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FILOSOFIA DELLA PRASSI UMANA, Appunti di Filosofia

APPUNTI FILOSOFIA DELLA PRASSI UMANA

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 11/01/2022

katy_ferrara
katy_ferrara 🇮🇹

4.8

(4)

39 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica FILOSOFIA DELLA PRASSI UMANA e più Appunti in PDF di Filosofia solo su Docsity! ==" Ofia Della Prassi Urremeee=-=” MODULO 1 Praxis> termine usato da Aristotele> rimanda ad un verbo che significa agire. significa anche mettersi in cammino, . Non è un agire fine a sé stesso, è un incamminamento FRAMMENTO DI ANASSIMANDRO> fa riferimento al periodo della nascita, essa è quasi una colpa, peccato che dobbiamo espiare attraverso la malattia, l'invecchiamento e infine la morte + quindi la nascita è sempre stata espulsa dalla filosofia> non ha mai attratto la filosofia Mortale è diventato sinonimo di umano A metà del 900> HANNAH HARENT + ha avuto un’intuizione+ vuole investire teoricamente sulla nascita. Hannah è ebrea+ non credente ma è ispirata alla figura di Cristo, lei utilizza le immagini evangeliche. Lei per parlare della nascita utilizzerà delle immagini bibliche era una filosofa spinosa, aspra. Per Hannah la filosofia doveva assumersi un compito = insegnare a pensare ma allo stesso tempo ad agire> insegnare a pensare senza balaustre (le ideologie, il totalitarismo) > perché nell'epoca del fascismo la filosofia non aveva salvaguardato. La filosofia deve insegnare ad agire+ non deve mai essere fine a se stessa, un pensiero. La filosofia deve essere praxis> imparare a vivere insieme agli altri La filosofia è osservazione quindi TEOREIN (TEA = spettacolo e ORAN = osservare>significa pensare ma anche osservare) ma anche prassi+ non è solo un sapere contemplativo (come pensava Hegel)> la filosofia di Hegel secondo Hannah Harent era solo contemplativa FILOSOFIA+ serve ad agire, non a giudicare, a farsi testimoni di ciò che accade> la FILOSOFIA deve insegnare agli uomini ad assumersi le responsabilità Hannah Harent > opere: RAHEL FRAGEN AWEN LE ORIGINI DEL TOTOLITARISMO+> 1951 VITA ACTIVA> 1958 BANALITÀ DEL MALE>1963 SULLA REVOLUZIONE # LAVITA DELLA MENTE ++£rL dI Il personaggio di Hannah Harent è un tutt'uno col suo vivere con la sua vita con il suo tracciato biografico HANNAH HARENT> filosofa ebrea tedesca, poi naturalizzata statunitense, quindi, otterrà molto tardi in verità la cittadinanza statunitense perché troverà rifugio negli Stati Uniti. Era un intellettuale poliedrica che spaziava dalla sociologia alla pedagogia; è molto contaminata ed è una filosofa anche se lei non amava per sé l’etichetta della filosofa, amava definirsi una teorica politica con delle ambizioni di storica anche se come storica fu assolutamente fallimentare. È stata una pensatrice a lungo dimentica quindi ha avuto una fama molto tarda e dimenticata perché i suoi inizi accademici ovviamente sono negli anni 30 ma gli anni 30 sono anni terri quelli della Germania nazista. | suoi esordi furono brillanti + la sua tesi sul concetto di amore in Agostino fu molto apprezzato dai suoi maestri e questo concetto resterà poi fondamentale per la comprensione di tutti i testi. Ad un certo punto però finirà nel tritacarne della storia e quindi dovrà lasciare la Germania. Cercherà riparo in Francia ma anche in altri paesi, quindi, peregrinerà a lungo e a questo punto il suo nome viene dimenticato. Quando tornerà ad essere un nome della filosofia avrà oramai 50 anni>la sua filosofia è fiorita tardi poi però è stata ricompensata da un interesse convinto+è un’icona della filosofia del 900 = c'è un fanatismo proprio nei confronti di Hannah che la rende un vero e proprio culto dall'Europa agli Stati Uniti. Hannah era una filosofa scomoda pruriginosa, poco empatica e detestava l’etichetta di filosofa> navigava sempre in contro corrente e in direzione contraria> non amava gli schemi Secondo Hannah>la filosofia non deve essere un compitare non deve essere una professione, un mestiere. La politica era la sua grande passione>intesa come quella disciplina, quell’ arte di insegnare agli esseri umani a vivere insieme Quando si parla di Hannah Harent si fa riferimento