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Filosofia 5 anno Linguistico, Appunti di Filosofia

Autori programma di filosofia 5 anno linguistico per maturità

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 22/05/2023

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Scarica Filosofia 5 anno Linguistico e più Appunti in PDF di Filosofia solo su Docsity! Filosofia Idealismo tedesco Hegel Con Hegel l’idealismo raggiunge il suo completamento ma anche la sua fine. Aspetti non propriamente romantici del suo pensiero: - Svalutazione della natura ed intuizione ( è u sapere solo mediatico, non c’è l’ intuito); - L’assoluto è la ragione, che si identifica con la realtà. Un aspetto romantico, invece, molto presente in Hegel, è IL MOVIMENTO (Esso ha un fine, a differenza di Fichte). Il MOVIMENTO ha senso solo se raggiunge uno scopo = la consapevolezza da parte della Ragione di essere tutta Realtà. • Capisaldi del sistema Hegeliano: 1. La realtà è Spirito infinito 2. Lo Spirito è movimento, e il movimento dello spirito è il movimento dialettico 3. La dialettica hegeliana è una dialettica diversa: ciò che la distingue è l’ ELEMENTO SPECULATIVO. 1.L’ASSOLUTO per Hegel è SPIRITO (= RAGIONE, IDEA) In Hegel ci troviamo in un MONISMO ASSOLUTO= non esiste una realtà, ma lo spirito coincide con la realtà (realtà quale noi vediamo = manifestazione dello Spirito). All’interno della “Filosofia del Diritto”, Hegel scrive una frase illuminante: <<Tutto ciò che è razionale è reale e tutto ciò che è reale è razionale>>. Non ci sono dubbi, LA REALTÀ É MANIFESTAZIONE DELLA RAGIONE E, CIÒ CHE ESISTE, ESISTE PERCHÉ É RAZIONALE. Hegel ha dunque davanti a sé solo l’universale = il percorso attraverso cui la ragione si esprime nella realtà e conquista la consapevolezza di essere tutta la realtà. Ad Hegel non interessa il particolare: in relazione all’universale, il particolare perde di importanza, perché ciò che conta è l’universale, la ragione, l’idea. 2.IL MOVIMENTO Si tratta del MOVIMENTO DELL’ASSOLUTO (= movimento della Ragione) È un MOVIMENTO DIALETTICO 3.LA DIALETTICA Si tratta di una DIALETTICA TRIADICA, poiché si pone in 3 momenti: - La tesi - L’ antitesi - La sintesi Per comprendere la dialettica hegeliana, dobbiamo tenere presente i concetti di intelletto, ragione: - RAGIONE = INTELLETTO POTENZIATO = è la pienezza del processo razionale (grazie all’Idealismo). La DIALETTICA, è quindi il movimento attraverso cui l’idea, la Ragione, si realizza nella realtà e diviene lo strumento, per l’uomo, di comprensione del divenire dell’assoluto. Momento della TESI: = momento astratto/ intellettivo : è il momento dell’ IDEA IN SÉ (= idea come ragione/ spirito) . Si tratta del momento in cui l’intelletto astrae dal particolare all’universale. NB: Il PROCESSO ASTRATTIVO è caratterizzato dalla STATICITÀ . L’intelletto per Hegel, è bloccato nella rigidità, che fa emergere il contraddittorio, le manchevolezze. Momento dell’ ANTITESI: Filosofia = momento negativamente razionale : è il momento dell’ IDEA FUORI DA SÉ. Nel momento dell’antitesi interiore, la Ragione = movimento, e fluidifica questi concetti che prima erano statici. Fluidificandoli, fa emergere le contraddizioni e le manchevolezze (ovvero, fa emergere i limiti che stimolavano al superamento dell’ostacolo). Momento della SINTESI: = momento prevalentemente razionale. Attraverso la negazione del negativo, avviene la riaffermazione del positivo ad un livello più alto. Questo momento caratterizza la Dialettica hegeliana. [ Es. L’innocenza : è propria del bambino che non sa cos’è bene e cosa è male. Il contatto con il negativo, permette di riaffermare il positivo ad un livello più alto]. Il MOVIMENTO hegeliano è ad un primo tempo CIRCOLARE, in cui la Ragione è sia l’inizio che la fine: Ragione Ed ad un secondo tempo SPIRALE: il momento in cui torna al punto di partenza è un momento più alto Tutto il movimento avviene sempre secondo una tesi, un’antitesi ed una sintesi e tutto il movimento che svolge la Ragione, è per diventare cosciente e affermare che tutto è razionale, tutto è ragione. NB: Hegel sviluppa la sua filosofia partendo dalle idee di Fichte e Shelling: — Hegel paragona la filosofia di Fichte ad una retta, perché c’è l’autoporsi dell’io come attività, producendo inconsciamente un non io. — INFINITO : Hegel lo considera un falso, un cattivo infinito, perché per Hegel un movimento deve sempre raggiungere un fine, uno scopo. — Hegel paragona l’assoluto di Shelling ad un punto: l’assoluto di Shelling è unità indistinta di natura e spirito, ma questa unità indifferenziata è per Hegel “come una notte in cui tutte le vacche sono nere”, in cui non si distingue nulla. In Hegel siamo dunque in un MONISMO E PANTEISMO ASSOLUTO, in cui è tolto ogni dualismo (viene tolto ogni dualismo tra fenomeno e noumeno). Differenze : - Fichte : l’io produce inconsciamente il non io - Schelling : la filosofia dell’identità tende a togliere questa differenza, per creare un unico io che è assoluto - Hegel : CIÒ CHE ESISTE È RAZIONALE = è manifestazione Filosofia SPIRITO: Soggettivo Oggettivo Diritto Moralità Eticità Famiglia Società Stato Assoluto Arte Religione Filosofia NB: L’IDEA= oggetto di studio della LOGICA : non può essere intesa né come la logica formale (aristotelica) né come la logica trascendentale (kantiana). La logica Hegeliana è una LOGICA ONTOLOGICA (come diceva Parmenide, logica e essere coincidono). Differenze : - Logica Aristotelica : logica formale (prescindeva dal contenuto) - Logica Kantiana : logica trascendentale (analizza le modalità della conoscenza intellettiva – ovvero – analitica e dialettica trascendentale). A differenza di quella formale, la logica trascendentale non prescinde dal contenuto. - Logica Hegeliana : LOGICA ONTOLOGICA = è la conquista dell’idealismo e l’affermazione del monismo hegeliano. In questa logica lo studio dell’essere coincide con lo studio del reale. La ragione non è solo attività del pensiero, LA RAGIONE È ESSERE. LOGICA ONTOLOGICA -› studia l'intero, ovvero, la realtà, perché pensiero e spirito coincidono. La logica nel suo primo momento studia l’IDEA : non è un contenuto della mente e neanche l’idea platonica (anche se l’idea platonica è più vicina all'idea hegeliana). 1. L’IDEA (Tesi) viene intesa come : — Essere -› studia l’idea in superficie, idea che Hegel concepisce come l'inizio di tutto (come un Dio, ma un Dio prima della creazione, che deve dunque divenire) Lo studio dell'essere è : qualità, quantità, misura. Vuol dire che un oggetto si sceglie in primo luogo come qualità; nel momento della quantità viene negata la qualità; la misura ( la comprensione dell'oggetto) è quali-quantitativa. Essere, non essere e divenire rappresentano tutto quanto può essere detto e/o pensato nell’essere (o che c'è., o che non c'è, o che deve divenire). — Essenza : è l'analisi dell'essere, che va sotto il piano dell'essere e compie un'analisi in profondità. — Concetto : rappresenta il nome più ricco, concepibile per esprimere l'assoluto. Nella dimensione del concetto sono eliminate tutte le negatività e vengono separate (si ha quindi la negazione di ogni finitudine e il superamento delle medesime). 2. LA NATURA: Rappresenta l’idea fuori di sé, il momento dell’eliminazione, della caduta. Hegel non pone nessuna simpatia nei confronti della natura (gli sono estranee tutte le concezioni romantiche). Filosofia Secondo Hegel: un'azione dell'uomo, seppur malvagia, ha una bellezza superiore a qualsiasi spettacolo della natura —› L'azione dell'uomo è espressione della libertà, mentre nella natura non c'è nulla di libero. Sempre secondo Hegel: la mela (concepita in questo caso come la natura) ha causato 3 grossi mali all'umanità: A. Ha fatto cacciare gli uomini dal Paradiso Terrestre B. Ha causato la guerra di Troia (pomo della discordia) C. È responsabile della Legge della gravitazione universale (Newton) Triade della natura : — Meccanica = semplice estensione della natura inerme — Fisica = estensione che è smossa da principi quali magnetismo, elettricità, fenomeni chimici. — Organica = sintesi in cui si manifesta la vita. LA FILOSOFIA DELLO SPIRITO 3. Lo SPIRITO rappresenta l’IDEA IN SÉ E PER SÉ, ed è oggetto di studio della Filosofia delo Spirito. SPIRITO = spirito soggettivo, individuale, finito, limitato (coincide con l’io di Fichte); = spirito oggettivo, che supera la finitudine e si realizza nelle istituzioni storiche È la ragione che si rende visibile nella storia, e lo Stato è l’incarnazione delle Ragione (di Dio). Lo SPIRITO OGGETTIVO si divide in : — Diritto : coincide con la legalità ed è l’insieme di norme che regolano il rapporto tra gli individui (assicurando a tutti la libertà, che è libertà fino a quando non viola quella degli altri). — Moralità : si passa ad un livello interiore. La legalità viene negata a favore dell’inteiorità morale, perché ciò che conta è il mio giudizio morale. [NB: Hegel critica la morale kantiana, poiché formale e dunque non rende note le intenzionalità dell’individuo. Secondo Hegel c’è una scissione tra intenzionalità e realizzazione dell’azione morale]. — Eticità : sintesi tra diritto e moralità (tra la dimensione soggettiva e quella oggettiva). L’eticità promuove