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FILOSOFIA DELLA COMUNICAZIONE E DEL LINGUAGGIO - risposte test + ordine alfabetico, Panieri di Filosofia

All'interno di questo file, troverete tutte le risposte dei test di autovalutazione a partire dalla lezione n.1 alla n.73. Ogni lezione è stata suddivisa e numerata con le proprie domande presenti, inoltre è presente anche l'organizzazione delle domande in ordine ALFABETICO. NOTA BENE: queste risposte sono quelle relative al nuovo programma di FILOSOFIA DELLA COMUNICAZIONE E DEL LINGUAGGIO con il prof. Enrico Cerasi.

Tipologia: Panieri

2023/2024

In vendita dal 26/02/2023

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Scarica FILOSOFIA DELLA COMUNICAZIONE E DEL LINGUAGGIO - risposte test + ordine alfabetico e più Panieri in PDF di Filosofia solo su Docsity! Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 1 FILOSOFIA DOMANDE 1. LINGUAGGIO E FILOSOFIA NELLA LETTERA VII DI PLATONE 1. Da che cosa inizia la filosofia: dalla meraviglia 2. Che cos'è il mito: un racconto autorevole 3. Che cos'è il logos: una parola ponderata 4. Quale problema pone la Lettera VII: perché non ha scritto la sua filosofia 5. Che cos'è il nome per Platone: il primo elemento della consocenza 6. Qua è la conclusione della filosofia: la cosa in sé stessa 7. Che cos'è Eros per Platone: il desiderio della bellezza in sé 8. Che cos'è l'episteme: la più prossima approssimazione al Bello in sé 9. Che cos'è il kairos: il tempo opportuno per filosofare 10. Che cos'è la meraviglia: l'inizio della filosofia 2. LA VERITA' DEL LINGUAGGIO E IL PROBLEMA DELLA COMUNICAZIONE IN PLATONE 1. I nomi per Platone sono: suoni che indicano l'essenza della cosa 2. La verità per Platone è: dire l'essenza della cosa 3. Il linguaggio va superato perché: la verità è oltre la parola 4. Il logos dei sofisti: ostacola la filosofia Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 2 5. Per Platone dialettica e retorica sono: del tutto opposte 6. Per Platone l'ente è definito da: essere, identico, diverso 7. Per Platone, i poeti: sono dei mentitori 8. Per Platone la mimesis dei poeti è: imitazione dell'imitazione 9. La mimesis poetica è dannosa perché: corrompe l'anima 10. Il sapere dei poeti è: un falso sapere 3. L'APORIA DEL LOGOS PLATONICO, TRA LA RICERCA E IL RIFIUTO DELLA COMUNICAZIONE 1. Socrate vuole che le donne siano mandate a casa perché: ha paura di loro 2. La filosofia è esercizio di morte perché: il corpo è la tomba dell'anima 3. La morte di Socrate è la dimostrazione che: i suoi amici non lo hanno inteso 4. Socrate vuole difendersi davanti ai discepoli perché: si accorge che non lo hanno compreso 5. I discepoli dovranno fornire un gallo ad Asclepio perché: nessuno di loro lo ha compresp 6. Per ironia socratica si intende: uno sdoppiamento dei piani 7. Tra l'ironico e i suoi intelocutori si crea: un equivoco 8. Il filosofo per Platone è colui che: attraversa il linguaggio fino all'idea 9. In rapporto alla filosofia, i sofisti e i poeti sono: coloro che restano nel linguaggio 10. Considerando assieme il Fedone e la Repubblica, l'aporia platonica consiste nel fatto che: Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 5 8. Per Agostino, anche il miglior predicatore cristiano è un'anima sitiens perché: senza l'intervento dello Spirito qualsiasi parola è insufficiente 9. Nonostante il linguaggio dipenda dal dono dello Spirito, la retorica pagana per Agostino è: utile anche al predicatore cristiano 10. Il predicatore cristiano deve preparare accuratamente il proprio "sermo", e tuttavia: il sermo cristiano dipende in ultima istanza dallo Spirito 7. FILOSOFIA E LINGUAGGIO NELL'UMANESIMO ITALIANO 1. Burckhardt sostiene che l'umaneismo è: un periodo di autoaffermazione dell'individuo 2. Huizinga sosiene che l'umanesimo va considerato: l'ultimo sviluppo del basso Medioevo 3. Batkin sostiene che l'umanesimo italiano è soprattutto: una cultura del dialogo 4. Il dialogo umanistico, per Batkin, è più precisamente: un gioco serio 5. Nell'Oratio de hominis dignitate Pico sostiene che la dignità umana consiste: nella libertà 6. L'Oratio di Pico non è del tutto assimilabile al modello platonico perché: Platone va integrato con altre sapienze 7. Una caratteristica della filosofia dell'umanesimo che troviamo in Pico consiste nel considerare il linguaggio in termini: simbolici e allusivi 8. Metafora e allegoria sono fondamentali in Dante come nell'umanesimo italiano perché: oltrepassano il concetto 9. La cura umanistica della parola deriva dal considerare il linguaggio in termini: pragmatici 10. Il limite della filosofia umanistica del linguaggio può essere ringracciato in una tendenza: a una certa unilateralità simbolica Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 6 8. IL SERMO DI ERASMO DA ROTTERDAM 1. Erasmo giudicò la sua esperienza universitaria alla Sorbona di Parigi in termini: nettamente negativi, perché si insegnavano solo le dispute scolastiche 2. Gli Adagia sono importanti perché in essi Erasmo: espone in modo criticamente sorvegliato i detti classici 3. Il Novum Testamentum di Erasmo può essere considerato: la prima edizione critica del Nuovo Testamento 4. Erasmo traduce la parola logos di Gv. 1,1 con: sermo 5. La traduzione erasmiana fu considerata eretica da molti settori della Chiesa cattolica perché: mette in discussione la Trinità 6. Erasmo ha scelto questa traduzione perché: noi stessi siamo sermo 7. L'esegesi allegorica dei testi è stata introdotta: dai filosofi stoici 8. Inizialmente l'allegoria era funzionale all'esigenza di: conferire al mito un significato filosofico 9. Per Origene e i primi Padri della Chiesa, l'allegoria era funzionale all'esigenza di: approfondire il significato del testo 10. Per Erasmo l'allegoria è fondamentale perché: fa crescere la bibbia e anche il cristiano 9. ERASMO TRA RIFORMA E LINGUAGGIO 1. Il logos greco si separa in: logos veridico e logos comunicativo 2. Erasmo attacca Lutero in merito al problema: della predestinazione e del libero arbitiro 3. Contro Lutero, Erasmo afferma che: la Bibbia va interpretata 4. Eramo non ama le dispute perché: ha paura delle definizioni univoche Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 7 5. La necessità di interpertare la Bibbia significa che: l'uomo è chiamato alla libertà 6. L'interpretazione della Bibbia deve essere: responsabile 7. Il circolo ermeneutico si pone tra: il testo e l'interprete 8. Il luterano del Vangeloforo è accusato di: non mettere in pratica il vangelo 9. Lutero ha restaurato la lettera del vangelo ma non ha restaurato: lo spirito evangelico 10. I ciceroniano hanno restaurato la lingua latina ma non hanno: cambiato la vita degli uomini 10. ERASMO E IL LOGOS COME COLLOQUIO 1. Per Erasmo è bene che la filosofia di Cristo sia un po' un gioco perché: va adattata alle persone comuni e ai loro discorsi quotidiani 2. I colloquia di Erasmo si rifanno: al modello di Socrate 3. La vera eqolquenza coincide con: con la ricerca della parola adatta alla cosa 4. Il macellaio e il pescivendolo del colloquio omonimo si provocano reciprocamente al fine di: giungere alla reciproca comprensione 5. Nell'Inquisitio de fide il cattolico e il luterano s'intendono perché: si riconoscono nel Credo apostolico 6. Nel pranzo religioso gli umanisti cristiani ritengono che Cicerone: offra un modello superiore alle dispute dei dottori scolastici 7. Se si può muovere un rimprovero a Cicerone è di esser stato: eccessivamente sicuro di sé 8. I convitati affermano: "Santo Socrate prega per noi" con l'intenzione di: additare in Socrate il vero precursore pagano di Cristo 9. Al di là dei significati religiosi, i Colloquia di Erasmo sono importanti perché: rinnovano lo spirito del dialogo 10. Al contrario del dialogo platonico, il dialogo erasmiano: pone una scollatura tra sermo e logos Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 10 14. L'IRONIA DI PASCAL 1. La nobiltà dell'uomo, per Pascal, consiste nel fatto che: È una canna pensante 2. L'ironia è essenzialmente una figura: dello sdoppiamento 3. La dialettica in Pascal è una figura: della contraddizione 4. La chiesa romana condannò la versione francese delle Provinciali perché: era più pericolosa 5. Giansenio fu considerato eretico perché: era molto vicino a Lutero 6. L'oggetto dell'ironia delle Provinciali è: la casuistica dei gesuiti 7. L'ironia dell'io narrante può esser considerata: affine a quella di Socrate 8. La definizione di accidia dei gesuiti è contestata dall'io narrante perché: È troppo libera 9. Rispondendo al padre gesuita: "Come vi piace", l'io narrante intende dire: che il padre si accorda un arbitrio totale 10. Con Le Provinciali Pascal vuole comunicare al lettore: che l'uomo non è libero di innovare in materia di religione 15. LA LOGICA DI PORT ROYAL 1. Pascal era molto critico nei confronti di Cartesio perché: deprecava il suo stoicismo morale 2. Rispetto a Pascal, Arnauld e Nicole sono: più vicini al razionalismo cartesiano 3. Il progetto complessivo della Logique è: di conciliare razionalismo cartesiano e agostinismo 4. Per la Logique la matematica è importante perché: ci insegna a pensare e a ben giudicare 5. Per la Logique la retorica è: la fonte di tutti gli errori di giudizio 6. Per la Logique il significato di una parola è: un'idea innata dell'intelletto Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 11 7. Per la filosofia aristotelica del linguaggio le parole possono essere: univoche, analoghe o equivoche 8. Per la Logique gli errori del giudizio umano derivano: dall'equivocità delle parole 9. Per la Logique il vero rimedio a tutti gli errori di giudizio sarebbe: creare una nuova lingua universale 10. L'aporia della Logique consiste nel fatto che: da una parte si affida alla definitio nominis dall'altra alla lingua parlata 16. VERITÀ E MENZOGNA NELLA FILOSOFIA MORALE KANTIANA 1. Per Kant la conoscenza: si basa sull'esperienza e sulle forme trascendentali dell'uomo 2. Per Kant la conoscenza ha la forma: del giudizio 3. Per Kant la ragion pura è incapace di conoscenza ma è essenziale: per la morale 4. Per Kant la menzogna è: dire il falso per interessi personali 5. La conseguenza della menzogna è: l'inutilità di ogni comunicazione 6. La verità viene metaforicamente paragonata da Kant: ad Astrea 7. Per Kant il peccato dell'uomo comincia: con la prima disputa teologica 8. Benjamin Constant sosteneva che la verità: non è un dovere incondizionato 9. Kant replica a Constant che: la verità non è diritto di nessuno 10. Il limite della filosofia della veridicità di Kant è di: di non considerare abbastanza il linguaggio 17. LA FILOSOFIA DELLA COMUNICAZIONE IN KIERKEGAARD 1. Similmante a Platone, Kierkegaard: Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 12 chiese che non gli si attribuissero le opere pseudonime 2. La comunicazione diretta è comunicazione: di sapere 3. La comunicazione