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FITNESS E WELLNESS - SCIENZE MOTORIE E-CAMPUS, Panieri di Scienze Motorie

DOMANDE PANIERE APERTE - 30 E LODE

Tipologia: Panieri

2020/2021

In vendita dal 02/03/2021

JEAN88-06
JEAN88-06 🇮🇹

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Scarica FITNESS E WELLNESS - SCIENZE MOTORIE E-CAMPUS e più Panieri in PDF di Scienze Motorie solo su Docsity! 1. A cosa serve il riscaldamento pre- allenamento? È la parte preparatoria di una seduta di allenamento(warm-up o avviamento motorio). Se ben condotto, come prima cosa, fa aumentare la temperatura muscolare innalzando quella interna del corpo: è una reazione aspecifica ovvero un adattamento comune a tutti gli stimoli, indipendente dagli esercizi di vario tipo che possono essere utilizzati in questa fase e che analizzeremo in seguito. A cascata una serie di fenomeni complessi porteranno alla realizzazione di una contrazione muscolare più efficace, un miglioramento dello sviluppo della forza, una diminuzione dei tempi di reazione, un aumento della flessibilità muscolare, un aumentato apporto di sangue (quindi di ossigeno) ai muscoli. Teoricamente vengono ricercate e create con il RISCALDAMENTO le condizioni “ideali” per la performance dell’atleta. L’aspettativa principale è quella di ridurre/ eliminare gli infortuni di carattere muscolare propri dell’attività sportiva di livello, in particolare quella che prevede contrazioni muscolari veloci, esplosive, potenti: se logico e ben strutturato sembra assolva a questo compito anche se sono necessari ulteriori approfondimenti scientifici. 2. A quale % di frequenza cardiaca è necessario interrompere il test di stima per il calcolo del Vo2max? Nel fitness/wellness i test per la stima del Vo2max sono di tipo indiretto. Devono essere interrotti all’85% della FCmax del soggetto testato. Esempi di test sono il test incrementale di Balke ed il test submassimale YMCA. I test submassimali indiretti per la stima del VO2 max sono gli unici test che i P.T. (PERSONAL TRAINER) e gli istruttori possono far sostenere ai propri clienti per valutarne la funzionalità aerobica, restando “a norma di legge”. Tutto sempre in accordo con il medico responsabile o il direttore sanitario del club presso il quale si collabora, che deve essere informato del protocollo, avallare il procedimento e soprattutto esprimere parere favorevole, previa visita medica, sul soggetto da testare. Questo in quanto “submassimali”: vengono interrotti se la frequenza cardiaca del soggetto sottoposto al test supera il valore dell’85% della HRmax teorica. 3. A quanto equivale 1 litro di ossigeno consumato a livello metabolico? IL CONSUMO DI OSSIGENO SI PUO’ CONVERTIRE IN CALORIE PRODOTTE. IL CALORE SPECIFICO CHE SI LIBERA DA 1litro di OSSIGENO USATO NEI PROCESSI OSSIDATIVI è DI: - 4,5 KCal PER LE PROTEINE - 4,7 KCal PER I LIPIDI - 5 KCal PER I CARBOIDRATI PER SEMPLICITA’ NEL CALCOLO DI CONVERSIONE SI USA APPROSSIMARE IL VALORE CALORICO DELL’OSSIGENO A 5 KCal PER LITRO. Anche perché l’esercizio aerobico è di norma di intensità sufficientemente elevata e la “miscela metabolica” utilizzata a scopo energetico (acidi grassi e glucosio) è prevalentemente a carico dei glucidi (carboidrati: glucosio/glicogeno). IN EFFETTI NELLA TRASFORMAZIONE DEL CONSUMO DI OSSIGENO IN CALORIE, PER 1 l. DI OSSIGENO USATO NEI PROCESSI OSSIDATIVI DI UN SUBSTRATO A COMPOSIZIONE MISTA IN CARBOIDRATI, LIPIDI E PROTEINE VENGONO LIBERATE CIRCA 4,82 Kcal. UN VALORE CHE VARIA DI POCO AL VARIARE DEL SUBSTRATO OSSIDATO, QUINDI PER FACILITA’ DI CALCOLO SI ASSUME UN VALORE DI 5 Kcal per litro di Ossigeno consumato in esercizio. 