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Filosofia della prassi umana, Appunti di Filosofia

Appunti primo e secondo semestre di "Filosofia della Prassi Umana"

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 18/05/2023

saramossi25
saramossi25 🇮🇹

5

(1)

4 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Filosofia della prassi umana e più Appunti in PDF di Filosofia solo su Docsity! HANNAH ARENDT Protagonista del 900 Filosofia del natality, della nascita OPERE PRINCIPALI: Tesi di laura sul concetto di Agostino Real far hagen storia di un’ebrea Le origini del totalitarismo Vita activa la condizione umana La banalità del male On revolution La vita della mente La fenomenologia generativa—tracciato biografico È una filosofa ebrea tedesca, poi cittadina statunitense, intellettuale, filosofa politica, fama molto tarda (inizi accademici negli anni 30), studentessa brillante Il suo nome verrà dimenticato per decenni, ha 50 anni fiorisce Detestava l’etichetta di filosofa, lei amava essere chiamata una teorica politica, disciplina di insegnare agli esseri umani a vivere insieme, amava definirsi fenomenologa (studiosa dell’agire umano, come appare l’uomo) “ho studiato filosofia, ma mi sono congedata dalla filosofia” Si assume il compito di salvare la filosofia, la rivitalizza Aveva troppo rispetto per la filosofia per farlo diventare una professione, il filosofo deve essere libero Voleva che la filosofia diventasse pratica, risolvesse problemi Germania culla della filosofia BIOGRAFIA Ebrea tedesca, esistenza non semplice, subì la persecuzione nazista del terzo reich Nel 1937 perde la cittadinanza tedesca, perdita di identità, colpita dalle leggi raziali Fugge in Francia con la madre, fugge dai campi di sterminio, però fu detenuta con la madre in un campo di lavoro ma poi riesce a fuggire. Trova salvezza nel 1940 in America, aveva 40 anni, anni di fatica Lavorò come insegnante alle superiori, come giornalista, come traduttrice SUCCESSO le giunse con “le origini del Totalitarismo “del 1951, la sua prima opera e anche con “La vita attiva “ Il suo genio femminile fiorisce, il botto avviene con “la banalità del male “ Morirà piuttosto giovane a 68 anni, di infarto nel suo appartamento di New York 1975 Le sue opere non possono essere comprese se non si parla dalla sua bibliografia (esilio), e dalla sua ebraicità e i suoi amori/amicizia. Nel privato era una donna estremamente dolce, aveva il culto dell’amicizia Vita unica Apparteneva ad una famiglia benestante, dei commercianti di the, ha avuto un’esistenza privilegiata di lusso, come se la sua vita fosse già tracciata ma non fu tutto così semplice. Ha speso la sua vita ad insegnare ai suoi studenti di vivere liberi, di pensare con la propria testa Non ha mai avuto figli LIBERTA’ DI PENSIERO, pensare senza barriere/rete Filosofia per Hannah è uno sporcarsi le mani, deve leggere quello che accade e farsi testimone EBRAISMO, le ha sempre dato uno sguardo diverso, ma non inferiore TEMA usato spesso: Dell’infanzia, del bambino Dignità, non sentirsi inferiori anche se siamo diversi Casa, protezione EDUCAZIONE Temi inculcati della sua educazione ricevuta, educata secondo il livello della BILDUNG, tedesco Modello educativo che avevano accesso solo i maschi, viene educata come se fosse un maschio BILDUG termine tedesco (tradotto come educazione, costruzione) rimanda ad una educazione spirituale, dell’anima è una tecnica di educazione alla vita, insegna ad essere liberi Madre convinta che l’educazione dovesse umanizzare aveva la passione per la pedagogia Hannah riflette sulla crisi che aveva investito la società Europea per quanto riguarda l’istruzione CRISI ISTRUZIONE—pone una domanda: Perché siamo venuti al mondo? Educazione questione politica, bisogna educare i giovani ad innovare il mondo stesso COLLOCAMENTO STORICO Nasce nel 1906 il 14 ottobre ad Hannower Apparteneva ad una ricca borghesia Madre Marta Conn, molto attenta alla sua educazione Padre Paul Arendt, morì quando era una bambina, ereditò l’amore per i libri I genitori viaggiavano molto, non avevano legami con i circoli sionisti, SIONISIMO era un movimento politico che aveva radicato tra gli ebrei europei l’obbiettivo della nascita dello stato di Israele (avere una sua terra). Passione per il teatro Fu segnata dalla morte del padre, quando era ancora una bambina. La madre disse che Hannah non versò neanche una lacrima. Agostino, un termine di cui lei si approprierà e lo rinominerà natality. Prende le distanze dalle teorie della morte. L’amore non è una forza positiva, lo considera come una forza antipolitica, perché quando due persone sono innamorate si chiudono e rispingono il mondo, l’umanità. Secondo lei questo amore patologico si risolve con la nascita di un bambino. 