indiretta è inseparabile: dal contenuto 4. Per Kierkegaard Socrate dovette morire perché: altrimenti avrebbe confutato la sua filosofia 5. Il grande errore della filosofia moderna è stato di: aver disdtrutto la metafisica greca 6. L'errore di Hegel fu di aver negato che la filosofia è: edificante 7. Kierkegaard scrisse sotto pseudonimi perché: voleva comunicare in modo indiretto 8. L'epoca moderna, per Hegel e per Kierkegaard, è segnata da: cristianesimo di massa e sintesi concettuale 9. La comunicazione esistenziale, nell'epoca moderna, necessita che: si instauri una comunicazione indiretta 10. Kierkegaard rinunciò alla carriera ecclesiale e universitaria perché: doveva cambiare strategia di comunicazione 18. INGANNO E COMUNICAZIONE IN KIERKEGAARD 1. Per Kierkegaard la vita estetica coincide essenzialmente con: la decisione di non decidere 2. Per Kierkegaard la vita etica coincide essenzialmente con: l'aut-aut 3. Per Kierkegaard la vita religiosa coincide con: l'eccezione assoluta del salto della fede 4. Kierkegaard pubblicava i suoi discorsi edificanti perché: voleva fornire la chiave dei suoi libri filosofici 5. Kierkegaard assunse la maschera del dandy perché: voleva comunicare in modo indiretto la fede 6. Kierkegaard non poteva comunicare direttamente la sua dottrina religiosa perché: l'illusione religiosa va superata con l'inganno 7. Secondo Kierkegaard, in Genesi 22 Abramo risponde a Isacco: Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 15 7. L'unica possibile comunicazione per Nietzsche consiste nel: esprimere il proprio pathos interiore 8. Il "grande stile" consiste nel: conferire al caos la propria unica forma 9. Nietzsche voleva: conciliare vita e forma 10. La crisi del Logos occidentale si rivela soprattutto nel fatto che Nietzsche: pone la propria singola persona come esemplare 22. LA FILOSOFIA DI LUIGI PIRANDELLO 1. La verità secondo Pirandello è: potenza 2. Nelle prime opere di Piradedello appare che massimamente potente è: la forma socialmente imposta 3. L'imposizione sociale è ingiusta perché: ogni maschera è estreanea alla vita 4. Per Pirandello: la maschera si impone sulla vita 5. Rosario Chiàrchiaro afferma: che la maschera è la verità 6. Per Pirandello l'arte è: eterna 7. Per Pirandello l'arte ordinaria è: astratta 8. Per Pirandello, rispetto all'arte ordinaria, l'arte umoristica: mantiene la contraddizione 9. Don Abbondio, per Pirandello è un personaggio: che incarna la contraddizione 10. L'arte umoristica per Pirandello: conferisce una forma eterna alla contraddizione 23. LA CRISI DEL LINGUAGGIO IN PIRANDELLO 1. Oltre alla maschera sociale e all'arte umoristica, per Pirandello vi è una teza forma di potenza e quindi di verità: la vita Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 16 2. Nei "Sei personaggio in cerca d'autore" Pirandello espone: la crisi del personaggio 3. L'Autore non ha messo in scena i personaggi perché: ogni rappresentazione è un'alterazione del personaggio 4. Moscarda improvvisamente capisce che: la masciera si impone sulla vita 5. Il linguaggio, per Moscarda, è impotente perché: le parole devono essere riempite di signifìcato 6. Le parole sono come "sacchi vuoti" perché: hanno bisogno d'interpretazione 7. Per Pirandello le parole sono sempre soltanto: equivoche 8. Per l'ultimo Pirandello il linguaggio: si dissolve nella vita 9. Don Abbondio, per Pirandello è un personaggio: che incarna la contraddizione 10. L'arte umoristica entra in crisi perché: È crollato il personaggio 24. ESTASI E CRISI DEL LINGUAGGIO 1. La mistica nell'antica Grecia era: una religione iniziatica che prevedeva il silenzio 2. Per Plotino l'iniziato doveva conservare il silenzio perché: i non iniziati non possono comprendere l'estasi 3. La ricezione della tradizione mistica in ambito cristiano è dovuta a: l'influenza di Paolo e dello Pseudo-Dionigi 4. Per Wittgenstein il mistico è: il senso della vita 5. Per Buber l'esperienza estatica è: una costante antropologica 6. Narrando la propria esperienza estatica, il mistico per Buber: fa esperienza dell'impotenza del linguaggio 7. Serafino Gubbio si è ridotto al "silenzio di cosa" perché: la vita non può esser detta a parole 8. Per Buber il linguaggio è: Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 17 un'espressione del mondo fattuale 9. Per Buber l'estatico dovrà parlare della sua esperienza perché: prova nostalgia del mondo 10. Paragonata alla Lettera VII di Platone, la concezione di Buber del lingauggio: pone un aut-aut tra verità e linguaggio 25. SENSO E DENOTAZIONE IN FREGE 1. L'importanza di Frege per la filosofia del linguaggio consiste nel fatto di: di aver ricostruito il logos della tradizione 2. Per Kant nei giudizi analitici il predicato della frase: È incluso nel soggetto 3. Per Kant la verità di un giudizio sintentico si conosce: per esperienza 4. Per Frege nel giudizio S=P, l'uguale va concepito: come relazione 5. Per Frege il senso di un enunciato è: la frase 6. Per Frege possono darsi enunciati con sensi diversi e la stessa denotazione: in taluni casi 7. Per Frege il pensiero verte: sul senso 8. Per Frege la denotazione di un enunciato è: il suo valore di verità 9. Frege presuppone che la verità sia: corrispondenza tra linguaggio e realtà 10. La conoscenza per Frege è: il passaggio dal senso alla denotazione 26. LOGICA E LINGUAGGIO IN RUSSELL 1. Degli iniziali studi platonici Russell manterrà nella sua filosofia logica: l'aporia del nulla 2. L'enunciato: "L'attuale re di Francia è calvo" è problematico perché: implica la violazione del principio del terzo escluso 3. Meinong risolse il problema ipotizzando: Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 20 la forma logica era solo un'esigenza 3. Wittgenstein paragona la forma logica a una lastra di ghiaccio per dire che: bisogna tornare al linguaggio effettivo 4. La filosofia del linguaggio tradizionale ritiene che il significato di una parola sia: l'oggetto denotato 5. Per Wittgenstein il significato di una parola è: il suo uso in un determinato gioco linguistico 6. Wittgenstein vuole dirci che per comprendere un gioco linguistico dobbiamo immaginare: una forma di vita 7. Per Wittgenstein un linguaggio privato: È impossibile 8. Per Wittgenstein s'impara che cos'è un gioco: quando si impara a giocarlo 9. Per Wittgenstein il linguaggio rappesenta il mondo: grazie all'uso delle parole 10. Per Wittgenstein l'immagine dell'anatra-coniglio dimostra che: non esiste un'essenza nascosta delle cose 30. GLI ENUNCIATI PERFORMATIVI 1. Per Austin il linguaggio ordinario è: adeguato ai suoi scopi 2. Per Austin la differenza tra un linguaggio formalizzato e il linguaggio ordinario è che il primo: non ha superato l'esame della sopravvivenza 3. Per Austin le etimologie sono un esempio tipico: della ricchezza storica della lingua 4. Per Austin il vero materiale dell'indagine filosofica è: il linguaggio ordinario 5. "Battezzo mio figlio 'Martino'" è un: un enunciato performativo 6. Gli enunciati performativi non sono né veri né falsi perché: non sono la descrizione di uno stato di cose 7. La caratteristica specifica degli enunciati performativi è di: Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 21 produrre la realtà attraverso l'atto linguaguistico 8. L'infelicità di un enunciato performativo è dovuta al fatto di: non esser stato pronunciato nelle circostanze previste 9. Gli enunciati performativi sono formulati: non c'è una precisa regola grammaticale 10. La forza di un atto linguistico è data dalla sua valenza: illocutoria 31. LA COSTRUZIONE LOGICA DEL LINGUAGGIO 1. Per "solipsismo" Wittgenstein intende il fatto che: i limiti del linguaggio sono i limiti del mondo 2. Per Wittgenstein il linguaggio è intrascendibile perché: ciò che non ha forma logica è puro nonsenso 3. Nelle "Ricerche filosofiche" Wittgenstein supera il solipsismo affermndo che: il significato di una parola è il suo uso in un gioco linguistico 4. Per Carnap il problema del solipsismo si pone, rispetto a Wittgenstein: le altre menti non sono un dato empirico 5. Carnap deve superare il problema del sopispsismo perché: vuole costruire una cultura scientifica condivisa 6. Due enunciati sono riducibili quando: sono saturati dagli stessi oggetti 7. Per carnap il problema dell'intersoggettività viene impostato come: il rapporto psico-fisico 8. Carnap risolve il problema dell'intersoggettività: riducendo i vissuti psichici a dati fisici 9. Per Carnap tutti i linguaggi sono in ultima istanza riducibili: al linguaggio logico 10. Carnap non si avvede che la sua soluzione del problema dell'intersoggettività si basa in ultima istanza: su un procedimento analogico 32. LA RAGIONE STRUMENTALE 1. Con la direzione di Max Horkheimer l'Istituto per le scienze sociali di Francoforte assunse un indirizzo: critico Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 22 2. Era convinzione di Hoerkheimer che la classe operaia, rispetto a quando scriveva Marx, fosse: ormai omologata al sistema sociale 3. Per la Scuola di Francoforte la revisione critica del marxismo aveva bisogno: di un'indagine sull'intero sistema ideaologico 4. Per Horkheimer il logicismo e la filosofia del linguaggio ordinario sono: il risultato dell'eclisse della ragione oggettiva 5. L'assunzione della scienza a modello di ogni linguaggio e di ogni ragionamento è: una superstizione cammuffata da razionalità 6. Il rimedio alla formalizzazione della ragione e alla strumentalizzazione del linguaggiio va cercato: in una nuova teoria critica 7. Per Adorno i mass-media sono: un sistema totalitario 8. Nel film lo spettatore ha l'impressione: che la realtà sociale sia reificata e naturalizzata 9. Mentre la grande arte adempie la promessa di felicità nella forma della sua negazione, l'industria culturale: differisce continumamente il sogno umano di una vita felice 10. Tra l'antisemitismo nazista e il linguaggio standardizzato dei neopositivisti vi è: un paradossale nesso causale 33. LE PREMESSE DELL'AGIRE COMUNICATIVO 1. Nel "Ramo d'oro" Frazer presentava le culture eztraeuropee come: irrazionali 2. Frazer studò le culture primitive partendo: da una presunzione si superiorità 3. Frazer si sbaglia perché: È un errore di metodo giudicare le altre culture 4. Per Adorno la personalità autoritaria è: l'esito della ragione stumentale 5. Per Adorno la scala F è l'indice: della tendenza al fascismo dei nordamericani Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 25 4. Per Habermas la tesi weberiana sulla razionalizzazione comporta che la modernità occidentale: ha dispiegato in modo inedito le risorse del linguaggio 5. Per Habermas il potenziale comunicativo della società moderna è dato dal fatto che in essa: assistiamo ad una specializzazione degli ambiti di azione 6. L'obiezione contro-rivoluzionaria al razionalismo illuminista consiste nell'affermazione che: non esiste un logos privo di presupposti 7. La risposta