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Vittoria di Enrico Tudor e l'Ascesa al Potere: Parlamento e Monarchia in Inghilterra, Schemi e mappe concettuali di Diritto Costituzionale Comparato

La vittoria di Enrico Tudor e la conseguente ascesa al potere in Inghilterra, enfatizzando l'importanza crescente del Parlamento nella monarchia. Il testo tratta gli sforzi dei sovrani successivi per emarginare o limitare il ruolo del Parlamento, le risposte del Parlamento con le Petition of Rights, e la separazione del potere legislativo e esecutivo con il Bill of Rights del 1689. Inoltre, il documento discute del sistema di voto e la formazione del governo in Inghilterra.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2019/2020

Caricato il 07/05/2022

ValeriaAmeglio
ValeriaAmeglio 🇮🇹

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Scarica Vittoria di Enrico Tudor e l'Ascesa al Potere: Parlamento e Monarchia in Inghilterra e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Diritto Costituzionale Comparato solo su Docsity! Il ruolo dei Parlamenti con le varie dinastie: Dinastia Tudor La dinastia Tudor cominciò a regnare in Inghilterra a seguito della “Guerra delle due rose” che vide contrapposti Enrico Tudor ed Enrico IV. La vittoria di Enrico Tudor e la conseguente ascesa al potere fu suggellata proprio grazie ad un atto del parlamento, il famoso “Atto di Conferma”, a dimostrazione dell’accresciuta importanza di quest’organo. Questione dello “Scisma Anglicano”: Enrico VIII decise di staccarsi dalla chiesa di Roma per poter sposare un'altra donna (che poi diventeranno molteplici) ed avere il tanto desiderato erede maschio. Parlamento emana il famoso “Act of Supremacy”, con il quale il Re acquisiva sia potere temporale che spirituale e redistribuiva ai piccoli proprietari terrieri (la “gentry”) i possedimenti presi alla chiesa romana. “Atto di Supremazia e Unità”: Elisabetta I “la vergine” restaura la religione anglicana all’interno del paese dopo che negli anni precedenti sua sorella, Maria “la sanguinaria”, aveva attuato una politica apertamente filocattolica per compiacere il marito cattolico, Filippo II Re di Spagna. In linea di massima possiamo dire che sotto la dinastia dei Tudor il parlamento cominciò ad acquisire un ruolo cruciale nella vita politica inglese. Basti pensare che Enrico VII convocò il parlamento ben 9 volte per una durata complessiva di 180 mesi. Dinastia Stuart Forte contrapposizione tra Corona e Parlamento. Alla morte di Elisabetta I (ultima erede della dinastia Tudor) il trono passò nelle mani di Giacomo I Stuart (figlio di Maria Stuarda). Giacomo I diede vita ad una monarchia assoluta, accentramento del potere e venir meno del ruolo del Parlamento. Carlo I cerca di emarginare il Parlamento, che risponde con la “Petition of Rights”, con la quale si stabiliva che soltanto il Parlamento poteva approvare o meno l’inserimento di nuove tasse nel paese e si richiedeva il riconoscimento ufficiale dell’habeas corpus. Il sovrano cerca di creare un sistema tributario che non abbia bisogno dell’approvazione parlamentare, ma ha bisogno di denaro quindi convoca il Parlamento (Short Parliament), che però viene sciolto dopo un mese perché ripropone la firma della Petition of Rights. Qualche mese dopo però Carlo si ritrovò ad avere nuovamente bisogno del Parlamento (Long Parliament, 13 anni) per far approvare ulteriori tasse, il Parlamento reagì con l’emanazione di una seconda Petition of Rights, che prevedeva: - arresto del primo ministro (conte di Stafford); - abolizione degli organi giudiziari creati dalla Corona; - convocazione obbligatoria del parlamento ogni 3 anni. Carlo I reagì con un ingresso armato in Parlamento  Guerra civile inglese L’esercito del Parlamento guidato da Oliver Cromwell sconfisse per ben due volte quello di Carlo I e quest’ultimo venne fatto decapitare. Cromwell salì al trono, abolì la monarchia e instaurò una Repubblica che prese il nome di Commonwealth (dittatura militare). “Instrument of Government”: unica carta costituzionale scritta della storia inglese. Alla morte di Oliver Cromwell torna al potere la dinastia Stuart. Carlo II avvia la cosiddetta Restaurazione. Il clima di tensione tra Corona e Parlamento raggiunse ben