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Fascismo, Nazionalsocialismo e Stalinismo: Regimi Totalitari del XX Secolo, Appunti di Storia

Storia del XX secoloStoria dell'EuropaStoria politica

La nascita e lo sviluppo dei regimi totalitari di fascismo, nazionalsocialismo e stalinismo in europa tra le due guerre mondiali. La genesi di questi sistemi politici, della loro consolidazione e della repressione dell'opposizione. Vengono inoltre analizzate le differenze e le somiglianze tra questi regimi, nonché le loro politiche economiche e sociali.

Cosa imparerai

  • Come ha Stalin consolidato il suo potere in Unione Sovietica?
  • Come ha iniziato il regime fascista in Italia?
  • Come si è sviluppata la politica economica del nazionalsocialismo in Germania?

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 23/05/2022

gianmarco-de-benedetto
gianmarco-de-benedetto 🇮🇹

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Scarica Fascismo, Nazionalsocialismo e Stalinismo: Regimi Totalitari del XX Secolo e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! FASCISMO Inizialmente il fascismo era un regime conservatore in grado di mettere il paese al riparo da sconvolgimenti rivoluzionari. Mussolini oscillava tra legalità e illegalità e utilizzava la violenza come arma politica. Nel 1924 venne pubblicato il listone che comprendeva i fascisti e gli alleati e ottenne la maggioranza assoluta nelle prime elezioni a sistema maggioritario. Nel 1924 Matteotti venne rapito e ucciso dai fascisti perché aveva denunciato i brogli elettorali e il governo di Mussolini barcollò sotto il peso di una condanna generale. La crisi venne risolta dal momento in cui Mussolini assunse la responsabilità politica e morale dell'accaduto definiva così l'equivoco e si apriva la dittatura. Nel 1925 vennero promulgate le leggi fascistissime che trasformarono lo stato liberale nella dittatura. Il tribunale speciale per la difesa dello Stato mise a tacere ogni opposizione e il suffragio universale venne sostituito dalla legge elettorale plebiscitaria. Il centro della vita politica fu monopolizzato dal partito fascista che si trasformò in una struttura burocratica che interveniva in ogni aspetto della vita sociale. Fu abolita anche la libertà sindacale e sostituita con il regime corporativo. Il regime fascista utilizzò la manipolazione del consenso e infatti vennero fascistizzate le istituzioni esistenti come la scuola, la stampa e il cinema e vennero create delle organizzazioni sportive. Decisiva per il consenso fu la politica religiosa del regime che ebbe successo grazie alla stipula di patti lateranensi tra lo stato italiano e il Vaticano. Il fascismo per quanto riguarda la politica economica seguì una linea dirigista. il settore industriale conobbe infatti un certo sviluppo mentre quello agricolo attraversò una stagnazione nonostante la battaglia del grano e la bonifica integrale. Inoltre la politica economica fu penalizzata da quella di autarchia eseguita nei secondi anni 30. La politica coloniale riprese attivamente con obiettivi di acquisizione del consenso in campo internazionale. Nel 1938 il fascismo propose una legislazione razzista e antisemita, si volevano affermare i caratteri totalitari del regime. La legislazione razziale va vista come il frutto più estremo della cultura e della mentalità antidemocratica. l'opposizione al fascismo non si spense mai del tutto, infatti durante il periodo della dittatura ebbe vita il fenomeno del fuoriuscitismo. le formazioni politiche che intervennero maggiormente contro il fascismo furono giustizia e libertà e il partito comunista. La forma di opposizione espressa fu di natura culturale e morale che ebbe in Benedetto Croce il più grande esponente. Il mondo cattolico dopo i patti lateranensi si suddivise tra sostenitori e critici del fascismo che però non riuscirono mai a dar forma al loro dissenso politico. IL NAZISMO Alla fine della guerra cessò di esistere l'impero austro ungarico dove l'Austria divenne una Repubblica democratica in cui le maggiori forze politiche erano il partito socialdemocratico e quello cristiano sociale. In Ungheria si instaurò una Repubblica sovietica che venne rovesciata da un colpo di Stato dell'ammiraglio Horthy. La Germania uscì dal conflitto sconvolta economicamente e nelle sue istituzioni, nel 1918 venne proclamata la Repubblica guidata da Ebert. La sinistra tedesca ebbe gravi contrasti interni fra il programma riformista del partito socialdemocratico e l'ipotesi rivoluzionaria della sinistra comunista. Nel 1919 l'insurrezione comunista venne repressa dall'esercito della destra reazionaria in un bagno di sangue. La vittoria elettorale del partito socialdemocratico e la politica riformistica non bastarono ad assicurare stabilità a un paese in crisi. La nuova Repubblica si diede così una costituzione che trasformava la Germania in uno strato parlamentare federale. La Repubblica di Weimar affrontò una crisi politica ed economica incredibile e la pace punitiva imposta alla Germania aumentava la violenta protesta della destra nazionalista. Nel 1924 la situazione si stabilizzò grazie agli aiuti economici statunitensi e al trattato di Locarno con la Francia che riconsegnava i confini stabiliti a Versailles. Hitler dopo aver aderito al partito nazionalsocialista dei lavoratori si fece notare per la prima volta con un fallito colpo di Stato a Monaco nel 1923. Da quel momento però la sua ascesa politica fu incredibile fino ai primi successi elettorali che lo porteranno nel 1933 alla cancelleria. Il suo successo si deve soprattutto all' ideologia nazionalsocialista che mescolava ai sentimenti nazionalisti per la guerra che si era persa, la polemica contro la democrazia e un socialismo fondato sull’esaltazione della comunità di popolo e soprattutto l'antisemitismo dove l'ebreo era il capro espiatorio di tutte le tensioni ed era rappresentato dalla sua razza inferiore. Così la classe dirigente iniziò a vedere nella figura di Hitler la formazione politica che poteva realizzare un progetto di restaurazione. Hitler acquistò popolarità grazie ai comizi e violenze ma la crisi economica del 1929 interruppe la ripresa della Germania e distrusse l'equilibrio dei governi di coalizione. Quindi dirigenti pensarono di poter fare del nazismo il nuovo blocco politico conservatore e le gerarchie militari apprezzarono il pensiero della conquista di uno “spazio vitale” per la Germania. Nel 1933 Hitler viene nominato cancelliere, assunse i pieni poteri e instaurò la dittatura cancellando tutte le libertà democratiche. Lo stato nazista cancellò ogni autonomia degli organismi istituzionali identificandosi nel Fuehrer. Armi propagandistiche furono il culto del lavoro e l'esaltazione della comunità e inoltre una efficace opera di propaganda assicurò la manipolazione delle coscienze. Nel 1935 vennero pubblicate le leggi razziste di Norimberga e fu dato inizio alla persecuzione fisica contro gli ebrei. L'economia nazista era di tipo dirigista e favorì lo sviluppo del capitalismo monopolistico specialmente dell'industria pesante e chimica. Lo stato promosse un vasto programma di opere pubbliche e perseguì due obiettivi che erano la crescita economica e la preparazione del paese ad un nuovo conflitto militare necessario per conquistare quello spazio vitale.
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