di Habermas alle critiche anti-illuminista consiste: nel mondo vitale come corretato dell'agire linguistico 8. Il mondo vitale di Habermas è: lo sfondo trascendentale dell'agire comunicativo 9. Gli operai del cantiere edile analizzato da Habermas: mostrano l'interazione tra linguaggio e mondo vitale 10. La teoria dell'agire comuniucativo di Habermas in ultima istanza può considerarsi: una forte fiducia nella razionalità dell'agire umano 37. LINGUAGGIO E CHIACCHIERA IN ESSERE E TEMPO DI HEIDEGGER 1. Logon didonai significa per i greci: rendere ragione delle proprie asserzioni 2. Ripetto al precedente greco, il logon didonai di Habermas si caratterizza per il fatto di: rifiutare la metafisica 3. Il limite del logon dinonai di Habermas consiste nel fatto che: non considera l'ipotesi che la razionalizzazione sia decadenza 4. Per la cultura occidentale l'essere è: il più generico e universale dei concetti 5. La metafisica platonico-aristotelica è responsabile del fatto di: aver ridotto l'essere a mera presenza 6. La tecno-scienza contemporanea è l'esito della: della riduzione dell'essere a oggettività 7. L'Occidente può essere definito "la terra del tramonto" perché: Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 26 ha portato a compimento l'oblio dell'essere 8. Il lingiuaggio per Heidegger è essenzialmente: un discorso comprendente 9. Il "dire" per Heidegger è: originario rispetto al detto 10. La "chiacchiera" per Heidegger è: la decadenza del linguaggio nell'anonimato 38. HEIDEGGER E IL RIPENSAMENTO DEL LINGUAGGIO 1. Heidegger nella prolusione rettorale può essere considerato nazista perché: riprende il gergo e i concetti tipici del nazsimo del 1933-34 2. Nella "Lettera sull'Umanismo Heidegger cambia prospettiva rispetto a Essere e tempo perché: al posto dell'essere, riflette sul linguaggio 3. Heidegger rifiuta l'umanesimo perché: È una forma di metafisica 4. Per Heidegger il compito della filosofia è: ascoltare la poesia 5. Per Heidegger l'uomo è: un vivente dotato di Logos 6. Per Heidegger l'uomo: È sempre in rapporto col linguaggio 7. Per Heidegger l'uomo: abita il linguaggio 8. Che l'uomo non possegga il linguaggio è dimostrato: dal fatto che l'uomo spesso è alla ricerca della parola 9. Per Aristotele i nomi sono: una decisione convenzionale 10. Per Heidegger una definizione del linguaggio: È impossibile perché l'uomo abita il linguaggio 39. L'ESSENZA DEL LINGUAGGIO PER HEIDEGGER 1. Per Heidegger il linguaggio è: la casa dell'essere 2. Per la filosofia del linguaggio dell'Occidente i nomi: Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 27 sono il segno convenzionale per la cosa 3. Al contrario di Wittgenstein, Heidegger pensa che: vada riformulata l'idea del nome come immagine della cosa 4. La filosofia classica del linguaggio dipende da: l'ontologia della presenza 5. Rispetto alle neuroscienze che localizzano il linguaggio in un settore del cervello, Heidegger pensa che: il linguaggio non dipenda dal cervello 6. La parola e la cosa s'identificano perché: la parola lascia apparire la cosa come cosa 7. Il poeta: chiama al linguaggio la cosa 8. L'esperienza dei poeti è: la miglior rappresentazione dell'esperienza del linguaggio 9. La verità per Heidegger vuol dire: disvelatezza dell'ente 10. L'enunciato: Il linguaggio è il linguaggio per Heidegger è: l'indicazione del sentiero da percorrere 40. LA FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO DI GADAMER 1. L'ermeneutica sorge per risolvere il contrasto tra: il senso letterale dei testi sacri e la comprensione filosofica seriore 2. Il quadruplice senso della Scrittura è creato per: approfondire il senso della Scrittura 3. La novità dell'ermeneutica di Schleiremacher consiste nel fatto che: fonda l'ermeneutica generale 4. Per Heidegger il "circolo ermeneutico" è riguarda: la finitezza dell'esistenza umana 5. Rispetto a Heidegger, l'ermeneutica di Gadamaer risponde: all'oggettivismo delle scienze sociali e spirituali di Weber 6. Il problema posto dall'esperienza artistica riguarda: il rapporto tra soggetto e oggetto 7. La riflessione sul gioco serve a Gadamer per mostrare che: l'uomo non è il soggetto del suo operare 8. L'esperienza artistica è paragonabile al gioco perché: Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 30 il testo scritto è decontestualizzato rispetto all'autore 10. Per Ricoeur l'opposizione diltheiana tra spiegare e comprendere va superata perché: le scienze del linguaggio spiegano il mondo del testo 44. LA METAFORA IN ARISTOTELE TRA POETICA E RETORICA 1. Le definizioni della metafora che troviamo nei dizionari hanno la seguente caratteristica: presuppongono i termini che dovrebbero spiegare 2. Comune alle definizioni citate è l'idea che la metafora: È un'improprietà della lingua 3. La filosofia occidentale moderna ha considerato la metafora: una pericolosa intrusione della retorica nella filosofia 4. Per chi sostiene che la metafora in Aristotele ha una funzione meramente retorica è significativo il fatto che: Aristotele ne tratti nella Poetica e nella Retorica 5. Per Aristotele la metafora ha a che fare propriamente: col nome 6. Per Aristotele il nome proprio è: il modo con cui ci si esprime comunemente 7. Per Aristotele gli schemi della metafora sono: quattro, ma fondamentalmente uno 8. L'analogia è per Aristotele: la forma principale della metafora 9. Per Aristotele le metafore sono: in alcuni casi appropriate, in altri inadatatte 10. Se Aristotele include gli enigmi nella metafora, ciò suggerisce che: sia qualcosa di più di un simile ornamento retorico 45. LA METAFORA COME VISIONE DEL SIMILE 1. Per la filosofia del linguaggio moderna ('600-'800), la metafora scoperta da Aristotele è: un espediente retorico del tutto estraneo ed avverso al discoros filosofico 2. Una diversa valorizzazione della metafora aristotelica enfatizza la caratteristica di: Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 31 vedere il simile nel dissimile 3. Per Aristotele la capacità di comporre metafore appropriate implica il fatto di: essere metaforici 4. La metafora implica un enigma perché: implica lo sforzo di superare l'improprietà linguistica 5. Tra i vari tipi di metafora, la più importante è quiella per analogia perché: coglie le analogie interne all'essere 6. La metafora ha come scopo: l'incremento della conoscenza 7. Per Aristotele l'analogia è un dispositivo: proprio sia della metafora sia della scienza, ma in modi diversi 8. Tra l'analogia metaforica e quella scientifica: vi è una differenza di rigore scientifico, ma non di realtà 9. La buona metafora è quella che: implica lo sforzo di superare l'improprietà linguistica 10. Se Aristotele include gli enigmi nella metafora, ciò suggerisce che: sia qualcosa di più di un simile ornamento retorico 46. LA METAFOROLOGIA DI ARISTOTELE SECONDO RICOEUR 1. La concezione aristotelica della metafora non dovrebbe essere concepita come un attività teoretica perché: perché la metafora fa parte della poiesis 2. La somiglianza che la metafora rivela esisteva: soltanto nel monento in cui il poeta la rivela 3. Per Ricoeur la metafora di Aristotele ca compresa: in termini di scarto 4. Per Ricoeur la metafora è un fenomeno comprensibile: in modo indiretto 5. Per Aristotele la metafora rispetto alla similitudine è: un fenomeno linguistico di ordine diverso 6. Il valore referenziale della metafora per Ricoeur è: il mondo possibile 7. Per Aristotele tra metafora e mimēsis vi è: la metafora è imitazione dell'azione Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 32 8. Il mondo dell'azione per Aristotele è composto da ciò che: accade per lo più 9. La buona metafora è quella che: implica lo sforzo di superare l'improprietà linguistica 10. Se la metafora è incremento di senso, ciò è dovuto al fatto che: fa parte del mythos tragico 47. LA METAFORA IN AGOSTINO 1. L'improprietà dell'enunciato metaforico è tale perché: lo scarto semantico mostra un significato diverso da quello letterale 2. Per Guastini la metafora è essenziale perché: le categorie del logos non sono sufficienti per descrivere la varietà dell'essere 3. Per Aristotele il valore della metafora è: apre un modo possibile 4. La concezione agostiniana della metafora dipende da: dall'applicazione al linguaggio del predestinazionismo paolino 5. Nel primo Agostino il peccato è: la deviazione del libero arbitrio 6. Prima di convertirsi al cristianesimo, Agostino disprezzava la Bibbia perché: voleva parlare di Dio e dell'anima con un linguaggio popolare e realistico 7. Il realismo biblico è: incompatibile con la divisione classica degli stili 8. Nel De vera religione Agostino considera il linguaggio biblico: come una metafora per giungere alle verità eterne 9. Nel De vera religione Agostino ritiene che per comprendere correttamente la Bibbia sia necessario: apprendere il linguaggio biblico e studiarne le figure retoriche 10. Agostino capisce che se disprezzava la Bibbia prima di convertirsi era: perché era troppo orgoglioso per tornare "infante" 48. METAFORA E SIMBOLO NELLA PATRISTICA GRECO- LATINA 1. Per "umanesimo cristiano" s'intende, nella prospettiva considerata in questa lezione: Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 35 una sostanziale affinità nella filosofia del linguaggio 3. Il rapporto di Hobbes con la retorica fu: di iniziale accordo e successivamente di rifiuto 4. Il linguaggio per Hobbes: È la più mirabile invenzione umana 5. La concezione che Hobbes ha edl linguaggio è: essenzialmente nominalista 6. L'utilità dl linguaggio consiste nel fatto che: l'uomo può calcolare e comunicare 7. Il principale abuso del linguaggio consiste: nell'uso metaforico delle parole 8. Il regno delle tenebre consiste nel: distorcere i termini della Bibbia e della filosofia 9. L'effetto ultimo della distorsione del linguaggio consiste: nella sovversione dell'ordine civile 10. Il paradosso di Hobbes consiste nel fatto che: criticava la metafora, ma ne faceva un ampio uso 52. LOCKE E LA METAFORA 1. Per Locke il linguaggio è una facoltà naturale dell'uomo che dimostra: la socievolezza dell'uomo 2. Per de Maistre, se il linguggio è naturale, allora Locke si sbaglia perché: non tutto è appreso dall'esperienza 3. Locke confuta la tesi delle idee innate perché: se vi fossero, tutti gli uomini avrebbero le stesse idee 4. Per Locke la falsa idea di sostanza materiale nasce dall'errore: di ontologizzare il nome 5. Per Locke il significato di una parola è: l'idea mentale della cosa 6. Noi possediamo un'adeguata consocenza delle parole astratte perché: sono state create dall'intelletto umano 7. L'imperfezione del linguaggio deriva dal fatto che: non siamo costanti nell'associare una determinata idea a un determinato segno 8. A differenza dell'imperfezione, l'abuso del linmguaggio è: il linguaggio metaforico Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 36 9. La metafora non genera mai conoscenza