anche alla FENOMENOLOGIA lei però prendeva le distanze dai padri della fenomenologia che erano Hegel, Russell INTERVISTA AD HANNAH un'intervista che Hannah Harent concesse oramai alcuni anni e alla tv la televisione tedesca dell’allora repubblica federale Tedesca nel 1964, il 28 ottobre del 1964 un’intervista che è rimasta come dire emblematica+ rappresentò uno dei suoi primi rientri n Germania e quindi furono dei viaggi molto emotivi questi per lei tornare nella sua amatissima e Germania e accettò un certo punto l’invito della tv tedesca e di raccontarsi ma di raccontare la sua esperienza negli Stati Uniti di raccontarsi come intellettuale. L'intervistatore era GUNTER GAUSS era uno stimatissimo giornalista e poi negli anni 70 Bucarest + assunse degli incarichi molto prestigiosi incarichi governativi e quindi divenne un alto funzionario di governo della Germania di Willy brandt. In particolare le fa domande sul suo essere filosofa>lei sbotta in maniera un po’ ruvida> lei dice di essere una filosofa e mi sono congedata dalla filosofia+ anche se per noi come per l'intervistatore era una filosofa e non una filosofa qualunque. Lei è considerata tale perché si assunse un compito delicato quello di salvare la filosofia da sé stessa e di ripensare il modo di fare filosofia. Hannah era coraggiosa, infatti cercava di uno stile anche letterario che non fosse paludato non fosse accademico e quindi la sua scrittura è contaminata passa dalla letteratura alla storia dell’arte il che era inusuale> questa sua propensione è molto diversa dalle idee presenti negli anni 50 = ossia la filosofia accademica quelle dell'università. La filosofia ha un lessico molto ingessato lei fa saltare tutto questo> lei una filosofa perché ripensa la filosofia perché si carica sulle spalle le responsabilità della filosofia in tempi difficili per la filosofia perché 50/60/70/80 sono anni di agonia la filosofia a un certo punto entra in crisi. N.B> lei si definisce congedata definitivamente dalla filosofia e questo atto+ non è la sua ostilità nei confronti della filosofia ma è un’estrema forma di rispetto perché la filosofia aveva fallito, aveva tradito le aspettative di intellettuali raffinati come lei come molti altri intellettuali> non ne vuole fare una professione perché i professionisti diventano gli allineati> invece il filosofo deve essere libero Hannah Harent si rifiutò di diventare un pensatore di professione in tedesco lei usava l’espressione: io non sono una denker forge verbe = cioè io non sono un pensatore di professione, quindi, non amava neanche assumere pose intellettuali> bensì voleva che la filosofia fosse vicina a tutti risolvesse problemi diventasse pratica La Germania era la culla della filosofia europea e aveva dei calibri e filosofici come Martin Heidegger> Hannah però aveva visto alcuni grandi filosofi allinearsi, cedere alla fascinazione delle sirene del Terzo Reich. L'esistenza di Hannah non fu semplice> era tedesca, pensava in tedesco, subì la persecuzione ovviamente nazista a causa delle sue origini e ebraiche e come noto nel 1933 il terzo Reich tolga le leggi razziali e quindi il regime nazista le ritirò a lei come a tanti altri ebrei tedeschi la cittadinanza. Nel 1937 Anna Harent perde la cittadinanza tedesca = punto di frattura della sua esistenza molto doloroso >il tema dell’ ebraicità e della perdita di identità nel senso nazionale insomma tomerà continuamente, come una nostalgia nelle sue opere. Nel 1937 sarà costretta ad una ad un esilio forzato sostanzialmente riesce a fuggire dalla Germania per fortuna fugge in Francia con la madre Marta>.si salvò la vita perché poi trovò un piroscafo per gli Stati Uniti, si imbarcò dalla Spagna però sperimenterà il campo di lavoro = bruttissima esperienza in Francia. Lei trova salvezza negli Stati Uniti a cui fu legata da un affetto fortissimo. Nel 1940 quando però oramai ha già 34 e anni il periodo americano = è un periodo particolare perché da una parte e sono gli anni della salvezza, della libertà però rimase a lungo apolide cioè la cittadinanza americana sarebbe arrivata molto più tardi e quindi sono anni distanza dalla sua morte, grazie ad una sua grandissima amica la