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FEDERICO BARBAROSSA TENTA
DI RAFFORZARE L'IMPERO
Prima della nomina a imperatore di Federico
Barbarossa, i Comuni italiani del Centro-nord si
erano resi indipendenti perché il potere
dell'imperatore Enrico W si era indebolito per
due motivi:
2- Affermazione in Germania di due
schieramenti politici. guslfi e ghibellini
La nomina di Federico | di Svevia detto il
- i ina dei Barbarossa. legato da parentela a
T-bunao scontro con il Paes e ls nomina dei Pimembe e eden LEO le ini delle
° lotte politiche in Germania = spinse
l'imperatore chiamato anche da Pap
Adriano IV 3 venire in italia per
riassumeme il controllo.
Nel 1154 d Barbarossa scese nella penisola, si tece incoronare re d'Italia a Pavia e con la torza di un grosso esercito alle spalle convoca |
Comuni a Roncaglia, afferma che i Comuni non avrebbero più potuto bartere moneta e. all'opposizione di alcune città, rase al suolo Milano
per punizione. A Roma ristabili l'autorità papale e fece condannare all'impiccagione il monaco Araldo da Brescia che aveva assunto la
guida del Comune. Il coinvolgimento del Papa nella lotta dei Comuni portò anche in Italia la contrapposizione fra guelfi {sostenitori del
papato) , ghibellini (sostenitori dell'imperatore). Nel 1158 Federico Barbarossa stabili che in ogni città si insediasse un governatore imperiale.
proibendo altre forme di governo. Dopo che Crema e Milano furono rase al suolo, ventidue cità dell'Italia settentrionale disdero vita ad
uniallsanza contro l'imperatore chiamata lega Lombarda distro giuramento a Pontida nel 1167. Nella battaglia di Legnano(1178) l'esercito
lombardo sbaragliò la cavalleria di Federico Barbarossa riportando una vittoria clamorosa.
La pace di Costanza(1183) concedeva ai Comuni il diritto di governarsi autonomamente pur riconoscendo l'appartenenza all'impero.
Federico Parbarosza mori nel 1190 durame a terza crac Adriano IV della “questione normanna” perché il Papa era preoccupato
della crescita della potenza normanna nel Sud-italia. Durante la prima discesa dell'imperatore in Italia, non potendo attaccare la monarchia
normanna per l'esplosione di una rivolta in Germania, toccò al Papa riavvicinarsi ai normanni riconoscendo i loro diritti sul Regno nell'Italia
meridionale(accordo di Senevento. 1156). Fu solo nel 1186. poco prima di morire, che Federico Barbarossa risolse la questione normanna
combinando in matrimonio il proprio figlio Enrico VI con Costanza d'Altavilla, l'erede del regno normanna in Sicilia. Purtroppo Enrico VI
incontrò molte difficoltà ad ottenere la corona del Regno di Sicilia, perché Tancredi. nipote del defunto re normanno rivendicava il trono per
diritti dinastici essendo appoggiato anche dal papa. Tancredi però mori improvvisamente nei 1194 ed Enrico VI fu incoronato re a Palermo. Il
progetto di realizzare un vasto impero mediterraneo della Casa di Svewia fu vanificato innanzitutto dal papa e in seguito dai feudatari
tedeschi e dai Comuni italiani, che pretendewano una certa autonomia. Questo grande sogno fini nel 1197 con la morte di Enrico VI, che
segnò una grave crisi nell'Impero avendo l'imperatore un figlio di tre annijil futuro Federico II). In questa situazione i ghibellini con Filippo di
Svewia. fratello di Enrico 1 si scontrarono con i guelfi capitanati da Ottone di Brunswick della Casata di Baviera. indebolendo l'impero e
facendo si che. nel 1198 divenne pontefice Innocenzo Ill
IL PAPATO
DI
INNOCENZO
Il
Innocenzo Ill chiamato Lotario della famiglia potente dei Conti di
Segni divenne papa, con voto unanime, a soli 37 anni Uomo colto,
molto prestante fisicamente e con sguardo austero. aveva
denunciato l'immoralità degli vomini e anche dello stesso clero
prendendosela cen i vizi della società e dicendo che gli omini sono
peccatori perché preferiscono i beni mondani a quelli celesti e quindi
spetta alla Chiesa imporgli una via di salvezza; portando in una
lettera nel 1198 una metafora sscondo cui: il potere temporale
derivava da quello spirituale così come la luna riceveva la luce dal
sola. a con le parole ‘nulla deve sfuggire alle cure a al controllo del
successore di Fietro” espresse la volonta di porre il papato al di
sopra di ogni altro potere controllando l'intera cristianità.
LA POLITICA
TEOCRATICA DI
PAPA
INNOCENZO III
L'obiettivo di Innocenzo Ill di assogettare l'intera cristianità alla politica teocratica del
papato divenne evidente quando anziché appoggiare l'incoronazione di Federico di
Svevia, che gliera stato affidato dalla madre Costanza al momento della sua monte
decise di appoggiare la candidatura di Ottone di Brunswick a imperatore in cambio di
queste garanzie una piena sovranta del papato s Roma e sui terreni ponifici cercando
i intervenire in modo diretto = autoritario anche nelle vicende dell'impero. Innocenzo lil
nel 1200 poté incoronare Ottone di Brunswick a Fioma con il nome di Ottone IV.
Purtroppo però Ottone, non tenendo fede ai patti stipulati invase i territori pontifici e
tentò di conquistare l'Italia meridionale, incontrando la scomunica del papa nel 1210,
riconoscendo questa volta del giovane Federico di Svevia come candidato al trono
imperiale. Espiose allora un confiltto che vide: da una pane l'imperatore Ontone allearsi
con il re d'Inghilterra, Giovanni Senzaterra e dall'altra Federico di Svevia appoggiato dal
sovrano francese Filippo Il Augusto. La battaglia di Bouvines nel 1214 vide la sconfitta di
Ottone che fu costretto a ritirarsi nei suoi possedimenti dove morì qualche anno dopo.
La politica teocratica di Innocenzo Ill giunse in questi anni al culmine perché non solo
l'imperatore, ma anche dl re d'Inghilterra e quello d'Aragona si erano dichiarati suoi
vassalli e il re francese e quello del Portogallo erano stati battuti.