perché: non rispecchia la connessione o la divergenza delle idee tra loro 10. Per Locke il primo ad aver distorto il significato delle parole evangeliche è stato: Paolo 53. LA METAFORA IN NEWTON E LEIBNIZ 1. Newton può essere considerato come: un penstore assai più complesso di quanto non dica l'opposizione tra razionalismo e empirismo 2. L'anomalia di Newton all'interno della rivoluzione scientifiica consiste nel fatto che: ha cmmentato per gran parte della sua vita gli scritti apocalittici 3. Per Newton, Aristotele non aveva compreso le leggi della fisica perché: era un pagano che non credeva in Dio 4. Per Newton, lo scopo dell'interpretazione biblica consiste: cercare il significato certo della Bibbia 5. Gli aspetti tradizionali dell'apocalittica di Newton consiste nel fatto che: la vera interpretazione del vangelo va comunicata a tutti 6. Ciò che distingue Newton dagli altri apocalittici è: l'accezione della parola "conoscenza" 7. Per Newton il tratto specifico dell'apocalittica deve essere: semplice 8. Alla metafora della macchina, Newton aggiunge: che la semplicità della macchina è la stessa della Scrittura 9. Nonostante le differenze con Locke, Leibniz condivide: che la metafora va evitata sia in teologia sia in giurisprudenza 10. Per Leibniz la vita umana è come una biblioteca che: può essere ridotta a una formula 54. LA METAFORA IN VICO E IN ROUSSEAU 1. La scienza nuova per Vico è: la storia 2. Per Vico la storia è: ciò che gli uomini hanno fatto Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 37 3. La grande novità filosofica di Vico consiste nel fatto che: la verità è potenza 4. I corsi e ricorsi storici per Vico sono il fatto che: il processo storico non è mai garantito 5. La metafora per Vico è: il linguaggio originario dell'umanità 6. La potenza della metafora consiste nel fatto: di dare forma umana al mondo 7. L'origine della metafora è: nel sentimento 8. Per Rousseau l'origne del linguaggio è: nel sentimento 9. L'obiezione alla tesi dell'originarietà della metafora è che: la metafora presuppone il senso proprio dei termini 10. Ad avviso di Derrida, la filosofia del linguaggio di Rousseau significa che: È difficile distinguere tra linguaggio metaforico e proprio 55. MITO E METAFORA IN NIETZSCHE 1. Il pensiero di Nietzsche oltre a una critica del Logos occidentale fu: una rimitizzazione del linguaggio 2. La grandezza dei Greci per Nietzsche fu di aver: rivelato e nascosto la loro visione del mondo 3. Per Nietzsche la peculiarità della cultura greca è rinvenibile: nei miti di Dioniso e Apollo 4. Per Nietzsche i miti greci sono dei fenomeni: estetici e linguistici 5. Per Nietzsche Dioniso e Apollo significano: complexio oppositorum 6. Per Nietzsche la metafora è un fenomeno: antropologico 7. Per Nietzsche l'origine del linguaggio è: metaforica 8. La verità è metafora perché: l'uomo non ha accesso diretto alla realtà 9. Alla fine della sua vita Nietsche riconobbe che: Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 40 l'essere come in quanto essere e non essere 59. LA METAFORA IN RICOEUR E DERRIDA 1. Nel saggio del 1971, Derrida pone il problema: se la metafora è costitutivamente filosofica e la filosofia metaforica 2. Il precedente più importante della riflessione di Derrida è: Nietzsche 3. In prima istanza per Derrida la metafisica è: un processo di metaforizzazione che ha scordato la sua origine 4. Per Derrida una metaforologia è impossibile perché: non vi è alcun concetto non metaforico 5. Per Derrida la metafisicità della metafora consiste: nella contrapporizione tra senso proprio e improprio 6. Per Derrida il senso proprio dipende: dall'essenza dell'ente come presenza 7. La caratteristica generale della metafisica è: lo sdoppiamento dei termini 8. L'origine della metafora è: il nome 9. L'origine comune a metafora e metafisica è: nella metafora della luce 10. L'obiezione di Ricoeur a Derrida si basa sul fatto che: Aristotele non parla del nome proprio come essenza dell'ente 60. METAFORA E ANALOGIA IN MELANDRI 1. Il rapporto tra logica e analogia può essere definito una stasis perché: sono un dissidio all'interno dello stesso logos 2. La "guerra" è "dichiarata" dalla logica perché: non può accettare che vi sia un ragionamento dimostrativo diverso dal proprio 3. Il principio fondamentale della logica è: la bivalenza 4. Per il principio del terzo escluso, dati p e -p: o è vero l'uno o l'altro 5. L'analogia è dipolare perché: tra vero e falso ammette gradazioni intermedie Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 41 6. Aristotele esclude la metafora dalla scienza perché: non si basa su definizioni rigorose dei termini 7. Aristotele avrebbe dovuto ammettere l'analogia della scienza per via: del suo interesse per l'indagine empirica 8. Per Melandri, l'analogia per Aristotele è più pericolosa della metafora perché: se fosse ammetta, relativizzerebbe il primato del logos 9. Per melandri la differenza tra le prime tre forme di metafora e la quarta consiste nel fatto che: le prime tre sono nominali, la quarta proposizionale 10. Dal punto di vista di una teoria patologica della metafora, la vera differenza consiste: tra le metafore consapevoli e quelle inconsapevoli 61. BLUMENBERG E LA METAFORA ASSOLUTA 1. L'idea di "metafora assoluta" si presenta come un ossimoro perché: la metafora è sempre relativa a un senso proprio 2. Per metafora assoluta si intende in primo luogo: una metafora che non deriva da alcun senso proprio 3. Per metafora assoluta si intende in secondo luogo: una metafora in grado di creare una nuova visione del mondo 4. A differenza di Derrida Blumenberg vuole mostrare: che il pensiero è maggiormente comprensibile come elaborazione di una metafora 5. La metafora della "possente verità" immagina la verità: come capace di imporsi da sé, tanto all'uomo quanto a Dio 6. La metafora della "nuda verità" composta che: la verità si trova oltre ogni maschera e finzione sociale 7. La ricerca giornalistica dei "fatti" va vista come: conseguenza della metaforica della "nuda verità" 8. La metafora della "Nuda verità" indica che: il rapporto dell'uomo con la verità è più complesso di quanto non appaia dalle formule concettuali 9. Le metafore sono inevitabili per il pensiero perché: siamo sempre preceduti dal linguaggio Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 42 10. La metafora della macchina comporta che: ciò che conta è il funzionamento e l'utilità della natura 62. MITO E METAFORA IN BLUMENBERG 1. Oltre che dalla metafora assoluta, il logos è preceduto: dal mito 2. In prima istanza mito e metafora divergono perché: il mito si presenta come autorevole e degno di fede 3. Che vi sia rapporto tra mito e metafora è provato: dal libro VII della Repubblica platonica 4. Per Blumenberg il mito è: definibile come significato 5. Blumenberg non va alla ricerca dell'origine del mito perché: si tratta di una domanda incompatibile col mito 6. Dal punto di vista di Blumenberg, mythos e logos corrispondono: a due bisogni antropologici diversi 7. La teologia è incompatibile col mito perché: presuppone una verità dogmatica 8. La scienza moderna è incompatibile col mito perché: spiega la realtà in termini di causa-effetto 9. La metamorfosi è: un bisogno antropologico elementare 10. Dalle considerazioni di Blumenberg e di Canetti emerge che la metafora è anche: un fenomeno antropologico 63. METAFORA E RETORICA IN BLUMENBERG 1. La "ricchezza" o la "povertà" dell'uomo sono due modi per interpretare: l'indipendenza dell'uomo dall'ambiente 2. In un quadro antropologico, la retorica è il sintomo: della non-immediatezza del rapporto umano alla realtà 3. L'uomo è un "animale retorico" perché: la verità assoluta non gli è data 4. Dalla "povertà biologica" dell'uomo, Gehlen dimostra: la necessità delle istituzioni Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 45 È la superfetazione della fantasia popolare 7. In quanto mito, il cervello di Einstein: si presta alle più diverse varianti 8. L'intelligenza di Enstein è diventata mitica perché: sulla sua immagine si sono innestati diversi significati ulteriori 9. Per Barthes la formula della relatività ristretta è: gnostica 10. Dal punto di vista storico la gnosi è stata: un'antica eresia cristiana 67. METAFORA, MITO E IDEOLOGIA PER BARTHES 1. La creazione di un mito o di una metafora non è perfettamente logica perché: sono sempre plurali 2. L'automobile può essere paragonata a una cattedrale gotica perché: appartiene all'immaginario collettivo 3. Il concetto di "consumismo" dovrebbe tener presente che: vi è anche un consumo di immagini 4. Per Barthes la Citroën è un mito perché: rappresenta in modo inconsapevole il mondo piccolo-borghese 5. Nella plastica possiamo riconoscere: il mito della metamorfosi 6. Ma a differenza del mito alchemico, nella plastica troviamo: un mito piccolo-borghese 7. Più che un mito, la plastica è una metafora perché: non è un'ideologia borghese 8. Nell'ammoniaca possiamo trovare: la metaforica del nemico da distruggere 9. Nella metaforica del pulire in profondità" troviamo: l'idealizzazione della famiglia borghese 10. L'opposizione tra latte e vino è: metaforica 68. MITO E METAFORA DELL'ESODO 1. Dalla semiologia di Barthes abbiamo appreso che la metafora: Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 46 È presente anche negli oggetti e nei fenomeni mediatici 2. Il libro di Walzer vuole dimostrare che: che il racconto dell'esodo ha condizionato la storia politica moderna 3. Il racconto storico si distingue da quello mitico: perché presenta il proprio racconto come realmente accaduto 4. Il racconto dell'Esodo può essere considerato: come una metafora assoluta 5. L'analogia tra l'Esodo e la storia politica moderna si basa: su una metafora assoluta 6. Le "mormorazioni" degli israeliti nel deserto dimostrano: la difficiltà di una libertà pattizia 7. Il dispositivo analogico è insufficiente perché non spiega: l'uguaglianza tra membri diversi 8. Per Walzer è improtante distinguere tra: l'alleanza unilaterale da quella pattizia 9. Israele, per Walzer, diventa un popolo quando: si impegna a rispettare il patto con Dio 10. La metaforologia è preferibile alla secolarizzazione perché: la secolarizzazione non spiega ciò che ha spinto certi popoli all'azione politica 69. METAFORA E SACRA SCRITTURA 1. Per la teologia, fare appello alla Bibbia significa: trarre da essa le metafore fondamentali del discorso teologico 2. Tradurre vuol dire: concordare un compremesso col testo fonte 3. Per la teologia la metafora della traduzione è totalmente inadatta perché: il teologo organizza il discorso a partire da un atto immaginativo inderivabile 4. Di fatto il teologo: costruisce il proprio concetto di Scrittura 5. A differenza del discorso riforosamente formalizzato, il discorso informale: presuppone dei supporti argomentativi 6. Nel discorso informale la conclusione è: autorizzata da