Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Filosofia: Breve discorso su Kant e Hegel., Schemi e mappe concettuali di Filosofia

Appunti brevi su: Kant, breve biografia e Critica della ragion pura; Hegel, breve biografia e Fenomenologia dello spirito.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2020/2021

Caricato il 14/01/2023

Studente2103
Studente2103 🇮🇹

4 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Filosofia: Breve discorso su Kant e Hegel. e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Filosofia solo su Docsity! KANT Nasce intorno al 1724 e al contrario di altri filosofi non viaggio e non si interessò alla politica. La filosofia di Kant si caratterizza per il forte criticismo: -alla Metafisica, ritenuta illusoria quanto i sogni, non usa l'esperienza in quanto si basava interamente sulla ragione; -al Razionalismo, considerare i dati sensibili; -all'Empirismo, senza considerare la ragione. In ciò consiste il suo programma criticista: indagare capacità/limiti della ragione umana e portare l'uomo ad una conoscenza universale tramite l'esperienza fenomenica. Egli scrive diverse opere come la "Critica della ragion pratica", "Critica del giudizio" e "Critica della ragion pura", scritta in due momenti, in cui lui utilizza la critica per studiare la realtà (Critica = giudicare, indagare, distinguere) e pone la ragione di fronte ad un tribunale in cui essa è sia giudice che imputato dove lei si interroga sulle esperienze umane. Introduce i giudizi sintetici analitici, che permettono un collegamento tra soggetto e predicato, che da più informazioni nel dettaglio, che avvengono prima dell'esperienza e non derivano da essa. Giudizi analitici: il predicato è già contenuto nel soggetto, sono privi di novità ma sono dotati di universalità e necessità (RAZIONALISMO). Giudizi sintetici a posteriori: dotati di novità ma non sono universali e dipendono dall'esperienza (EMPIRISMO). Giudizi sintetici a priori: dotati di novità e universalità il cui rigore matematico non garantiscono necessità (SCIENZA NEWTONIANA). Egli introduce i giudizi per condurre la sua indagine basata su tre domande: 1- E' possibile la matematica come scienza? 2- E' possibile la fisica come scienza? 3- E' possibile la metafisica come scienza? Alle prime due domande riuscirà a rispondere tramite i giudizi sintetici a priori che divide la conoscenza in due aspetti: Materiale, contiene le impressioni sensibili dell'esperienza (elementi a posteriori); Formale, costituito dalle forme con cui ordina le impressioni (elementi a priori). Kant va ad operare una "Rivoluzione" analoga a quella di Copernico. Questa rivoluzione fatta da Kant lo porta ad ammettere che il soggetto e le sue facoltà intellettive influiscono sul modo di vedere gli oggetti e concorrono alla costruzione dell'esperienza, ciò porta Kant ad etichettare la sua indagine filosofica come "trascendentale". Infatti tutta la critica ha una funzione trascendentale, è ossia una teoria della possibilità a priori della conoscenza.  CRITICA DELLA RAGION PURA E' un trattato sistematico, in quanto la sistematicità per Kant è un requisito indispensabile per la conoscenza, l'opera riflette la ragione dividendosi in: -Dottrina degli elementi  descrive gli elementi e si divide in estetica trascendentale e logica trascendentale; -Dottrina del metodo  si occupa del metodo di applicazione degli elementi. • Nell'estetica trascendentale Kant analizza la sensibilità e le sue forme a priori, per lui la sensibilità ha una duplice funzione, una "passiva" in cui riceve dall'esperienza i dati percettivi e una "attiva" in quanto organizza il materiale in due forme a priori: Spazio e Tempo, ossia le condizioni a priori della sensibilità. Lo spazio è la "forma del senso esterno" ed è un'intuizione pura ossia innata che rende possibile la conoscenza sensibile tramite i suoi principi che si basano sulla geometria, intesa come scienza sintetica a priori. Il tempo è la "forma del senso interno" che costituisce il fondamento degli stati interiori che percepiamo in successione regolare (passato, presente, futuro). Inoltre esso si basa