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Filosofia delle religioni, A.Fabris, Schemi e mappe concettuali di Filosofia

Mappa del libro Filosofia delle religioni di A.Fabris per il corso di Filosofia della Religione. Capitoli 1-6

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

In vendita dal 09/05/2023

emanuela-sabbatino
emanuela-sabbatino 🇮🇹

4.6

(5)

17 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Filosofia delle religioni, A.Fabris e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Filosofia solo su Docsity! Filosofia delle religioni, Fabris. (Cap 1-3) RITORNO DELLE RELIGIONI GLOBALIZZAZIONE E LOCAZIONE QUALE RELIGIONE FRA TANTE? ISLAM GLOBE E CRISTIANESIMO GLOBE Viste come luogo di crescita spirituale, coinvolge la sfera pubblica. 3 atteggiamenti: Indifferenza, sempre più diffusa Pluralità religiosa, scelta tra i vari culti, l'esistenza di molti culti è un bene poichè se così non fosse ci sarebbe il tentativo di una religione di prendere il sopravvento sull'altra Fondamentalismi, modo di vivere la religione Conseguenze: scelta religiosa che può essere compiuta da tutti perdita di un radicamento religioso dovuti ad un movimento che vuole recuperare la propria identità nuovi culti religiosi che nascono su internet, la religione assume così un carattere virtuale Si sviluppano nel web le cyber religioni, hanno il loro ambiente, i loro oggetti di culto esclusivamente nella rete "Religioni fai da te" le religioni tradizionali usano la tecnologia per diffondere il loro messaggio rischiando così che esso venga plasmato in base alle esigenze della società La religione non è più imposta dallo stato dunque la sopravvivenza di una religione dipende da noi poichè ad oggi sono tutte poste sullo stesso piano. Un aspetto importante è quello dell'adattamento ai territori e alle culture nei quali le religioni si sviluppano. Il flusso di popolazioni arabe e di quelle cristiane ha permesso all'Islam e al Cristianesimo di diffondersi . Presenza di più religioni su un unico territorio Soprattutto in America e in Europa, si attua su vari aspetti: SFERA PUBBLICA AMBITO RELIGIOSO si esprime nel pubblico e in ambito politico Si pone il problema dei rapporti che vi sono tra le varie comunità e il rapporto che il singolo ha con il divino e con la presenza di altri credi, ma la cosa che accomuna tutte le religioni è contrastare l'ideologia antireligiosa. è regolata dallo stato FONDAMENTALISMI RELIGIOSI Le idee religiose assumono forme rigide e unilaterali di ateismo e intolleranza Sono FONDAMENTALISTICHE tutte quelle posizioni che rifiutano il dialogo con persone che la pensano in maniera diversa poichè loro sono gli unici possessori di verità Tipi di fondamentalismo: MARTIN RIESEBRODT, secondo cui ci sono 2 tipi di fondamentalismo I fondamentalisti si identificano in 3 modi: IDENTITÀ CHIUSA, afferma se stesso escludendo l'altro IDENTITÀ A SPECCHIO, considera l'altro solo in funzione della sua affermazione IDENTITÀ APERTA, l'identità è stabilita dal rapporto con gli altri LEGALISTICO LETTERALISTICA, prende forza dai testi sacri che sono ritenuti PAROLA DI DIO e non può essere interpretato ma solo accettato CARISMATICO UTOPISTICA, rimanda alla fine dei tempi in cui solo i veri credenti verranno salvati Alla base base del fondamentalismo c'è l'indifferenza verso gli infedeli, conta solo obbedire ciecamente INDIFFERENZA RELIGIOSA Disinteresse non solo nel professare o meno una religione ma anche nella scelta dei culti poichè li pone tutti sullo stesso piano non solo religioso ma anche etico e politico poichè viviamo nell'epoca dell' indifferenza. Tipi di indifferenza: INDIFFERENZA IN GENERALE, che va distinta in 2 tipi INDIFFERENZA E NICHILISMO MANCANZA DI DISTINZIONE, dunque è tutto omogeneo ASSENZA DI DISINTERESSE, tutto ciò che attira l' attenzione finisce poi con l'essere vana NICHILISMO DEL SENSO, è inteso come perdita della motivazione, L'INDIFFERENZA