diverse condizioni 7. La teologia è: un discorso che comprende molti campi di argomentazione Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 47 8. Ciò significa che la teologia è prossima: alla retorica 9. La verità degli enunciati teologici è: intratestuale 10. Che il un discorso informale si basi su metafore assolute significa che: la verità va concordata nel dialogo 70. MODELLI E PRATICHE METAFORICHE 1. La teoria sostitutiva della metafora ritiene che: la metafora sia un codice da decifrare di cui già si conosce il significato 2. La teoria comparativa della metafora ritiene che: che l'enunciato metaforico abbia un comun denominatore con quello letterale 3. La teoria di Black implica che la metafora sia: come un modello del terzo tipo 4. Nella concezione di Black la metafora: È l'interazione tra una parte dell'enunciato con gli altri elementi 5. I discepoli sulla via di Emmaus devono comprendere: che la loro concezione del Cristo era solo letterale 6. La concezione letterale del Cristo pernsava che: Gesù avrebbe liberato Israele dai suoi nemici 7. La confessione cristologica è metaforica perché: si pone in tensione con il signfiicato letterale del Messia 8. Il Risorto scompare dopo esser stato riconosciuto perché: la comprensione metaforica dovrà tradursi in pratica 9. Dio compare a Mosè dicendogli: che la rivelazione va compresa in modo tensionale 10. Il Dio dell'Oreb è: un Dio identico e diverso da quello della tradizione 71. LA FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO NELLA STORIA 1. Per Faust non si può tradurre "logos" con "parola" perché: "parola" è troppo riduttivo 2. In effetti la parola o il nome per Aristotele e la gran parte della filosofia successiva: È una semplice convenzione Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 50 Al di là dei significati religiosi, i Colloquia di Erasmo sono importanti perché: rinnovano lo spiritodel dialogo Al principio Cartesiano: penso, dunque sono, Pascal obietta che: proprio pensando so che potreinon essere Al termine del suo percorso letterario e filosofico la comunicazione di Kierkegaard: resta fino allafine indiretta e ingannevole Alla metafora della macchina, Newton aggiunge: che la semplicità della macchina è la stessa della Scrittura Alla fine della sua vita Nietzsche riconobbe che: la sua vera scoperta era stata la centralità di Dioniso nella cultura graca Aristotele avrebbe dovuto ammettere l’analogia della scienza per via: del suo interesse per l’indagine empirica Aristotele esclude la metafora dalla scienza perché: non si basa su definizioni rigorose dei termini Aristotele dimostra il principio di non contraddizione affermando: il principio di determinazione dei significati Aristotele nella Politica sostiene che solo la bestia e il Dio possono vivere oltre la polis, eppure: anche il filosofo è a suo modo autarchico Aristotele valorizza l'importanza della Retorica, mentre Platone: La condanna eppure inventa ildialogo filosofico B Batkin sostiene che l'umanesimo italiano è soprattutto: una cultura del dialogo Benjamin Constant sosteneva che la verità: non è un dovere incondizionato Blumenberg non va alla ricerca dell’origine del mito perché: si tratta di una domanda incompatibile col mito Burckhardt sostiene che l'umanesimo è: un periodo di autoaffermazione dell'individuo C Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 51 Carnap deve superare il problema del solipsismo perché: vuole costruire una cultura scientificacondivisa Carnap non si avvede che la sua soluzione del problema dell'intersoggettività si basa in ultimaistanza: su un procedimento analogico Carnap risolve il problema dell'intersoggettività: riducendo i vissuti psichici a dati fisici Cartesio si convince che la retorica: È un modo per confondere il ragionamento Che cos'è Eros per Platone: il desiderio della bellezza in sé Che cos'è il kairos: il tempo opportuno per filosofare Che cos'è il logos: una parola ponderata Che cos'è il mito: un racconto autorevole Che cos'è il nome per Platone: il primo elemento della conoscenza Che cos'è la meraviglia: l'inizio della filosofia Che cos'è l'episteme: la più prossima approssimazione al Bello in sé Che il un discorso informale si basi su metafore assolute significa che: la verità va concordata nel dialogo Che l'uomo non possegga il linguaggio è dimostrato: dal fatto che l'uomo spesso è alla ricerca dellaparola Che vi sia rapporto tra mito e metafora è provato: dal libro VII della Repubblica platonica Ciò che distingue Newton dagli altri apocalittici è: l’accezione della parola “conoscenza” Ciò che importa dal mito è: il modo in cui è costruito Ciò significa che la teologia è prossima: alla retorica Come esempio di agire regolato da norme possiamo considerare: un giocatore di scacchi Complessivamente, per Platone e Aristotele tra dire il vero e parlare in modo persuasivo vi è: un’implicazione paradossale Comprendere il senso di un enunciato significa: capire le ragioni che ne stanno alla base Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 52 Comune alle definizioni citate è l'idea che la metafora: È un'improprietà della lingua Con la direzione di Max Horkheimer l'Istituto per le scienze sociali di Francoforte assunse unindirizzo: critico Con Le Provinciali Pascal vuole comunicare al lettore: che l'uomo non è libero di innovare inmateria di religione Considerando assieme il Fedone e la Repubblica, l'aporia platonica consiste nel fatto che: logos ecomunicazione discordano Considerata in rapporto alla filosofia Platonica, la filosofia del linguaggio di Aristotele è: analogamente aporetica Contro la dialettica socratico-platonica Nietzsche valorizza: la metafora e il mito Contro Lutero, Erasmo afferma che: la Bibbia va interpretata D Da che cosa inizia la filosofia: dalla meraviglia Dal punto di vista di Blumenberg, mythos e logos corrispondono: a due bisogni antropologici diversi Dal punto di vista storico la gnosi è stata: un’antica eresia cristiana Dal punto di vista di una teoria patologia della metafora, la vera differenza consiste: tra le metafore consapevoli e quelle inconsapevoli Dalla “povertà biologica” dell’uomo, Gehlen dimostra: la necessità delle istituzioni Dalla “povertà biologica” dell’uomo Blumenberg ricava: necessità della retorica Dalla semiologia di Barthes abbiamo appreso che la metafora: è presente anche negli oggetti e nei fenomeni mediatici Dalle considerazioni di Blumenberg e di Canetti emerge che la metafora è anche: un fenomeno antropologico Degli iniziali studi platonici Russell manterrà nella sua filosofia logica: l'aporia del nulla Dio compare a Mosè dicendogli: che la rivelazione va compresa in modo tensionale Di fatto il teologo: costruisce il proprio concetto di Scrittura Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 55 I colloquia di Erasmo si rifanno: al modello di Socrate I convitati affermano: "Santo Socrate prega per noi" con l'intenzione di: additare in Socrate il veroprecursore pagano di Cristo I corsi e ricorsi storici per Vico sono il fatto che: il processo storico non è mai garantito I discepoli dovranno fornire un gallo ad Asclepio perché: nessuno di loro lo ha compreso I nomi per Platone sono: suoni che indicano l'essenza della cosa I pregiudizi per Gadamer sono dovuti al fatto che: siamo sempre preceduti da un senso tramandato IL Il "dire" per Heidegger è: originario rispetto al detto Il "grande stile" consiste nel: conferire al caos la propria unica forma Il compito dello stato, per Hobbes, è quello di: garantire la vita dei cittadini Il concetto di “consumismo” dovrebbe tener presente che: vi è anche un consumo di immagini Il circolo ermeneutico si pone tra: il testo e l'interprete Il dialogo umanistico, per Batkin, è più precisamente: un gioco serio Il diletto prodotto dalla tragedia negli spettatori consiste nel fatto di: produrre pietà e paura Il Dio dell’Oreb è: un Dio identico e diverso da quello della tradizione Il disaccordo tra Habermas e Gadamer è riconducibile in ultima istanza: a una diversa valutazione del circolo ermeneutico Il dispositivo analogico è insufficiente perché non spiega: l’uguaglianza tra membri diversi Il Dizionario sognato da Cartesio rappresenta: la conciliazione di tutte le scienze e le arti Il filosofo per Platone è colui che: attraversa il linguaggio fino all'idea Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 56 Il giovane Cartesio sognava: di conciliare poesia e filosofia Il grande errore della filosofia moderna è stato di: aver distrutto la metafisica greca Il logos greco si comprende solo se: è compreso in relazione al mito Il libro di Walzer vuole dimostrare che: che il racconto dell’esodo ha condizionato la storia politica moderna Il limite del logon dinonai di Habermas consiste nel fatto che: non considera l'ipotesi che la razionalizzazione sia decadenza Il limite del pragmatismo consiste nel fatto: che trascura l’efficacia a lungo periodo delle utopie Il limite della filosofia di Vico consiste nel fatto che: confina la metafora nell’epoca primitiva Il limite della filosofia della veridicità di Kant è di: di non considerare abbastanza il linguaggio Il limite della filosofia umanistica del linguaggio può essere rintracciato in una tendenza: a unacerta unilateralità simbolica Il linguaggio per Heidegger è essenzialmente: un discorso comprendente Il linguaggio per Nietzsche deriva: dal bisogno di comunicazione Il linguaggio va superato perché: la verità è oltre la parola Il linguaggio per Hobbes: è la più mirabile invenzione umana Il linguaggio, per Moscarda, è impotente perché: le parole devono essere riempite di significato Il logos dei sofisti: ostacola la filosofia Il logos greco si separa in: logos veridico e logos comunicativo Il luterano del Vangeloforo è accusato di: non mettere in pratica il vangelo Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 57 Il macellaio e il pescivendolo del colloquio omonimo si provocano reciprocamente al fine di:giungere alla reciproca comprensione Il metodo storico-critico è utilizzato da Spinoza per dimostrare che: le parole profetiche dipendono dall’ambiente e dalla cultura del singolo profeta Il mistico per Wittgenstein: si mostra nell’intuizione dell'oltre il linguaggio Il mondo dell'azione per Aristotele è composto da ciò che: accade per lo più Il mondo vitale di Habermas è: lo sfondo trascendentale dell'agire comunicativo Il mito è un sistema semiologico secondo perché: opera su un messaggio già costituito Il mythos tragico racconta di fatti: che accadono per lo più Il Novum Testamentum di Erasmo può essere considerato: la prima edizione critica del NuovoTestamento Il paradosso di Hobbes consiste nel fatto che: criticava la metafora, ma ne faceva un ampio uso Il pensiero ni Nietzsche oltre a una critica del Logos occidentale fu: una rimitizzazione del linguaggio Il pensiero medievale considera il mondo: Un simbolo di quanto