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Federico II Di Svevia, Dispense di Storia Medievale

Federico II Di Svevia e nascita dei Ducati.

Tipologia: Dispense

2019/2020

Caricato il 14/12/2020

dani543
dani543 🇮🇹

4.3

(4)

11 documenti

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Scarica Federico II Di Svevia e più Dispense in PDF di Storia Medievale solo su Docsity! FEDERICO II DI SVEVIA Federico I detto Barbarossa, Imperatore di Germania, scese in Italia con tre obiettivi:  Riaffermare il primato dell‟Impero sul Papato.  Assoggettare i Comuni del nord Italia, la cui autonomia diventava pericolosa.  Impadronirsi dell‟Italia meridionale. Riuscì solo in quest‟ultimo obiettivo, ricorrendo alla diplomazia, e cioè al matrimonio tra figlio Enrico e Costanza d‟Altavilla, a estendere la sovranità imperiale sul Regno di Sicilia. Federico I Barbarossa, miniatura del 1188 • Nel dicembre del 1194 Costanza d'Altavilla, ormai quarantenne, in viaggio attraverso la Marca d'Ancona per raggiungere in Sicilia il marito Enrico IV, fece sosta a Jesi, dove il giorno dopo Natale, dava alla luce Federico II. • Poiché Costanza non era più giovanissima, per togliere ogni sospetto d'inganno, leggenda vuole che il parto avvenisse sotto un padiglione innalzato nell'attuale piazza del duomo, presenti baroni e gentildonne. • Quattro anni dopo, a Palermo, in seguito all'improvvisa morte di Enrico IV, Federico II veniva incoronato re di Sicilia. Federico II (1220-1250) • Nipote di Federico I Barbarossa Hohestaufen (1190) • Figlio dell‟imperatore tedesco Enrico VI (1191) e re di Sicilia (1194). • Figlio di Costanza d‟Altavilla (francese) ultima erede dei Normanni. • Nipote per parte di madre, di Ruggero II re di Sicilia (morto nel 1154) • Federico II regnò per 35 anni (1215-1250) • Fu un monarca “assoluto”, ossia lo stato da lui creato era unificato dalla propria autorità. • Ebbe la consapevolezza di riunire sotto la propria autorità, entità politiche diverse (Germania, Regno Italico, Regno di Sicilia). • Pur essendo un sovrano assoluto, Federico ebbe conoscenza della importanza delle leggi, per la formulazione delle quali si ispirò al diritto romano. • Nel 1224 fondò l’Università di Napoli, anche per favorire lo studio del diritto stesso. • Nel 1231 promulgò «Le Costituzioni di Melfi». «Le Costituzioni di Melfi» • Così dette dalla città di Melfi in cui vennero emanate nel 1231. Erano leggi che limitavano il potere dei feudatari, della Chiesa e delle singole città a favore del potere assoluto di Federico II. • Lo scopo era soprattutto quello di ricercare la pace nel regno, grazie alla quale garantire un progresso dell'economia che potesse incrementare le risorse finanziarie necessarie alla politica imperiale. • Le Costituzioni affrontarono per la prima volta il problema sanitario con la regolamentazione delle attività di pulizia delle città (butti) e delle botteghe artigiane conciarie. Federico II conosceva diverse lingue… – Francese – Tedesco – Provenzale – Latino – Arabo – Greco – Volgare siciliano • Federico II si circondò di dignitari di fede musulmana • Prese dall‟Islam il rifiuto del ceto sacerdotale • Fece sua l‟idea islamica secondo cui l‟imperatore è vero rappresentante di Dio, suprema autorità politica e religiosa a cui qualunque sacerdozio è subordinato Spada da cerimonia di Federico II. Impugnatura ed elsa di legno rivestito di pergamena d’oro; il fodero è di lino (era una spada da cerimonia, non da combattimento, quindi si è scelto forse un materiale leggero per non impacciare i movimenti del sovrano durante la cerimonia), con applicazioni di placche smaltate, perle e pietre preziose. Componente araba Componente Romana • Federico II si ritenne erede degli imperatori romani. • Secondo le indicazioni del Codice di Giustiniano, considerò se medesimo come “lex animata”, cioè legge vivente, detentore supremo del diritto di fare le leggi (fonte del diritto). La terza moglie di Federico di Svevia, Isabella d'Inghilterra (1214 -1 dicenbre 1241), era sorella del re d'Inghilterra Enrico III e morì di parto a Foggia nella domus federiciana a soli ventisette anni. Isabella è sepolta nella cripta della cattedrale di Andria Componente Cristiana • Condivide