l‘obbedienza alle leggi dello Stato in modo consapevole. L’eticità si divide in: A. Famiglia : rappresenta un insieme di individui uniti da legami di sangue B. Società : rappresenta l’insieme di famiglie che costituiscono la molteplicità che nega l’individualità della famiglia C. Stato : rappresenta la sintesi tra l’individuo e la collettività. È l’irruzione di Dio nella storia. Nello Stato, la Ragione si rende visibile e l’individuo, come singolo, non ha valore all’interno dello Stato, ma è lo Stato che gli attribuisce valore. Lo Stato è superiore non solo all’individuo ma anche al popolo, in quanto “ è lo Stato che rende questa moltitudine di persone un popolo”. L’uomo è libero quando segue le leggi dello Stato, uno Stato che trasforma una moltitudine diversa in popolo. Hegel recupera una CONCEZIONE CLASSICA DI STATO : non è lo Stato al servizio del cittadino, ma il cittadino al servizio dello Stato. Nello Stato il cittadino trova l’esplorazione più alta della sua personalità e libertà : lo STATO È LA RAGIONE, LA RAGIONE È RAZIONALE. - Se lo Stato esiste è perché è razionale, e la razionalità coincide con il bene. - Se lo Stato fosse male (irrazionale), questo non esisterebbe. Hegel arriva così a celebrare la guerra : senza la guerra la storia non sarebbe un susseguirsi di pagine bianche. È solo attraverso il confronto tra le nazioni che emerge la nazione che meglio incarna la Ragione. Filosofia ASTUZIA DELLA RAGIONE Apparentemente gli uomini, non sono quelli che la Ragione ama, perché diventano lo strumento tramite cui la Ragione si esprime. 4. ASTUZIA DELLA RAGIONE : consiste nel far credere agli uomini di essere gli attori principali di quello che vanno a costruire, ma in realtà sono solo marionette. Utilizzando questi uomini ( = cosmico-storici), i quali alla fine sono strumentalizzati dalla Ragione, anche su di loro prevale l’assoluto, la Ragione, e quando questa prevale vengono abbandonati a loro stessi. Alla fine la RAGIONE È COLTA CON LA MODALITÀ DEL CONCETTO AUTOCOSCIENZA / L’ASSOLUTO si suddivide in : — Arte : autocoscienza legata alla produzione (= intuizione sensibile) — Religione : autocoscienza avviene nella modalità della rappresentazione intellettiva — Filosofia : autocoscienza avviene a livello di concetto. La filosofia si suddivide in : A. Filosofia greca B. Filosofia medievale C. Filosofia della modernità germanica = IDEALISMO Fichte Obiettivo RICERCA DELLA VERITÀ (= il suo raggiungimento). Centrale infatti è il concetto di “Streben” = lo sforzo di questo percorso per raggiungere la verità. NB: Kant aveva distinto l’attività di un Io infinito, la realtà fenomenica e noumenica e affermava che la realtà doveva adeguarsi alle forme a priori del soggetto; per arrivare a comprendere questa realtà si doveva postulare il noumeno (che non si poteva conoscere). Fichte, e altri filosofi, non accetteranno questo limite kantiano perché per loro era molto riduttivo e quindi vogliono accedervi direttamente : si parla infatti di RISOLUZIONE DEL FINITO NELL’INFINITO. L’IO È INFINITO, per questo voleva attribuire maggior peso al soggetto, il quale produce la stessa realtà. —Si annulla perciò la distinzione di realtà fenomenica e noumenica e quest’ultima diventa comprensibile e conosciuta dall’uomo Il soggetto la conosce perché è lui stesso a crearla ed è infinito E ASSOLUTO, è attività e prodotto di tale attività (CAUSA ED EFFETTO). A questo punto non si può ammettere altra realtà al di fuori di questa e per Fichte l’unica possibile è quella della RAPPRESENTAZIONE (fenomenica) dove al di fuori del soggetto non vi è nessun’altra realtà. Il soggetto non è più limitato ma infinito. 3 momenti della via dello spirito I tre momenti della via dello spirito sono: — Tesi — Antitesi — Sintesi Innanzitutto, questo è un PROCEDIMENTO DIALETTICO = percorso che effettua lo spirito per arrivare alla piena consapevolezza di sé. Filosofia STADI DELL’ESISTENZA Distinzione : — Vita estetica — Vita etica (nasce con la scelta della disperazione e implica stabilità e continuità) — Vita religiosa 1. STADIO ESTETICO: forma di vita di chi esiste nell’attimo. L’esteta vive nutrendosi di immaginazione e riflessione, costruisce attorno a sé un mondo senza cose banali, insignificanti o ripetitive. Questo stadio è rappresentato da Don Giovanni, protagonista del “Diario di un seduttore” ( cerca il piacere). L’esteta è libero, ma in modo limitato, in quanto sono le situazioni esterne a decidere per lui. Kierkegaard riconosce 2 tipi di seduttori: a. Don Giovanni b. E quello più intellettuale, che illude una donna e poi la abbandona. →La VITA ESTETICA si dimostra però noiosa e PORTA ALLA DISPERAZIONE, e poi alla ricerca di una nuova vita. 2. STADIO ETICO: è simboleggiato dal giudice Wilhelm. La disperazione è una scelta, e da questa scelta nasce la vita etica. La scelta assoluta è pentimento e riconoscimento della propria colpevolezza. Essa porta stabilità, riaffermazione di sé, del dovere, di fedeltà a se stessi, libertà. L’uomo si sottomette alle regole della famiglia e della società. Il MATRIMONIO e il LAVORO sono espressione tipica dell’eticità. La VITA ETICA È SCELTA DI LIBERTÀ; tuttavia l’uomo non può rinunciare agli aspetti più dolorosi della propria storia, e si pente. Il PENTIMENTO = è il riconoscimento della propria colpevolezza e porta al passaggio verso la vita religiosa. Kierkegaard era luterano: credeva che l’uomo fosse macchiato dal peccato originale, e l’unico modo per redimersi era avere fede (le azioni buone non avevano valore). 3. STADIO RELIGIOSO: il passaggio da stadio etico a religioso è quello più difficile, ma solo nello stadio religioso l’uomo si sente davvero soddisfatto. E’ simboleggiato da Abramo, il quale riceve da dio l’ordine di uccidere il figlio Isacco (deve infrangere il codice morale → scegliendo lo stadio religioso, l’uomo sceglie di seguire i comandi divini). Per Abramo il fatto di provare angoscia era però conferma che l’ordine veniva da Dio e non da se stesso. Lo stadio religioso porta alla rottura totale con gli uomini per stringere un rapporto privato con dio (SOLITUDINE); esso ha un carattere incerto e rischioso, ma la fede è certezza angosciosa. L’uomo è posto di fronte a un bivio: credere o non credere. Kierkegaard non andava d’accordo con le autorità religiose del suo tempo; erano troppo legate al mondo politico, perdendo così di vista la missione dei fedeli e il messaggio evangelico. *ANGOSCIA → analizza l’incertezza, l’instabilità e il dubbio (essenza dell’uomo). L’angoscia è caratteristica dell’uomo (umanità significa angoscia), è simile alla paura ma non ha un oggetto preciso (non si può evitare) ed è generata dal possibile. Il peccato è motivo di angoscia, strettamente legata alla condizione umana: essa infatti manca quando l’uomo si rende simile agli animali (es. in condizioni eccessive di felicità). → l’ ANGOSCIA È NECESSARIA: se l’uomo non prova angoscia è schiavo delle circostanze. Kierkegaard esprime «nel possibile, tutto è possibile», per questo ogni possibilità favorevole è spesso annientata dall’infinito numero delle possibilità sfavorevoli. DISPERAZIONE E FEDE : *ANGOSCIA = la condizione in cui il possibile pone l’uomo rispetto al mondo; Filosofia DISPERAZIONE = condizione in cui il possibile pone l’uomo rispetto alla sua interiorità → è inerente alla personalità dell’uomo. Di fronte al possibile, l’uomo fa fatica ad accettare di essere possibilità, ma ci sono 2 modi per accettarlo: 1. tentare di essere autosufficiente nella sua interiorità, ma l’uomo, in quanto creatura di dio, non può essere autosufficiente (subordinato a dio) 2. tentare di annullare se stesso = DISPERAZIONE → Non può farlo e si ammala di una malattia mortale, di cui la religione è l’unica cura. FEDE = è l'eliminazione della disperazione e tutte le categorie del pensiero religioso sono impensabili. Il rapporto tra l’uomo e Dio si verifica nell’attimo (intersezione dell’eternità del tempo). Feuerbach Rappresentante SINISTRA HEGELIANA. Durante la vita di Hegel, i suoi discepoli si trovavano in posizioni diverse e, secondo le definizioni di Strauss, i discepoli di Hegel si dividono in : - Sinistra hegeliana - Destra hegeliana — Quali furono le questioni che portarono alla scissione ? a. Questione religiosa - I rappresentanti della SINISTRA ritenevano che la religione avrebbe dovuto essere superata dalla filosofia (hegeliana). - I rappresentati della DESTRA, invece, vedevano una conciliazione tra filosofia hegeliana e cristianesimo, ravvedendo addirittura nella triade dialettica di Hegel un rimando alla trinità. b. Questione politica - La SINISTRA hegeliana vedeva nello Stato Prussiano che doveva esserci un superamento da parte dello Stato Etico . - La DESTRA riteneva invece che lo Stato Prussiano rappresentava la scorrettezza dello Stato Etico. Strauss si rifà dunque alla differenza politica, che considera la DESTRA come CONSERVATRICE. La DESTRA, poiché si manifesta come legittimazione del pensiero hegeliano, verrà inseguito definita SCOLASTICA. — Critica all’Idealismo Hegeliano Feuerbach accusa Hegel di : - aver divinizzato le forme superiori dello spirito : sostiene che Hegel le abbia poste fuori dal tempo, come immutabili ed eterne; - Panlogismo : Hegel