rilevato da Dio Cristo Il pensiero simbolico associativo crea imbarazzo perché: Risponde a una logica totalmente diversa da quella abituale Il poeta: chiama al linguaggio la cosa Il precedente più importante della riflessione di Derrida è: Nietzsche Il predicatore cristiano deve preparare accuratamente il proprio "sermo", e tuttavia: il sermocristiano dipende in ultima istanza dallo Spirito Il prezzo pagato da Russell per la sua teoria del linguaggio consiste: nell'aver separato logica elinguaggio ordinario Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 60 In quanto mito, il cervello di Einstein: si presta alle più diverse varianti In prima approssimazione per Barthes il mito è: un messaggio In prima istanza per Derrida la metafisica è: un processo di metaforizzazione che ha scordato la sua origine In prima istanza mito e metafora divergono perché: il mito si presenta come autorevole e degno di fede In rapporto alla filosofia, i sofisti e i poeti sono: coloro che restano nel linguaggio In semiologia un messaggio è costituito: da significante, significato e segno In ultima istanza, il significato dell'etica consiste nel: tentativo di andare oltre il linguaggio e oltreil mondo In un quadro antropologico, la retorica è il sintomo: della non-immediatezza del rapporto umano alla realtà Inizialmente l'allegoria era funzionale all'esigenza di: conferire al mito un significato filosofico Israele, per Walzer, diventa un popolo quando: si impegna a rispettare il patto con Dio K Kant replica a Constant che: la verità non è diritto di nessuno Kierkegaard assunse la maschera del dandy perché: voleva comunicare in modo indiretto la fede Kierkegaard imparò l'arte della finzione: da bambino di fronte al padre Kierkegaard non poteva comunicare direttamente la sua dottrina religiosa perché: l'illusionereligiosa va superata con l'inganno Kierkegaard pubblicava i suoi discorsi edificanti perché: voleva fornire la chiave dei suoi librifilosofici Kierkegaard rinunciò alla carriera ecclesiale e universitaria perché: doveva cambiare strategia dicomunicazione Kierkegaard scrisse sotto pseudonimi perché: voleva comunicare in modo indiretto Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 61 L’ L’'uomo è un mentitore perché: ha dimenticato l'origine metaforica del linguaggio L’affetto ultimo della distorsione del linguaggio consiste: nella sovversione dell’ordine civile L'agire comunicativo comporta: l'interesse all'intesa razionale L'agire comunicativo si differenzia dalle altre forme di agire perché: È volto all'intesa tra i parlanti L'agire drammaturgico dal punto di vista ontologico comporta: due mondi L'agire drammaturgico presuppone: l'esistenza di un mondo interiore L'agire regolato da norme comporta: l'esistenza di due mondi ontologici L’analogia entis di Tommaso D’Aquino pone il problema: della proporzione tra il finito e l’infinito L’analogia è dipolare perché: tra vero e falso ammette gradazioni intermedie L'analogia è per Aristotele: la forma principale della metafora L’analogia tra l’Esodo e la storia politica moderna si basa: su una metafora assoluta L’anomalia di Newton all’interno della rivoluzione scientifica consiste nel fatto che: ha commentato per gran parte della sua vita gli scritti apocalittici L'aporia della Logique consiste nel fatto che: da una parte si affida al definito nominis dall'altraalla lingua parlata L'arte poetica ha un fondamento antropologico nel fatto che: l'uomo è un animale mimetico L'arte umoristica entra in crisi perché: È crollato il personaggio L'arte umoristica per Pirandello: conferisce una forma eterna alla contraddizione L'assunzione della scienza a modello di ogni linguaggio e di ogni ragionamento è: una superstizionecamuffata da razionalità Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 62 L'Autore non ha messo in scena i personaggi perché: ogni rappresentazione è un'alterazione delpersonaggio L’automobile può essere paragonata a una cattedrale gotica perché: appartiene all’immagine collettivo L'enunciato di papa Francesco: "La guerra è una sconfitta per tutti" va classificato come: unenunciato valoriale L'enunciato drammaturgico è: veridico o non veridico L'enunciato pronunciato da Biden: "Putin è un criminale di guerra" è: dotato di senso constatativo e performativo L'enunciato: "L'attuale re di Francia è calvo" è problematico perché: implica la violazione del principio del terzo escluso L'enunciato: Il linguaggio è il linguaggio per Heidegger è: l'indicazione del sentiero da percorrere L'enunciato: nel gioco del calcio, il fallo di mani è sanzionato dall'arbitro è: un enunciato regolativo L'epoca moderna, per Hegel e per Kierkegaard, è segnata da: cristianesimo di massa e sintesi concettuale L'ermeneutica di Schleuernacher è importante perché: si basa su un'ermeneutica generale L'ermeneutica sorge per risolvere il contrasto tra: il senso letterale dei testi sacri e la comprensione filosofica seriore L’errore categoriale: abolisce le categorie logiche consuete per ricostruire una nuova pertinenza L'errore di Hegel fu di aver negato che la filosofia è: edificante L'esegesi allegorica dei testi è stata introdotta: dai filosofi stoici L'esperienza artistica è paragonabile al gioco perché: si dà solo nella storia delle sue esecuzioni Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 65 La caratteristica dell'agire teleologico è data dal fatto: di far riferimento al mondo oggettivo La caratteristica generale della metafisica è: lo sdoppiamento dei termini La caratteristica specifica degli enunciati performativi è di: produrre la realtà attraverso l’atto linguistico La catarsi tragica consiste nel fatto che: purifica dalle pulsioni irrazionali La chiesa ha cristianizzato i miti pagani perché: vedeva in essi i simboli della fede in Cristo La chiesa romana condannò la versione francese delle Provinciali perché: era più pericolosa La creazione di un mito o di una metafora non è perfettamente logica perché: sono sempre plurali La competenza nella retorica include la competenza in: logica, psicologia e poetica La comunicazione diretta è comunicazione: di sapere La comunicazione esistenziale, nell'epoca moderna, necessita che: si instauri una comunicazione indiretta La comunicazione indiretta è inseparabile: dal contenuto La concezione agostiniana della metafora dipende da: dall'applicazione al linguaggio del predestinazionismo paolino La concezione aristotelica della metafora non dovrebbe essere concepita come un’attivitàteoretica perché: perché la metafora fa parte della poiesis La concezione che Hobbes ha del linguaggio è: essenzialmente nominalista La concezione letterale del Cristo pensava che: Gesù avrebbe liberato Israele dei suoi nemici Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 66 La conoscenza di primo livello è inadeguata perché: i sensi non sono in grado di discernere il vero dal falso La conoscenza per Frege è: il passaggio dal senso alla denotazione La conseguenza della menzogna è: l'inutilità di ogni comunicazione La coscienza per Nietzsche è problematica perché: implica la condanna del mondo sensibile La coscienza per Nietzsche è: un processo evolutivo La confessione cristologica è metaforica perché: si pone in tensione con il significato letterale del Messia La crisi del Logos occidentale si rivela soprattutto nel fatto che Nietzsche: pone la propria singolapersona come esemplare La crisi della comunicazione implica che: si può capire solo ciò che già si conosce La crisi della comunicazione in Nietzsche è una conseguenza: della distruzione del Logos occidentale La cura umanistica della parola deriva dal considerare il linguaggio in termini: pragmatici La definizione di accidia dei gesuiti è contestata dall'io narrante perché: È troppo libera La democrazia ha: un’origine retorica La descrizione di un delitto è un enunciato: scientifico La dialettica in Pascal è una figura: della contraddizione La differenza tra un sillogismo scientifico e un entimema è: nel valore delle premesse La “divinità” della parola consiste nel fatto che in essa: appare traccia dell’indicibile La felicità del filosofo per Aristotele coincide: con la vita contemplativa Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 67 La filosofia aristotelica è più sistematica di quella platonica perché: È stata ordinata secondo levarie scienze La filosofia classica del linguaggio dipende da: l'ontologia della presenza La filosofia contemporanea ha rigettato la parola perché: ha subordinato il linguaggio al pensiero La filosofia del linguaggio tradizionale ritiene che il significato di una parola sia: l'oggetto denotato La filosofia di Wittgenstein può essere divisa: in due fasi La filosofia è esercizio di morte perché: il corpo è la tomba dell'anima La filosofia ha rifiutato la retorica perché: la filosofia è convinta di poter conoscere adeguatamente la verità La filosofia occidentale moderna ha considerato la metafora: una pericolosa intrusione dellaretorica nella filosofia La filosofia moderna si è in gran parte opposta alla metafora perché: essa è irrazionale e sediziosa La forza di un atto linguistico è data dalla sua valenza: illocutoria La geometria non definisce tutto perché: vi sono parole indefinibili La grande novità filosofica di Vico consiste nel fatto che: la verità è potenza La grandezza dei Greci per Nietzsche fu di aver: rivelato e nascosto la loro visione del mondo La lotta di Nietzsche contro il socratismo e il cristianesimo intende affermare: l'innocenza deldivenire La metafisica platonico-aristotelica è responsabile del fatto di: aver ridotto l'essere a merapresenza Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 70 La riflessione sul gioco serve a Gadamer per mostrare che: l'uomo non è il soggetto del suo operare La risposta di Habermas alle critiche anti-illuminista consiste: nel mondo vitale come correlato d’agire linguistico La riproduzione al Var di un’azione di gioco è: una ridescrizione euristica della realtà La scienza moderna è incompatibile col mito perché: spiega la realtà in termini di causa- effetto La scienza nuova per Vico è: la storia La somiglianza che la metafora rivela esisteva: soltanto nel momento in cui il poeta la rivela La svolta di Nietzsche consiste nel fatto di: considerare la metafora un fenomeno antropologico La tecno-scienza contemporanea è l'esito della: della riduzione dell'essere a oggettività La teologia è: un discorso che comprende molti campi di argomentazione La teologia è incompatibile col mito perché: presuppone una verità dogmatica La teoria comparativa della metafora ritiene che: che l’enunciato metaforico abbia un comun denominatore con quello letterale La teoria di Black implica che la metafora sia: come un modello del terzo tipo La teoria dell'agire comunicativo di Habermas in ultima istanza può considerarsi: una forte fiducianella razionalità dell'agire umano La teoria