sua migliore amica che era Mary Mackarni e che ha recuperato gli appunti di Hannah e li ha cuciti. N.B> filosofia della nascita = sinonimi di fenomenologia generativa> la fenomenologia è una parte della filosofia che fa capo ad Edmond Husserl, il quale fu il maestro di Martin Heidegger+ Hannah Harendt però ha una sua propria idea di fenomenologia + secondo lei la filosofia per comprendere l’uomo deve partire dai suoi dal suo agire perché siamo fenomeno nel senso greco+ noi appariamo agli altri per mezzo delle nostre azioni. Hannah è fenomenologa perché è una studiosa dell’agire umano+ è filosofia morale e della prassi = agire. Noi appariamo perché agiamo+> qual è la prima azione di cui siamo capaci? NASCERE > venire al mondo. Hannah intendeva come agire umano anche la voce, il linguaggio> lei è una teorica dell'agire comunicativo. Si può apparire con il corpo (c'è un recupero della corporeità) con la voce/intonazione. VITA PRIVATA+> per Hannah Harent il grande amore della sua vita fu Martin Heidegger, essi divennero amanti perché era già sposato e aveva già una famiglia con figli. Poi per dispetto lei sposerà Gunter Anders> un altro grande filosofo, ma durerà pochissimo perché lei lo trovava estremamente noioso, anche se era brillante. A seguire Heinrich Blucher altro grande filosofo con cui emigrò negli Stati Uniti> no figli COLLOCAMENTO STORICO: HANNAH>asce ad Hannover il 14 ottobre 1906 in un piccolo sobborgo di questa grande città> apparteneva alla ricca borghesia> la madre Marta = figura fondamentale sempre presente nella sua vita. Invece il padre, un ingegnere che morì quando la figlia era piccola. Da padre prese la passione per i libri>era una famiglia acculturata> sin da giovanissima sapeva tradurre d’impronta dal latino dal greco, fu un genio precoce. La madre commerciava con ricchi commercianti. La prima infanzia viene trascorsa a Konisberg (città di Kant) che oggi si chiama Kaliningrad. La famiglia borghese baltica si connota per i viaggi> idea del viaggio e ci viene suggerita un po’ dalle opere areniane entrambi di idee socialdemocratiche. | suoi genitori non avevano legami con i circoli sionisti> SIONISMO+ era un movimento politico/espressione politica che era fiorito sul finire del 19esimo secolo e che aveva radicato tra gli ebrei europei era l'edificazione dello Stato di Israele, è stata creata dopo una costruzione politica nel 47 dai paesi vincitori per dare un paese e uno stato al popolo ebraico in Europa. Quindi il movimento sionista aveva come obiettivo la nascita di Israele e la terra promessa> gli ebrei erano molto attivi politicamente e si appellavano al principio di autodeterminazione del popolo. In realtà, però Hannah Harent non aveva legami con il sionismo e questo diventerà un tassello importante, perché Hannah prima aderisce alla causa sionista poi però romperà perché per lei sarebbe dovuta nascere una Confederazione di popoli+ non esisteva perché c’era la Palestina e quindi in questo senso, forse, aveva intuito che quella terra sarebbe stata problematica. Anche se non aveva molti rapporti, i sionisti> attivi politicamente, erano dei progressisti e quindi lei crebbe in un clima di politica democratica progressista. Decisiva per la sua formazione la madre Marta che erano appassionata delle nuove scienze (psicologia/pedagogia) = attenta osservatrice, teneva dei diari su cui annotava le tappe evolutive della figlia. Hannah Harent ereditò>la passione per il teatro e curiosità per le parole> conseguenza: avvicinamento agli intellettuali = studio dei materiali di Bertolt Brecht, di Kafka, oppure di scrittrici come Karen Brixen> questa passione influenzò il suo modo di fare filosofia> stile di scrittura dirompente per quelli quegli anni e molto contaminato per un accademico. Negli anni 50 era impensabile poter fare riferimento ad Umberto Albrecht, a un drammaturgo oppure a questioni artistiche. Hannah Harent+sperimenta un nuovo stile filosofico = influenzata dalla presenza della biblioteca paterna e dal gusto per l’antichità HANNAH fu segnata dalla morte del padre>il padre scomparve che lei era una bimba> non versò nemmeno una lacrima. La figura materna fu certamente decisiva perché , era