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La Peste Scarlatta di Jack London: Tematiche e Ambientazione - Prof. Tramma, Schemi e mappe concettuali di Pedagogia

Jack london's 'the scarlet plague' è un romanzo di fantascienza apocalittica e post apocalittica ambientato negli stati uniti del 2073. Il documento mette in evidenza tre tematiche principali: l'istruzione, il caos e l'illegalità, e la retrocessione dell'umanità. Il nonno, un tempo professore universitario, spiega ai nipoti la differenza tra l'istruzione e l'ignoranza, il caos e l'illegalità che hanno preso il posto dell'ordine e della legalità, e la retrocessione dell'umanità che ha portato gli esseri umani a comportarsi fuori da ogni schema. Inoltre, il documento descrive come la natura si sia ripresa e fiorita durante il periodo di assenza dell'uomo.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2020/2021

Caricato il 13/09/2022

alessia-belloni-1
alessia-belloni-1 🇮🇹

4

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3 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica La Peste Scarlatta di Jack London: Tematiche e Ambientazione - Prof. Tramma e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Pedagogia solo su Docsity! La Peste Scarlatta Autore: Jack London Data prima pubblicazione: 1912 Genere: romanzo di fantascienza apocalittica e post apocalittica Ambientazione: Stati Uniti, 2073 (il flashback degli avvenimenti della peste risale al 2013) Tematiche: 1. Istruzione: fin dalle prime pagine è messa in luce la grande differenza fra il Nonno e i nipoti, il primo colto ed elegante, mentre gli altri semplici e grezzi. Il Nonno, un tempo professore universitario, cerca di spiegare loro in che cosa consisteva il suo lavoro in un tempo in cui l’istruzione non è contemplata: lo spiega loro in modo semplice dicendo che ciò che faceva consisteva nel parlare a centinaia di ragazzi. Lui parlava, tutto qui, e i ragazzi sembravano non comprenderlo e per questo lo sbeffeggiavano. Spiegare un avvenimento tanto complesso com’era stata la Peste a ragazzi privi di cultura, che non sapevano nemmeno contare, non era facile: per questo il Nonno, così come si fa con i bambini, utilizzava numerosi esempi, rendeva concetti astratti, come lo sono i numeri e i conti, concetti attraverso riferimenti ad oggetti semplici di vita quotidiana. 2. Caos e illegalità: le città americane che erano state toccate dalla Peste erano in preda al caos: l’ordine e la legalità erano scomparsi e chi non aveva niente da perdere, i poveri, si era messo a saccheggiare magazzini e depositi e ad imbracciare le armi per minacciare i più ricchi. Possiamo attualizzare questo scenario comparandolo con quanto successo, sempre in America, ai tempi del Coronavirus: dopo l’esplosione di questa terribile epidemia, molte persone, anche in questo caso, chi non aveva niente da perdere, hanno imbracciato le armi e si sono messe a commettere atti vandalici rendendo la città un luogo per niente sicuro. 3. Retrocessione dell’umanità: con l’arrivo dell’epidemia il mondo sembra essere regredito di migliaia di anni. Gli uomini si comportano fuori da ogni schema, senza regole e perseguendo unicamente i propri scopi senza interessarsi del “bene comune”: sembrano essere tornati al loro stato naturale e sembrano vivere in un mondo dove vige la legge del più forte. La stessa cosa accadeva con gli animali domestici: da sempre abituati a stare “a servizio” degli uomini, al loro fianco, e a seguire le regole da loro imposte, adesso sono tornati al loro stato brado, divorandosi fra loro, cacciando altri animali come polli e galline e in fine radunandosi in branco. La retrocessione dell’umanità ha così interessato anche gli animali. 4. Rinascita della natura: dopo essere uscito dal suo isolamento, dopo tre anni, il Nonno trova di fronte a sé una natura rigogliosa, piena di alberi e vegetazione: l’uomo e le sue attività non sono intervenute sull’ambiente per tre anni e così la natura ha avuto modo di fiorire a pieno. Anche i coyote e i lupi, fino all’arrivo della Peste quasi inesistenti, si erano moltiplicati. Anche in questo caso possiamo attualizzare quanto scritto nel libro con quanto abbiamo avuto modo di assistere in questo periodo di Coronavirus, o meglio questo periodo di Lockdown: essendo state, le attività dell’uomo, costrette a bloccarsi totalmente per due mesi, ciò ha dato la possibilità