credeva che la logica fosse lo strumento per comprendere il reale e che esprimesse la razionalità del reale. Feuerbach afferma che NELLA REALTÀ NON ESISTE NULLA DI RAZIONALE. - Aver reso lo spirito autosufficiente (= predominanza dell’infinità sul finito) : per F. questo è il VIZIO CAPITALE, perché è solo la psicologia dell’uomo a credere che il finito sia necessità di essere fondato dall’ infinto, ma in realtà IL FINITO È AUTOSUFFICIENTE. F. parla inoltre di IRRIDUCIBILITÀ DEL REALE Non può e non deve essere ricondotto ad altro. Filosofia F. afferma poi che la filosofia hegeliana è una “Teologia Mascherata” La ragione, per la sua caratteristica, in realtà è Dio. Obiettivo di Feuerbach : costruire una SCIENZA DEL FINITO = ANTROPOLOGIA La sua filosofia, viene però definita “UMANISMO”, perché considera l’uomo nella sua totalità (pensiero e corpo). Feuerbach sottolinea come nella storia ci sia sempre stata la tendenza a valorizzare l’aspetto razionale dell’uomo. Occorre invece RISTABILIRE IL PRIMATO DEL FINITO. Feuerbach recupera la DIMENSIONE SOCIALE DELL’UOMO : l’uomo è tale in una comunità, è questa dimensione è superata grazie al SUPERAMENTO DEL “SOLUPSISMO” = SOLUM IPSE = si cade nell’uomo come singolo, sganciato dalla dimensione comunitaria. Al contrario, l’uomo nella sua totalità è un uomo che necessità di rapporti sociali. L’aspetto che più sta a cuore a F. è INDAGARE IL FENOMENO RELIGIOSO esigenza di fondare il finito sull’infinito. Non si limita ad indagare le radici del cristianesimo ed ebraismo, ma va ad analizzare l’esigenza umana di avere una religione. Risultato : RIDUZIONE ANTROPOLOGICA DELLA RELIGIONE = non è Dio a creare l’uomo, ma è l’uomo a creare Dio tanto più ricco è Dio, tanto più povero è l’uomo. DIO = PRODOTTO DELL’ ALIENAZIONE DELL’ UOMO L’uomo promette in Dio quello che non riesce a realizzare in sé. L’uomo, oltre che di Ragione, è dotato anche di sentimento e volontà. Altra caratteristica è il DESIDERIO = SENTIMENTO TEOGONICO (= che genera Dio). Ciò che l’uomo non riesce a generare in sé, lo promette a Dio : — Il desiderio di conoscenza genera un DIO ONNISCIENTE — Il desiderio di ordine genera un DIO NORMOTETA (= detentore dell’ordine) — Il desiderio di amore genera un DIO AMOREVOLE NB: quella di creare Dio è un’esigenza umana : l’errore che compie l’uomo è quello di superare i limiti della specie e di proiettarli in Dio L’uomo dovrebbe avere coscienza che solo nella comunità può realizzare la convivenza, ricevendo e dando amore e aumentando la propria conoscenza. Schopenhauer Si rifà a quelli che lui chiama “Il divino Platone” ed “Il sorprendente Kant”. Nell’opera “Quadruplice radice del Principio di Ragion Sufficiente” fa una dichiarazione di ammirazione nei confronti della filosofia platonica, kantiana e su quella indiana di Vada. — Perché Platone, Kant e Vada ? Perché si passa dal MONISMO (che aveva influenzato la filosofia di Hegel) al DUALISMO (Platone: fisica e metafisica; Kant: fenomeno e noumeno; Vada: velo di Maya = fenomeno, che occulta la divina realtà di Krishna = noumeno). Nell’opera “Il mondo come volontà e rappresentazione” : — non esiste un oggetto separato dal soggetto : l’oggetto esiste perché esiste un soggetto che lo percepisce. A differenza dell’Idealismo nel quale era il soggetto a creare l’oggetto, nel caso di Schopenhauer il soggetto ha solo il compito di ordinare il flusso caotico delle percezioni. Filosofia Raggiungere il Nirvana, vuol dire dunque annullare in sé la volontà di vivere (voluntas) per la non volontà di vivere (noluntas). IL POSITIVISMO Il Positivismo coincide con la Seconda Riv. Industriale (epoca dell’ acciaio, epoca del progresso). Il termine è coniato per al prima volta da Saint Simon, per indicare la POSITIVITÀ DEL METODO SCIENTIFICO che aveva portato a questo sviluppo e l’IDEA DI UNA CONOSCENZA SCIENTIFICA FONDATA SULL’ESPERIENZA. C’è una forte fiducia nei confronti della scienza poiché è in grado di rispondere a tutte le domande che l’uomo si pone → Scienza può spiegare la realtà e migliorarla attraverso metodo scientifico NB: La filosofia non deve più occuparsi della metafisica ma della REALTÀ CONCRETA • Principali esponenti : Comte, Spencer, Saint-Simon , Darwin e Mill Con Comte, questo termine esce dall’ambito strettamente scientifico, per rappresentare una vera fede filosofica : secondo Comte, raggiungiamo una romanticizzazione della Scienza, dunque non solo un’esaltazione del metodo scientifico, ma una vera e propria fede nella scienza. Si arriva dunque ad una FEDE IRRAZIONALE E ASSOLUTA. Con il Positivismo siamo difronte ad un’infatuazione per la scienza, le cui fonti sono: — Empirismo inglese (Locke, Berkeley) — Criticismo kantiano — Sensismo francese Il metodo della scienza deve essere puramente scientifico e deve essere esteso a tutti gli ambiti del sapere. Si sviluppano 2 CORRENTI POSITIVISTE: 1. POSITIVISMO SOCIOLOGICO (Comte, Mill) 2. POSITIVISMO EVOLUZIONISTICO (Spencer ) → Questi due movimenti hanno le teorie di Darwin come spartiacque. Comte Nasce 1798 in Francia. Attraversa alcuni momenti difficili : - 1826-27 viene internato in manicomio e Tenta di uccidersi gettandosi nella Senna. - Negli ultimi anni della sua vita si avvicina alla religione e ha l’idea di trasformare al filosofia in religione La legge dei tre stadi L’uomo grazie alla scienza si è evoluto attraverso 3 stadi: • STADIO TEOLOGICO = uomo cerca di conoscere la natura e il mondo circostante attraverso l’immaginazione. Evolvendosi risponde a queste domande insoddisfacenti. • STADIO METAFISICO = gli uomini cercano per mezzo della ragione le cause segrete dei fenomeni e si pongono domande circa l’origine e il destino dell’universo. • STADIO POSITIVO = l’uomo cerca di scoprire le effettive leggi dei fenomeni, cioè, le relazioni tra i fenomeni che li producono. → Questi stadi sono tra loro incompatibili : serve il precedente per raggiungere il successivo. → La legge dei 3 stadi riguarda sia l’uomo nella collettività sia nell’individualità. INDIVIDUALITÀ: Filosofia - STADIO TEOLOGICO = INFANZIA dell’individuo - STADIO METAFISICO = ADOLESCENZA dell’individuo - STADIO POSITIVO = MATURITÀ dell’individuo UMANITÀ: - STADIO TEOLOGICO = MEDIOEVO = ETÀ TEOLOGICA (monarchia teocratica e militare) - STADIO METAFISICO = FINE RIV. FRANCESE (sovranità popolare, illuminismo) - STADIO POSITIVO = ETÀ CONTEMPORANEA (positivismo della società industriale) Compito della filosofia : → deve assolvere a 3 funzioni : 1. Riflettere sul senso unitario dello sviluppo scientifico 2. Comprendere gli effetti positivi dello sviluppo scientifico sulla vita dell’uomo sia intellettuale che sociale 3. Guidare la rivoluzione generale dello spirito umano Scienza = unica forma di concezione valida del mondo, è in grado di fare la differenza, la razionalità scientifica è il fine a cui tende l’intera storia umana. Ruolo SCIENZIATI → Lo scienziato è colui che attraverso la conoscenza e lo studio della scienza riesce a migliorare la società. Viene identificato come santo della nuova religione dell’umanità. — Classificazione delle scienze : a. Astronomia (estremo 1) b. Fisica c. Chimica d. Biologia e. Sociologia (estremo 2) NB: Matematica e Psicologia sono escluse, perché alla base di tutte le altre scienze. NB: tutte le scienze hanno raggiunto lo stadio positivo, tranne la SOCIOLOGIA che DEVE DIVENTARE VERA SCIENZA DELLA SOCIETÀ → deve diventare una FISICA SOCIALE = studio positivo dei fenomeni socilai. Sociologia Si divide in : — STATICA SOCIALE = studia le istituzioni sociali (es. Stato, famiglia) e il Fenomeno del Consensus → elemento che permette di superare le fratture della società. — DINAMICA SOCIALE = corrisponde alla LEGGE DEI 3 STADI. Obiettivo Comte: portare a termine il progetto di Bacone, Cartesio e Galileo = costruire un sistema di idee generali che prevalga nella specie umana e che ponga termine alla crisi rivoluzionaria. Comte proporne una vera e propria “ENCICLOPEDIA DELLE SCIENZE” Quindi la SOCIOLOGIA = scienza a cui tutte le altre sono subordinate. Darwin Nel 1859 esce la sua opera “L'ORIGINE DELLE SPECIE” e scrisse anche la “TEORIA DELLA SELEZIONE NATURALE”. Filosofia ◼ La VITA = lotta per sopravvivere e Darwin afferma che per caso potrebbe esserci una giraffa con il collo più lungo che trasmette questo carattere per sessualità ed è un bene che determina l'evoluzione. Infatti, mentre LaMark sostiene che è la natura che muta un organo in base all'esigenza, Darwin dice che è l'organo che mutato si rivela funzionale alla natura. Oltretutto, mette in crisi il fissismo secondo cui l'uomo è sempre stato perfetto e il mondo sempre uguale: infatti, fa notare che tra uomo e scimmia le differenze sono poche e sono solo di grado, l'uomo è semplicemente più evoluto. Spencer La parola chiave della sua filosofia è: EVOLUZIONE. Nel suo pensiero LA REALTÀ È EVOLUZIONE = un processo sempre verso il meglio e il meglio non va verso Dio, bensì verso l'umanità. La religione → Religione non deve mai unirsi alla scienza, ma serve a mantenere vivo il mistero, non deve essere studiata e non va confusa con filosofia e scienza. NB: L'uomo non può dimostrare Dio e se la religione ci prova non è più religione. → SCIENZA E METODOLOGIA servono a risolvere i