è la perdita del senso e senso viene sempre inteso come perdita di ciò che può suscitare un sentimento in me, ciò che mi muove LA FILOSOFIA DI FRONTE AI MONDI RELIGIOSI Il rapporto tra filosofia e esperienza religiosa è legato da meccanismi di RIPULSA, respinge la religione poichè mi dice delle cose per cui non ci sono domande ATTRAZIONE, a entrambi i mondi (filosofia e religione) manca qualcosa che l'altra possiede Facciamo una distinzione tra: FILOSOFIA, essa da alla religione gli strumenti per affermare meglio i suoi pensieri RELIGIONE, da alla filosofia la motivazione e il coinvolgimento che rischia di perdere MITO, è una narrazione che da delle istruzioni di un corretto comportamento per gli uomini LOGOS, è fatto da parole e discorsi, non evoca immagini e pretende di essere autosufficiente e di avere una presa diretta sulle cose NON PRESENTE NEL LIBRO, PENSIERO IN PIÙ. Posizione filosofica che nega l'esistenza di un significato oggettivo o universale nella vita umana e nell'universo poichè quest'ultimi sono privi di un fine ultimo o di un significato intrinseco. È una conseguenza della modernità in quanto la razionalità e la scienza hanno messo in discussione molte delle credenze tradizionali che fornivano un senso di orientamento e significato alle persone in passato. Nasce la TEOLOGIA FILOSOFICA che è il discorso che il logos stesso è in grado di svolgere sul divino. Raggiunge il massimo sviluppo con Aristotele che nei tratti di Metafisica cerca il principio supremo di tutte le cose, fù il primo a dare movimento ai mondi e ai cieli. Dio per Aristotele era solo uno dei tanti appellativi per nominare il primo motore mobile e da qui abbiamo il primo intreccio tra mito e logos poichè la filosofia si impose nella cultura greca antica. DIOGENE LAERZIO, uno dei 7 sapienti, racconta di Talete che non accontentandosi più dei miti che parlavano del cosmo attraverso le vicende degli dei, applicò calcoli matematici al corso regolare degli astri e così riuscì a prevedere l'eclissi solare. Con Talete c'è un nuovo modo di approcciarsi alle cose, sguardo verso ciò che è lontano ma con l' attenzione anche a ciò che fa parte del quotidiano PLATONE, nel Fedro e nel Gorgia, parla di retorica buona ovvero utilizza immagini e parole poste al servizio della filosofia FEDE E SAPERE FEDE, indica il rapporto tra dio e gli esseri umani. Assume diversi significati a seconda delle esperienze vissute, per esempio nel contesto Ebraico è un atto di fiducia nel Dio che si rivolge all'essere umano salvandolo, indica il gesto di dare fiducia a qualcosa che irrompe nella propria vita CREDERE, indica una pretesa conoscitiva che deve essere verificata, al "credere a" si affianca il "credere che" ovvero il credere che dalla mia prospettiva le cose sono in un certo modo EPOCA MODERNA NESSO TRA FEDE E SAPERE, si realizza con gli approfondimenti fatti dai "padri della chiesa", segue 2 orizzonti: LOGOS E FILOSOFIA, si verifica proprio nel terreno della conoscenza, e qui parliamo di teologia ovvero subordinare la conoscenza alla fede ELLENIZZAZIONE DEL CRISTIANESIMO, è l'applicazione di concetti filosofici greci in un contesto religioso di origine e tradizione ebraica, questo ha reso universale il cristianesimo CRISTIANIZZAZIONE DELL'ELLENISMO, trasformazione della filosofia greca affinchè possa essere compatibile con il messaggio cristiano Emerge un altro paradigma nei rapporti tra filosofia e mondi religiosi, legato alla rottura dell'equilibrio tra fede e sapere. KANT, rende compatibile il concetto di autonomia nei confronti della religione attraverso la nascita della FILOSOFIA DELLA RELIGIONE, cercando d rendere l'uomo autosufficiente verso se stesso e il mondo che lo circonda. AUTONOMIA, parola d'ordine di quest'epoca. Autonomia nei confronti della prospettiva religiosa, qualificata sia come condizione propria dell'essere umano sia come qualcosa da raggiungere. L'uomo si emancipa