alla natura di farsi sentire e di riprendere il controllo della Terra. Ne è un esempio la comparsa di una piccola balenottera ad Anzio oppure anche di caprette e cinghiali che passeggiavano liberamente per le nostre strade. Trama: la Peste Scarlatta è il racconto dell'estinzione del genere umano a seguito della comparsa sulla Terra di un germe avvenuta nel 2013. Il libro inizia con la scena di un Nonno e un ragazzo, suo nipote, Edwin, di dodici anni, che camminano per un bosco. Dell'ambientazione e del tempo di ambientazione non si sa ancora nulla ma, dalla descrizione dei loro vestiti e da ciò che accade attorno a loro, si potrebbe ipotizzare che siano in un tempo estremamente lontano, probabilmente nella Preistoria. E' il narratore della storia a dire <<dove si divertivano quattro milioni di persone, oggi scorrazzano i lupi feroci e la progenie selvaggia della nostra stirpe si difende con armi preistoriche contro i saccheggiatori zannuti… e tutto a causa della Morte Scarlatta>>. Dopo essersi radunati attorni ad un fuoco con altri ragazzi, altri nipoti del Nonno, ecco che questo, seppur con qualche esitazione, inizia a raccontare quella terribile tragedia avvenuta oramai 60 anni prima. Nell’estate del 2013 una terribile epidemia di Peste, scoppiata a New York e diffusasi in meno di ventiquattro ore in tutto il mondo, aveva decimato il mondo lasciando sulla Terra solamente qualche centinaio di uomini, fra cui il Nonno, un tempo professore universitario di Letteratura inglese il cui nome è James Howard Smith. All'arrivo della Peste, nel 2013, il mondo era pieno di gente: 8 miliardi di persone popolavano il pianeta e la sola San Francisco ne contava quattro milioni. All'arrivo della Peste il Nonno aveva 27 anni ed il mondo da lui abitato era totalmente diverso: la maggior parte delle persone erano felici e mangiavano cose eccellenti, si lavavano più volte al giorno e indossavano vestiti puliti. Anche chiamata Morte Rossa, la peculiarità della peste era l’estrema rapidità con cui portava i soggetti alla morte: il cuore accelerava i battiti, il viso e il corpo diventavano scarlatti, comparivano convulsioni e soprattutto compariva un torpore che, partendo dai piedi, arrivava poi al cuore portando il soggetto alla morte. La Morte Scarlatta era una malattia dovuta ad un germe, un elemento piccolissimo che nemmeno si vede ad occhio nudo che una volta entrato nel sangue degli uomini, dopo essersi riprodotto e aver creato altri milioni di germi, portava questi alla morte. La causa della diffusione di queste malattie contagiose era che gli uomini diventavano sempre più numerosi e si riunivano in massa nelle grandi città: in questo modo nuovi tipi di germi penetravano nel corpo uccidendo milioni di uomini. Più gli uomini si ammassavano, peggiori erano le malattie che si creavano e più numerosi erano gli uomini che morivano. Già prima della Peste del 2013 gli uomini avevano conosciuto morti simili: ne sono un esempio la Peste Nera del Medioevo, la tubercolosi, la Peste bubbonica, la lebbra, l'anemia dei minatori. Nonostante tutte quelle malattie però la popolazione continuava ad aumentare poichè era in grado di procurarsi cibo; e più uomini c'erano più questi vivevano ammassati; e più questi vivevano ammassati più germi e più malattie si diffondevano. Era come un circolo vizioso di cui non si poteva fare a meno. I batteriologi, al tempo considerati come dei veri e propri eroi, isolarono per la prima volta il germe a Londra ma, nonostante ciò, non furono in grado di trovare un farmaco che fosse in grado di uccidere il germe senza uccidere però l’uomo. Essendo questa una malattia contagiosa le persone tendevano il più possibile a stare lontane le une dalle altre: <<non ci comportavamo così quando ci colpivano malattie normali>> diceva il Nonno, infatti la peste tolse ogni forma di umanità alla civiltà. Non vi era più sostegno reciproco, solidarietà o umanità: la strada era attraversata da azioni criminali, uomini che approfittando della situazione rubavano, uccidevano e appiccavano incendi. La malattia tolse ogni forma di umanità. Diventava impossibile anche intervenire quando si assisteva ad una ingiustizia o diventava impossibile aiutare un uomo che supplicava di essere salvato per paura del contagio. Ciascun uomo era ormai da solo, isolato, privato di ogni forma di umanità.
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