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Film La Favorita - parte 2, Appunti di Storia E Critica Del Cinema

analisi del film "La Favorita" - parte due. Nella parte 1 trovate anche la storia.

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 04/01/2023

giorgia-ingallinesi
giorgia-ingallinesi 🇮🇹

4

(1)

20 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Film La Favorita - parte 2 e più Appunti in PDF di Storia E Critica Del Cinema solo su Docsity! Precisazione -> Nella pellicola i Whig hanno la parrucca bianca, mentre i Tory hanno una parrucca scura (castano/nera). Con la denominazione di tory, nella vita politica e parlamentare dell’Inghilterra si distinse la corrente dei partigiani del re, della chiesa anglicana, delle tradizioni della proprietà fondiaria e del ceto rurale, in contrapposto con la corrente whig rappresentante la resistenza al sovrano, il principio di tolleranza religiosa, la città di Londra, le ambizioni e gli interessi di carattere commerciale, marittimo e coloniale. Le personalità politiche (che appaiono nel film), il Conte Godolphin e il Duca di Marlborough erano dei Tories, ma furono sostenuti dai Whigs; Harley era un Whig, ma poi preferì passare dalla parte dei Tories. Harley sarà colui che non toglierà mai la maschera e che non mostrerà mai la sua vera natura, nel film risulta essere il vero politicante. Nella pellicola la distinzione sembra molto più rigorosa, il che storicamente non è vero, le differenze non erano così profonde come vengono mostrate. Come detto precedentemente, il film è suddiviso in capitoli. La fine di ogni capitolo è caratterizzata da una schermata nera a cui si aggiunge il numero del capitolo seguente, espressamente in numero romano. Capitolo I – This mud sti nks In questo capitolo viene presentato per la seconda volta un personaggio, ossia la serva giovane e cicciottella che abbiamo già visto nell’introduzione. Quest’ultima è colei la quale all’inizio aveva condotto Abigail nella sala in cui era presente la cugina, facendole fare la prima brutta figura. Anche in questo caso, possiamo vedere come le intenzioni di questa serva siano perfide. Di fatti, con l’inganno dice ad Abigail di pulire il pavimento senza informarla di indossare i guanti, in quanto all’interno del secchio sia presente la soda caustica (altamente aggressiva sulla cute). Qui possiamo notare anche altri particolari importanti:  Il Conte Malborough (marito di Sarah) viene appellato come Primo Ministro. Questo è un falso storico, in quanto la sua carica reale fosse “Lord Gran Tesoriere”. Gli viene dato questo nome perché, dal punto di vista cinematografico, dona più enfasi al personaggio e anche perché pochi sanno cosa sia un Lord Gran Tesoriere. Questa enfasi gli viene donata anche per un altro motivo: egli non è spesso visibile all’interno della pellicola, anzi viene spesso sostituito dalla moglie.  Un altro elemento importante su cui concentrare la nostra attenzione è la libertà che Abigail si prende individualmente da un certo punto in poi. Da questo punto in poi dobbiamo osservare in maniera particolarmente interessata i due personaggi di Abigail e Sarah perché vedremo come, man mano, prenderanno due strade diverse.  Entrambe le favorite, le vediamo vestite sempre o di bianco o di nero, talvolta di entrambi i colori, gli stessi che riprendono le parrucche degli uomini, come a significare che in loro ci siano entrambi i lati di questa dualità.  