presto i livelli passati. Il picco della tensione però quando sale il sovrano Giacomo II, cattolico con tendenze assolutistiche, ha un figlio maschio e il Parlamento si convince che si stia insediando una dinastia papista. Sollevamento del popolo contro Giacomo II e trono offerto a Guglielmo D’Orange (Glorious Revolution). Guglielmo d’Orange concesse al Parlamento il “Bill of Rights” (1689), prima carta dei diritti in senso moderno (siglato 100 anni prima della "dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino" francese): - separazione del potere legislativo ed esecutivo; - garanzia della libertà personale; - garanzia della proprietà; - riaffermazione delle prerogative del parlamento (libertà di parola in aula, diritto di petizione, libertà di elezioni, attribuzione di verifica dei poteri affidata al parlamento stesso e non al re per evitare conflitti e il criterio di imperio della legge). Viene sancita ancora di più la centralità del parlamento per lo sviluppo del costituzionalismo inglese. Nascita della forma di governo parlamentare “Act of Settlement” (1701): successione dei soli eredi protestanti. Questa legge viene applicata per la prima volta nel 1714 con la morte di Anna Tudor, senza eredi. Re Giorgio I di Hannover, nuovo sovrano, non parla inglese ed è disinteressato alle attività di governo. Idea del Re che regna ma che non governa: stacco tra la rappresentanza dello stato e la dimensione di governo quotidiano degli affari dell'Inghilterra. Il sovrano delega al Privy Council nasce progressivamente il rapporto fiduciario tipico della forma di governo parlamentare. Il governo può governare solo se ha il benestare da parte della maggioranza politica del parlamento, non più solo del re. Dichiarazione d’indipendenza americana Nel 1764 la Corona Inglese decide di aumentare drasticamente le tasse delle 13 colonie americane, per ammortizzare le spesa della guerra dei sette anni. “Sugar Act” e “Stamp Act” (aumento delle imposte sullo zucchero e sui contratti di compravendita delle case). Questo provoca un grande malcontento, legato al principio “no taxation without rappresentation”: i coloni si rifiutano di pagare imposte così alte senza avere nessuna rappresentazione in Parlamento. Lo scontento raggiunge il suo picco quando nel 1773 viene aggiunto il famoso “Tea Act”. Le colonie reagiscono dando luogo al “Boston Tea Party”: un boicottaggio delle navi cariche di thè, gettato in mare tutto il carico pronto per partire per l’Inghilterra. Le colonie americane provano a riallacciare i rapporti con la madrepatria. Nel 1774 viene infatti creata una prima forma di Congresso, formata dai delegati di ogni colonia. Questa assemblea nasce per chiedere a gran voce la tutela dei diritti, ma anche per cercare di riarmonizzare i rapporti con la madrepatria. Jefferson e Hamilton: “i diritti naturali in essere ad ogni uomo non possono essere infranti e violati in alcun modo”. Il Re inglese, intravedendo il rischio di una possibile rivolta, decide di spedire le sue truppe (Giubbe rosse) in terra americana per cercare di soffocare sul nascere questa possibile rivoluzione. All’arrivo delle truppe inglesi nel 1775 i coloni insorsero e crearono ufficialmente un proprio parlamento (il Congresso) e un proprio esercito. Guida/Leader: George Washington. 4 luglio 1776: Dichiarazione d’Indipendenza Scioglimento da ogni vincolo politico rispetto al governo inglese. - ampio preambolo (in cui venivano giustificate le ragioni che hanno portato all’indipendenza; il tutto in maniera quasi fraterna, come se i coloni non avessero mai voluto staccarsi dalla madrepatria ma sono stati costretti) - 18 articoli (in cui veniva accusato direttamente Re Giorgio III, dipinto come la causa). Stile illuminista, diritti naturali inalienabili che il governo inglese non era riuscito a garantire: il diritto alla vita, alla libertà, al perseguimento della felicità (diritti ripresi nella Costituzione Americana, 1788). Dopo la dichiarazione d’indipendenza, i tredici stati avevano come obbiettivo quello di dotarsi di una costituzione. La prima tappa verso la nascita di una costituzione fu rappresentata dalla firma da parte di tutte e 13 le colonie degli “Articles of Confederation”, un documento in cui si cercò per la prima