dopo la crisi del 1886 per 20 anni al governo ci sono stati solamente i Tory. - Conquiste coloniali = ad opera del governatore Gladstone. - Independent Labour Party (1893) Il ruolo della Regina Vittoria Ella ha avuto un duplice ruolo nel modernizzare da un lato l’immagine e dall’altro le funzioni della corona. La monarchia Vittoriana fu molto amata perché fu anche il risultato di un’opera di costruzione mediatica con i mezzi di comunicazione disponibili: la regina Vittoria diede un’immagine pubblica (spettacolare e popolare) di sé e della sua famiglia, cosa che prima non accadeva assolutamente infatti la famiglia reale non si faceva mai vedere dal popolo se non durante le cerimonie ufficiali, facendosi anche ritrarre durante momenti quotidiani. Inoltre abbracciò valori e stili di vita della borghesia, pur essendo un membro dell’aristocrazia; ad esempio si occupava dei figli e dimostrava in pubblico l’affetto verso loro e verso suo marito, non ostentava il suo benessere, era propensa al risparmio ecc.. Chiamava i suoi sudditi “my people” e ciò dava proprio l’idea di un legame diretto, per cui diventò molto amata e popolare e un punto di riferimento super importante per i cittadini. La Regina Vittoria era una sostenitrice del partito conservatore e odiava Gladstone, ma nonostante ciò si adeguò al fatto che lui fosse al governo e anche a scegliere sempre meno per quanto riguardava le questioni politiche (il suo potere diventa sempre più minimo). Per cui ha consentito il “processo di parlamentarizzazione” del sistema politico, cioè esso col tempo si è incentrato sempre più sul parlamento (in particolare poi sulla ramo della camera dei comuni). Governi Dal 1866 fino al 1868 si ha un governo conservatore, il quale fa la seconda riforma elettorale con la quale il diritto di voto viene esteso a tutti i proprietari di casa e agli affittuari delle aree urbane (difatti era quasi suffragio universale per i ceti cittadini urbani). Dal 1868-1874 segue un governo liberale con Gladstone il quale fa altre riforme importanti come ad esempio per la pubblica istruzione (=Education Act): introduce concorsi, sistema educativo gratuito per alcune classi ecc.. ed elimina il voto palese. Inoltre abbraccia il tema dell’autonomia irlandese, ovvero a differenza dei conservatori cerca di andare incontro alle richieste del partito nazionalista irlandese, eliminando i privilegi della Chiesa anglicana in Irlanda e con l’Irish Land Act migliorò le condizioni degli affittuari. Dal 1874-80 torna un governo conservatore con Disraeli, il quale varò varie riforme riguardanti la salute pubblica, la casa, le sofisticazioni alimentari, l’istruzione l’attività sindacale. Questa stagione di riformismo (fece nascere al conservatorismo popolare inglese) fu accompagnata da un forte attivismo in politica estera: Disraeli infatti promosse una politica coloniale e nel 1876 la regina Vittoria viene proclamata imperatrice delle Indie. Nel frattempo all’interno del partito liberale emerse la figura di Chamberlain, leader radicale e fondatore della National Liberal Federation. Per evitare la contrapposizione fra l’ala moderata e quella radicale, Gladstone accusò la politica estera, condotta dal partito conservatore, di essere arrogante e di andar contro i principi morali e religiosi del popolo inglese. Grazie a ciò dal 1880-86 torna al potere il partito liberale il quale avviò la conquista dell’Egitto (1882) e nel 1884 promosse la Third Reform Act (=legge elettorale che fece aumentare il numero degli elettori ed estese il diritto di voto anche ai lavoratori agricoli).
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