Le inquadrature sono sempre dal basso, i personaggi sono schiacciati dai soffitti, deformati si usano addirittura delle lenti deformanti che danno un’impressione di rotondità che riescono a contenere una stanza che con una lente normale non riuscirebbe a contenere. Non viene presentata una realtà verosimile, bensì deformata. Questo è un modo per rappresentare l’ipocrisia contro l’autenticità. Capitolo II – I do fear confusion and accident Dal secondo capitolo possiamo notare una vera e propria trasformazione di Abigail, a partire dalla passeggiata a cavallo nel bosco. Ovviamente, siamo consapevoli del fatto che una serva non aveva il permesso di prendere un cavallo di proprietà della Regina né, tantomeno, fare una passeggiata nel bosco con quest’ultimo. Ella si prende delle libertà proprio come se fosse già la seconda favorita. Un’altra azione che Abigail compie in maniera autonoma (ossia, senza permesso alcuno) è quello di entrare nelle stanze private della Regina per poterle spalmare sulle gambe un cataplasma realizzato con le erbe raccolte durante la sua passeggiata nel bosco, ingannando il valletto di guardia alla porta. Dopo poco vediamo entrare anche Sarah nella stanza della regina. Sarah, vedendo Abigail vicino alla sovrana senza alcun permesso, ordina al valletto di riportarla in cucina e ordina che le vengano inflitte sei vergate. Una volta che Abigail esce di scena, notiamo la Regina Anna incapace di intendere e di volere dopo l’attacco di gotta avuto la sera prima. Insieme a Sarah, nella stanza entrano anche dei politicanti, con i quali bisognerà decidere il da farsi riguardante la guerra in atto. Anna risulta essere così sopraffatta dal dolore da non ricordare quasi nulla, chiede persino dove si trovi il Paese in questione (Francia) e ordina che venga istituita la pace. Sarah, dello stesso partito politico, quasi si oppone alla Regina, dicendo che la pace non è ancora possibile e così facendo, si sostituisce alla Regina Anna prendendo delle decisioni politiche liberamente, come se fosse la sua consorte. Questo elemento è emblematico perché molto spesso nella storia, dietro i regnanti, erano presenti delle personalità con grande peso politico, così come Sarah in questo caso, la quale possedeva un forte ruolo politico e aristocratico. il regista vuole creare un po’ di sgomento nello spettatore, presentando Anna come una regnante che non riesce a prendere una decisione individualmente. Spesso, nella storia, i regnanti si sono appoggiati a persone carismatiche senza titoli ma che avevano un forte potere decisionale alle spalle dei sovrani. Come accennato in precedenza, Sarah e la Regina Anna avevano una confidenza molto intima. Successivamente, vedremo anche come si daranno dei nomignoli. Questa particolarità dei vezzeggiativi non è un falso storico: loro si conobbero molto piccole; infatti, quando la Regina ha il suo primo attacco di gotta, Sarah le chiede di descrivere il loro primo incontro, quando la difese la un ragazzino che la stava vessando. Poi ci fu un momento nell’adolescenza in cui si scrissero molte lettere nelle quali si diedero dei nomignoli e piccoli vezzeggiativi che utilizzarono fin da adulte (inoltre, sappiamo che continuarono a scriversi delle lettere che venivano recapitate da una stanza all’altra). Un’altra particolarità da notare sono i motti di infantilità della Regina che, alle volte, vengono affiancati da momenti di pura lucidità in cui si fa rispettare come sovrana. Notiamo una differenza peculiare tra il pianto di Abigail e il pianto della Regina: mentre Abigail piange dai piani della servitù e in maniera più composta dopo aver immerso le mani nel secchio con la soda caustica; la Regina Anna, invece, è come se frignasse come una bambina capricciosa. Dopo l’incontro con i politicanti, la Regina Anna esprime a Sarah il sollievo dato dal cataplasma spalmato sulle sue gambe. Allora, Sarah scende ai piani della servitù per fermare le vergate sul corpo della cugina e parlare con lei. Dopo la confessione strappalacrime in cui Abigail confessa a Sarah di esser stata venduta da suo padre per pagare i debiti di gioco ed essere stata spesso vittima di abusi sessuali dal tedesco che la comprò, viene trasferita in una camera singola e viene nominata da Sarah come la sua cameriera personale. Da qui comincia