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Fine del 300, le Signorie, l'Impero Ottomano, la scoperta dell'America, Appunti di Storia

Appunti terza superiore: IL PAPATO E L’IMPERO ALLA FINE DEL TRECENTO - IL CONSOLIDAMENTO DEGLI STATI NAZIONALI - LE SIGNORIE - LA DISCESA DI CARLO VIII E L’INIZIO DELLE GUERRE IN ITALIA - L'IMPERO OTTOMANO - LA SCOPERTA DELL'AMERICA

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 27/02/2023

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Scarica Fine del 300, le Signorie, l'Impero Ottomano, la scoperta dell'America e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! IL PAPATO E L’IMPERO ALLA FINE DEL TRECENTO Nel Trecento la Curia papale aveva suscitato pesanti critiche poiché i cristiani desideravano un rinnovamento della Chiesa; ciò si realizzò con l'elezione di Celestino V, che pero si dimise e al suo posto fu eletto papa Bonifacio III riprese il programma teocratico si prodigò in un nepotismo (favorire le famiglie al potere). Bonifacio VIII entrò in conflitto con il re di Francia Filippo IV il Bello, che impose tasse al clero francese. Poco dopo fu eletto come pontefice il francese Clemente V, che nel 1309 trasferì la sede papale ad Avignone dove rimase fino al 1377. Questo periodo fu chiamato "cattività avignonese", ma in realtà non fu un periodo negativo per il Papato poiché il papa era diventato sempre più simile a un monarca laico: sorsero nuovi movimenti contro la corruzione della Chiesa. Nel 1377 papa Gregorio XI riportò la Curia a Roma, ma gli ecclesiastici francesi si opposero a questa scelta e per circa 40 anni la chiesa si trova divisa (Scisma d'Occidente), (ci furono tre papi, uno ad Avignone, uno a Roma e uno eletto dal consiglio). La situazione si risolse nel 1414 con il concilio di Costanza e papa Martino V, che riportò definitivamente la sede del Papato a Roma. Anche l’impero andò in crisi, limitando il proprio potere in Germania. Dopo la dinastia sveva, ci fu un periodo di anarchia che finì con il re Rodolfo d’Asburgo che estese il potere in Austria. L'imperatore successivo, Carlo IV, nel 1356 emanò la Bolla d'oro, un documento che risolveva il problema della successione imperiale: sanciva che l'elezione dell'imperatore spettasse a sette principi tedeschi (4 laici e 3 ecclesiastici). IL CONSOLIDAMENTO DEGLI STATI NAZIONALI Si consolidarono le monarchie nazionali: le prime a rafforzarsi furono Francia e Inghilterra, che si scontrarono nella guerra dei Cent'anni (1337-1453). Il conflitto ebbe inizio per motivi dinastici, poiché re Edoardo III d'Inghilterra rivendicava il trono di Francia perché era imparentato il sovrano della dinastia capetingia (l’Ing. voleva estendersi in Europa). La guerra è divisa in due fasi: la prima vide gli inglesi vittoriosi nelle battaglie di Crécy e Poitiers e si concluse con la pace di Brétigny. La seconda fase iniziò con la sconfitta francese nella battaglia di Azincourt, dopo la quale, sotto la guida di Giovanna d'Arco, i francesi, riconquistarono Orléans. Giovanna d'Arco bruciata sul rogo, ma contribuì a instaurare nei francesi un nuovo sentimento di appartenenza nazionale, che contribuì alla loro vittoria. Dopo la guerra dei Cent'anni in Inghilterra scoppiò una guerra dinastica tra i duchi di Lancaster e di York (guerra delle Due Rose), che si concluse con l'affermazione di un terzo casato, quello dei Tudor che portò all’Inghilterra un periodo di splendore. Nella penisola iberica, il matrimonio di Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona diede inizio a un processo di unificazione nazionale. I due sovrani, conquistarono il Regno musulmano di Granada e il Regno di Navarra. Nell'Europa orientale iniziò il consolidamento dello Stato russo. LA STRUTTURA POLITICA DELLA SIGNORIA Dalla fine del XII secolo i Comuni si rivelarono inefficaci nel superare la crisi economica e i continui scontri. Alcuni Comuni prolungarono a vita le cariche di podestà, altri affidarono "in Signoria" il Comune a personaggi di prestigio e potenti. In altri Comuni come Genova, Venezia e Firenze, si affermò un sistema oligarchico. La Repubblica di Venezia conobbe una svolta oligarchica, prima con la Serrata del Gran Consiglio, poi con l'istituzione del Consiglio dei Dieci, che limitava il potere del doge. A Firenze si impose la famiglia dei Medici con Cosimo, guidò la città mantenendo formalmente le istituzioni comunali, ma trasformò Firenze, di fatto, in una Signoria. Dalla Signoria in molti casi si passò al Principato, cioè al diretto potere del signore che esautorava le istituzioni comunali e creava una propria corte come centro di potere e di cultura. LA DISCESA DI CARLO III E L’INIZIO DELLE GUERRE IN ITALIA Tra il 14º e 15º secolo la situazione politica della penisola italiana presentava una forte frammentazione soprattutto centro nord. Fra l’entità più vaste e potenti c’era Milano dove si consolidò la signoria dei Visconti che si tramutò in Ducato con Gian Galeazzo e nel 1400 il potere passò agli Sforza. Nell’Italia centro-settentrionale vi erano altri piccoli stati: la repubblica di Genova, si imposero i Malatesta a Rimini, a nordovest i Savoia controllavano ampi territori tra la Francia e il Piemonte. Al centro della penisola vi era lo Stato della chiesa che per un breve periodo fu guidato da Cola di Rienzo. Al sud vi erano due grandi regni. Il regno di Napoli sotto gli Angiolini conobbe un grande periodo di sviluppo con Roberto d’Angiò. Con la fine della dinastia angioina, il re di Sicilia Alfonso V d’Aragona lo unificò al regno di Sicilia. A metà del XV secolo la situazione politica italiana si stabilizzò grazie la pace di Lodi (1454). Garante dell’equilibrio politico fu Lorenzo de’ medici che controllava una fitta rete di alleanze tra vari Stati italiani; ma dopo la sua morte ci furono nuovi contrasti fra gli Stati. Inoltre il re francese Carlo VIII scese in Italia rivendicando il trono di regno di Napoli essendo legato alla dinastia degli Angiolini. Inizialmente la sua discesa non incontrò resistenze ma dopo aver occupato Napoli, il Papa organizzò la lega antifrancese che sconfisse il re nella battaglia di Fornovo. Nel 1499 il re francese Luigi XII scese in Italia: oltre a rivendicare il regno di Napoli conquistò anche il Ducato di Milano. Papa Giulio II organizzò la lega Santa che affrontò vittoriosamente i francesi a Ravenna. Nel 1513 il Ducato di Milano tornò agli Sforza.
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