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Fine della prima repubblica, Appunti di Storia Contemporanea

Fine della prima repubblica- Tangentopoli

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 17/02/2023

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luisa-mastroianni-1 🇮🇹

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Scarica Fine della prima repubblica e più Appunti in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! ULTIMA LEZIONE MASSARA Nel 1985 si tengono 3 elezioni, tra cui il referendum sulla scala mobile e l’elezione per la scelta del presidente della Repubblica. Dopo Pertini viene eletto Cossiga, era stato sottosegretario alla difesa e ministro dell’interno sotto il governo Moro quando fu rapito dalle BR. Cossiga fu eletto alla prima votazione, successo che confermava gli accordi di palazzo. Nonostante questa facciata di stabilità, l’Italia sta attraversando un periodo di crisi/ di contestazione e il sintomo più evidente è l’affermazione di un nuovo partito: Lega Lombarda (1987) che sostituisce la Liga Veneta, partiti che rapppresentano quei territori e si contrappongono ai partiti storici che sono nazionali. Le leghe come fenomeno iniziano nel 1983 ma la prima vera affermazione si ha nel 1987. Due anni dopo ci sono le elezioni politiche con una ripresa della DC, l’affermazione del partito comunista, i socialisti salgono un po’ e le leghe continuano ad affermarsi. La novità principale è che la DC torna come partito principale di governo ma si è ormai di fronte ad una sorte di armata mercenaria (di gente che sta insieme per fare i propri interessi), tenuti insieme dall’anticomunismo. La DC degli anni 80 è un partito che si è andato a deteriorare con il passare degli anni e in questo quinquennio 87-92 ci sono governi presieduti sempre da socialisti e democristiani (De Vita, Andreotti), è un periodo di confusione e stasi ed è un periodo nel quale tutti gli indicatori precedentemente visti continuano a proliferare (spesa pubblica, peggiora la qualità dei servizi che non vengono incentivati e peggiorano nella qualità, crisi della scuola) produzione e commercio sembrano reggere, tanto che l’Italia è club dei primi 7 paesi più industrializzati al mondo. La cosa più negativa di quegli anni secondo Silvio Lanaro è: il non governo, l’incapacità del ceto politico italiano di prendere decisioni. La causa principale è la Partitocrazia ( sviluppo intricato tra interessi pubblici e privati, tra i partiti e i gli industraili/ imprenditori). Ci si metteva d’accordo affinchè nessuno turbasse l’equilibrio nella spartizione lottizzata dei posti e delle nomine. Fenomeno prepotentemente presente soprattutto negli anni 90. L’aspetto più perverso per Lanaro non è l’immoralità degli uomini politici ma un’attitudine a nuocere alla colletività derivante dalla paralisi/ dalla non scelta. C’è un ritorno al pentapartito, c’è un avvicinamento tra la dc e il partito socialista. Viene varato un nuovo governo, quello di Giovanni Goria. È un governo che dura poco, ci sono i 5 referendum nel frattempo. Questo governo viene messo in crisi dai liberali che nella forma del pentapartito facevano parte dell’esecutivo, questi costringono Goria a dare le dimissioni e dopo qualche giorno presentate le dimissioni i liberali non le accettono: è tutto un teatrino. Il partito socialista spingeva per sostenere un governo, poiché era retto da un socialista ma era un governo traballante e nell’Aprile del 1988 ci fu un governo guidato da Ciriaco De Mita (contrastatissimo) che sarebbe rimasto a presiedere il governo fino al prossimo congresso del partito, avrebbe quindi ricoperto doppio incarico: presidente del consiglio e segratario della dc. Nel 1989 si svolgono i congressi dei partiti, il primo è quello della dc in cui De Mitga viene eletto segretario del partito e quando viene eletto presidente del consiglio lascia il ruolo di segretario a Forlani. Emerge anche un altro politico della dc: Martinazzoli. A marzo del 1989 vi è il cogresso del partito comunista italiano che porta avanti quel processo di rinnovamento che dopo due anni porterà alla caduta del pci e la nascita del PDS nel 1991 Dopo il crollo del muro nasce la “cosa” (questo nuovo partito). Si svolgono anche i congressi del partito Repubblicano che conferma la leadship di La Malfa e quello socilaista che conferma la leadership di Craxi. nonostante il partito e lui stesso iniziano a scricchiolare, l’Ansaldo (luogo del congresso) diventa il centro della situazione politica dell’epoca. Riceve i leader di partito più influenti: Forlani, Andreotti, La Malfa. Quelli con Forlano sono all’ordine del giorno. CAF= Forlani, Andreotti, Craxi, quest’ultimo che li riceve nella roulette e dove prende le decisioni per guidare il paese. Nasce qui il progetto appoggiato dai socialisti e Forlani. De Mita rassegna le dimissioni e torna Andreotti, è il sesto governo di Andreotti e in questo governo lascerà posti importanti ai socialisti. È chiaro che l’accordo tra democristiani e socilaisti è ai massici storici. Ci sono a giugno le elezioni per il rinnovo del parlamento europeo con una partecipazione minoritaria alle elezioni, c’è un inversione di tendenza la dc perde un punto e mezzo, il partito socialista avanza dello 0,5 e il partito comunista aumenta di un punto percentuale, invece i partiti laici che avevano presentato candidati comuni avevano preso il 4% e le leghe anche al parlamento europeo avranno il 2%, riuscendo così a rappresentarsi nel parlamento europeo. Andreotti eredita da De Mita alcuni problemi: deficit di bilancio fuori misura che arriva al 10% del pil, mafia sempre più aggressiva attiva sia nel sud che nel nord e nel corso del 90 e del 91 questi due problemi continuarono ad aggravarsi. Per quanto riguarda la lotta alla mafia vengono varate alcune norme (proroga di 6 mesi per la carcerazione preventiva per i reati di mafia, viene varato il nuovo codice di prcedura penale e il rito abbreviato basato sul patteggiamneto tra le parti e comporta degli sgravi di pena per chi partecipa e viene intensificata l’azione delle forme di polizia). Nonostante ciò la mafia continua ad agire, nel 1990 muore a Palermo Giovanni Bonsignore, viene ucciso anche un altro giudice e nel 1991 ci fu l’uccisione di Libero Grassi. Però la lotta alla mafia non venne soltanto ostacolata dal fatto che non si collegavano metodi e strumenti, ma anche all’interno della magistratura c’è una sorta di leggitimazione del pool guidato da Falcone che tende ad isolare il pool (furono trovate delle lettere in cui si accusava Falcone di ostacolare la prosecuzione dei processi per mafia e altre insinuazioni investirono l’altro commisario Sica). Ci fu un attacco anche al consiglio superiore della magistratura e protagonista di questo attacco fu Cossiga. Ci fu una grave crisi istituzionale e il punto di svolta fu la rivelazione su Gladio (struttura segreta parallela ai servizi segreti che avrebbe dovuto entrare in azione in caso di conflitto ma che è stata creata in funzione anticomunista e della quale Cossiga faceva parte). Quando Cossiga disse di non saperne niente fu accusat, essendo anche stato ministro dell’interno; prima si difese e poi attaccò difendendo Gladio. Cossiga non se la prese solo con il CSM ma anche con esponenti politici (contro l’ultimo segretario del partito comunista, contro Eugenio Scalfari), da presidente della Repubblica non poteva fare tutto questo. All’inizio queste esternazioni fanno anche simpatia ma in seguito interpretano questo malcontento diffuso del paese nei confronti delle istituzioni e fu chiamato “il picconatore” cioè colui che avrebbe distrutto a colpo di piccone il sistema, le sue critche al sistema furono fatali. Nel 1990 ci furono nuove lezioni amministrative che registrarono un arretramento dei comunisti che addirittura perdono il 6%, un guadagno di 2 punti dei socialisti e una sostanziale tenuta dei democristiani ma la cosa da ricordare di queste elezioni è la vittoria delle leghe che arrivano a guadagnare in Lombardia il 20% e i consensi si estendono anche in altre regioni del nord. La gente è molto sfiduciata, erano stati eletti altri refrendum nel 1995 ma non si raggiunge il quorum ( gli italiani non vanno a votare); ci sono altre novità in campo legislativo per esempio contro la lotta della droga, vengono adottate leggi più severe (modica quantità che viene sostituito da dose media giornaliera) ma sembrano essere tutte cose molto disordinate. Il governo Andreotti va in crisi nel 1990, lo è nel 1991, ma la crisi viene rinviata perché all’Italia spetta il governo semestrale della CEE e quindi per non fare brutta figura questa crisi viene rinviata e quando il semestre si conclude la crsi di governo si apre. Craxi e Cossiga puntano alle elezioni anticipate ma invece viene riconfermato Andreotti con un programma identico al precedente dove l’unica novità è l’uscita dei repubblicani dal pentapartito e anche questo governo rinvia le riforme. Vi è una forte crisi finanziaria che si aggrava al vertice comunitario di Mastrict perché si sta procedendo all’istituzione della comunità europea. Nel dicembre del 1991 quando i capi di stato di governo e di stato si riuniscono a Masrict, l’Italia è molto debole. Riunione importante che fissava anche la politica monetaria e si iniziava a pensare alla BCE. Questi dovevano entrare in vigore nel 1997-1999. Ma la cosa importatante era che le condizioni per cui i paesi europei erano entrati nella comunità erano: una bassa inflazione e un deficit di bilancio e debito pubblico nazionale basso e l’Italia non era sicuramente tra questi, era tra gli ultimi paesi della classifica. A Mastrict veniva anche ribadito l’impegno per una politica estera comune e un’organizzazione militare comune e questo inevitabilmente andava ad incidere nei rapporti con la Nato e gli USA. Quello di Mastrict sembrò un passo decisivo verso l’integrazione ma invece iniziarono gli smarcamenti per esempio i Britannici, la Gran Bretagna cominciò a fare quache distinguo, in particolar modo furono evidenziati i problemi economici che gli altri paesi avevano nei confronti di una moneta fortissima come il Marco. Poi come sappiamo è nata la comunità europea con paesi in zona euro e altri no, come la Gran Bretagna che continuò ad avere la prorpia moneta. Il 1992 definit l’annus orribilis (coniato dala regina Elisabetta), in seguitio a Tangentopoli. Tangentopoli segnò la morte della prima Repubblica. Venne alla luce questo sistema di mal governo e corruzione di
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