la sua ascesa e quest’ultima si può notare anche dalla differenza di illuminazione. Bisogna ricordare che Yorgos Lanthimos non ha utilizzato alcuna luce artificiale ma solo luci naturali nella pellicola. Grazie a questa scelta, ci rendiamo conto come l’ascesa di Abigail sia anche materiale: dai sotterranei viene trasferita ad un piano più alto in cui la luce naturale possa illuminare la stanza. Ovviamente, così comprendiamo come anche Abigail cominci a rafforzare la sua posizione. Ulteriore dettaglio da notare del secondo capitolo è il forte dualismo presente tra la Regina e Sarah. Si pensa che quest’ultima provi un sentimento molto forte nei confronti della sovrana e questo affetto risulta essere ricambiato. Questo dualismo viene mostrato da una scena in cui le due donne mostrano la loro vicinanza utilizzando per la prima volta all’interno della pellicola dei nomignoli privati che solo loro conoscevano. Una scena che gode di addizionale importanza è quella del ballo in cui vediamo la comparsa di musica diegetica ma notiamo anche un’altra cosa: essa viene definita come una scena emblematica in cui si possono osservare tutti gli ospiti in attesa dell’arrivo della Regina, la quale fa la sua entrata in sedia a rotelle dopo l’attacco di gotta e dà il via alle danze. Dopo l’entrata della sovrana, Harley si avvicina immediatamente a quest’ultima per parlare delle tasse riguardanti la guerra e chiedendole di estinguerle per evitare una rivolta del popolo. Ma, subito, si ha l’arrivo anche di Sarah. Harley e Sarah risultano essere agli antipodi e il regista ha deciso di creare anche una differenza visiva tra i due: mentre Harley è sempre vestito di bianco, Sarah è sempre vestita di nero. Qui, inoltre, ritroviamo un altro motto di infantilità della Regina che mostra le calze alla sua favorita. Dopo la discussione tra Harley e Sarah, quest’ultima si dedica ad una danza con il baldo giovane che corteggia Abigail, Samuel Masham. Anna, per gelosia nei confronti di Sarah, interrompe le danze e le ordina di essere riportata in camera. La favorita comprende subito che qualcosa non è piaciuto alla Regina, così, mentre la riporta in camera, si ferma nel corridoio per parlare con lei. Anna, di rimando, le dà un ceffone. Allora, Sarah, conoscendo i punti deboli della Regina, prende il ceffone e subito dopo chiede “Anna corriamo?”. Dopodiché si ha la scena in cui la relazione amorosa e sessuale tra le due amanti viene espressamente esplicitata. Scena che viene assistita anche da Abigail, la quale si trovava a leggere nella stanza della sua padrona. È proprio qui che Abigail comprende di dover fare qualcosa in più per guadagnarsi al 100% la fiducia della sua Regina.  Qui bisogna notare un particolare importante, ossia la differenza di illuminazione tra due scene: la prima scena che prendiamo in considerazione è il saluto tra Sarah e suo marito, il conte di Malborough. Questa scena, nonostante accada di giorno, risulta essere caratterizzata da una penombra che simboleggia un matrimonio di convenienza, in cui la stima reciproca è presente ma l’amore no. A differenza della scena in cui si ha la rivelazione del rapporto amoroso e sessuale tra Anna e Sarah, in cui è presente un’ambientazione notturna ma l’illuminazione sembri essere più presente. Essa, di fatti, simboleggia l’amore tra le due donne. Dopo aver assistito a quella scena, per non farsi scoprire, Abigail fugge di soppiatto con un libro rubato ma viene colta improvvisamente da Harley, il quale prova ad estorcerle informazioni che chiaramente non gli vengono date (qui capiamo che entrambe le favorite sono dotate di un grande intelletto). nozze, il pensiero di Abigail non era rivolto al novello marito e alla consumazione del matrimonio, bensì alla cugina in quanto non riesca a comprendere dove sia. Dopo la volontà del marito di consumare il matrimonio, Abigail lo farà contento