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Età Vittoriana in Inghilterra, Appunti di Inglese

Riassunto dell'età vittoriana in Inghilterra

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 28/01/2020

Raf-87
Raf-87 🇮🇹

5

(1)

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Scarica Età Vittoriana in Inghilterra e più Appunti in PDF di Inglese solo su Docsity! ETA' VITTORIANA L'Ottocento: l'età vittoriana. Lo sfrenato protezionismo economico che caratterizzò la G. del primo ventennio dell’Ottocento e l’assoluto predominio dell'alta aristocrazia nel governo centrale e in parlamento (tories), e quello della piccola nobiltà nelle campagne, portò la classe operaia, nata dalla rivoluzione industriale, a una miseria estrema, che dette luogo ad agitazioni e sommosse a cui il governo rispose con una serie di gravi misure repressive. Solo con Giorgio IV (1820-30) si tornò verso un'era liberale. L'emancipazione civile e politica dei cattolici (1820) fu seguita dalla libertà d'associazione data agli operai che si riunirono nelle prime Trade Unions. Con Guglielmo IV (1830-37) i whigs tornarono al potere. La riforma elettorale che allargò il suffragio alla media borghesia, fu seguita dall'importante riforma dell'amministrazione municipale del 1835 e dall’affermazione del regime parlamentare, mentre la legislazione protezionistica veniva definitivamente chiusa. Alla morte di Guglielmo IV salì al trono la nipote Vittoria (1837-1901). Il suo lungo regno segnò l'apogeo della potenza britannica nel mondo ed all'interno fu un periodo di grande sviluppo economico, di stabilità politica e di rigoglio culturale. Ma i primi anni del regno di Vittoria furono anche caratterizzati da un notevole sviluppo delle organizzazioni sindacali e politiche (p. es. i cartisti), reclamanti una carta del popolo con il suffragio universale, scrutinio segreto, eleggibilità dei non proprietari, ecc. La metà del secolo fu caratterizzata da un lungo periodo di predominio del partito liberale, di cui furono leader prima Palmerston (1859-65) e poi Gladstone e che inaugurò un importante periodo riformistico (ne furono esempi la nuova riforma elettorale del 1867, quella sull'istruzione primaria obbligatoria, ecc.) che continuò anche sotto il ministero conservatore di Disraeli (1874-80). Con il secondo governo Gladstone (1880-85), si iniziò intanto a parlare di una questione che avrebbe dominato la vita politica successiva l’ Home rule (autonomia) dell'Irlanda. La questione influì profondamente sulla politica interna britannica, tanto da determinare una radicale divisione nel partito liberale in un’ala unionista (contraria all’autonomia irlandese e il cui massimo rappresentante fu lord Salisbury con i suoi tre mandati parlamentari) e in un’ala liberale propriamente detta che tornò al potere alla fine del secolo e che vi rimase fino allo scoppio del primo conflitto mondiale. La seconda metà del sec. XIX fu un periodo di grandiosa espansione coloniale, che mise la G. in concorrenza con le altre potenze europee (prime fra tutte la Francia in Africa e la Russia in Asia). La colonia del Capo (tolta agli olandesi nel 1815) fu il centro di un'ampia espansione nell'Africa del Sud, mentre l'occupazione dell'Egitto (1882), seguita dalla penetrazione nel Sudan, finì per creare dal Cairo al Capo una serie continua di domini inglesi che portarono a un diretto contrasto con le autorità francesi. In Asia, saldamente stabilita nell'India (la regina Vittoria assunse nel 1876 il titolo d'imperatrice delle Indie), la G. allargò il suo dominio sulla Birmania, sull'Afghanistan, sulla Persia meridionale e sul Tibet venendo così a contatto con l’impero russo, anch’esso in costante espansione verso est.
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