una personalità molto artistica e quindi si comprende anche perché la sua produzione letteraria filosofica molto contaminata. è Nel 1924 = esperienza liceale intensa> grazie alle sue doti eccezionali, le fu consentito di frequentare ben due semestri universitari presso l’Università di Berlino > per approfondire lo studio delle lingue classiche e in particolare lo studio del greco, ma anche del latino> i classici ebbero un forte peso, rispetto alla politica, alla polis. *# Seguì dei corsi di Teologia cristiana con Romano Guardini> lei approfondirà degli autori come Agostino, Tommaso d’Aquino (i padri della chiesa). Hannah fu ispirata da Agostino, in lui vede un precursore della filosofia generativa, della valorizzazione della nascita. # Hannah operava una differenza tra INIZIUM (significa creare, azione che spetta solo a dio) e PRINCIPIUM = significa che gli uomini sono capaci di iniziare, di innovare il mondo. Hannah si appassiona di teologia per il suo professore ovvero: Romano Guardini ROMANO GUARDINI 3origini italiane, e il padre era un ricco commerciante, naturalizzato tedesco > è una personalità di alto profilo dell’intelligenza, anche tedesca > teologo di religione cattolica e cristiano. Era giovane ed era ad uno dei suoi primi incarichi di insegnamento. Gli fu conferita una cattedra di Belton. Egli era noto agli studenti e aveva molto appeal non era un teologo puro perché aveva la una grande passione per la filosofia, per la storia dell’arte, per la letteratura. Egli però era cristiano > guardava la figura di Cristo come chiave di comprensione del mondo. Egli influenzò Hannah Arendt rispetto al suo concetto di mondo, che lei recuperò da lui come la rivalutazione del corpo Hannah valorizzerà molto la corporeità con la sua filosofia del venire al mondo. GUARDINI> aveva molto a cuore l'educazione dei giovani che intesa come educazione, proprio la corporeità> uomo molto colto, era un dantista, era un appassionato di Dante. Grazie a Romano Guardini, Hannah Arendt e scopre degli autori che lei non aveva mai avvicinato > come AGOSTINO = vescovo di Ippona o TOMMASO D'AQUINO o il danese KIERKEGAARD. Ma soprattutto Guardini la inizia allo studio di Agostino a cui Hannah dedicherà la sua tesi di laurea. SANT'AGOSTINO > vescovo d’Ippona e dottore della Chiesa, nato a Tageste, città dell’attuale Algeria, intorno al 354 topo Cristo, quindi 354 dopo d.C. HANNAH intuisce in lui la forza del gesto di nascere; quindi, nelle sue opere lui per primo farà riferimento al venire al mondo. E poi perché Agostino è anche il filosofo del male, il teologo del male>forza di comprensione = anche Hannah la avrà nella banalità del male. ROMANO GUARDINI filosofo che tentò di tenere insieme quelle due sfere di cui si dicevano in vita attiva e la vita contemplativa> quindi la filosofia = deve essere un sapere attivo capace di trasformare il mondo> questo sapere antico deve fare lo sforzo di tenere assieme il pensiero, la contemplazione e l'agire. HANNAH HARENT+ atea ma subì il fascino del cristianesimo per certi aspetti riteneva la religione cristiana anche una culturalmente fosse capace di quote altissime con capacità anche + alte rispetto all’ebraismo Agostino, con le sue suggestioni sarebbe stato fondamentale per costruire la sua antropologia filosofica. Da lui Hannah riprenderà proprio la distinzione tra inizio e principio > egli è stato capace di comprendere l’uomo, di riflettere sulla condizione umana. CONCEZIONE DEL MALE + AGOSTINO = assenza di bene, è riduzione di bene + causa efficiente HANNAH impara da questo e impara a guardare al mondo pagano dei greci (fonte ricchissima di suggestioni). Agostino, pur essendo cristiano, tentò come filosofo di tenere insieme la tradizione greca che era una tradizione pagana con la filosofia cristiana. Per esempio, VITA ATTIVA+>il capolavoro di Hannah del 58, il suo grande capolavoro di antologia> disseminato di immagini evangeliche> si serve di questi materiali perché aveva una particolare sensibilità e gusto teologico>+ derivato dalle sue origine ebraiche = curiosità e anche grazie a Guardini. GUARDINI> farà cambiare lo sguardo ad Hannah e da lì in avanti lei avrebbe costruito anche un proprio