fisicamente ma mentalmente continuerà a macchinare il suo comportamento quando la Sarah sarà di ritorno. Dopo il ritorno della cugina, Abigail cerca di riappacificarsi con Sarah, in quanto ella ora sia una gran dama e sia sposata. Questo matrimonio si è svolto in assenza di Sarah perché altrimenti si sarebbe opposta all’unione tra una serva e un nobile uomo. Bisogna notare un particolare: Ascesa in tutto e per tutto non solo sociale climax differenti con Sarah. Nell’ultima scena vediamo Anna che butta giù dal letto Sarah perché impressionata dallo sfregio che ha in faccia, anche in questa occasione, la caduta non è altro che un preannuncio di ciò che succederà. Infatti, qui abbiamo la prima delle tre musiche, barocca del’700 composta da Haendel, da questo momento in poi per alcune sequenze abbiamo una musica lenta e cupa, quindi la situazione sta peggiorando, le scene proseguono e la caduta di Sarah è sempre più evidente. Capitolo VII – Leave that I like it Il capitolo si apre con la sveglia da parte di Sarah alla Regina: la Lady si presenta nelle stanze da letto con le lettere che si erano scambiate durante la loro intera esistenza, lettere che inizia a leggerle, contenenti parole intense e decisamente esplicite; Sarah minaccia Anna di pubblicare le lettere nel caso in cui non avesse dichiarato il raddoppio delle tasse, quindi il continuo della guerra, annunciato un nuovo Consiglio dei Ministri e se non si fosse sbarazzata di Abigail. Questa è la goccia che fa traboccare il vaso, Sarah ricattando la Regina ha superato ogni limite. Sarah si rende conto di aver esagerato, infatti brucia le lettere con cui aveva ricattato la sovrana. La Regina pur di non darla vinta a Sarah, rischia anche la pubblicazione delle lettere e la caccia da corte ritirando le chiavi d’oro. In quel momento Anna ha già deciso di voler fermare la guerra e deporre il governo di Godolphin per nominare nuovo primo ministro Harley. Sarah cerca un confronto con Anna, passando attraverso il buio corridoio di collegamento tra la sua stanza e quella della sovrana, ma la Regina non le aprirà la porta e quindi la conversazione avverrà con una porta tra le due. Anche se Anna inizialmente è quasi tentata ad aprire la porta, l’idea di amore che ha Sarah la frena dal farlo. Nell’occasione in cui Anna decide di parlare di fronte al Consiglio del Ministri, una delle poche in tutta la pellicola, Anna è vestita da Regina con l’abito dell’incoronazione di Elisabetta I perché appunto aveva già deciso, nonostante il ricatto, di fare ciò che lei riteneva più giusto per il suo Paese. Particolari da notare in questo capitolo:  L’inquadratura si fa pezzo per pezzo: Sarah è nell’oscurità mentre Anna è in piena luce, simbolo che è tornata ad essere la Regina; infatti, l’ultima frase che pronuncia è “ho i miei doveri da assolvere” il che significa che deve pensare ai suoi doveri da sovrana, che sono la cosa più importante visto il suo incarico.  Sarah è agitata, si nota dalla luce della fiammella che trema con il suo fiato. Per tutta la sua vita ha messo a dura prova la pazienza della regina: spariva per settimane per poi tornare, questo perché era sicurissima del suo ascendente sulla regina. Usava il suo amore per essere la donna più potente d’Inghilterra al posto della Regina, che è la debole del triangolo e si trova in mezzo a due persone forti, furbe, manipolatrici e quindi se si deve avere commiserazione per qualcuno, quel qualcuno è Anna.  Sarah assiste alla cessione della sua stanza nelle mani di Abigail, in quel momento Sarah fa notare ad Abigail che in realtà la sua è solo un'apparente vittoria.  La presunta vittoria di Abigail è accompagnata da musica cupa e lenta, ma sempre barocca. Il cambiamento avviene quando Abigail tira fuori la corruzione. Abigail vive sempre nel terrore, prima di non riuscire a scalzare Sarah poi ha paura che torni e quindi cerca altro per far cadere ancora più in basso Sarah. Così facendo, però, fa cadere ancora una volta la sua moralità.  