volta di ripartire e organizzare il potere. Nel 1783 gli inglesi furono costretti a riconoscere l’indipendenza alle 13 colonie nella famosa “Pace di Parigi”. Si apriva ora l’arduo compito di creare una COSTITUZIONE. I 13 stati si incontrarono prima ad Annapolis, poi Philadelphia (accordo tra le 13 colonie). Costituzione firmata ufficialmente il 17 settembre 1787. All’interno della nuova costituzione veniva sancito il passaggio ad una nuova forma di stato (federazione) e l’inserzione del Bill of Rights. La neonata costituzione americana non prevedeva alcun articolo rivolto alla tutela dei diritti individuali, i padri fondatori della costituzione (tra cui Hamilton) avevano ritenuto superfluo enunciare i diritti individuali in quanto si riteneva che l'applicazione congiunta del principio di separazione dei poteri sia orizzontale (separazione potere legislativo, esecutivo e giudiziario) che verticale (applicazione dell'idea federale), rendesse impossibile la violazione dei diritti individuali. Nel 1791, per volere di Madison, ci fu una svolta e la costituzione venne emendata e arricchita di 10 nuovi articoli sui diritti individuali (i quali vennero definiti inviolabili ed inalienabili). Tra questi troviamo la libertà di parola, di stampa e di pensiero. Il parlamentarismo La forma di governo parlamentare nasce dopo due eventi: 1) salita al trono di Giorgio I di Hannover: disinteresse verso l’Inghilterra, Cabinet inizia a riunirsi autonomamente e gradualmente le scelte politiche di questo organo iniziano a dipendere dalla maggioranza parlamentare; 2) dimissioni del Primo Ministro dopo il voto contrario in Parlamento: il primo ministro di Re Giorgio III decide di dare le dimissioni dopo un voto contrario della Camera dei Comuni, questo perché non godeva più della fiducia dell’organo parlamentare. Caratteristica principale della forma di governo parlamentare è il rapporto di fiducia tra Parlamento e Governo. Progressiva evoluzione: - monarchia costituzionale  Sovrano regna e governa, esercita il potere esecutivo tramite i suoi ministri (che nomina e revoca); - parlamentarismo dualista  Governo e Sovrano insieme hanno potere esecutivo, il governo deve avere la fiducia del Re e del Parlamento; - parlamentarismo monista  il Governo non è responsabile nei confronti del Parlamento. Il sovrano ha funzioni di garanzia: regna, ma non governa. Istituto della controfirma: il sovrano non ha responsabilità politica. Tre elementi che caratterizzano questa forma di governo: 1) Rapporto di fiducia Rapporto politico tra Parlamento e Governo che deve rimanere tale per tutta la durata del mandato, in caso la fiducia venga a mancare si avvia una “crisi di governo”. Fiducia iniziale: - esplicita: ad es. in Italia è necessario un iniziale voto d’investitura; - implicita: non è necessario il voto d’investitura, questo rende più facile l’equilibrio di governo; Può essere data collegialmente (Italia) oppure solo al Primo Ministro (Francia). Può essere votata da entrambe le Camere (bicamerale) oppure solo da una (monocamerale), tendenzialmente quando è monocamerale viene votata solo dalla Camera Bassa. Sfiducia: - mozione di sfiducia: firmata da un minimo di parlamentari; tot di tempo tra sottoscrizione e voto della mozione; maggioranza relativa in Italia mentre assoluta in Francia e Germania; voto palese. Se la mozione viene respinta non può essere ripresentata. - questione di fiducia: è il Governo a mettere in discussione la fiducia. Il governo presenta un provvedimento/disegno di legge al Parlamento, approvazione o non approvazione significa non caduta o caduta del governo. Parlamentarismo razionalizzato: forma di governo che si impegna a garantire una elevata stabilità di governo. I meccanismi attraverso il quale un governo può essere sfiduciato (mozione di sfiducia) sono attivabili soltanto a seguito del raggiungimento di particolari maggioranze. Per evitare che le votazioni in aula sulla sfiducia si compiano a parlamento incompleto, si fanno passare 3 giorni dal momento in cui viene richiesta la sfiducia per poter compiere le votazioni. Sfiducia costruttiva: coloro che votano la sfiducia devono presentare un’alternativa valida al governo uscente. L’Italia ha una forma di parlamentarismo debolmente razionalizzata (infatti prevede che la sfiducia, per poter passare, debba ottenere solamente la maggioranza semplice). 