secondo la quale il significato di una parola è il senso intenzionato dall'autore, perHabermas è: corretta ma parziale La teoria sostitutiva della metafora ritiene che: la metafora sia un codice da decifrare di cui già si conosce il significato Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 71 La teoria ricoeuriana della metafora in sintesi è una: tensione semantica, sintattica e ontologia La traduzione erasmiana fu considerata eretica da molti settori della Chiesa cattolica perché:mette in discussione la Trinità La tragedia di Nietzsche consistette del fatto che: il suo io si identificò col dio Dioniso La tragedia per Aristotele è: l'imitazione degli uomini migliori La vera eloquenza coincide con: con la ricerca della parola adatta alla cosa La verità è metafora perché: l’uomo non ha accesso diretto alla realtà La verità degli enunciati teologici è: intratestuale La verità dell'enunciato: "Tutti gli uomini sono mortali" dipende: dall'analisi logica dell'enunciato La verità per Heidegger vuol dire: disviatezza dell'ente La verità per Platone è: dire l'essenza della cosa La verità secondo Pirandello è: potenza La verità viene metaforicamente paragonata da Kant: ad Astrea La volontà di dire la verità per Nietzsche è: la traslazione del significato di un nome LE Le 4 forme di metafora di Aristotele sono per Ricoeur: errori categoriali Le definizioni della metafora che troviamo nei dizionari hanno la seguente caratteristica: presuppongono i termini che dovrebbero spiegare Le grandi eccezioni alla linea prevalente della filosofia del linguaggio seicentesca sono: Pascal e Vico Le metafore sono inevitabili per il pensiero perché: siamo sempre preceduti dal linguaggio Le “mormorazioni” degli israeliti nel deserto dimostrano: la difficiltà di una libertà pattizia Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 72 Le parole sono come "sacchi vuoti" perché: hanno bisogno di un'interpretazione rigorosa Le parole sono in primo luogo: delle reti di significati Le varie interpretazioni di Nietzsche nel Novecento dimostrano che: la crisi del Logos occidentale LO Logon didonai significa per i greci: rendere ragione delle proprie asserzioni Lo scopo del Tractatus è di: vedere rettamente il mondo Lo studio dell’umanesimo ha convinto Cacciari che: la crisi è un elemento ricorrente della storia europea LU Locke confuta la tesi delle idee innate perché: Se vi fossero, tutti gli uomini avrebbero le stesse idee Lutero considerava Erasmo un Momo perché: era sfuggente e ambiguo in tutti i suoi libri Lutero ha restaurato la lettera del vangelo ma non ha restaurato: lo spirito evangelico M Ma a differenza del mito alchemico, nella plastica troviamo: un mito piccolo-borghese Meinong risolse il problema ipotizzando: che esistono classi di oggetti inesistenti Mentre la grande arte adempie la promessa di felicità nella forma della sua negazione, l'industriaculturale: differisce continuamente il sogno umano di una vita felice Mentre l'Agostino neo-platonico vedeva nel "Maestro interiore" la fonte della verità dellinguaggio, l'ultimo Agostino: sostiene una concezione carismatica della verità Metafora e allegoria sono fondamentali in Dante come nell'umanesimo italiano perchéoltrepassano il concetto Moscarda improvvisamente capisce che: la masciera si impone sulla vita Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 75 Nell'Inquisitio de fide il cattolico e il luterano s'intendono perché: si riconoscono nel Credoapostolico Nell’opera poetica la ridescrizione della realtà avviene tramite: il mythos Nell'Oratio de hominis dignitate Pico sostiene che la dignità umana consiste: nella libertà Nietzsche temeva di venir frainteso perché: sapeva di essere inattuale Nietzsche voleva: conciliare vita e forma Noi possediamo un’adeguata conoscenza delle parole astratte perché: sono state create dall’intelletto umano Nonostante il linguaggio dipenda dal dono dello Spirito, la retorica pagana per Agostino è: utile anche al predicatore cristiano Nonostante le differenze con Locke, Leibniz condivide: che la metafora va evitata sia in teologia sia in giurisprudenza Nonostante le differenze epistemologiche e morali, i filosofi del Seicento: hanno la stessa filosofiadel linguaggio O Oltre che dalla metafora assoluta, il logos è preceduto: dal mito Oltre alla maschera sociale e all'arte umoristica, per Pirandello vi è una teza forma di potenza equindi di verità: la vita P Paragonata alla Lettera VII di Platone, la concezione di Buber del linguaggio: pone un aut-aut traverità e linguaggio Pascal era molto critico nei confronti di Cartesio perché: deprecava il suo stoicismo morale Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 76 Pascal faceva parte del: giansenismo Pascal vuole contraddire sempre l'uomo per mostrargli che: È incomprensibile a sé stesso Per "aporia di Nietzsche" intendiamo il fatto che: ha contestato la comunicazione ma è stato ungrande comunicatore Per “errore categoriale” Ryle intendeva: l’applicazione ad alcuni fatti di categorie proprie di altri fatti Per "solipsismo" Wittgenstein intende il fatto che: i limiti del linguaggio sono i limiti del mondo Per "umanesimo cristiano" s'intende, nella prospettiva considerata in questa lezione: l'assunzionedella cultura greca nel quadro della fede in Cristo Per Adorno i mass-media sono: un sistema totalitario Per Adorno la personalità autoritaria è: l'esito della ragione strumentale Per Adorno la scala F è l'indice: dell'irrazionalità della civiltà moderna Per Agostino, anche il miglior predicatore cristiano è un'anima sitiens perché: senza l'interventodello Spirito qualsiasi parola è insufficiente Per Aristotele gli schemi della metafora sono: quattro, ma fondamentalmente uno Per Aristotele i nomi sono: una decisione convenzionale Per Aristotele il nome proprio è: il modo con cui ci si esprime comunemente Per Aristotele il valore della metafora è: apre un modo possibile Per Aristotele la capacità di comporre metafore appropriate implica il fatto di: essere metaforici Per Aristotele la metafora ha a che fare propriamente: col nome Per Aristotele la metafora rispetto alla similitudine è: un fenomeno linguistico di ordine diverso Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 77 Per Aristotele l'analogia è un dispositivo: proprio sia della metafora sia della scienza, ma in modidiversi Per Aristotele le metafore sono: in alcuni casi appropriate, in altri inadatte Per Aristotele le varie forme di metafora hanno in comune il fatto: di vedere il simile tra le cose dissimili Per Aristotele l'entimema è: un sillogismo retorico Per Aristotele tra metafora e mimēsis vi è: la metafora è imitazione dell'azione Per Austin il linguaggio ordinario è: adeguato ai suoi scopi Per Austin il vero materiale dell'indagine filosofica è: il linguaggio ordinario Per Austin la differenza tra un linguaggio formalizzato e il linguaggio ordinario è che il primo: non ha superato l'esame della sopravvivenza Per Austin le etimologie sono un esempio tipico: della ricchezza storica della lingua Per Barth il cervello di Einstein è mitico perché: è la superfetazione della fantasia popolare Per Barthes il mito è: un metalinguaggio Per Barthes la Citroen è un mito perché: rappresenta in modo inconsapevole il mondo piccolo-borghese Per Barthes la differenza tra il catch e il pugilato consiste nel fatto che: il catch è uno spettacolo, il pugilato è uno sport Per Barthes la formula della relatività ristretta è: gnostica Per Barthes la funzione dei miti della società contemporanea è: ideologica Per Barthes la funzione dell’ideologia è di: naturalizzare le strutture della borghesia Per Barthes la società attuale è un campo di significazioni mitiche perché: i fenomeni sociali vengono presentati come naturali Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 80 Per Frege la referenza di un enunciato è veicolata: dai nomi propri e dalle descrizioni definitive Per Frege nel giudizio S=P, l'uguale va concepito: come relazione Per Frege possono darsi enunciati con sensi diversi e la stessa denotazione: in taluni casi Per Frye i testi poetici sono: dei mondi autonomi con proprie regole di coerenza Per Frye un’opera come l’Amleto parla: dalla storia che racconta Per Gadamer il nostro rapporto col passato è: un dialogo Per Gadamer il pregiudizio è l'espressione del fatto che: noi viviamo all'interno del circoloermeneutico Per Gadamer l'azione comunicativa sarà pienamente possibile quando: l'uomo si sarà emancipatodal potere delle ideologie Per Gadamer l'ermeneutica è l'espressione linguistica: della finitezza e della storicità umana Per Galilei Dio ha scritto: il libro della natura e quello della Bibbia Per Galilei l'uomo può ottenere una conoscenza qualitativamente identica a Dio grazie alla: matematica Per Guastini la metafora è essenziale perché: le categorie del logos non sono sufficienti perdescrivere la varietà dell'essere Per Gilson la filosofia di Cartesio è: Simile alla filosofia medievale per molti aspetti Per Habemas l'errore della Scuola di Francoforte consiste nel fatto che: È priva di alternative Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 81 Per Habermas il coscienzialismo della filosofia moderna può essere superato solo se: muoviamodal fatto della comunicazione linguistica interumana Per Habermas il pensiero critico ha insegnato che il linguaggio è: la copertura ideologica degliinteressi dominanti Per Habermas il potenziale comunicativo della società moderna è dato dal fatto che in essa: assistiamo ad una specializzazione degli ambiti di azione Per Habermas il pregio della scuola di Wittgenstein consiste nel fatto che: non vi è un unico linguaggio né un'unica forma di vita Per Habermas il problema della teoria di Austin degli atti linguistici è: che rende il significatoperlocutivo qualcosa di extralinguistico Per Habermas la tesi weberiana sulla razionalizzazione comporta che la modernità occidentale: ha dispiegato in modo inedito le risorse del linguaggio Per Habermas l'errore della scuola di Wittgenstein consiste nel fatto che: un gioco linguistico nonè solo coerente, ma anche vero/falso Per Habermas razionale è un attore sociale: in grado di agire in modo comunicativo Per Heidegger il "circolo ermeneutico" è riguarda: la finitezza dell'esistenza umana Per Heidegger il compito della filosofia è: ascoltare la poesia Per Heidegger il linguaggio è: La casa dell'essere Per Heidegger l'uomo è: un vivente dotato di Logos Per Heidegger l'uomo: abita il linguaggio Per Heidegger l'uomo: È sempre in rapporto col linguaggio Per Heidegger una definizione del linguaggio: È impossibile perché l'uomo abita il linguaggio Per Horkheimer il logicismo e la filosofia del linguaggio ordinario sono: il risultato dell'eclisse dellaragione oggettiva Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 82 Per i cristiani la mandragora era: l'ambiguo simbolo della morte e della