I personaggi principali, ovvero il trio delle donne, sono destinati, così come tutti gli altri, ad un crescendo. Infatti, si trasformano, mutano le loro situazioni e anche i loro atteggiamenti; si tratta di un cambiamento che ci viene presentato a mano a mano nelle varie sequenze e che si nota soprattutto sul finale in cui i personaggi di contorno sfumano, e le protagoniste della lotta di potere sono le stesse protagoniste della lotta nel triangolo amoroso. Abigail, che sembra la più cattiva, in realtà lo diventa per un eccesso di difesa, nel senso che anche se già di suo era stata fin dall’inizio sempre egoista ed egocentrica, buona parte della cattiveria la coltiva nel corso del tempo, per questo si dice che cambia; i suoi occhi spalancati non sono solo quelli della falsa ingenua, ma anche quelli di chi si guarda sempre intorno cercando di capire cosa succede. Capitolo VIII – I dreamt to stabbed you in the eye Questo capitolo si apre con la partecipazione di Abigail ad un banchetto in cui si può notare il suo volto molto truccato. Quest’ultimo particolare contrasta con il volto del marito (ricordiamo che la prima volta che Masham entrò nella stanza di Abigail, ella lo critico per l’eccessivo trucco). Possiamo comprendere, quindi, come il trucco simboleggi la corruzione: prima indossato dagli uomini di potere e ora da Abigail, corrotta dalla sua posizione sociale. Ora è lei quella corrotta dal potere, così tanto da indossare una “maschera”. Notiamo anche un particolare importante: lo sguardo di Masham che si posa su Abigail. Uno sguardo carico di disprezzo e di consapevolezza perché è proprio in questo momento che capisce chi ha sposato. Dopodiché, Abigail, ubriaca, viene portata dalla Regina che le chiede di massaggiarle le gambe. Ma la nuova favorita non si sente bene e si sdraia, come se non fosse in presenza della Sovrana, in attesa del dottore. In seguito alla pace ottenuta con la Francia, Harley propone alla regina di togliere l’incarico a Marlborough come capo dell’esercito, mentre Godolphin cerca di far riavvicinare Sarah e Anna, proponendo a Sarah di scrivere alla sovrana una lettera che la Regina, nonostante tutto, aspetta con ansia. Nella lettera che Sarah scrive, vengono sempre inseriti i loro falsi nomi, per mettere le due persone sullo stesso piano. La lettera si apre e si chiude con parole di affetto nonostante la rabbia e l’astio, come fosse una lettera tra amanti. Dopo la rabbia che la porta a bruciare le loro lettere di una vita, c’è comunque l’affetto che la porta a scrivere quest’ultima lettera d’amore. Quest’ultima, però, cade nelle mani di Abigail che sarà l’unica a leggerla. Durante questa scena il regista vuole far leggere le parole dolci parole iniziali e finali della lettera scritte da Sarah, infatti Emma Stone, sposta il dito a favore di camera da presa. La lettera viene bruciata da Abigail allo stesso modo in cui Sarah bruciò le corrispondenze tra lei e la Regina subito dopo averla ricattata. Entrambe, nel bruciare le lettere davanti allo stesso caminetto, piangono. Abigail ripresa dal lato sinistro mentre Sarah dal destro; Sarah piange perché si rende conto di aver osato troppo ricattando la Regina, mentre Abigail piange perché, anche se è tornata ad essere una nobildonna (quindi c'è un’ascesa sociale), si rende conto di essere ormai precipitata all’inferno, e si compiange da sola perché a livello morale sta precipitando In questo capitolo Abigail tira fuori la corruzione (e la musica quindi cambia). Ella vive sempre nel terrore, prima di non riuscire a scalzare Sarah e poi la paura che possa tornare l’assale e quindi cade sempre più in basso. Per affossare ancora di più i Lord di Marlborough, li accusa di aver rubato soldi della corona, ma subito Anna difende