sull'aritmetica. • Nell'analitica trascendentale Kant analizza l'attività dell'intelletto, grazie ad esso gli oggetti da noi intuiti vengono espressi in "rapporti comuni" ossia in concetti. Per Kant l'intelletto e la sensibilità sono fondamentali in quanto senza sensibilità nessun oggetto ci sarebbe dato e senza intelletto nessun oggetto sarebbe pensato. -Concetti empirici, derivano dall'esperienza e rappresentano le caratteristiche degli oggetti sensibili. -Concetti puri, ossia i contenuti a priori dell'intelletto divisi in "Categorie". Quindi, cosa permette che gli oggetti intuiti tramite la sensibilità possano obbedire alle categorie dell'intelletto? Kant risponde con "l'Io Penso", esso ha il compito di unificare la conoscenza che altrimenti sarebbe frammentata nelle sue varie rappresentazioni, esso viene inoltre definito "Autocoscienza" in quanto implica la consapevolezza di un io e "Appercezione trascendentale" in quanto precede ogni attimo conoscitivo. Tale principio si basa sui giudizi che a loro volta si basano sulle categorie in quanto la realtà non può essere pensata senza queste ultime, quindi Kant afferma che "L'io penso" ha solo una funzione ordinatrice. Kant fa inoltre una distinzione tra: -Fenomeno  ossia la realtà che ci appare attraverso le nostre facoltà conoscitive che da un lato segna i limiti della conoscenza umana e dall'altro individua la validità universale (Valere per tutti gli uomini). -Noumeno  la realtà delle cose in se, la realtà può essere pensata dalla ragione ma non può essere conoscibile. La cosa in se è soltanto un "concetto limite". Hegel in cui egli afferma che l'essenza del sentimento amoroso "unifica gli eventi", e che in esso coincide la conciliazione realizzata da Cristo che è amore divino. Negli scritti di Hegel troviamo anche una teoria sistematica della dialettica che costituisce il "Metodo di pensiero" e la "legge del divenire storico" della civiltà. Esempio: Siamo in primavera e vogliamo piantare un tulipano  Tesi: il bulbo che rappresenta l'essere e contiene in se già la vita;  Antitesi: si pianta il bulbo nella terra negando l'essere del bulbo;  Sintesi: vi è la nascita del fiore. Il divenire è frutto della contrapposizione di un evento all'altro/di un pensiero all'altro, infatti la dialettica va ad elevare la contraddizione alla legge universale della filosofia. I concetti cardine di Hegel verranno poi spiegati con due modalità differenti: 1- con la Fenomenologia dello spirito; 2- nelle opere della maturità  espongono in maniera sistematica la verità. • FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO  Scienza dell'apparenza L'opera inizia con una considerazione che accomuna Hegel ai Romantici (Holder e Shelling): "Gli antichi godono di una condizione di armonia tra l'uomo e il divino" e anche se questa modalità è stata persa nel tempo, Hegel va a sviluppare una considerazione positiva dello sviluppo dell'umanità, in cui la filosofia può offrire un aiuto determinante. La filosofia è in grado di comprendere il divenire storico in tutti i suoi momenti riconoscendo le necessità di ciascuno di essi (percorso di autocoscienza) facendo si che il soggetto del divenire dialettico diventi la verità. • Nella Fenomenologia la coscienza si rende capace di ricomporre l'armonia perduta e di predisporre la comprensione del sapere assoluto tramite il ripercorrere di tutte le tappe della nostra tradizione culturale giungendo alla comprensione generale della vicenda umana, la Fenomenologia è dunque il "romanzo" della coscienza che segue il percorso della vita spirituale definendo   Figure: le forme storiche del Stazioni: ossia le tappe storiche. sapere. Abbiamo quindi le varie forme della Fenomenologia:    Coscienza Autocoscienza Ragione    attenzione per attenzione al soggetto riconoscimento l'oggetto dell'unità soggetto/oggetto    TESI ANTITESI SINTESI • La coscienza si articola a sua volta in 3 momenti: - Certezza sensibile  è il sapere immediato che implica una separazione del soggetto che la mette in relazione con altre sensazioni unificandole tramite le categorie (es QUI et ORA); - Percezione  vi sono le varie determinazioni delle