2) Scioglimento anticipato Potere di sciogliere le Camere (o anche una sola) prima della fine del mandato e indire elezioni anticipate. Esistono due tipi di scioglimento anticipato: - Funzionale: viene attivato dal capo dello stato dopo ripetute crisi di governo, il Parlamento non è in grado di esprimere una maggioranza e quindi un Governo; - Maggioritario: viene attivato nei sistemi bi-partici per cogliere un’opportunità politica. La maggioranza, già al governo, chieda al capo dello stato di sciogliere le camere e indire nuove elezioni. Questo perché il partito in questione ha raggiunto un così alto consenso popolare che vuole a tutti i costi riaffermare al più presto la propria supremazia. Le Camere possono essere sciolte da: - Capo dello Stato - Capo del governo - Atto misto - Auto-scioglimento 3) Ruolo del Capo dello Stato Nelle forme parlamentari moniste il capo dello stato non ha funzioni di indirizzo politico. Le sue funzioni principali sono di essere garante della costituzione e moderatore della vita politica. Il suo è un “potere neutro”. Il capo dello stato può essere monarchico o repubblicano (investitura popolare diretta o indiretta). Due tipologie di parlamentarismo: - a prevalenza del Parlamento: sistema politico multipolare, governi di coalizione, la partita politica si combatte in parlamento; - a prevalenza del Governo: sistema politico bi partitico, sistema maggioritario. Stretta connessione tra forma di governo e sistema elettorale: - sistema elettorale maggioritario: Primo ministro è il leader del partito vincitore, sistemi politici bi-partitici, coalizione pre-elettorali; - sistema elettorale proporzionale  sistemi politici multipartitici, coalizioni post-elettorali, Primo Ministro non è sempre il leader di partito ma scelto dopo le elezioni e quindi l’accordo tra i partiti. Regno Unito PARLAMENTARISMO MONISTA, no costituzione scritta (flessibilità parlamentare britannica), PARLAMENTARISMO A PREVALENZA del GOVERNO. - Bipartitismo (recentemente in crisi: partiti territoriali e partito liberal-democratico) FORMAZIONE DELLE CAMERE: Sistema bicamerale fortemente differenziato. - Camera dei Comuni: viene eletta direttamente dai cittadini e ha un forte potere legislativo (per esempio solo la camera dei comuni può votare la fiducia / sfiducia al governo) - Camera dei Lords: non viene eletta dai cittadini (vengono scelti dal Re) e ha poteri legislativi fortemente ridotti (per esempio non può pronunciarsi sulle leggi in materia economica e non può votare la fiducia / sfiducia al governo). FORMAZIONE DEL GOVERNO: Il Re elegge il Governo sulla base della maggioranza politica creatasi a seguito delle elezioni (dunque il Re ha il mero compito di ratificare la volontà popolare). Necessaria la fiducia della Camera dei Comuni. Il Governo è composto da: - Primo Ministro: ha un ruolo di prim’ordine, propone la nomina o la revoca dei vari ministri (i quali sono circa 100); - Consiglio dei ministri: composto da 100 ministri; - Cabinet: composto dai collaboratori più stretti del PM. Sistema britannico è anche chiamato Premierato: - Sistema politico bi-partitico; - Sistema elettorale maggioritario - Primo ministro è il leader del partito e può revocare i ministri Scioglimento anticipato delle Camere: Lo scioglimento anticipato delle camere era un istituto che sino al 2011 poteva essere attivato a piacimento del Primo Ministro, a seconda che questo fosse forte nei sondaggi per poter riconfermare la poltrona o meno. Nel 2011 è stata introdotta una legge che permette di attivare questo istituto soltanto se 5 anni di legislatura e c’è stata una restrizione della possibilità di ricorrere allo scioglimento anticipato. Governo ombra: partito che ha perso le elezioni ha un governo ombra, con primo ministro ombra che si occupano di fare un’opposizione mirata evitando il dominio della maggioranza. Germania PARLAMENTARISMO MONISTA e A PREVALENZA PARLAMENTARE. - sistema multi-partitico - sistema elettorale proporzionale (con soglia di sbarramento al 5%) La forma di governo tedesca è spiegata all’interno degli art. 63 – 64 del Grundgesetz, la costituzione tedesca. FORMAZIONE