Sarah, sostenendo che non l'avrebbe mai fatto, vista la reazione della Regina, Abigail capisce di aver fatto un passo falso; infatti, esce dalla stanza imprecando. La musica qui fa una pausa per poi tornare nel momento in cui la Regina capisce che non ci arriverà mai alcuna lettera da Sarah. Qui comincia la caduta della Regina stessa, accompagnata dalla sonata 21 in si bemolle maggiore di Schubert (l’ultima delle sue sonate, è significativo che sia ultima). Si tratta di un movimento solo, il secondo della sonata chiamato “andante moderato” suonata da Schnabel. È una musica romantica dell’‘800, un suono lugubre. Quando il climax sale ed è cupo, aumenta anche il volume che porta ad avere movimento, è una sonata finale. La Regina, non ricevendo alcuna lettera da Sarah, decide di vendicarsi utilizzando come pretesto il furto di denaro per bandirli dall’Inghilterra (all’epoca, l’intera cifra che sarebbe servita per affrontare tutte le spese di guerra veniva data al comandante dell’esercito fin da subito. Inoltre, era normale per i comandanti intascare parte del denaro riducendo le spese per le provviste). I Marlborough vengono ripresi per l’ultima volta nella pellicola: essi sono nella loro casa con vesti informali; infatti, per la prima volta vediamo Lord Marlborough senza parrucca, e i cavalieri della corona che portano loro la notizia dell’espulsione dal paese. Dopo si apre un’altra scena in cui vediamo la regina sdraiata sul letto che, vedendo Abigail schiacciare un coniglio con la scarpa, si rende conto del tradimento di quest’ultima e si butta giù dal letto (come aveva fatto con Sarah), simbolo dell’inizio della sua caduta. Da questo momento, per Abigail, Anna (intesa come amante e amica) scompare e, al suo posto, torna la Regina che le ordina di massaggiarle la gamba. Qui notiamo una differenza di livelli: la Regina in piedi che si poggia con tutto il suo peso sul capo di Abigail, dimostrandole così il peso del potere. Anna, invece, è in piedi con un occhio gonfio e la bocca storta. Abigail torna ad essere, quindi, la sua serva, schiacciata come ella stava facendo con il coniglio. Alla fine del film si ha una dissolvenza incrociata tra il volto di Abigail e quello della Regina:  In quest’ultima scena, Olivia Coleman è caratterizzata da una maschera di dolore, sofferenza e rimpianto. Guardando le espressioni variabili della regina, si capisce che l’ultima cosa che le resta è la morte.  Abigail, invece, capisce di aver perso l’affetto della Regina. La favorita e la Regina soffrono allo stesso modo come nelle prime scene tra attacco di gotta e la bruciatura da soda caustica; persone estremamente lontane a livello sociale ma allo stesso piano nel momento in cui si parla di dolore. Durante la dissolvenza in cui sono posti in primo piano i volti delle due donne, notiamo anche un’altra sovrapposizione con l’immagine dei conigli. L’equazione è chiara: i conigli rappresentano i figli morti della Regina, indicando così il regno dei morti. Inoltre, sono loro, quindi, a dirci qual è il destino dei protagonisti -> per Sarah, la morte è la separazione dal potere. Per Abigail è il raggiungimento di un fine ultimo che non era ciò che si aspettava. Per Anna è la perdita dell’amore (Sarah). Scelte musicali e la loro importanza Nella prima parte della pellicola prevalgono autori tardo-barocchi o settecenteschi: Haendel (tedesco del 1700 che lavora a corte) e Bach (figlio di J. Sebastian). Scelta fatta per dare un imprinting dell’atmosfera del periodo in cui si svolge la storia: a cavallo tra 1600 e 1700. Aria solenne di Haendel: scena del prologo in cui sembra che vada tutto bene. Viene poi inserito un autore contemporaneo, Ferrari, che rappresenta la ricerca dell’effetto dell’estraniamento: lo spettatore che si è assuefatto ad una certa situazione viene stupito e ritrova un compositore moderno. Ciò accade nei momenti