nei confronti di Dio che viene concepito come monarca assoluto. La CONOSCENZA aumenta l'autonomia, con il SAPERE SCIENTIFICO si spezza il legame tra fede e sapere, la fede viene intesa come unico modo per accedere al divino ed è l'unica fonte di salvezza. A SECULAR AGE La modernità assume molti significati, per: CHARLES TAYLOR, la modernità viene considerata in rapporto a processi di secolarizzazione e laicizzazione, alla SECOLARIZZAZIONE attribuisce 3 significati: CARTESIO, parte dal dubbio e afferma " se dubito sto pensando, se sto pensando sono" partendo dal rapporto con se è possibile fondare il rapporto con l' altro. PASCAL, pone l'essere umano tra due abissi, due infiniti in cui l'uomo comprende qualcosa di mezzo tra il nulla e il tutto. HEIDEGGER, poichè la relazione tra filosofia e religione si presenta conflittuale lui parla di un' AMICIZIA MORTALE LUOGO IN CUI C'É CONFRONTO TRA IDEE che non hanno nulla di religioso. ESTINZIONE DI CREDENZE E PRATICHE RELIGIOSE superate dalla ricerca scientifica. FARE A MENO DELLA PROSPETTIVA DI SENSO che il cristianesimo ha offerto per secoli. Nella sua visione c'è il progressivo abbandono della visione cristiana. L'uomo è il soggetto al centro del ragionamento. Elabora una prova dell'esistenza di Dio, esso esiste poichè riusciamo a pensare l'infinito anche se è irrazionale e superiore a noi La filosofia è il mezzo con cui l'uomo può arrivare a Dio, e questo pone l'uomo al centro del mondo ma è solo poichè da importanza all'IO anzichè ponendosi in relazione con l' altro. NIETZSCHE essendo oggi una società scientifica e non più religiosa afferma che "Dio è morto" QUESTIONI EPISTEMOLOGICHE Quando parliamo di religione facciamo riferimento ad una relazione tra UMANO e DIVINO, tale relazione viene scelta. 3 forme Relazione come AGIRE e PENSARE delle persone religiose Relazione che dipende dall'OGGETTO RELIGIOSO al quale si riferisce Si concentra sull'essere UMANO che vuole andare oltre SE STESSO per relazionarsi con l'altro DOGMATISMO MISTICISMO Con questo termine si intende Dio come solo OGGETTO TRASCENDENTE, ovvero Dio è un essere supremo ed è aldilà del mondo fisico e-> TRASCENDE L'ESPERIENZA UMANA Con questo termine si rischia l'annullamento della persona religiosa nella sua dimensione trascendente. CAUSE-> L'uomo rischia di volersi identificare con il divino Si arriva al NICHILISMO ovvero negare l'esistenza di Dio o l' importanza della religione L'impostazione filosofica religiosa si può sviluppare solo se si ritiene che l'esperienza divina si possa conoscere aldilà dell'esperienza religiosa La ricerca filosofica ci offre un distacco tra fede e sapere, l'ambito religioso è posto sullo stesso piano di altri ambiti della conoscenza. Nell'800 si vuole riportare la dimensione religiosa ad un approccio empirico, ma questo è risultato impossibile. Nello stesso anno la filosofia indagherà diversi ambiti della natura umana, filosofia della natura, dell'arte, e dove la filosofia non arriva lascia spazio alle scienze umane, non si pensa solo a Dio ma anche all'universo umano da qui la nascita di varie scienze della religione come la sociologia e psicologia della religione SOLO PER APPROFONDIMENTO: Approccio empirico " Ovvero non considerare la religione solo dalle credenze e dei dogmi, ma anche dalla prospettiva delle pratiche, delle esperienze e delle relazioni umane. Questo richiede la raccolta di dati oggettivi attraverso osservazioni interviste, e la verifica delle ipotesi." ARISTOTELE considera la filosofia SCIENZA CARTESIO definì scienza solo ciò da cui era possibile trarre esperienza Perchè passare da "Filosofia della religione" a " FILOSOFIE DELLE RELIGIONI" Quando si parla di religione bisogna tener conto che la religione si manifesta secondo le forme delle religioni, il plurale collega filosofia e religione che trovano interesse e motivazione l'uno dall'altro.
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