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Fichte, Schelling, Hegel, Appunti di Filosofia

analisi del pensiero filosofico in età Romantica con approfondimento su Fichte, Schelling ed Hegel

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 24/03/2019

ecorsi
ecorsi 🇮🇹

4.7

(12)

13 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Fichte, Schelling, Hegel e più Appunti in PDF di Filosofia solo su Docsity! FILOSOFIA ROMANTICISMO In un primo momento coinvolge solo l’ambito letterario (sturm und drang) poi si estende anche a quello filosofico e artistico TEMATICA PRINCIPALE condanna radicale dell’illuminismo per via dei presupposti ideologici che ha posto per attuare la rivoluzione francese, presupposti che ne hanno causato la degenerazione. ERRORI DI INTERPRETAZIONE La posizione della cultura romantica difronte all’illuminismo è stata interpretata male (2 errori) 1. Restaurazione il romanticismo è vista come un’epoca reazionaria perché condanna la svolta illuministica. È sbagliato perché il romanticismo non condanna gli ideali liberali e democratici in sé per sé bensì la modalità di applicazione illuministica di essi. 2. “La distruzione della ragione” testo emblematico di critica al romanticismo in cui Lukàcs teorizza che il romanticismo sia la conseguenza della frammentazione politica della Germania e che cerchi quindi, attraverso una rivoluzione spirituale, di colmare il vuoto politico. È sbagliato perché il romanticismo si diffonderà in tutta Europa anche laddove non vi era tensione politica. CONCLUSIONE il romanticismo = RISCOPERTA DELLA DIMENSIONE PASSIONALE CRITICA ROMANTICA vs ILLUMINISMO critica basata sul concetto illuministico di ragione: 1. RIDUTTIVISMO= la realtà complessa è ridotta ad una sola componente, quella razionale, che porta l’illuminismo a porre come ideale umano un uomo incompleto perché privato dei 3 fondamenti gnoseologici: • natura passionale: l’uomo deve rapportarsi alla natura in modo pampsichistico non mediante una concezione di separazione-dominio • natura creativa: l’arte non può essere colta attraverso una concezione illuministica della ragione • natura spirituale: la natura spirituale è intrinseca all’uomo, negandogliela lo si rende incompleto 2. FENOMENISMO= secondo l’illuminismo: RAGIONE+ REALTÀ FENOMENICA= CONOSCENZA (rifiuto metafisica). secondo il romanticismo: RAGIONE + METAFISICA= CONOSCENZA (rifiuto realtà fenomenica perché limita la conoscenza umana in quanto non le consente di elevarsi oltre la sfera razionale). 3. IMPOSTAZIONE ANALITICA= gli illuministi analizzano la realtà scomponendola in fattori primi (metodo analitico). I romantici sostengono invece la necessità di cogliere la realtà come un tutto unitario (metodo sintetico). Per questa ragione secondo i romantici la rivoluzione francese ha fallito il metodo analitico promuove l’individualità e porta quindi l’uomo ad agire per la libertà in senso individualistico. Al contrario la sintesi porta l’uomo ad agire per la libertà non in quanto singolo ma in quanto parte di una collettività. (il principio è corretto, la modalità sbagliata). 4. ANTISTORICISMO= duplice critica • Infondata l’illuminismo è indifferente alla realtà storica in quanto non tiene conto della sua imprevedibilità • Fondata l’illuminismo pone a modello universale determinati fenomeni storici senza considerare la variabile fondamentale del contesto. Tuttavia i romantici si pongono dinanzi alla storia con un atteggiamento giustificazionista ritengono necessario il corso degli eventi. Al contrario, la razionalità illuminista consente di analizzare la storia in modo critico. L’IDEALISMO TEDESCO • ETIMOLOGIA= approccio filosofico che pone al di sopra della realtà materiale una qualche forma di realtà ideale\spirituale • ACCEZIONE SETTECENTESCA= approccio filosofico che pone la realtà come idea (immagine) del soggetto. Secondo quest’ultima accezione esistono due tipologie di idealismo: 1. IDEALISMO PROBLEMATICO= la realtà esiste sia come rappresentazione dell’io (dimensione soggettiva) sia come realtà materiale a sé stante (dimensione oggettiva). 