problemi. ◼ La filosofia è la scienza più generale e perde valore diventando metafisica : deve sempre rimanere studio della scienza. Per Spencer : → VITA = un ammasso di materia omogenea che con il tempo diventa sempre più eterogenea; → SAPERE COMUNE AL POPOLO = è frammentario; → SAPERE SCIENTIFICO = parzialmente unificato, cioè si divide in tante scienze; → FILOSOFIA = SAPERE TOTALMENTE UNIFICATO (filosofia come EPISTEMOLOGIA = studio della scienza). M i l l Opere : • Sistema della logica deduttiva e induttiva • Opera a sostegno sociale e politico (tratta libertà, utilitarismo e considerazioni sul governo ) Il filosofo pone alla base della conoscenza l'INDUZIONE = LA CONOSCENZA UMANA SI MUOVE DAL RELATIVO AL RELATIVO, perché ogni esperienza che facciamo si basa su un certo numero di casi e non su tutto → Dal relativo a legge generale che a sua volta diventa relativa. L'uomo ha degli ASSIOMI (Es. non metterà mai in dubbio che dopo la notte viene il giorno), ma sbaglia a ricavare la legge in MODO DEDUTTIVO (= percorso logico che muove dalla teoria e deduce le conseguenze ). Solo la SCIENZA ha un VALORE ASSOLUTO e ci dà sapere assoluto. → La conoscenza umana cresce solo grazie all'induzione, quindi partendo dall'esperienza, dalla concretezza. IL PERCORSO LOGICO INTERATTIVO è dato da: ◼ SENSAZIONE → si instaura un rapporto tra l'oggetto senziente e l'oggetto sentito; ◼ ESPERIENZA → deriva dalla sensazione ma implica un percorso logico induttivo; ◼ ESPERIMENTO → è più ampio e implica anche la deduzione. Karl Marx Vita: Karl Marx nasce in Germania nel 1818 da una famiglia ebrea. Per mezzo del padre, Marx riceve un’educazione a stampo razionalistico e liberale. Nel 1835-1836 si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza e studia a fondo la Filosofia Il SUPERAMENTO DELL’ALIENAZIONE avviene con il SUPERAMENTO DEL REGIME DELLA PROPRIETÀ PRIVATA e con l’AVVENTO DEL COMUNISMO. La storia si figura come il luogo di perdita e riconquista dell’uomo della propria essenza (in Hegel la coscienza si perde in tante figure e ritrova se stessa nello Spirito Assoluto, in Marx l’uomo si perde nella civiltà di classe per poi ritrovarsi nella società comunista). IL DISTACCO DA FEUERBACH E L’INTERPRETAZIONE DELLA RELIGIONE IN CHIAVE SOCIALE Feuerbach aveva sostenuto che la teologia è antropologia. Egli risolve l’essenza religiosa nell’essenza umana. Su questo punto (= umanesimo materialista), Marx è d’accordo. Tuttavia, Feuerbach, ad avviso di Marx, si è fermato davanti al problema principale e non l’ha risolto. E il problema è quello di capire perché l’uomo crea la religione. Gli uomini alienano il loro essere proiettandolo in un Dio immaginario → solo quando l’esistenza reale nella società classista proibisce lo sviluppo e la realizzazione della loro umanità. Da ciò segue che, per superare l’alienazione religiosa, non basta denunciarla, ma occorre cambiare quelle condizioni di vita che permettono alla “ chimera celeste” di sorgere e prosperare. → È l’uomo che crea la religione → La RELIGIONE = coscienza rovesciata del mondo. Esiste il mondo fantastico degli Dei perché esiste il mondo irrazionale e ingiusto degli uomini. La religione è l’opera di un’umanità sofferente ed oppressa, costretta a cercare consolazione nell’universo immaginario della fede. Da qui la celeberrima espressione di Marx: “la religione è l’oppio dei popoli” LA CONCEZIONE MATERIALISTICA DELLA STORIA L’ideologia appare come una falsa rappresentazione della realtà. L’intento di Marx è quello di svelare, al di là delle ideologie, la verità sulla storia, mediante il raggiungimento di un punto di vista obiettivo sulla società, che permette di descrivere non ciò che gli uomini “possono apparire nella rappresentazione propria o altrui, bensì quali sono realmente”. Questo programma comporta, ovviamente, la distruzione della vecchia filosofia idealistica e l’inaugurazione di una nuova “scienza”. La storia è un processo materiale fondato sulla dialettica bisogno-soddisfacimento. Alla BASE DELLA STORIA = IL LAVORO, che Marx intende come creatore di civiltà e di cultura e come ciò attraverso cui l’uomo si rende tale. STRUTTURA E SOVRASTRUTTURA Nell’ambito di quella “produzione sociale dell’esistenza” che costituisce la storia, bisogna distinguere, secondo Marx, due elementi di fondo: le forze produttive e i rapporti di produzione. 1. FORZE PRODUTTIVE: tutti gli elementi necessari al processo di produzione, quindi: — gli uomini che producono (la forza-lavoro); — i mezzi utilizzati per produrre (i mezzi di produzione: terra, macchinari ecc.) — le conoscenze tecniche e scientifiche per migliorare la produzione. 2. RAPPORTI DI PRODUZIONE: rapporti che si instaurano tra gli uomini nel corso della produzione e che regolano il possesso e l’impiego dei mezzi di lavoro. Forze produttive e rapporti di produzione costituiscono il MODO DI PRODUZIONE. L’insieme dei rapporti di produzione costituisce la STRUTTURA, ovvero lo scheletro economico della società. Essa rappresenta il piedistallo concreto su cui si eleva una sovrastruttura. Il termine SOVRASTRUTTURA indica che i rapporti giuridici, le forze politiche, le dottrine etiche, artistiche, religiose e filosofiche devono essere intesi come espressioni più o meno dirette dei rapporti che definiscono la struttura di una certa società storica. Filosofia Secondo il materialismo storico di Marx, non sono le leggi, lo Stato, le forze politiche, le religioni e le filosofie a determinare la struttura economica della società, bensì è la struttura economica della società a determinare le leggi, lo Stato, le religioni, le filosofie ecc. Il termine “MATERIALISMO” indica che le vere forze motrici della storia non sono di natura spirituale, ma di natura socio-economica. LA DIALETTICA DELLA STORIA Marx ritiene che a un determinato grado di sviluppo delle forze produttive tendano a corrispondere determinati rapporti di produzione. Poiché le forze produttive si sviluppano più rapidamente dei rapporti di produzione, vi è una LOTTA TRA LE CLASSI. Le nuove forze produttive sono sempre incarnate da una classe in ascesa, mentre i vecchi rapporti di proprietà sono sempre incarnati da una classe dominante al tramonto. Di conseguenza risulta inevitabile lo scontro. Alla fine, quasi sempre trionfa la classe che risulta espressione delle nuove forze produttive, la quale riesce a imporre la propria maniera di produrre. Nella Francia del Settecento vi fu uno SCONTRO aperto tra la BORGHESIA (espressione delle nuove forze produttive) e l’ARISTOCRAZIA (espressione dei vecchi rapporti di proprietà). Vinse alla fine la borghesia, che riuscì a imporre i propri rapporti di proprietà e la propria visione del mondo. OPERA : “IL MANIFESTO DEL PARTITO COMUNISTA” = sintesi della concezione marxista del mondo. I punti salienti sono: — l’analisi della funzione storica della borghesia; — il concetto della storia come “lotta di classe” e il rapporto tra proletari e comunisti; — la critica dei socialismi non-scientifici. BORGHESIA, PROLETARIATO E LOTTA DI CLASSE Nella prima parte del Manifesto: Borghesia non può esistere senza rivoluzionare continuamente gli strumenti di produzione e tutto l’insieme dei rapporti sociali. Essa è una classe dinamica. Le moderne forze produttive si rivoltano contro i vecchi rapporti di proprietà, ancora sottomessi alla logica del profitto personale, generando crisi terribili. Dunque il PROLETARIATO, classe oppressa della società borghese, non può fare a meno di mettere in opera una dura LOTTA DI CLASSE. Il concetto della storia come lotta di classe è uno dei più significativi del Manifesto. Marx nel Manifesto individua come soggetto autentico della storia la lotta tra le classi. LA CRITICA AI FALSI SOCIALISMI Una delle sezioni più importanti del Manifesto è costituita dalla critica di Marx ai socialismi precedenti, che egli definisce falsi socialismi. Ci sono tre tendenze di fondo: — SOCIALISMO REAZIONARIO : Il socialismo reazionario attacca la borghesia secondo parametri conservatori, rivolti al passato, piuttosto che secondo schemi rivoluzionari, rivolti al futuro. Esso presenta 3 forme: A. Feudale = auspica l’abolizione della società capitalistica moderna e il recupero di un passato pre- rivoluzionario, pre-borghese e pre-industriale. Mentre i feudali vogliono sostituire l’alienazione attuale con un’alienazione passata, il proletariato mira invece al superamento di ogni alienazione. Filosofia B. Piccolo-borghese = esprime il punto di vista della piccola borghesia rovinata dal capitalismo industriale, che vorrebbe anch’essa il ritorno a una situazione pre-borghese, facendo rivivere il sistema corporativo per l’industria manifatturiera e l’agricoltura. C. Tedesca = parla più dell’Uomo che dei proletari. Inoltre finisce per sostenere i governi tedeschi della reazione, opponendosi a quelle conquiste della borghesia liberale (Stato rappresentativo, libertà di stampa) che gli stessi operai avrebbero interesse a ottenere. — SOCIALISMO CONSERVATORE, o “borghese”: è incarnato da quegli economisti che ritengono possibile rimediare agli “inconvenienti” sociali del capitalismo senza distruggere il capitalismo stesso. Infatti, nella loro mentalità, essi vorrebbero la borghesia senza il proletariato. — SOCIALISMO