stile filosofico+nel suo modo di fare filosofia entreranno tante coordinate = la poesia, la letteratura, il pensiero cristiano> + le citazioni in latino, dei rimandi alla tradizione greca. Hannah riuscirà ad utilizzare materiali che non erano usuali al tempo > HANNAH = pensatrice di rottura> prima la filosofia era molto ingessata ora contaminata. PERCORSO UNIVERSITARIO > HANNAH>dopo questa prima esperienza presso l'università di Berlino arriva alla Marburg e dopodiché si scriverà all'università per approfondire lo studio della Teologia prima e della filosofia. Poi, ebbe la fortuna di andare in tour, nelle più prestigiose università tedesche> la sua famiglia poté sostenerla economicamente. Fece anche un periodo di formazione con Berg Marburg Freiburg, e poi alla fine Heidelberg. L'Università di Marburgo fu una tappa decisiva+> qui si stava lì imponendo una personalità filosofica molto originale > aveva già 39 = MARTIN HEIDEGGER allievo del fenomenologo Hussel> esercitava potere attrattivo nei confronti degli studenti. Al tempo aveva già due figli ma ebbe una relazione con Hannah. Lei era + giovane di lui di 10 anni> rapporto burrascoso> relazione sentimentale tra 2 anime = entrambi appassionati di filosofia che avevano una forte affinità intellettuale. Hannah non lo riconosce come maestro = lei ha riconosciuto di essere stata allieva di Jasper. Tra Hannah e Heidegger® scontro anche a livello intellettuale. Dopo 4 anni> relazione finisce> motivo: Heidegger divenne filosofo nazista> pagò duramente questa scelta perché, con la sconfitta della Germania, perse la sua cattedra di filosofia e precipitò in una lunga depressione. Quindi i due, a un certo punto, dopo quattro. Tra l’altro Heidegger non sarebbe mai stato disposto ad abbandonato la moglie, i figli> invece Hannah voleva proprio questo. Alla fine riusciranno a recuperare la loro amicizia e storia intellettuale > CARTEGGIO DEL 1933+ precede la loro rottura> Hannah lo rimprovera di aver ceduto al nazismo e lui si difende. Non si sa se fosse veramente nazista> anche perché ebbe molti studenti ebre (Jona, Winter Anders, Gadamer)> riconosceva l'intelligenza e non penalizzava per una questione di arianesimo. Heidegger attribuiva molto valore alla morte> Hannah invece per dispetto fondò la sua filosofia sulla nascita Dopo 4 anni il legame tra Heidegger e Hannah si interrompe > QUESTIONE DEL NAZISMO+questione molto controversa HEIDEGGER era ambizioso> si faceva propaganda essendo che aveva aderito al partito nazista> e divenne rettore nell’università di FRIBURGO. Nel 1933 quando si insediò al rettorato > tenne un discorso inquietante: L’AUTOAFFERMAZIONE DELLA SOCIETÀ TEDESCA+>discorso drammatico perché egli ha ceduto e si appella all'autorità di Hitler; quindi, spinge anche i suoi studenti a riconoscere l'autorità del fuhrer. Infatti ci fu l'allontanamento degli studenti e i prof ebrei. Hannah non volle mai essere considerata come sua allieva e prese le distanze dalla filosofia di Heidegger> egli si appellava alla tradizione = atmosfere luttuose “essere per la morte” = zain-zum-tode> il valore di questa espressione = il trattino indica una direzione di senso = la morte è il massimo valore per l'essere umano. Hannah non condivide questa postura> lei investe teoreticamente sulla nascita> con l’opera VITA ATTIVA = non siamo nati per morire, siamo nati per incominciare. Lei fu molto influenzata rispetto alla metafisica da Heidegger (parte della filosofia che si interroga su una dimensione autentica oltre a quella materiale, sulle cose vere)> egli considerava la metafisica come astratta = e anche Hannah la considererà così CARL JASPERS+ collega e amico di Martin Heidegger+ era un critico osservatore e aveva sposato un’ebrea interrompendo i rapporti con Heidegger Altro grande filosofo spietato nei confronti di Heidegger fu YULGEN HAVERMAS> egli si convinse che Heidegger fosse nazista> soprattutto quando H. pubblicò i “quademi neri”. Altri pensatori invece pensano che la sua adesione al fascismo fosse solo di facciata HEIDEGGER> era affascinato dalla figura di Hitler> questo lo si vede molto nell’appello agli studenti.
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