2. IDEALISMO DOGMATICO= la realtà esiste solo come rappresentazione dell’io (dimensione soggettiva) FICHTE 1762-1814 Introduzione in un primo momento condivide pienamente il pensiero di Kant ma poi, trovandosi al centro di una accusa di ateismo e vedendo emergere l’idealismo di Schelling, opera una svolta della propria concezione filosofica: passaggio da IMMANENTISMO ATTIVISTICO a IDEALISMO TRASCENDENTALE SOGGETTIVISTICO ASSOLUTO TESTI 1. LA DOTTRINA DELLA SCIENZA: elaborazione di idealismo trascendentale soggettivistico assoluto 2. DISCORSO ALLA NAZIONE TEDESCA: esempio di patriottismo romantico GIUDIZIO CRITICISMO KANT Kant pone le premesse della rivoluzione copernicana filosofica ma non la attua per via del concetto di IO PENSOè il fondamento gnoseologico alla cui base c’è l’IO NOUMENICO e la REALTÀ • CREATIVITÀ è dettata dall’agire di due forze opposte: ATTRAZIONE e REPULSIONE. • ETERNO DIVENIRE. ATTRAZIONE principio dinamico REPULSIONE principio statico CONCEZIONE dell’ ANIMA= Schelling rifiuta il razionalismo empiristico dell’illuminismo e riprende la concezione pampsichistica elaborata nel rinascimento. Tuttavia si differenzia da quest’ultima: • L’anima rinascimentale anima il mondo plasmandolo • L’anima di Schelling anima il mondo muovendolo anima = attrazione e repulsione Ciascun ente naturale è caratterizzato da 3 componenti INVARIANTI: • L’anima • L’organizzazione ogni ente presenta una struttura • L’evoluzione ogni ente può sviluppare la propria potenzialità Nella natura inanimata organizzazione ed evoluzione sono determinate da enti esterni Nella natura vivente organizzazione ed evoluzione sono interne ad essa CONCEZIONE delle SCIENZE= non sono un sapere pratico ma lo strumento per giungere all’essenziale essenza = scienze naturali + metafisica Tuttavia prende in considerazione solo le teorie scientifiche che gli consentono di validare le proprie tesi es. LEGGE OSSIDAZIONE METALLI di Lavoisier: l’ossidazione è prodotta dal calore e dall’aria (non dal flogisto, sostanza in realtà inesistente gassosa invisibile che con il calore diventa liquida e quindi visibile). Di conseguenza la natura è un tutto vivente quindi Schelling approva la teoria. ULTERIORI FORZE = 1. Forze della natura inanimata: magnetismo, elettricità, chinicismo 2. Forze della natura vivente: sensibilità, irritabilità, riproduzione È possibile fare un parallelismo tra le forze • MAGNETISMO-SENSIBILITÀ = capacità di percepire l’esterno EQUILIBRIO STABILE realtà inanimataINSTABILE (qua titativamente) realtà dei fenomeni chimici e luminosi S PERMANENTE (instabilità quantit tiva e qualitativa) realtà vivente Ogni realtà vivente possiede diversi gradi di consapevolezza. Il più elevato è presente negli uomini • ELETTRICITÀ- IRRITABILITÀ = capacità di reagire • CHINICISMO-RIPRODUZIONE= capacità di combinarsi per produrre nuovi enti FILOSOFIA DELLO SPIRITO SPIRITO= nei livelli più passi della natura è pura materia, in quelli più alti è unità del tutto CONCEZIONE GNOSEOLOGICA FILOSOFIA è una forma di conoscenza limitata perché si fonda su soggetto (strutture logiche) e oggetto (realtà). Tuttavia l’assoluto è la sintesi di soggetto e oggetto la filosofia non riuscirà mai a concepire l’assoluto perché per sua natura non tende a sintetizzare i due ma a dicotomizzarli. CONCEZIONE GNOSEOLOGICA ARTE è la forma di conoscenza più elevata perché: 1. attraverso la fusione di soggetto ed oggetto riesce ad esprimere l’assoluto. 