DELLE CAMERE: Sistema di bicameralismo imperfetto Bundestag  equivale alla nostra Camera dei deputati ed è formata dai parlamentari eletti nelle elezioni (camera bassa). Elegge il cancelliere tedesco a maggioranza assoluta. Bundesrat  equivale al nostro Senato ed è formata dai rappresentanti dei vari lander tedeschi. “Potere integrativo” rispetto a quello principale che invece è esercitato dal Bundestag. FORMAZIONE DEL GOVERNO: Il capo del Governo è il Cancelliere, che ha una posizione di comando sugli altri ministri, è il vero detentore della funzione di indirizzo politico e della funzione di scelta / revoca dei ministri. La nomina del Cancelliere avviene in questo modo: 1) il Presidente della Repubblica propone un nome, che viene sottoposto al voto del Bundestag (che ricordiamo è l’unica camera che può votare la fiducia – sfiducia al cancelliere)  Se la votazione ottiene la maggioranza assoluta in Parlamento, allora il Presidente della Repubblica nomina il Cancelliere; 2) se non viene raggiunta la maggioranza assoluta sarà il Bundestag a proporre un altro nome, poi nuova votazione a maggioranza assoluta; 3) se anche in questo caso non viene raggiunta una maggioranza assoluta, si procede con una terza votazione tra il candidato scelto dal PDR e quello scelto dal Bundestag. 4) Se nessuno dei due ottiene la maggioranza assoluta viene eletto quello che ottiene più voti (maggioranza relativa). In questo caso il PDR può decidere se: - ratificare la scelta del parlamento; - sciogliere le camere e indire nuove elezioni. (Nella storia tedesca il cancelliere, per ora, è sempre stato eletto a maggioranza assoluta). SCIOGLIMENTO DELLE CAMERE: Il Bundestag può essere sciolto anticipatamente in due casi: 1) L’elezione di un cancelliere a maggioranza relativa (In tal caso il PDR può decidere di scioglierlo). 2) Mancata approvazione della questione di fiducia. La forma di governo tedesca è altamente razionalizzata, ovvero caratterizzata da una serie di meccanismi volti a rendere più stabile la forma di governo parlamentare. Tra i meccanismi utilizzati dall’ordinamento tedesco per rendere più stabile l’azione di governo vi sono:  mozione di fiducia costruttiva: se il Bundestag vuole sfiduciare o votare contro il cancelliere scelto dal PDR, deve prima presentare un’alternativa;  questione di fiducia: può essere posta dal Cancelliere per sapere se ha ancora la fiducia del parlamento, se la questione di fiducia non ottiene la maggioranza assoluta da parte del Bundestag, quest’ultimo ha 21 giorni di tempo per eleggere a maggioranza assoluta un nuovo Cancelliere altrimenti, se non riesce in questo tentativo, il Presidente può sciogliere il Bundestag e tornare al voto oppure dichiarare lo stato di emergenza legislativa;  stato di emergenza legislativa: dichiarato dal Presidente della Repubblica su richiesta del Governo con assenso del Bundesrat. Lo stato di emergenza legislativa può accadere in due casi: 1) il Bundestag respinge un progetto di legge dichiarato urgente dal governo; 2) mancata approvazione della questione di fiducia.  rigide condizioni sullo scioglimento anticipato: solo se il Cancelliere non ha ottenuto la maggioranza assoluta oppure non è stata votata la questione di fiducia;  sistema elettorale partiti piccoli non entrano in Parlamento, sbarramento al 5%;  sistema politico con multipartitismo temperato e accordi di coalizione. Spagna La Spagna prevede un sistema elettorale proporzionale, ma allo stesso tempo sistema politico bi-partitico. FORMAZIONE DELLE CAMERE: Bicameralismo imperfetto, Camera dei deputati (camera bassa): eletta direttamente dai cittadini, elegge a maggioranza assoluta il governo; Senato (camera alta): 266 senatori, 208 eletti dai cittadini e i restanti 58 eletti dalle regioni autonome. FORMAZIONE DEL GOVERNO: 1) Il Re, previe consultazioni, propone il Presidente del Governo; 2) il Congresso dei Deputati la fiducia a maggioranza assoluta, se non si raggiunge la maggioranza assoluta, trascorse le 48 ore dal primo voto, può votare a maggioranza semplice; 3) se il voto (a maggioranza assoluta o a maggioranza semplice) va in porto il Re nomina il Presidente del Governo e, su proposta di questo, nomina i ministri.
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