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Filosofia moderna - Rivoluzione Scientifica, Appunti di Filosofia Moderna

Inizio ed avvio della nascita della filosofia moderna a partire dai fatti storico-culturali della Rivoluzione Scientifica

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 23/08/2022

alexandra_geronazzo
alexandra_geronazzo 🇮🇹

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Scarica Filosofia moderna - Rivoluzione Scientifica e più Appunti in PDF di Filosofia Moderna solo su Docsity! FILOSOFIA MODERNA – Rivoluzione Scientifica Le spinte innovatrici che hanno animato il Rinascimento hanno tra i loro prodotti più importanti e carichi di conseguenze per lo sviluppo di tutta la cultura occidentale la nozione moderna di scienza. Il percorso che, a partire dal Rinascimento, porta all'affermazione della scienza moderna si articola secondo dinamiche complesse, per cui è storicamente scorretto presentare la scienza moderna come l'esito lineare di alcuni processi che la cultura del Rinascimento aveva posto in essere. Si possono individuare alcuni elementi determinanti per l'emergere dell'idea moderna di scienza . Il primo è rappresentato da un progressivo e graduale spostamento dell'attenzione intellettuale da problemi di ordine teologico-religioso a questioni riguardanti l'uomo e la sua collocazione all'interno del mondo naturale, quindi uno spostamento rivolto a problemi di carattere umanistico. Il secondo punto è la ripresa dell'aristotelismo rinascimentale degli studi naturalistici unitamente alla definizione di un mondo naturale necessario ed immutabile. Si assiste a una rivoluzione astronomica. I nuovi scienziati non si trovano più semplicemente a dover restaurare e reinterpretare i prodotti delle grandi tradizioni della classicità, quanto ad operare una vera rottura radicale rispetto ai grandi paradigmi culturali che dalla classicità erano transitati nell'epoca medievale. Convenzionalmente la Rivoluzione scientifica si fa iniziare con la pubblicazione del trattato “De Rivolutionibus orbium celestium” di Niccolò Copernico del 1543, opera riguardante i moti di rivoluzione dei corpi celesti. L'opera che segna il compimento di questa fase è “Principia matematica, filosofia naturalis” di Isaac Newton del 1687. Per tutto il corso del pensiero moderno il rapporto tra scienza e filosofia è molto stretto. Tale rapporto sarà visto in maniera emblematica in Cartesio. La Rivoluzione scientifica si manifesta come una rivoluzione astronomica. Ciò che muta radicalmente è la rappresentazione del cosmo e della collocazione della Terra al suo interno. Tra i capisaldi della rappresentazione dell'universo che vengono ad essere poste in dubbio da annoverare sono le seguenti: - distinzione dell'universo in 2 sfere, quella celeste (dominata da perfezione ed immutabilità in cui si muovono i corpi celesti) e terrestre (caratterizzata da imperfezione e caducità). Questa convinzione, tipica della cosmologia classica, comincia ad essere messa in crisi grazie ad alcune osservazioni astronomiche, come le macchie solari, osservazione svolta da Galilei in cui evidenzia come sulla superficie del sole siano attivi dei processi e delle dinamiche di mutazione continua che contraddirebbero la natura perfetta ed immutabile del sole; - convinzione della natura circolare dei corpi celesti (il cerchio rappresentava una figura geometrica perfetta). Tale convinzione cade con le riflessioni di Keplero che dimostrerà come l'orbita dei pianeti è ellittica e non circolare. Negando la circolarità dei corpi celesti mette in discussione l'ipotesi per cui nella sfera celeste dominerebbe la perfezione e quindi l'idea che non vi sarebbe la suddivisione tra 2 sfere nell'universo e - carattere storico della Terra, quindi l'idea di una sua collocazione nell'universo che era confermata nel testo delle Sacre Scritture giudicata come innegabile; - affermazione della finitezza e della chiusura dell'universo. Risultano emblematiche le critiche mosse da Giordano Bruno (filosofo rinascimentale) in 2 dialoghi in cui teorizza la natura infinita dell'universo (“La cena delle ceneri”, “Dell'infinito universo mondi”, del 1584). Qui teorizza l'esistenza di infiniti mondi andando a scontrarsi in maniera netta e radicale con la rappresentazione classica della cosmologia aristotelico-tolemaica. La riflessione cartesiana, per quanto concerne il rapporto tra filosofia e scienza, si inserisce all'interno di questo contesto. Copernico è considerato come l'avviatore della Rivoluzione scientifica. Il suo nome è legato alla rivoluzione astronomica. Nel suo capolavoro, “De Rivolutionibus orbitum celestium” (1543), Copernico sembra voler ricostruire una nuova cosmologia fondata sui dati, sull'evidenza e sulle
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