2. Visione ciclica storia umana: nella preistoria l’arte favorisce l’evoluzione civile, poi fino al ‘700 viene subordinata alla scienza, quindi ora occorre attribuirle nuovamente il primato gnoseologico. HEGEL 1770-1831 TESTI 1. LO SPIRITO DEL CRISTIANESIMO E IL SUO DESTINO (fase teologica) 2. DIFFERENZE TRA I SISTEMI FILOSOFICI DI FICHTE E SCHELLING 3. FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO (elabora il proprio idealismo distaccandosi definitivamente dalla visione di Schelling) 4. ENCICLOPEDIA DELLE SCIENZE FILOSOFICHE IN COMPENDIO 5. LINEAMENTI DI FILOSOFIA DEL DIRITTO 6. LEZIONI DI FILOSOFIA DELLA STORIA RIFLESSIONE TEOLOGICA (testo 1) Confuta le teorie illuministiche circa: • Religione rivelate • Deismo illuministico • Gli illuministi ritengono le religioni rivelate forze oscurantiste perché dogmatiche e irrazionali. Quindi: religioni rivelate ≠ deismo • Per Hegel le RELIGIONI DI POPOLO (religioni rivelate) sono la tappa primaria dei valori morali in quanto pongono i primi precetti etici. L’evoluzione di queste ha portato al CRISTIANESIMO che pone il criterio dell’universalità e dell’amore universale. L’evoluzione del cristianesimo determina il passaggio da religione a FILOSOFIA la quale pone precetti razionali basandosi sull’universalità cristiana. Di conseguenza le due religioni non sono distinte bensì legate da una continuità ANALISI DI DILTHEY Dilthey ritiene fondamentale la riflessione teologica hegeliana perché introduce 3 novità: 1. IDENTITÀ DI REALE-RAZIONALE l’illuminismo tende a contrapporre la realtà effettuale a quella ideale mentre Hegel considera l’ideale immanente nella realtà effettuale 2. GIUSTIFICAZIONISMO non bisogna GIUDICARE LA STORIA (come è proprio della critica illuminista), bisogna GIUSTIFICARLA ovvero comprendere l’elemento razionale e necessario che la determina 3. FILOSOFIA ANCILLA TEOLOGIAE la filosofia è subordinata alla religione non per importanza ma per successione cronologica EVOLUZIONE RELIGIOSA Hegel individua 3 momenti di evoluzione 1. Religioni del mondo classico: sono caratterizzate da un’innocenza felice in quanto si basano su una concezione armonica del tutto (no consapevolezza filosofica) 2. Religione ebraica: caratterizzata dalla scissione la presa di coscienza umana della propria finitudine e del male porta l’uomo a contrapporsi al divino, a scindersi dal tutto armonico (aumenta la consapevolezza filosofica) 3. Religione cristiana : caratterizzata dalla riconciliazione l’uomo, pur prendendo atto della propria limitatezza, interiorizza il messaggio divino riconciliandosi con esso. ELEMENTI DI FONDO DEL PENSIERO HEGELIANO A partire dai 3 momenti di evoluzione religiosa è possibile individuare due caratteristiche comuni a tutta la riflessione hegeliana 1. CONCEZIONE DIALETTICA TRIADICA = tutta la realtà è strutturata in: • Tesi (affermazione unilaterale e quindi incompleta) • Antitesi (affermazione unilaterale opposta alla tesi e quindi incompleta) • Sintesi (conciliazione di tesi e antitesi) 2. IMMANENTISMO = per Hegel il razionale non è trascendente (Fichte e Schelling) è immanente Cristo è il figlio di Dio in quanto sente Dio dentro di sé, non è Dio che diventa Cristo facendosi uomo (Cristo non è l’oggettivazione di Dio, è Dio che essendo immanente è percepito da Cristo) RIFLESSIONE SUL PRINCIPIO PRIMO (testo 5) “Ciò che è razionale e reale, ciò che è reale e razionale”. • RAZIONALE = il fondamento della realtà è la ragione\spirito. Esso non è astratto bensì costituisce l’ossatura del reale • REALE = la ragione\spirito per dispiegarsi in razionalità deve costantemente determinarsi in reale. Lo spirito\ragione è LIBERO è libero non perché non ha limiti ma perché è in grado di autodeterminarsi. • CONOSCENZA RAZIONALE = elabora sinteticamente i dati e porta al vero DEFINIZIONE DELLA SINTESI la sintesi opera un processo di superamento dell’unilateralità detto AUFHEBUNG corrisponde al latino TOLLERE che significa sia eliminare sia conservare. La sintesi dunque è: • Negazione del negativo (eliminare) • Inveramento del positivo (conservare) CRITICA DI