E COMUNISMO CRITICO-UTOPISTICO. Il socialismo utopistico è costituito dalla corrente di idee pre-marxiane portate avanti specialmente da Fourier e Owen. Essi hanno il limite, secondo Marx, di non riconoscere al proletariato una funzione storica e rivoluzionaria autonoma, e di fare appello a tutti i membri della società per una pacifica azione di riforme, muovendosi in tal modo in una dimensione moralistica e utopistica. Marx contrappone invece il proprio socialismo scientifico, basato su un’analisi critico-scientifica dei meccanismi sociali del capitalismo e sull’individuazione del proletariato come forza rivoluzionaria destinata ad abbattere il sistema borghese. IL CAPITALE Marx si propone di mettere in luce i meccanismi strutturali della società borghese, al fine di “svelare la legge economica del movimento della società moderna”. NB: Il fatto che Il capitale abbia come sottotitolo “Critica dell’economia politica”, rivela l’esplicita contrapposizione di Marx all’economia classica. Marx è convinto che non esistano leggi universali dell’economia e che ogni formazione sociale abbia caratteri propri e leggi storiche specifiche. Marx ritiene inoltre che la società borghese porti in se stessa le contraddizioni strutturali che ne minano la solidità, ponendo le basi oggettive della sua fine. — LA METODOLOGIA DEL CAPITALE Marx intende cogliere l’essenza del mondo di produzione capitalistica nella sua universalità. Nel Capitale, Marx si propone di individuare gli elementi strutturali. Il filosofo finisce per considerare : - Astratto, ciò che a prima vista appare concreto, - Concreto, ciò che a prima vista appare astratto. Dunque “popolazione” risulta essere un concetto astratto se si prescinde dalle diverse classi sociali che la compongono. La concezione della scienza e la metodologia scientifica di Marx possono essere meglio comprese osservandone la concreta applicazione nel Capitale. Qui possiamo individuare 3 tappe fondamentali: — la ricerca della documentazione; — l’analisi del materiale raccolto; — l’individuazione di un “principio generatore”. — MERCE, LAVORO E PLUSVALORE Filosofia proprio piacimento, in quanto ogni classe dominante forgia un meccanismo statale che risponde alle proprie specifiche esigenze. Questo rifiuto delle forme istituzionali dello Stato borghese prende corpo nella DOTTRINA DELLA DITTATURA DEL PROLETARIATO → ELEMENTO FINALE DELLA LOTTA DELLE CLASSI. La nozione “dittatura del proletariato” è il punto di arrivo di tutto il marxismo e della filosofia dello Stato. Il proletariato non può fare a meno di instaurare una propria dittatura che sarà la dittatura di una maggioranza di (ex)oppressi su una minoranza di(ex)oppressori La DITTATURA DEL PROLETARIATO si configura dunque come la misura politica fondamentale per la TRANSIZIONE DAL CAPITALISMO AL COMUNISMO. LE FASI DELLA FUTURA SOCIETÀ COMUNISTA 1. Comunismo (rozzo) : la proprietà, anziché venire totalmente soppressa, viene trasformata in proprietà di tutti, mentre gli uomini sono tutti ridotti a operai, con un medesimo salario. La comunità viene così ad assumere il ruolo di un grande capitalista. 2. Comunismo autentico (= “l’effettiva soppressione della proprietà privata”), si realizza quando l’uomo cessa di intrattenere con il mondo rapporti di puro possesso e consumo. All’uomo ossessionato dall’avere, Marx contrappone quindi un “uomo nuovo”, considerato come un essere “onnilaterale” e “totale”, che esercita in modo creativo l’insieme delle sue potenzialità. Marx distingue inoltre 2 fasi della SOCIETÀ FUTURA: - prima fase : abbiamo a che fare con una società comunista appena emersa dalla società capitalistica e che dunque porta ancora sotto ogni aspetto le “macchie” della vecchia società. In questa fase la società è l’unico datore di lavoro e trasforma tutti i lavoratori in salariati, che ricevono una quantità di beni equivalente al lavoro prestato. In quest’opera si realizza l’attesa società comunista: senza divisione del lavoro, senza proprietà privata, senza classi, senza sfruttamento, senza miseria, senza divisioni tra gli uomini e senza Stato. Nietzsche Vita: Friedrich Wilhelm Nietzsche nasce nel 1844 a Röcken, presso Lipsia, e ottiene la cattedra di Lingua e letteratura greca presso l’Università svizzera di Basilea fino al 1879 quando rinuncia definitivamente alla cattedra per dei problemi di salute: da li in poi, la sua vita è come quella di un malato inquieto e nervoso, in eterno vagabondaggio. A causa della sua malattia, da via a una FILOSOFIA MALATA dovuto ad una mente anch’essa malata. La filosofia di Nietzsche fu considerata legata alla cultura nazifascista a causa della sorella Elisabeth, la quale pubblicò postume le sue opere sotto “Volontà di potenza” (1901), facendolo passare per nazista. Scritti giovanili: periodo wagneriano - schopenhaueriano Scritti tra il 1872 e il 1876 di cui fanno parte : - La nascita della tragedia (1872) - Le quattro Considerazioni inattuali (1873-1876). — LA NASCITA DELLA TRAGEDIA : DALLO SPIRITO DELLA MUSICA (GRECITÀ E PESSIMISMO) – 1872 Filosofia LA MUSICA: da sempre la musica è l’elemento caratterizzante della cultura tedesca (già per Fichte) e la Germania costruisce la sua identità nell’Ottocento attraverso la musica. Nietzsche rivaluta lo SPIRITO MUSICALE , perché mette in moto i sentimenti ed è una forza creatrice che produce energia. Il TEATRO = momento più importante della festività prodotto dalla Grecia antica del V secolo a.C. Per Nietzsche, la TRAGEDIA = opera d’arte perfetta → nasce dalla fusione di udito (per la musica) e vista (per l’arte visiva), due elementi fondamentali dell’uomo. Il motivo centrale è la distinzione tra apollineo e dionisiaco, i due IMPULSI DELLO SPIRITO GRECO: - APOLLINEO: è lo spirito socratico e si esprime nelle armonie della scultura e della poesia epica. Coincide con la vista e le arti visive (sculture perfette e simmetriche) e rappresenta l’ordine del dio Apollo; - DIONISIACO: è l'esaltazione creatrice della musica e della poesia lirica. Coincide con l’udito per la musica, rappresenta lo spirito dionisiaco e irrazionale che si gode la vita del dio Bacco. La TRAGEDIA è perfetta → è la fusione tra apollineo – sintesi perfetta – e dionisiaco – energia creativa. Per Nietzsche, l’uomo greco ha 2 spiriti perfetti in equilibrio tra loro, quello dionisiaco e quello apollineo. Nb: Con l’arrivo di Socrate, L’EQUILIBRIO SI ROMPE perché sopprime Dioniso e fa vincere Apollo. Dopo Socrate, l’uomo europeo è schiacciato perché sopprime il piacere privilegiando la ragione. Nietzsche fa riferimento a tre compositori di tragedie del V secolo a.C.: 1. Eschilo 2. Sofocle → Nell’età della tragedia attica di Sofocle e di Eschilo, i due impulsi si armonizzano tra loro dando origine a capolavori sublimi. Il processo di decadenza inizia con l’avvento di Socrate, che rovina l’uomo 3. Euripide: attribuisce tutta la colpa all’uomo donando importanza alla ragione. La decadenza della tragedia coincide con la decadenza della civiltà occidentale nel suo complesso e si divide nell'opposizione tra spirito dionisiaco e spirito socratico, ossia tra un uomo tragico e un uomo teoretico che “violenta la vita” sfuggendo ad essa. — CONSIDERAZIONI INATTUALI (1873-1876) In risposta ad una critica, pubblica “Le quattro Considerazioni inattuali”. Nella seconda delle Considerazioni inattuali, “Sull’utilità e il danno della storia per la vita” (1874), Nietzsche si schiera CONTRO LO STOICISMO sostenendo che l'ECCESSO DI STORIA INDEBOLISCE LE POTENZIALITÀ CREATRICI DELL'UOMO, fino a trasformarsi in una vera e propria MALATTIA dello storico che cerca spiegazioni nel passato. Questa MALATTIA → porta ALL'IDOLATRIA DEL FATTO, che si concretizza nel positivismo (storia basata su documenti). NB: Nella vita è indispensabile il FATTORE OBLIO: non tutto va ricordato per poter vivere il presente e senza una certa dose di incoscienza non c'è la felicità, perché per poter agire nel presente occorre saper dimenticare il passato. Rapporto uomo-storia La storia corrisponde a 3 TIPI UMANI: 1- L’uomo è attivo e ha aspirazioni → la storia stimola l’uomo; 2- L’uomo ricorda il suo passato glorioso → La storia preserva e venera; 3- L’uomo ha bisogno di liberazione → la storia è un peso. Ai tipi di rapporto uomo-storia corrispondono 3 specie di storia: Filosofia 1. STORIA MONUMENTALE: è propria di chi guarda al passato per cercare modelli illustri e maestri e tende a mitizzare o ad abbellire il passato cancellando alcuni accadimenti e fornisce modelli per l'azione; 2. STORIA ANTIQUARIA: è propria di chi guarda al passato con fedeltà e amore, nasce dalla venerazione di un passato di cui ci si riconosce eredi e da cui ci si sente giustificati; 3. STORIA CRITICA: è propria di chi guarda al passato come un peso da cui liberarsi, nasce da un atto di libertà di fronte al passato e l'uomo giudica il proprio passato. SCRITTI DEL PERIODO ILLUMINISTICO O GENEALOGICO → Scritti tra il 1878 e il 1882. Critica e mostra l’origine delle sue critiche, caratterizzata da: ◼ un RIPUDIO dei maestri che un tempo ammirava: critica sia le tendenze metafisiche di Schopenhauer che quelle artistiche di Wagner, perché entrambi sono legati ad una civiltà decadente e sono riflessi della decadenza