rinascita Per i cristiani l'erba moly citata da Omero divenne il simbolo: della guarigione dell'anima Per ironia socratica si intende: uno sdoppiamento dei piani Per il principio del terzo escluso, dati p e -p: o è vero l’uno o l’altro Per Jung il pensiero simbolico si basa: su una logica onitico-associativa Per Kant il peccato dell'uomo comincia: con la prima disputa teologica Per Kant la conoscenza ha la forma: del giudizio Per Kant la conoscenza: si basa sull'esperienza e sulle forme trascendentali dell'uomo Per Kant la menzogna è: dire il falso per interessi personali Per Kant la ragion pura è incapace di conoscenza ma è essenziale: per la morale Per Kant la verità di un giudizio sintetico si conosce: per esperienza Per Kant nei giudizi analitici il predicato della frase: È incluso nel soggetto Per Kierkegaard la vita estetica coincide essenzialmente con: la decisione di non decidere Per Kierkegaard la vita etica coincide essenzialmente con: l'aut-aut Per Kierkegaard la vita religiosa coincide con: l'eccezione assoluta del salto della fede Per Kierkegaard Socrate dovette morire perché: altrimenti avrebbe confutato la sua filosofia Per la cultura moderna e contemporanea “azione” significa: rigettare la concezione classica della verità Per la cultura occidentale l'essere è: il più generico e universale dei concetti Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 85 Per Nietzsche dall’istinto del gregge deriva: la democrazia Per Nietzsche l'invenzione socratica del dialogo è stata: la fine della tragedia Per Nietzsche l'uomo è in grado di comunicare perché: ha bisogno degli altri Per Nietzsche l'uomo ha la tendenza a: illudersi Per Nietzsche l’origine del linguaggio è: metaforica Per Nietzsche la peculiarità della cultura greca è rinvenibile: nei miti di Dioniso e Apollo Per Nietzsche Socrate ha trasformato l'eroe del dramma in: un errore della parola Per Origene e i primi Padri della Chiesa, l'allegoria era funzionale all'esigenza di: approfondire il significato del testo Per Origene la nave di Odisseo è continuamente esposta al naufragio perché: perché la chiesa è sottoposta ai travagli di questo secolo Per Pascal oltre alla conoscenza geometrica vi è: la conoscenza storica Per Pascal, il metodo perfetto per l'indagine scientifica è: il metodo geometrico Per Pirandello l'arte è: eterna Per Pirandello l'arte ordinaria è: astratta Per Pirandello le parole sono sempre soltanto: equivoche Per Pirandello, rispetto all'arte ordinaria, l'arte umoristica: mantiene la contraddizione Per Pirandello: la maschera si impone sulla vita Per Platone dialettica e retorica sono: del tutto opposte Per Platone il punto d’arrivo del linguaggio è: l’autotrascendimento verso la cosa stessa Per Platone la mimesis dei poeti è: imitazione dell'imitazione Per Platone l'ente è definito da: essere, identico, diverso Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 86 Per Platone, i poeti: sono dei mentitori Per Plotino l'iniziato doveva conservare il silenzio perché: i non iniziati non possono comprendere l'estasi Per Rousseau l’origine del linguaggio è: nel sentimento Per Ricoeur il problema della metafora è trascendente perché: riguarda la capacità umana di cogliere le analogie tra le cose Per Ricoeur l’elemento fondamentale del discorso è: la frase Per Ricoeur di fronte a un'opera classica è sempre possibile: dare un'interpretazione ragionevole Per Ricoeur il grande limite della metaforologia di Aristotele consiste nel fatto che: la parola è l’elemento elementare del discorso Per Ricoeur la dimensione perlocutiva dell'atto linguistico è: razionale Per Ricoeur la distanziazione è data dal fatto che: il testo scritto è decontestualizzato rispetto all'autore Per Ricoeur la metafora è: un produrre una nuova pertinenza semantica immaginando somiglianze tra i diversi Per Ricoeur la metafora di Aristotele ca compresa: in termini di scarto Per Ricoeur la metafora è un fenomeno comprensibile: in modo indiretto Per Ricoeur la metafora è un “vedere come” perché: immagina le somiglianze tra vehicle e tenor Per Ricoeur la parte elementare del linguaggio è: il discorso Per Ricoeur la metafora: distrugge la referenza letterale per aprirne un’altra Per Ricoeur l'azione sociale complessa: È analoga alla scrittura del testo Per Ricoeur l'ermeneutica testuale: È utile anche alle scienze sociali Per Ricoeur l'incertezza di un testo letterario è dovuta: all'integrità dell'opera Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 87 Per Ricoeur l'opposizione diltheiana tra spiegare e comprendere va superata perché: le scienze del linguaggio spiegano il mondo del testo Per Ricoeur per comprendere un risultato elettorale bisogna: considerarlo come un testo scritto Per Ricoeur Platone ha insegnato che: la scrittura è del tutto differente dall'oralità Per Ricoeur un modello è: uno strumento euristico di scoperta della realtà Per Ricoeur, la questione irrisolta dell'ermeneutica gadameriana è l'incapacità: di critica Per Russell la soluzione di Meinong al problema dell'attuale re di Francia calvo è: una violazione del principio di non contraddizione Per Russell quando affermò "Manzoni è l'autore dei Promessi sposi" mi sto riferendo: al sensodell'enunciato Per Russell se io affermo: "Manzoni era un uomo" sto dicendo: c'è una x che è un uomo Per Russell tra un enunciato tra virgolette e uno senza virgolette: È una differenza tra senso e denotazione Per Spinoza di Dio: si ha conoscenza adeguata grazie alla ragione umana Per Spinoza la libertà di filosofare è: la precondizione di una Stato libero Per Spinoza la profezia è una conoscenza: di primo livello Per storia degli effetti di un'opera si intende: la fusione di orizzonti tra opera e storia Per Walzer è importante distinguere tra: l’alleanza unilaterale da quella pattizia Per Wittgenstein “vedere come” fa parte: della pluralità dei giochi linguistici Per Wittgenstein contraddizione e tautologia sono: i limiti del linguaggio Per Wittgenstein il linguaggio è in trascendibile perché: ciò che non ha forma logica è puro nonsenso Per Wittgenstein il linguaggio è: l'immagine logica del mondo Per Wittgenstein il linguaggio rappresenta il mondo: grazie all'uso delle parole Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 90 Rispetto alle neuroscienze che localizzano il linguaggio in un settore del cervello, Heidegger pensa che: il linguaggio non dipenda dal cervello Rispetto all'enunciato, l'opera si distingue: per essere caratterizzata da elementi contestuali Rispondendo al padre gesuita: "Come vi piace", l'io narrante intende dire: che il padre si accorda un arbitrio totale Rosario Chiàrchiaro afferma: che la maschera è la verità S Se Aristotele include gli enigmi nella metafora, ciò suggerisce che: sia qualcosa di più di un simile ornamento retorico Se la metafora è incremento di senso, ciò è dovuto al fatto che: fa parte del mythos tragico Se l'azione non avesse un fine sarebbe: indecifrabile Se si può muovere un rimprovero a Cicerone è di esser stato: eccessivamente sicuro di sé Se tutto è interpretazione ne deriva che: la conoscenza è un bisogno istintuale Se tutto il linguaggio è metaforico, allora: la verità è una metafora Se una metafora viene usata eccessivamente allora: perde il suo valore metaforico Secondo Benveniste le categorie di Aristotele e l’intera metafisica sono: la proiezione delle caratteristiche della lingua greca Secondo Geertz l'importanza delle Ricerche filosofiche di Wiggnestein consiste nel fatto che: hanno riportato il pensiero umano là dove può esser visto Secondo Kierkegaard, in Genesi 22 Abramo risponde a Isacco: con una frase ironica Secondo la mitolia antica i Sileni erano: dei demoni appartenenti al mito dionisiaco Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 91 Secondo l'interpretazione di Lettieri, il pensiero di Agostino è: un passaggio dal platonismo cristiano al paolinismo radicale Serafino Gubbio si è ridotto al "silenzio di cosa" perché: la vita non può esser detta a parole Similmente a Platone, Kierkegaard: chiese che non gli si attribuissero le opere pseudonimo Socrate si presentava in modo silenico perché: la vera virtù si nasconde all'apparenza Socrate viene definito da Alcibiade un Sileno perché: sotto l'esteriorità aveva un'anima divina Socrate vuole che le donne siano mandate a casa perché: ha paura di loroSocrate vuole difendersi davanti ai discepoli perché: si accorge che non lo hanno compreso Spinoza fu espulso dalla sinagoga di Amsterdam perché: non riteneva la Bibbia ebraica parola di Dio Spinoza può affermare ciò perché: la parola dei profeti si basa sempre su segni sensibili T Tra i vari tipi di metafora, la più importante è quella per analogia perché: coglie le analogie interne all'essere Tra i compiti del nostro tempo vi è: riscoprire i molteplici significati del Logos greco Tra Hobbes e Spinoza vi è: una sostanziale affinità nella filosofia del linguaggio Tra l'analogia metaforica e quella scientifica: vi è una differenza di rigore scientifico, ma non di realtà Tra l'antisemitismo nazista e il linguaggio standardizzato dei neopositivisti vi è: un paradossale nesso causale Tra l'antisemitismo nazista e il linguaggio standardizzato dei neopositivisti vi è: apertura alla critica Tra l'ironico e i suoi interlocutori si crea: un equivoco Risposte test di autovalutazione – G.A Prof. Enrico Cerasi pag. 92 Tra spiegazione e comprensione per Ricoeur vi è: integrazione reciproca Tradurre vuol dire: concordare un compremesso col testo fonte Tutti gli enunciati etici e religiosi sono: dei nonsensi U Un approccio antropologico alla teoria del concetto porta a: integrare metafora e concetto Una caratteristica della filosofia dell'umanesimo che troviamo in Pico consiste nel considerare il linguaggio in termini: simbolici e allusivi Una diversa valorizzazione della metafora aristotelica enfatizza la caratteristica di: vedere il simile nel dissimile Uno degli avvenimenti più importanti avvenuti tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento fu: la crisi del linguaggio W Wiigenstein interruppe le sue ricerche filosofiche negli anni '20 del '900 perché: riteneva di aver risposto a tutte le domande filosofiche Wittgenstein critica il proprio Tractatus perché: la forma logica era solo un'esigenza Wittgenstein non era più convinto di quanto espresso nel Tractatus perché: si era reso conto dell'unilateralità del libro Wittgenstein paragona la forma logica a una lastra di ghiaccio per dire che: bisogna tornare al linguaggio effettivo Wittgenstein riprese l'attività filosofica negli anni '30 perché: scoprì che nel Trtactatus aveva commesso gravi errori Wittgenstein scelse di parlare dell'etica perché: voleva porre il problema del senso della vita Wittgenstein vuole dirci che per comprendere un gioco linguistico dobbiamo immaginare: una forma di vita
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