FICHTE E SCHELLING FICHTE: considerando l’io puro come infinita soggettività non è in grado di dimostrare • Né come l’infinito e l’io\non-io non sono realtà opposte • Né quale sia la definizione di infinito lo streben rimane sempre incompiuto e non arriva mai ad una conciliazione tra io individuale e io puro SCHELLING: sbaglia perché concepisce l’assoluto come unità in sé a priori e non come sintesi a posteriori. Di conseguenza Schelling non riesce a spiegare • La funzione e la necessità delle realtà particolari • Le caratteristiche delle realtà particolari FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO In questo testo sviluppa una duplice analisi 1. Percorso di manifestazione dello spirito nelle coscienze individuali 2. Percorso di raggiungimento dello spirito da parte delle coscienze individuali STOICISMO sforzo di affermare la libertà non più in senso individuale (uomo contro uomo) ma in senso collettivo (umanità contro natura) SCETTICISMO negazione totale della realtà viene ridotta a pura illusione soggettiva e quindi la coscienza diventa l’unica realtà esistente. Ciò mette in crisi il criterio di verità\falsità perché negando la realtà esterna la coscienza è privata dell’autonomia. Questo porta al conflitto della coscienza con sé stessa e con le altre COSCIENZA INFELICE primo cristianesimo dalle delusioni scettiche la coscienza si consapevolizza della propria sottomissione a Dio. Da qui si sviluppa l’ASCETISMO (superamento coscienza infelice)distacco dall’io per ricongiungersi a Dio attraverso l’autoagnizione dell’elemento divino contenuto nella propria coscienza (SPIRITO INFINITO) LIBERTÀ la coscienza individuale cerca di affermarsi CONFLITTO la manifestazione della libertà porta al conflitto LAVORO conflitto e libertà dividono la società in servi (temendo la morte rinunciano alla libertà) e signori (rischiano la vita pur di rimanere liberi)il conflitto è superato dal lavoro che livella questa contrapposizione rendendo i servi consapevoli e liberi e i signori he non lavorano privi di libertà e consapevolezza COS IENZA percorso coscienze i i i ali verso l’ utoconsapev lezza AUTOCO CIENZA si articola in due triadi RAGIONE si articola in una triade 1. 2. RAGIONE CHE OSSERVA LA NATURA confuta le filosofie scientiste (studio della natura volto a comprendere l’essenza umana) ritenendo che natura e materia siano momenti inferiori allo spirito. Considera due teorie scientiste dell’epoca: la FISIOGNOMICA (volto)e la FRENOLOGIA(cranio) entrambe basate sulla capacità di comprendere a partire dagli aspetti esteriori quelli interiori. RAGIONE CHE AGISCE momento in cui afferma il primato del soggetto si concentra prima sull’etica dell’EUDAIMONISMO (è bene ciò che crea piacere) e poi sulle ETICHE UNIVERSALISTICHE (cos’è il bene in sé) RAGIONE CHE OPERA NEL MONDO consapevolezza che i valori etici si realizzano attraverso la loro concretizzazione istituzionale e giuridica (leggi) SPIR TO istituzioni politiche createsi nel corso della storia (oggettivazione o spirito) la prima organizzazione politica è l polis greca c e coniuga la libertà individuale con l’universalità della legge. La polis nasce dallo scontro tr legge della natura e legge scritt è la sintesi delle due n quanto mediante e istituzioni concretizza i principi naturali nel modo più adatto al contesto storico RELIGIONE (manifestazione spirito in dogmi e dottrine). L’autoanalisi dello spirito eseguita dalle religioni è inadeguata perché lo spirito assoluto si oggettiva nel divino anziché nelle istituzionila realtà divina è concepita come altra rispetto ai fenomeni ( la religione spiega la scissione uomo\dio in modo miracolistico) SAPERE ASSOLUTO (filosofia) la filosofia è l’unica a saper spiegare la sintesi degli opposti(realtà dello spirito) in quanto non è dogmatica ma dimostra in modo razionale
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