moderna. METODO CRITICO E STORICO-GENEALOGICO: → delinea il nuovo procedimento di pensiero di Nietzsche, in quanto eleva il “sospetto” a indagine; ogni fatto ha dietro di sé un passato da costruire. Il NUOVO METODO si articola in 2 fasi principali: 1. ANALISI STORICO CONCETTUALE → dimostra come concetti positivi appartengono a determinati contesti storici; 2. CRITICA DEMISTIFICANTE → rivela che ciò che viene fatto passare per positivo in realtà nasconde degli interessi umani personali. La Filosofia del Mattino Le figure nelle quali si concretizza la FILOSOFIA ILLUMINISTICA sono : → lo SPIRITO LIBERO = si identifica con il “viandante”, colui che riesce a emanciparsi dal passato grazie alla scienza. Il viandante inaugura: → la FILOSOFIA DEL MATTINO = un libero esperimento senza certezze che porta alla luce ciò che prima era immerso nell’ignoranza e nelle tenebre degli errori dell'umanità. La morte di Dio Nietzsche smonta il concetto di Dio, che è sostanzialmente: → Simbolo di ogni prospettiva oltremondana che pone il senso dell'essere in un altro mondo contrapposto a questo mondo. Dio dona il senso del mondo fuori dal mondo stesso, ma il mondo ha senso rispetto Dio e non ha senso da solo; DIO = fuga dalla vita e rivolta contro il mondo e il cosmo → è immagine della mente degli uomini, per sopportare la durezza della vita: Gli uomini per poter sopravvivere hanno dovuto convincere se stessi che il mondo è qualcosa di logico e il senso della religione è quello di compiere esorcismi protettivi dell'universo NB: All’ origine dell'idea di Dio c'è la paura dell'uomo di fronte all' essere. ESISTENZA CAOTICA → L’UOMO HA PAURA → UOMO CREA LA METAFISICA Racconto dell’uomo folle Filosofia Come è nata la morale? 1. Morale nasce nel mondo greco classico: la morale era l’espressione nella società tripartita tra aristocrazia (rispondeva ai valori di forza, bellezza e carità), sacerdoti (elevano la morale agli schiavi, per conquistare il potere mettono in competizione signori e schiavi tra loro) e schiavitù (la cui morale è quella di essere sottomessi) 2. Morale raggiunge l’apice nel cristianesimo: i valori della morali sono l’abnegazione, sacrificio di sé. → I SACERDOTI del mondo greco inseguono la virtù “spirito” e provano un risentimento (invidia segreta) nei confronti del guerriero. Il sacerdote non potendo dominare la casta dei guerrieri elabora una TAVOLA DI VALORI ANTITETICA a quella dei cavalieri – al “corpo” si contrappone lo “spirito”, all’orgoglio l’umiltà, alla sessualità la castità,... (inizio della società decadente) Il rovesciamento dei valori da parte dei sacerdoti caratterizza il popolo ebraico, che Nietzsche identifica come il popolo sacerdotale per eccellenza. Critica al cristianesimo Il cristianesimo inibisce gli impulsi primari dell'uomo mediante la nozione di “peccato” e produce un uomo malato e represso in preda a continui sensi di colpa; l’uomo cristiano nasconde in sé un’aggressività rabbiosa contro la vita e uno spirito di vendetta contro il prossimo. La soluzione si configura nella TRASVALUTAZIONE DEI VALORI: un nuovo modo di rapportarsi ai valori che vengono concepiti come libere proiezioni dell'uomo. I valori vanno cambiati, l’oltre uomo diventa legislatore e crea nuovi valori; infatti, i veri filosofi sono dominatori e legislatori. IL PROBLEMA DEL NICHILISMO E IL SUO SUPERAMENTO Dal latino nihil (niente), per nichilismo, Nietzsche intende: 1. “La volontà del nulla”, ovvero ogni atteggiamento di fuga e disgusto nei confronti del mondo concreto. Critica la figura di uno scettico che nega il mondo; 2. La situazione dell'uomo moderno nel mondo che non ha valori e porta alla nascita del superuomo. “Il nichilismo come stato psicologico subentra di necessità, in primo luogo, quando abbiamo cercato in tutto l’accadere un “senso” che in esso non c'è, sicché alla fine a chi cerca viene a mancare il coraggio” “Il credere nelle categorie di ragione la causa del nichilismo – abbiamo misurato il valore del mondo in base a categorie che si riferiscono a un mondo puramente fittizio”. IL PROSPETTIVISMO → Teoria contro il positivismo che idolatrava il fatto. Nietzsche intende la teoria secondo cui non esistono dati o fatti ma solo interpretazioni di questi dati che dipende dal punto di vista. Ci saranno quindi infinite interpretazioni → Alla base di ogni interpretazione stanno bisogni e interessi che rientrano nell’autoaffermazione di ogni individuo e sono legati alla volontà di potenza (si identifica con la vita stessa, intesa come forza espansiva). Le “VERITÀ” sono illusioni di cui ci si è dimenticata la natura illusoria; la “CONOSCENZA” e la “LOGICA” sono invenzioni dell'uomo che crea per avere certezze nel caos del mondo. Nietzsche CRITICA, inoltre, tutte LE SCIENZE MODERNE perché la realtà è libera e plurale e quindi non esiste un solo modello valido per interpretarla. Freud Sigmund Freud nasce a Freiberg, in Moravia, nel 1856, da genitori ebrei che si trasferiscono a Vienna. Studia e si laurea in medicina, in particolare intraprende studi di anatomia di sistema nervoso per poi dedicarsi alla psichiatria. A Parigi studia i fenomeni isterici e pratica l’ipnosi per curare malattie. A seguito di una serie di ricerche inerenti l’isteria elabora la sua teoria psicoanalitica. Nel 1933 a Berlino vengono bruciate le opere di Filosofia numerosi intellettuali ebrei, tra cui Freud, che lascia Vienna e si esilia a Londra dove morirà. Opere più significative: - L’interpretazione dei sogni - Totem e tabù - Introduzione alla psicoanalisi - Al di là del principio del piacere - Il disagio della civiltà La medicina ottocentesca restituiva una visione prettamente materialistica, i disturbi venivano interpretati sempre in chiave somatica, non venivano quindi presi in considerazione le malattie a livello psichiatrico, tutto era ISTERIA ( → oggetto di studi dei due medici Charcot e Breuer). Charcot → utilizza metodo terapeutico, attuando un controllo dei sintomi mediante la suggestione. Breuer → non utilizzava l’ipnosi come strumento di inibizione ma per richiamare alla memoria avvenimenti spiacevoli dimenticati. Attraverso il ricordo il paziente cessava di provare cariche emotive connesse ai fatti stessi. Il caso di Anna o Interessante è il caso di Anna O., una donna isterica gravemente ammalata. Tra i vari sintomi manifestava un’acuta idrofobia. Mediante l’ipnosi, Beurer poté scoprire che la paziente, avendo visto da bambina il cane della governate, verso la quale provava sentimenti di ostilità, bere in un bicchiere, aveva provato un forte senso di repulsione. Attraverso l’ipnosi, il medico riuscì a cessare i sintomi idrofobici di Anna O., portando nuovamente alla coscienza l’episodio dell’infanzia. → Studiando questo caso, Breuer e Freud elaborarono il cosiddetto “METODO CATARTICO” = provocare una scarica emotiva (o ab-reazione) capace di liberare il malato dai suoi disturbi senza che il paziente ne fosse al corrente. Freud, autonomamente, arrivò a scoprire che la causa della psico-nevrosi era da ricercarsi in un CONFLITTO TRA FORZE PSICHICHE INCONSCE, ossia operanti al di là della sfera di consapevolezza del soggetto. La scoperta dell’inconscio segna l’atto di NASCITA DELLA PSICOANALISI. → Prima della teoria di Freud si pensava che la psiche coincidesse con la coscienza, ma il filosofo arrivó ad affermare che le attività mentali avvengono maggiormente al di “fuori” della coscienza e che l’inconscio non costituisce il limite inferiore del conscio ma la realtà abissale primaria di cui il conscio è solamente la manifestazione visibile. → Freud attua una DIVISIONE DELL’INCONSCIO: - La zona del PRECONSCIO che comprende l’insieme dei ricordi inconsci, che con uno sforzo dell’attenzione possono divenire consci - La zona del RIMOSSO che comprende i ricordi stabilmente inconsci, che rimangono tali a causa di una forza specifica (“RIMOZIONE”) che può essere superata e sconfitta solo da apposite tecniche. → Freud pensa di sconfiggere l’inconscio, e quindi il rimosso, mediante l’ipnosi, ottenendo però scarsi risultati. Quali sono le tecniche per superare le resistenze dell’individuo che sbarrano l’accesso all’inconscio? 