2. RAHEL VARNHAGEN, STORIA DI UN’EBREA , biografia dedicata a questa donna, un intellettuale molto colta, ricostruisce la vita di questa donna grazie a delle lettere, è vissuta nel Romanticismo. Questo lavoro le fu commissionato da Heidegger. Romanzo viene interrotto più volte nel 33 per scappare a Parigi, dopo ricomincerà, poi smette per andare negli Staiti Uniti. Racconta del venire al mondo, concetto di nascita ma in questo caso di una nascita tagliata. Rahel è ebrea ma non vuole essere ebrea, vuole trovare un marito tedesco per normalizzarla. Le due voci si intrecciano con le lettere/diari di Rahel e i pensieri di Hannah, quindi avviene un saggio filosofico. Hannah trova in lei un pezzettino di sé stessa, a volte si riconosce. Rahel non è bella, non è colta, non è ricca (tema di non trovare un posto nel mondo) 3. LE ORIGINI DEL TOTALITARISMO, prima versione del 1951, è un’analisi dei totalitarismi, sta cercando di comprendere quello che è accaduto in Europa. Seconda versione ampliata del 1958, c’è un capitolo in più “ideologia e terrore” va a chiudere il libro, qui passa da Agostino e riprende una sua citazione “affinché ci fosse un inizio fu creato l’uomo”. Lei riconoscerà come totalitari solo il comunismo e il nazismo, (grande errore), non il fascismo perché lei vede una sorta di movimento dedicato ad un élite di persone che volevano prevalere su una nazione intera. Per lei le macchine totalitarie non si sono mai viste prima del 900, va ad individuare i tratti che secondo lei vanno a riconoscere i regimi totalitari: capo, popolo, violenza, propaganda... Hannah Arendt distingue l’antisemitismo e l’antigiudaismo nel 900, il primo è qualcosa decisivo per il radicamento del nazismo, vera forma di razzismo violenta ed escludente mentre il secondo è un pregiudizio verso una cultura, il popolo ebreo. Altre caratteristiche di questi regimi-- Processi di massificazione: le persone diventano individui, perdono la loro particolarità/individualità diventano deboli. Uso della violenza. Imposta ideologia. Distruzione della sfera privata, non c’è più una vita privata. Presenza di un capo carismatico. Assenza di libertà. Propaganda. Le macchine totalitarie espressione del 900 # dalle dittature, oligarchie, sopraffazione dell’uomo sull’uomo ci sono sempre state ma con caratteristiche differenti. Apparato totalitario è una macchina fatta di pezzi, per capire il loro funzionamento bisogna smontarle pezzo per pezzo. Vuole dare degli strumenti alle generazioni future per non farlo ricapitare più. I giovani sono l’antidoto del male totalitario, la speranza sono i giovani: “ogni nascita è un inizio”. Nel 900 secondo Hannah Arendt si è sgretolata la politica, tramandata dai greci, non ci sono più i valori su cui si è formata la civiltà. Nei campi di sterminio si era polverizzato anche l’essere umano, condizione di animalità, ha fallito il diritto, la giurisprudenza 4. VITA ATTIVA, LA CONDIZIONE UMANA , scritta nel 1958, testo di antropologia filosofica, capitolo 5: c’è la sua citazione “non siamo nati per vivere, ma siamo nati per incominciare”, riflessione sull’uomo, ma anche sul fare scientifico che prende l’avvento sull’umanità. Uomo alienato. Che cos’è l’uomo? Cosa ne è rimasto? Bisogna riflettere su sé stessi 5. LA BANALITA’ DEL MALE, testo che raccoglie una serie di articoli che Hannah scrive sul processo di Adolf Eichmann, articoli ebbero luce su una rivista. Primi anni ’60, era già conosciuta ma con quest’opera fece un grande clamore, grandi critiche. Si traferisce a Gerusalemme e scrive questi 5 articoli, che diventerà un libro. Libro molto contestato, parla di collaborazionismo degli ebrei con i nazisti. Lei sostiene che il male non è radicale allinea dove c’è la banalità, chiunque di noi può fare del male. 6. ON REVOLUTION , scritto nel 1963, testo molto politico sulla rivoluzione, lei si occupa dei grandi movimenti rivoluzionari: Rivoluzione francese, d’ottobre (Russia), americana. Per poi riflettere sulla libertà, qui comparirà un bambino “ALBA” che porta speranza all’umanità 7. LA VITA DELLA MENTE , scritta nel 1977, opera pubblicata postuma, dopo due anni dalla sua morte. Grazie alla sua migliorare amica che recupera i suoi appunti di quest’opera. Testamento spirituale, rimasta incompleta
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