il pensiero di Agostino: lo Stato è voluto da Dio per correggere i peccatori • Lo Stato è però anche strumento di redenzione • A capo dello Stato vi è l’imperatore, un nuovo Adamo senza peccato, che non ha bisogno della disciplina delle leggi • Inoltre l‟imperatore è come Cristo, una specie di nuovo Messia Regno di Sicilia • Riaffermò l’autorità regia contro privilegi feudali e autonomie cittadine. • Riprende la politica accentratrice dello stato normanno. • Limita le autonomie comunali ed esercita un decisivo controllo sulla feudalità. • Limita il potere della chiesa. • Esercita un rigido fiscalismo attraverso i suoi funzionari, e la sua burocrazia , realizzando alcuni dei caratteri dello stato moderno accentrato e non più dipendente dalla feudalità spesso insicura e infedele. Al fine di superare la mancanza di oro nella monetazione, Federico II fece circolare pezzetti di cuoio con il proprio timbro, dando loro un valore corrispondente agli aurei già coniati dalla sua zecca: una vera e propria anticipazione della nostra carta moneta. La miniatura mostra alcuni militi imperiali intenti a riscuotere la paga in monete di cuoio ( codice Chigi, Biblioteca Apostolica Vaticana ) Regno italico • Nel resto d‟Italia, Federico II tentò l‟accentramento amministrativo. ma si scontrò con i Comuni e il Papato. • Nel 26 convocò una Dieta a Cremona, filo-imperiale, per riaffermare autorità sulla Lombardia. • La Lega Lombarda impedì tale riunione. • Gli alleati dell’imperatore sono quei ghibellini che si erano sempre appoggiati alla potenza sveva, ma non certo per cederle parti di potere. • A Cortenuova (1237) Federico II ottiene la sua maggior vittoria. Battaglia di Parma del 1248 • Scomparso Innocenzo III, promise al piu‟ cedevole Onorio III di non unire Impero Germanico e Regno di Sicilia. • Nel 2017 non partì per la promessa crociata . • Nel 1220 riuscì a farsi incoronare dal Papa in cambio della promessa di partire per la Crociata e di un aiuto contro gli eretici. Onorio III approva la Regola di San Francesco - Particolare (Illustrazione di Giotto - Chiesa Superiore - Assisi - Italia) Pergamena, mm 294/305x425/444, munita di sigillo d'oro ASV, A. A., Arm. I-XVIII, 26 Giuramento di Federico II al papa Onorio III, con il quale il sovrano promette di proteggere e conservare alla Chiesa i suoi possedimenti, di difendere il regno di Sicilia e di confermare tali impegni appena ottenuta la corona imperiale.(Haguenau, settembre 1219 + sigillo d'oro) Federico II, mirava in quanto re di Sicilia, a mantenere rapporti di buon vicinato con i sultanati islamici, data anche la turbolenta inaffidabilità dei baroni franco-siriaci che controllavano quel che ancora restava del regno “crociato” di Gerusalemme. • Il conflitto tra il papato e Federico, cessò a causa della morte di Gregorio IX. • Il nuovo papa, Innocenzo IV, al Concilio di Lione (1245) lo processò e condannò come spergiuro, nemico della Chiesa, sospetto di eresia e lo depose quale imperatore. • Le forze anti-imperiali rialzarono la testa: fu sconfitto a Parma (48) e a Fossalta (49), ove suo figlio Enzio venne fatto prigioniero. Nel 1250 Federico morì a Castel Fiorentino, in Puglia, per una grave forma di peritonite. Una versione della sua morte di parte guelfa, afferma che il figlio Manfredi, lo soffocò. Corrado era il suo successore, ma il Papa non riconobbe il testamento e lo scomunicò. Anche Corrado morì, quattro anni dopo, di malaria. Federico venne sepolto in un sarcofago di porfido rosso, come la tradizione vuole si faccia per gli imperatori, conservato all‟interno della Cattedrale di Palermo, dedicata alla Vergine Maria Santissima Assunta. Dante lo condanna all’Inferno perché miscredente (canto X, cerchio degli eretici) Il pensiero della morte non pare di quelli che frequentassero la mente di Federico di Svevia. Eppure quest‟uomo, che per tutta la vita si comportò come se non dovesse morire mai, si era preparata la tomba da qualche tempo: un sarcofago di porfido rosso fatto venire a Palermo da Cefalù dove l‟aveva trovato vuoto, con le tombe che il nonno Ruggero II aveva dato a sé e ai suoi, quando vi aveva eretto quel duomo, in scioglimento di un voto.
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