1. ASSOCIAZIONI LIBERE = tecnica che consiste nel rilassare il soggetto (invece che sforzarlo a ricordare), sopra un lettino o un divano, così da abbandonarlo al corso dei propri pensieri, facendo si che pronunci parole così da far partire delle catene associative collegate alle esperienze rimosse. Nonostante sia un metodo più efficace dell’ipnosi, mostra difficoltà concrete, in grado di essere superate solo dallo sforzo solidale del paziente con lo psicoterapeuta. Filosofia 2. TRANSFERT (o traslazione) = trasferimento sulla persona del medico di vari stati d’animo contrapposti (per esempio odio e amore) provati da lui durante l’infanzia nei confronti dei genitori → In questo modo il paziente ri-vede nel medico una persona importante nella sua infanzia e di conseguenza trasferisce su di lui vari sentimenti e reazioni. NB: Oltre a questo atteggiamento di empatia tra il medico e il paziente, Freud teorizza anche un CONTRO- TRANSFERT = empatia dell’analista nei confronti del paziente Infine cerca di decodificare i messaggi tramite lo STUDIO DEI SOGNI, degli ATTI MANCATI e dei SINTOMI NEVROTICI. LA SCOMPOSIZIONE DELLA PERSONALITÀ = un’unità complessa composta da “luoghi” psichici. Freud distingue : • La PRIMA TOPICA ( studio dei luoghi della psiche ) distingue 3 sistemi: → CONSCIO → PRECONSCIO → INCONSCIO • La SECONDA TOPICA comprende 3 istanze, ovvero tre tipizzazioni dell’uomo: → ES = rappresenta la forza impersonale e caotica che costituisce la matrice originaria della nostra psiche. L’Es non conosce la morale ma obbedisce unicamente al principio di piacere, che ignora il principio della logica. → IO = è la parte organizzata della personalità, che ha il compito di equilibrare, mediante opportuni compromessi, le pressioni provenienti dalle altre due istanze e dal mondo esterno, che tendono ad imporsi. Il rapporto tra l’Io e i suoi “padroni“ rappresenta un fondamentale criterio di discriminazione tra normalità e nevrosi. → SUPER-IO ( o Coscienza Morale ) = è l’insieme di tutte quelle proibizioni che sono state metabolizzate nell’individuo nei suoi primi anni di vita. Proibizioni che, anche inconsapevolmente, lo accompagno sempre e gli permettono di agire in un certo modo. È ricollegabile alla figura dei genitori. NB: NORMALITÀ = il caso in cui l’Io riesca a padroneggiare la situazione. NB: NEVROSI = quando non vi è equilibrio tra le tre istanze, ad esempio quando il super io è troppo debole o troppo rigido. È importante però distinguere la prima e la seconda topica freudiana in quanto non condividono le stesse finalità o esigenze. → Nonostante l’Es si identifichi con l’inconscio, l’Io e il Super-io non coincidono totalmente con il sistema conscio-preconscio, ma partecipano anche essi, per certi aspetti, al sistema inconscio. I SOGNI Nell’opera “L’interpretazione dei sogni” Freud vede in questi ultimi la via che porta alla conoscenza dell’inconscio. Il filosofo ritiene che i fenomeni onirici siano l’appagamento (camuffato) di un desiderio (rimosso). Freud individua all’interno dei sogni 2 contenuti: 1. CONTENUTO MANIFESTO = la scena onirica 2. CONTENUTO LATENTE = l’insieme delle tendenze che danno luogo a quella scena. I sogni rappresentano dei desideri inaccettabili per il soggetto, il quale li CENSURA → Il contenuto manifesto dei sogni è nient’altro che la forma elaborata e “travestita”, sotto effetto della censura, in cui si presentano i desideri latenti. Se ogni sogno è la realizzazione di un desiderio, l’interpretazione psicoanalitica dei sogni deve Filosofia SAGGIO SUI DATI IMMEDIATI DELLA COSCIENZA → Affronta il problema della LIBERTÀ. L’analisi sulla libertà parte dall’analisi della CONCEZIONE DEL TEMPO: - TEMPO DELLA SCIENZA ( = Meccanica) → costituito da istanti omogenei, tutti uguali, esterni gli uni agli altri; è un tempo reversibile = posso ripetere un esperimento infinite volte. È inoltre un tempo meccanicistico, governato dalla necessità. - TEMPO DELLA COSCIENZA → costituito dai istanti eterogenei (tutti abbiamo sperimentato che i momenti piacevoli passano più in fretta rispetto alle situazioni noiose che sembrano dilatarsi all’infinito); sono istanti interni gli uni agi altri (viviamo sempre nel passato e ci proiettiamo nel futuro); non è un tempo reversibile = non possiamo rivivere momenti belli o brutti. È caratterizzato dalla DURATA → è la durata che FONDA LA LIBERTÀ. MATERIA E MEMORIA Affronta un altro dualismo : RAPPORTO MENTE – CORPO Elementi fondamentali per comprendere tale rapporto sono : - PERCEZIONE → azione del nostro corpo sul mondo esterno. Attraverso di essa raccogliamo i dati che vanno a finire nella nostra memoria pura*. - RICORDO – IMMAGINE → corrisponde al cervello = strumento che permette di selezionare nella memoria pura i ricordi utili per guidare la percezione e, allo stesso tempo, attraverso il cervello le nuove percezioni vengono trasmesse alla memoria. Il cervello mette in relazione il corpo e la mente. - MEMORIA PURA* → archivio di tutte le nostre esperienze che caratterizzano la nostra individualità. NB: Il nostro io non è fisso, ma si nutre di memoria e percezioni. EVOLUZIONE CREATRICE All’origine di tutto c’è LO SLANCIO VITALE ( = Lan vital). Bergson rifiuta quindi l’idea evoluzionista sia maccanicistica che finalistica, perché considera entrambe delle teorie deterministiche ( → nell’evoluzione meccanicistica gli eventi sono determinati da una causa passata, mentre nell’evoluzione finalistica gli eventi sono determinati in vista di un fine d a raggiungere → In entrambi i casi gli eventi sono sempre determinati). Secondo Bergson solo lo SPIRITO è assolutamente LIBERO e la MATERIA = PUNTO DI ARRESTO DELLO SLANCIO VITALE. NB: La POTENZA DELLO SPIRITO, si manifesta : - negli animali come ISTINTO = capacità di usare strumenti organici - negli uomini come INTELLIGENZA = capacità di usare strumenti inorganici. Inoltre : - ISTINTO → è IMMEDIATO - INTELLIGENZA / RAGIONE → è caratterizzata dalla CONSAPEVOLEZZA Bergson sostiene che: - Per arrivare a comprendere l’intero universo, L’ UOMO = SPIRITO (forma più alta di evoluzione) - MATERIA = SPIRITO ESAURITO/ DEPOTENZIATO → ha perduto il suo slancio vitale → deve dunque servirsi di un’altra facoltà : - L’INTUIZIONE = organo della filosofia, che ci immerge nel fiume della vita e ci fa comprendere che tutti facciamo parte di un unico destino Filosofia Perché l’intuizione ? INTUIZIONE → è immediata, come l’istinto, e consapevole come l’intelligenza. LE DUE FONTI DELLA MORALE E DELLA RELIGIONE — Forme attraverso cui lo slancio vitale / energia spirituale si esprime nell’uomo : a. Arte b. Religione c. Morale d. Filosofia Bergson prende in considerazione: - SOCIETÀ CHIUSA → caratterizzata dalla pressione sociale che si traduce in obbligo morale - SOCIETÀ APERTA → morale non è volta alla conservazione, ma alla dilatazione della vita → la sua fonte è nello slancio vitale, che si trasforma in SLANCIO D’AMORE VERSO L’UOMO - RELIGIONE STATICA → (contemplativa) è ricca di miti ed esigenze miracolistiche - RELIGIONE DINAMICA → (attiva) si identifica nel MISTICISMO CREATIVO E ATTIVO che collabora con l’attività creatrice dello spirito. L’esistenzialismo Per Esistenzialismo si intende ogni filosofia che nasce in opposizione al positivismo e propone la riflessione sul senso dell'essere. Precursori : Pascal e Kierkegaard. Fin dal suo esordio, l'Esistenzialismo si è collegato con alcune manifestazioni letterarie in cui era presente il senso della problematicità della vita umana. Con Dostoevskij emerge li problema dell'uomo che, posto di fronte alle possibilità della vita, deve sceglieree subire il peso di tale responsabilità. Kafka esprime li senso negativo delle possibilità umane affrontando temi come l'insicurezza della vita. Per Sartre nella condizione umana vi è qualcosa di paradossale: pur essendo libero di fronte al mondo, l'individuo non è libero di essere libero; pur scegliendo il senso del suo essere, l'uomo non sceglie li suo essere stesso, ossia li fatto di essere gettato nel mondo e di esistere. L'Esistenzialismo → considera i limiti che caratterizzano la condizione dell'uomo nel mondo. Caratteri generali : - Ricerca del senso della vita - L’uomo → limitato all’essere e definito dall’individualità → allo stesso tempo è aperto all’essere, cioè a un “oltre” interpretato come: 1. Evento ontologico (Heidegger) → ESISTENZIALISMO ONTOLOGICO 2. Trascendenza (Jaspers) → ESISTENZIALISMO FIDEISTICO 3. Insieme delle relazioni tra io, le cose e gli altri (Sartre) → ESISTENZIALISMO UMANISTICO - È un ente peculiare, colto come progetto gettato - L’esistenza umana è connotata da angoscia, paura, disperazione, attesa Heidegger L’ESSERCI COME ESSERE NEL MONDO Filosofia Fa riferimento all’ essere che si manifesta all'interno dell'esigenza = ESSERCI. Quando noi diciamo essere, intendiamo quell’essere che si realizza all’interno del concetto di ESISTENZA. L’esistenza ha 2 caratteristiche fondamentali: 1. ci permette di comprendere l’essere, quindi vediamo come il concetto di essere ed esistenza si implicano a vicenda, per questo ha utilizzato la parola ‘esserci’; 2. ESISTENZA = POSSIBILITÀ DELL’ESSERE, quindi riprende il concetto di Kierkegaard di possibilità. → L'esistenza di ogni uomo è nel manifestarsi all'interno di queste infinite possibilità. Per indagare l’esistenza e l’essere c’è bisogno del METODO FENOMENOLOGICO = cominciare l'osservazione di ciò che è certo, quindi dai FENOMENI. Quindi: ESSERCI = UOMO = ESSERE CHE SI CONCRETIZZA ALL’INTERNO DELL’ESISTENZA. Quindi si potrebbe dire che: ESSERCI = ESSERE + ESISTENZA = UOMO. → Questo metodo ci dà una descrizione obiettiva e precisa delle strutture essenziali dell'esistenza stessa. Per analizzare l’essere, il punto di partenza è analizzare l’essere nella sua quotidianità : Heidegger, quando analizza l’essere nella sua quotidianità, usa la frase ‘ESSERE NEL MONDO’. - ESSERE NEL MONDO = prendersi cura delle cose progettate secondo un “criterio di utilizzabilità” = tutto viene progettato in virtù se può esser più o meno utile a noi. → L'uomo è essere nel mondo quando si prende CURA delle cose e degli altri. La CURA degli altri può assumere 2 forme diverse: - sottrarre agli altri le loro cure : da un’ esigenza non autentica, perché gli offro già l’oggetto manipolato per la sua utilità = coesistenza. La coesistenza