Scarica Fango di Niccolò Ammaniti e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura Contemporanea solo su Docsity! Fango Fango è una raccolta di racconti metropolitani ambientati a Roma (e uno solo a Londra) e vi sono 6 racconti: “L’ultimo capodanno dell’umanità”, “Rispetto”, “Ti sogno, con terrore”, “Lo zoologo”, “Fango” e “Carta e ferro”. Ammaniti sceglie di descrivere la gente comune dei reparti urbani e le loro storie. La follia, la violenza come forma di potere, la malavita e la morte spettacolarizzata sono i caratteri fondamentali su cui si fondano questi racconti. Il tutto segue un unico filo conduttore, quale il degrado inesorabile dell’individuo contemporaneo. I protagonisti dell’opera di Ammaniti vivono situazioni atipiche, tutte intrise di violenza e sangue, situazioni in cui più o meno volontariamente si svela il lato oscuro dell’essere umano, cruento ma allo stesso tempo grottesco. Realtà e fantasia si fondono fino a ricreare il ritratto di una società moderna verosimile, dotata di sfumature, debolezze, vizi e virtù. In ogni personaggio di Fango c’è qualcosa di riconoscibile, che si può ricondurre a noi stessi e alla realtà che ci circonda quotidianamente. Lo stile è ritmato e veloce, per niente prolisso: spiega e descrive con pochi aggettivi, rendendo l’idea in maniera immediata, usando termini del nostro quotidiano. È come una presa diretta sulla vita caotica della metropoli, niente filtri, niente censure, risaltando l’istantaneità dei fatti è il cardine e la durezza con cui sono narrate le vicende. Gli elementi splatter con cui Niccolò Ammaniti descrive minuziosamente i raptus omicidi di Giulia in L’ultimo capodanno dell’umanità e dei tre ragazzi in Rispetto rendono Fango un’opera simile ai film di Tarantino, esageratamente sanguinosa. I personaggi si trasformano in maschere in certi tratti del racconto: sono tristi, bestiali nei loro atti di violenza, privi di umanità, ma sono anche ridicoli e grotteschi, esagerati in certi caratteri della loro persona. Alcuni potrebbero definire Fango come un’opera un po’ troppo sopra le righe, ma se si riflette bene, non è poi così lontano dalla realtà dei fatti. Basta sfogliare i quotidiani per cogliere questo ritratto sociale, leggermente calcato ma per niente surreale. “L’ultimo capodanno” Ad una lettura superficiale può sembrare un testo di puro divertimento, tanto è paradossale e inverosimile. In realtà, i personaggi e le ambientazioni sono magistralmente calate nella quotidianità di Roma. La storia inizia e si conclude la notte di un capodanno, in uno di quei comprensori che circondano Roma. Ne sono protagonisti diversi personaggi con storie che si intrecciano le une alle altre. E' rappresentata un’umanità varia: dal gigolò nostrano alla nobile duchessa anziana, al borghese adultero e masochista, ai due tossici fuori di testa, alla bella Giulia che si vendica del tradimento del marito, alla tradizionale famiglia borghese e la banda dei nolani.