cose che vengono colte in maniera unitaria (mela) solo grazie all'io; - Intelletto  che classifica e riconduce a leggi i fenomeni esterni che pero resta limitato a determinazioni finite. implicando il suo superamento con l'autocoscienza. • L'autocoscienza si trova nel rapporto con l'altro implicando il conflitto, incontro- scontro tra la coscienza dell'altro per individuare il soggetto. La lotta cesserà con l'arresa di un autocoscienza. Servo - padrone  Rappresenta il differente percorso dell'idea di libertà per affermarsi nel mondo: il padrone è colui che per l'indipendenza mette a repentaglio la propria vita nella lotta tra autocoscienze affermando la propria superiorità sul servo, colui che per paura della morte accetta la condizione, ma che poi tramite il suo lavoro impara a dominare gli istinti rovesciando la situazione facendo diventare il padrone servo del suo servo. Abbiamo poi: - Stoicismo, che disprezza le passioni promuovendo la libertà degli individui dalle condizioni esterne; - Scetticismo, non crede a nessun principio universale e viene inoltre definito "imbroglio" fonte di turbamento mentale; - Coscienza infelice, la coscienza concepisce se stessa come limitata e inadeguata per l'infinità divina a cui aspira, - Ascetismo medievale, la coscienza per annullare la scissione tra infinito e finito, negando se stessa per ritrovarsi con Dio. • La ragione si può definire a sua volta: -Osservativa  L'autocoscienza che si eleva a ragione e assume in se ogni realtà e si inizia a privilegiare un approccio scientifico basato sulla logica sperimentale anche se in tale "inquieto cercare" nella natura la ragione si dispera entrando in crisi. -Attiva  in cui la coscienza si tuffa nel godimento presente illudendosi di prendere la vita quando in realtà afferra la morte. La coscienza fa quindi un passo avanti dirigendosi verso la legge del cuore, in cui la coscienza afferma la propria individualità come principio rivoluzionario e criterio universale trovando però la resistenza degli altri dovendo andare oltre il sentimento individuale, conquistando, grazie al dovere morale, la virtù. Hegel inoltre afferma che l'imperativo categorico di Kant è insufficiente perché si basa sul "dover essere" anziché sull'essere, Hegel considera la filosofia di Kant, infatti, astratta e incapace di garantire una prospettiva universale dell'etica. Vi sarà poi nello sviluppo sistematico di Hegel le "eticità" ossia la ragione che si incarna nella politica, facendo risultare le massime morali inefficaci.  Kant divideva le idee nel mondo del Fenomeno (esperienza umana) e nel mondo del Noumeno (limiti della coscienza), Hegel vedeva infatti le idee nella totalità, non separate dalla coscienza.  Vi è quindi l'avvento della filosofia idealistica in cui osserviamo il cammino della coscienza universale, che ritroviamo nel percorso di formazione individuale. Il bambino che passa dalla coscienza sensibile basata sulla "spensieratezza" ad una condizione nella giovinezza piena di dubbi che si chiariranno nella fase della maturità in cui l'uomo coglierà il significato delle leggi riconoscendo la scissione tra l'io e gli altri facendo si che la libertà non sia più un fatto astratto. Dato pero che la filosofia di Hegel è in continuo mutamento egli utilizza la dialettica per rivelare una prospettiva ottimistica, volta a superare ogni negatività per una visione globalmente positiva. Infatti la dialettica viene definita infinita e assoluta solo nei suoi gradi intermedi in quanto il divenire termina con lo spirito assoluto che diventa autocoscienza. Secondo Hegel "ciò che è razionale è reale" ogni cosa avviene sotto un principio razionale perché era "razionale che accadesse", infatti tutto fa parte della legge di sviluppo della storia, la realtà si identifica quindi nei grandi eventi storici, la dialettica diventa interprete dello sviluppo storico. Infine Kant venne criticato da Hegel per le categorie a priori che hanno impoverito il pensiero. Hegel infatti dovrà ripristinare l'unità tra pensiero ed essere in quanto le idee si muovono nella realtà.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved