Scarica Fisiologia cellulare e più Dispense in PDF di Fisiologia solo su Docsity! Fisiologia: Fisiologia cellulare 1 23 settembre 2019 Docente: Ilaria Rivolta Fisiologia cellulare La fisiologia in generale spiega il funzionamento di un organismo sano, la condizione fisiopatologica invece indica il malfunzionamento dell’organismo stesso dovuto all’alterazione dei meccanismi fisiologici. Fisiologia e patologia quindi sono discipline strettamente correlate. Per fisiologia cellulare, disciplina propedeutica alla fisiologia d'organo e a quella di sistema, si intende: ● Fisiologia di membrana→ si fa riferimento ai trasporti che la vedono coinvolta, in particolare corrisponde alla fisiologia del tratto gastrointestinale (che studia i meccanismi di assorbimento delle sostanze nutritive) e a quella renale (in cui si studia la composizione dell’urina). ● Fisiologia della trasmissione elettrica→ si fa riferimento al funzionamento dei tessuti eccitabili ovvero cervello e cuore, in parte anche del muscolo. ● Fisiologia della contrazione muscolare. Fisiologia di membrana Funzione La membrana plasmatica, o cellulare, è una struttura che separa soluzioni con composizione diversa al fine di creare una compartimentazione all’interno della cellula. Ha funzione di barriera che, grazie alla sua identità, fa in modo che i due ambienti separati abbiano caratteristiche specifiche. Non è però una struttura passiva in quanto è altamente dinamica e permette degli scambi tra i due ambienti in questione. Composizione chimica Il modello utilizzato è quello del mosaico fluido, pensato da Singer e Nicolson nel 1972. Esso afferma che la membrana plasmatica: ● Ha uno spessore di 70 Armstrong o 7 nm. 1 Fisiologia: Fisiologia cellulare 1 23 settembre 2019 Docente: Ilaria Rivolta ● E‘ costituita fondamentalmente da lipidi con la presenza di proteine e zuccheri, che formano glicoproteine libere di muoversi, legati ad essi. Negli ultimi 25 anni è stato introdotto anche il concetto di microdominio lipidico, una struttura appartenente alla membrana plasmatica particolarmente ricca di colesterolo che permette di ancorare molecole spesso coinvolte in uno stesso pathway. Ne esistono di due tipi: ● Lipid raft (A) → sono porzioni di membrana ricche in colesterolo (zattere). ● Caveole (B) → invaginazioni della membrana plasmatica a forma di omega rovesciata la cui forma è garantita dalla presenza della molecola caveolina. Ne esistono in tre isoforme: 1,2,3. In particolare la 1 e la 2 sono presenti in quasi tutti i tessuti, la 3 è tipicamente muscolare. A contribuire però partecipano anche le cavine e hanno lo scopo di dare stabilità alla struttura. Le caveole hanno un diametro di 80 nm e sono dotate di un diaframma in grado di metterle in comunicazione con l’ambiente extracellulare. Le caveole hanno tanti ruoli: - Piattaforme di signaling → il loro ruolo è quello di radunare molecole di uno stesso pathway al fine di avere tutto compartimentato. Questo favorisce la velocità e la precisione del pathway. Risulta utile pensando all'utilizzo di secondi messaggeri ad esempio (calcio, AMP ciclico,...). Se devo far aumentare il calcio al fine di fare attivare la PKC ad esempio, è necessario avere un compromesso tra la quantità di calcio che serve ad attivare la PKC e il fatto che il calcio è tossico per la cellula. Radunando il calcio che fosforila PKC e la fosfatasi che la defosforila in uno stesso punto della membrana, appena la concentrazione locale di calcio si alza, il signaling parte. Questo permette di consumare meno calcio in quanto ne basta un aumento solo locale e non in tutta la cellula e di utilizzare meno ATP per riportare poi la cellula al livello di calcio basale. 2 Fisiologia: Fisiologia cellulare 1 23 settembre 2019 Docente: Ilaria Rivolta i vari aminoacidi (interazioni elettrostatiche interne) ma anche da interazioni con l’ambiente esterno. CLASSIFICAZIONE DELLE PROTEINE ● Proteine intrinseche, integrali o transmembranarie→ attraversano completamente il doppio strato fosfolipidico. Possono essere deputate al trasporto di molecole (trasportatori) o ioni (canali ionici) ma hanno anche un ruolo recettoriale, legando dei ligandi e fanno partire la trasduzione del segnale. A volte queste due funzioni sono sulla stessa proteina. Possono avere un ruolo enzimatico quindi generare segnali intracellulari (recettori tirosin chinasici o recettori dell’insulina) e possono svolgere funzioni strutturali e meccaniche quindi di ancoraggio di altre proteine. ● Periferiche o estrinseche→ non attraversano il doppio strato completamente. Quelle presenti sul lato extracellulare hanno funzione informazionale. Quelle sul foglietto intracellulare invece sono legate al citoscheletro e hanno quindi un ruolo strutturale e di ancoraggio (un esempio è la spectrina nel globulo rosso che ne determina la forma). Trasporti a cavallo della membrana La cellula deve assumere sostanze nutritive ed eliminare i prodotti del catabolismo, è quindi necessario che le sostanze possano entrare e uscire attraverso la membrana plasmatica. Per trasporto si intendono tutte le modalità di scambio che avvengono attraverso la membrana plasmatica. CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA MODALITAˊ ● Forma libera→ la molecola passa attraverso la membrana, si parla di diffusione semplice e non richiede energia (trasporto passivo). Poiché le sostanze devono passare il doppio strato la diffusione semplice non è per tutte le molecole. La membrana ha uno strato interno idrofobico: possono attraversare liberamente: - Gas (ossigeno, anidride carbonica e azoto), che sono molecole piccole e non cariche. - Piccole molecole polari e non cariche come l’etanolo diffondono liberamente attraverso la membrana. - L’acqua può passare nonostante sia parzialmente polare ma è una diffusione che richiede tempo quindi la maggior parte del suo movimento è gestito dalle acquaporine. 5 Fisiologia: Fisiologia cellulare 1 23 settembre 2019 Docente: Ilaria Rivolta Grosse molecole polari e non cariche come il glucosio ci mettono troppo tempo, è necessaria una via che ne velocizzi il trasporto. Gli ioni sono piccoli ma carichi quindi non passano la membrana. Nemmeno molecole grandi e cariche potranno mai passare. ● Mediante proteine transmembranarie - Quando vengono utilizzate proteine che permettono il passaggio della molecola ma senza dispendio di energia (formano semplicemente delle gallerie, creano l’ambiente idoneo) si parla di diffusione attraverso i canali ionici o diffusione facilitata ed entrambi sono trasporti passivi. - Quando il trasporto con carrier richiede una qualsiasi forma di energia invece si tratta di trasporto attivo che può essere primario o secondario. ● Mediante vescicole rivestite da membrana → le sostanze non prendono contatto con il citosol quindi la molecola non passa attraverso la membrana poiché viene inglobata. Perchè ciò avvenga l’actina deve polimerizzare in modo che si creino delle braccia a formare la vescicola. Questo richiede un consumo di energia e si parla quindi di trasporto attivo. Esistono vari tipi di trasporto mediante vescicole: - Endocitosi → entrata di materiale in cellula. Si parla di pinocitosi se entrano fluidi o piccole particelle o di fagocitori se entrano grandi particelle (vescicole anche di qualche micron). - Esocitosi → uscita di materiale dalla cellula. Può essere costitutiva o regolata. CLASSIFICAZIONE IN BASE ALL’USO DELL’ENERGIA Se non uso energia si parla di diffusione che può essere semplice o facilitata se si ha l’utilizzo di una proteina. Se il trasporto richiede ATP si parla di trasporto attivo primario o secondario e si ha un coinvolgimento proteico. Anche il trasporto mediante vescicole consuma ATP. DIREZIONE DEL TRASPORTO Qualsiasi trasporto è guidato dalla legge che afferma che il sistema procede da uno stato ad alta energia ad uno a bassa energia. L’energia che condiziona il trasporto è rappresentata dalla forza chimica che crea quindi un gradiente chimico per le molecole non cariche (glucosio) e dalla forza elettrica che crea quindi un gradiente elettrico per gli ioni. In caso di molecole cariche come gli stessi ioni si possono 6 Fisiologia: Fisiologia cellulare 1 23 settembre 2019 Docente: Ilaria Rivolta associare le due forze precedenti a creare una forza elettrochimica, si crea quindi un gradiente elettrochimico. FLUSSO Il flusso è il numero di moli che attraversano l’unità di superficie in un dato tempo. La sua unità di misura è (mol/cm quadrati) per secondi. Può essere unidirezionale se si parla di un ambiente ricco di una molecola ad alta concentrazione e uno privo. In questo caso si ha un movimento delle molecole da 1 a 2. Dopo un lasso di tempo si arriva però sempre ad avere un un flusso netto ovvero la somma algebrica del flusso in una direzione e nell’altra. Il flusso è nullo quando le concentrazioni sono uguali. Non si ha mai però un equilibrio statico (=morte) quindi si parla di equilibrio dinamico. In una membrana composta unicamente da fosfolipidi, i fattori che influenzano il flusso sono: ● Differenza di concentrazione→ maggiore è la driving force maggiore è il flusso. ● Temperatura → influisce sull’energia cinetica delle molecole: maggiore è la T, maggiore è la mobilità delle molecole della membrana (la temperatura è coinvolta nella costante). ● Area coinvolta→ maggiore è l’area, maggiore è il flusso generale. ● Spessore della membrana→ più la membrana è sottile più rapido è il movimento. LEGGI CHE GOVERNANO I TRASPORTI La legge di Fick è la legge che governa la diffusione semplice. J = - (D • A) • (delta C / delta X) J = flusso D= coefficiente di diffusione del soluto A= area della membrana delta C = differenza di concentrazione attraverso la membrana delta X= spessore della membrana Essa afferma che il flusso è direttamente proporzionale al coefficiente di diffusione del soluto e all’area della membrana coinvolta ed inversamente proporzionale alla differenza di concentrazione attraverso la membrana e allo spessore della 7