ha come conseguenza la formazione un'esigenza anonima e convenzionale, perché sono gli altri a provvedere alla cura delle cose, oppure tendiamo a comportarci in un determinato modo perché così è. Nel momento in cui noi facciamo una determinata scelta, manipoliamo quella cosa progettandola in virtù dell'utilità che essa può avere per noi. - aiutare gli altri a essere liberi di assumersi le proprie cure : da un’esistenza aumenta, in quanto ogni uomo è libero della ricerca della propria cura e di esplicarsi nel suo essere nella totalità. Questa è l’ESISTENZA AUTENTICA. → CURA = Struttura fondamentale dell'esistenza → Solo attraverso la cura l’uomo si esplica e si realizza, perché CURA = PROGETTARSI. METAFISICA COME OBLIO DELL’ESSERE Il concetto di "metafisica" non è pensato da Heidegger in contrapposizione a quello di "scienza" (come fanno invece il positivismo e l’empirismo). Dal punto di vista della STORIA DELL’ESSERE : - METAFISICA = "progetto" complessivo che domina un’intera fase della storia. È in relazione ad una determinata metafisica che, in ogni epoca, l’umanità è posta in rapporto con gli enti e con se stessa. Quindi: - METAFISICA = evento complessivo che segna la civiltà occidentale, la cui storia rivela una vocazione nichilistica → NICHILISMO = OBLIO DELL’ESSERE = storia in cui dell’essere non ne è più nulla. Filosofia - È conflitto con gli altri, infatti il rapporto con gli altri diventa infernale - È primato dell’esistenza sull’essenza (l’uomo diventa qualcosa grazie/ a causa di ciò che ha fatto) ESISTENZIALISMO UMANISTICO Sartre sottolinea la dimensione progettuale della LIBERTÀ = responsabilità del soggetto nei suoi confronti e in quelli degli altri e responsabilità morale dell’individuo. Vi è un aspetto ottimistico della filosofia di Sartre: - Il destino dell’uomo è nelle sue stesse mani, dato che egli è libero perché Dio non esiste, e quindi non ci sono valori a priori, ma solo valori che l’uomo produce tramite le sue scelte. - La libertà diventa quindi una liberazione dall’oppressione. L’UMANISMO → dato che l’uomo è libero, può realizzarsi come vuole e quindi essere capace anche di azioni importanti che gli facciano assumere responsabilità : “scegliendomi, io scelgo uomo” LA NAUSEA Sartre utilizza la metafora della “nausea” per descrivere una sensazione particolare quando le cose diventano prive di senso. In Sartre la nausea nasce dalla presa di coscienza della BANALITÀ DI NON SENSO della vita umana. → Le cose in se stesse, per Sartre, sono insignificanti : è l’uomo a dargli significato. → Le cose non fanno altro che sopraffare le persone dando un senso di invadenza e quindi la nausea. → Le cose perdono di senso IL PROGETTO DI ESSERE DIO L’esistenza dell’uomo è assurda → Il concetto di angoscia nasce dalla libertà dell’uomo, di cui l’uomo non può liberarsi. L’uomo cerca quindi di essere Dio per trovare un fondamento di se stesso in se stesso → UOMO = DIO MANCATO, fallisce. Dato però che la coscienza nasce dopo l’essere, è impossibile che ne sia fondamento. Esso è il primato dell’esistenza sull’essenza. Sartre muove da un : - ATEISMO TOTALE → se Dio non esiste tutto è permesso, ma le scelte dell’uomo ricadono solo su di lui. L’uomo è quindi condannato ad esistere. La sua essenza è determinata dalle sue scelte di vita e l’uomo sarà quello che avrà scelto di essere. L’uomo è quindi solo e senza scuse → nell’opera “L’essere e il nulla” Sartre approfondisce il discorso esistenzialistico, affermando che l’ UOMO = UNICO ESSERE IN CUI L’ESISTENZA PRECEDE L’ESSENZA. → L’uomo è solo → NON ESISTE DIO, la responsabilità è la sua. L’IMPEGNO POLITICO In Sartre l’impegno politico, che è diretto, si riassume nella CRITICA DELLA SOCIETÀ BORGHESE e in un ruolo attivo dell’intellettuale nella sua indipendenza politica. → La libertà diventa quindi una liberazione dall’oppressione. Filosofia del linguaggio Si occupa del linguaggio umano e dei suoi sistemi di comunicazione. Poiché indaga le relazioni tra linguaggio, pensiero e realtà la filosofia del linguaggio si pone al confine con altre discipline quali la psicologia, metafisica, l'epistemologia, la logica, la linguistica, la semiotica. Studia quindi il rapporto tra segno e significato e la capacità umana di usarli nella comunicazione. Punto di partenza per l'analisi della moderna filosofia del linguaggio può essere considerata l'opera dello svizzero Ferdinand de Saussure, il Corso di linguistica generale. Filosofia Studi sul linguaggio nel '900 iniziano con il comportamentismo, che considera le parole come produzioni effettive del linguaggio. In modo parallelo gli strutturalisti attribuiscono al linguaggio una natura di codice autodefinito, concentrando appunto la loro attenzione sulla struttura del linguaggio per cui la posizione e l'uso di ogni parte ha senso e viene definita dalle altre parti. Principali problemi : - Differenza tra segno e codice - L'oggetto della linguistica o della semiotica - Lo studio della comunicazione, dei suoi limiti e dei suoi equivoci - La definizione di una semiotica ristretta che lasci qualche cosa al di fuori del segno (ma non è chiaro quali confini si debbano assegnare a questo campo di studi) - Le basi neurali e naturali della lingua e della semiosi Wittgenstein Il suo pensiero è raccolto in 2 fasi: — FASE 1 → può essere riassunta dalla frase finale contenuta nell’opera Tractatus logicus-philosophicus “Di ciò che non si può parlare, occorre tacere”. Questa proposizione racchiude il senso della filosofia analitica : sostiene che le parole devono descrivere ciò che è vero per dare vita ad un discorso corretto. NB: Delle cose metafisiche, etiche ed estetiche non si può affermare la verità empirica e la filosofia non dovrebbe occuparsene. — FASE 2 → Wittgenstein arriva a confutare la sua prima fase nell’opera Ricerche Filosofiche. In questa fase il filosofo rivaluta il linguaggio ordinario rispetto al linguaggio scientifico e logico sostenuto nel Tractatus. → Al linguaggio ordinario viene riconosciuto un valore significativo anche quando si utilizzano parole non strettamente legate all'esperienza empirica : questo linguaggio presenta una ricchezza ed una varietà che dipende dall'uso di quelle proposizioni in determinati ambiti. Il filosofo sostiene quindi che non esiste un linguaggio corretto, scientifico e logico poiché, in realtà, ogni linguaggio legato al suo contesto è corretto : questo fa parte dei vari giochi linguistici che si possono fare attraverso le parole e che sono mutevoli ed infiniti. Il linguaggio filosofico, invece, è scorretto perché mescola parole legate ad ambiti diversi : Wittgenstein sostiene che il compito della filosofia sia quello di individuare ed analizzare le varie regole dei diversi giochi linguistici → ecco che si forma la Filosofia del Linguaggio. Popper Opere: 1) Logica della ricerca (1934) 2) Miseria dello Storicismo (1944-45) 3) Società aperta e i suoi nemici (1945) MISERIA DELLO STORICISMO Che cos’è lo storicismo? Popper è critico rispetto agli storicisti. Critica sotto due punti di vista: Filosofia 1. TEORICO-METODOLOGICO : è sbagliato il metodo con cui lo storicismo si approccia alla storia umana, non esistono leggi universali e necessarie, perchè gli uomini sono tutti diversi. 2. PRATICO-POLITICI : se si ritiene che esista un senso e una direzione oggettiva della storia, gli interpreti ufficiali di essa, i portavoce del suo destino, si sentiranno autorizzati a togliere chiunque si opponga ad esse. Secondo Popper la visione dello storicismo porta alla violenza, all’intolleranza, al fanatismo politico. SOCIETÀ APERTA E I SUOI NEMICI Popper distingue : - SOCIETÀ APERTA = società democratica, in cui gli individui sono tutelati nei loro diritti, soprattutto hanno libertà di pensiero, parola, espressione, critica. Solitamente la definizione di democrazia è governo della maggioranza, Popper però dice che questa definizione non sia adeguata. Cosa significa davvero democrazia? → DEMOCRAZIA = Governo in cui i governanti possono essere licenziati e criticati senza che si siano conseguenze per chi li critica. Quindi tutti possono esprimere il loro pensiero, anche e quando è critico. La democrazia è sinonimo di pluralismo= diversi pensieri, diverse voci, diverse espressioni. Ci deve essere spazio per tutte le espressioni, anche le minoranze. Il presupposto è che nessuno possiede la verità assoluta. - SOCIETÀ CHIUSA = sintomo di totalitarismo, società in cui prevale la collettività sull’individualità, lo stato è assoluto e gli individui sono relativi LOGICA DELLA RICERCA L’opera più importante che affronta il tema della filosofia della scienza. In quest’opera Popper nota la simmetria tra : - VERIFICABILITÀ di u na teoria scientifica - FALSIFICABILITÀ di una teoria scientifica. VERIFICABILITÀ = una teoria scientifica può essere verificata, ovvero si deve dimostrare che sia vera FALSIFICABILITÀ = una teoria scientifica può essere falsificata, ovvero si può dimostrare che una teoria sia falsa Popper dice che non possiamo sostenere la verità di una teoria, ma solo la sua falsità. Ecco perchè si dice che Popper sia il padre del FALSIFICAZIONALISMO. → Una Teoria è scientifica solo se è falsificabile.
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