in cui l’equilibrio inizia a deteriorarsi e le due parabole cambiano. Torniamo poi ad un equilibrio con Vivaldi e Purcell (inglese del 1700, non solo dell’epoca, ma anche del luogo): la musica barocca inglese ha una caratteristica particolare, una connotazione unica e riconoscibile. Sia Haendel che Purcell hanno realizzato composizioni di corte: Haendel scrisse per il compleanno della Regina Anna (che compare nel film) e Purcell scrisse per il funerale della Regina Maria II, moglie di Guglielmo III (che non compare nel film). Ci avviciniamo al momento dell’avvelenamento di Sarah, momento di non ritorno e vediamo un ritorno di estraniamento, con una compositrice di musica elettronica, Meredith. Abbiamo, poi, Messiaen (tra il classico e il contemporaneo) con il pezzo per organo che troviamo nella scena di Sarah avvelenata che corre a cavallo, con i suoi elementi negativi e cupi che prefigurano una sofferenza ancora più grande: Sarah viene esiliata. Solo a questo punto si arriva alle sonate per organo di J. Sebastian Bach ed agli ultimi due pezzi, significativi per la fine del film. Avendo Lanthimos concepito il fil come un’opera musicale, il finale è un climax drammatico per il quale viene scelto Schubert (massimo esponente romantico, morto giovane). La sonata per pianoforte n.21 di Schubert è l’ultima delle sue donate, nonché una delle sue ultime composizioni, che parte con le sequenze finali. Nella scena finale vediamo una dissolvenza a tre, poi lo schermo diventa nero per qualche secondo e iniziano i titoli di coda. Insieme ai titoli di coda comincia anche la composizione di Elton John, Skyline pigeon, che l’autore aveva suonato al funerale del suo amico morto di HIV (1969) – non a caso, qui la morte può essere vista come una liberazione, soprattutto dopo una dura malattia. Il testo, infatti, accenna alla morte, ma è un inno alla libertà perché si parla di un piccione che, essendo in gabbia, vuole uscire e cercare la libertà nei sogni, e nel cielo; chiede di essere liberato dal collare di ferro (corona) ed uscire dalla gabbia. Notiamo un pessimo accostamento, ossia da una gabbia all’impallinatura. I piccioni escono dalla gabbia per poi essere uccisi, come succedeva nel tiro al piccione che abbiamo visto nelle prime scende del film (torna la visione pessimistica del regista). Questa canzone termina con la frase “but most of all please free me from this aching metal ring” (toglimi questo anello di metallo opprimente) “an open out this cage towards the sun” (apri la gabbia e lasciami andare verso il sole). Doppia lettura:  Sole inteso come libertà  Sole inteso come eterno riposo Gli autori hanno voluto prendere questa composizione e poesia ma l’hanno adattata ad una versione e ambientazione settecentesca, quindi la versione per clavicembalo. È una musica fondamentale perché è come se, in forma poetica, spiegasse il finale già visto con le immagini. Nella seconda parte dei titoli di coda si sente una serie di suoni della natura e versi di animali, in primis un battito di ali oppure uccelli (idea di volare in alto): riferimento all’importanza degli animali per Lanthimos. C’è poi un serraglio e i titoli si chiudono. L’importanza degli animali ha a che vedere con una visione di tipo orientale che si intreccia con il dolore. L’animale, innanzitutto, è un essere vivente e, inoltre, c’è la questione della trasmutazione, per cui per qualche colpa qualche uomo sarebbe rinato come animale. L’uomo soffre ma anche l’animale soffre. Aspetto dell’oca -> Godolphin è affezionato ad essa e, addirittura, la porta a spasso con il guinzaglio al mattino. Godolphin ha capito che l’oca è più vicina rispetto, ad esempio, ai figli e infatti egli è il più umano di tutti perché va a trovare Sarah, le suggerisce la lettera, va a cercarla quando si perde, le chiede se vuole compagnia.
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