4. A quanto equivale 1 MET? 1MET= 3,5 mlO2 x kg peso corporeo al minuto (consumo di ossigeno) 0,0175 kcal/min/kg (rispetto alle kcal) Circa 1kcal/kg/ora (rispetto al peso corporeo) MET = QUANTITÀ DI O2 NECESSARIO ALL'ORGANISMO PER UN MINUTO IN CONDIZIONE DI RIPOSO. TALE QUANTITÀ È STATA STABILITA MEDIAMENTE IN 3.5 ML DI O2, PER KG DI PESO CORPOREO, UTILIZZATO NELL'UNITÀ DI TEMPO ( 1 MINUTO). Il met viene utilizzato in formule metaboliche come unità di misura del dispendio energetico umano. Rappresenta un equivalente metabolico ed è definito un multiplo del metabolismo basale. Il met, plurale mets, viene utilizzato da diverse attrezzature cardiofitness (simulatori aerobici, o attrezzi aerobici stazionari) per indicare il costo metabolico dell'esercizio. 5. C'è differenza tra ipertrofia e iperplasia? Si. L’ipertrofia è un aumento della sezione trasversa delle singole fibre muscolari. L’iperplasia è un processo biologico che conduce ad un aumento del volume muscolare dovuto alla moltiplicazione/aumento delle fibre muscolari. È ancora in fase di studio la reale possibilità che l’iperplasia contribuisca alla crescita muscolare. Si stima ad oggi che L’IPERPLASIA probabilmente Contribuisca a meno del 5 %su tutta la crescita totale dei muscoli in risposta ad un allenamento sostenuto. 11. Come si pone, in termini di predittore di mortalità, il fattore PERDITA DI MASSA MUSCOLARE? La PERDITA DI MASSA MUSCOLARE legata all’età è un fattore indipendente predittore di mortalità. Alias avere pochi muscoli aumenta i rischi di malattia per tutte le cause. Ad esempio nelle donne La dotazione muscolare è fondamentale anche se è vero che invecchiando lascia per strada una % minore di massa muscolare rispetto all’uomo (passando dall’età adulta a quella ottuagenaria un uomo perde circa il 40% di “skeletal muscle mass” contro il 18% della donna) ed è una delle variabili che determina la maggiore longevità statistica del gentil sesso. 12. Come viene definita la mobilità articolare? La MOBILITA’ ARTICOLARE è una qualità composita che si pone a livello intermedio tra le capacità organico- condizionali e le capacità coordinative, una sorta di capacità “strutturale” che dipende da fattori intrinseci ed estrinseci dell’organismo. Definita anche ARTICOLARITA’ o flessibilità articolare o estensibilità articolare si riferisce al grado di ampiezza del movimento che può effettuarsi a livello di una articolazione. LA MOBILITA’ ARTICOLARE o FLESSIBILITA’ MUSCOLO- ARTICOLARE il cui aumento/miglioramento si persegue sempre nelle fasi di riscaldamento pre- allenamento e pre-gara, viene classificata dagli Autori che propongono la divisione delle QUALITA’ in condizionali e coordinative, come QUALITA’ INTERMEDIA La mobilità si colloca a metà strada tra le capacità condizionali e quelle coordinative, e dipende da vari fattori, interni ed esterni all’organismo. La mobilità articolare viene definita anche con i termini flessibilità, articolarità o estensibilità usati come sinonimi; spesso viene fatto riferimento al grado di ampiezza del movimento che avviene a livello dell’articolazione definendolo come range di movimento (ROM). La mobilità viene suddivisa in: mobilità passiva non richiede l’intervento muscolare volontario mobilità attiva azioni muscolari volontarie 13. Con il termine cuore periferico ci si riferisce a Il piede, la caviglia e la pompa muscolare del polpaccio (‘tricipite surale’) formano il «cuore periferico» e si riuniscono in una unità anatomo-funzionale. 14. Cosa determina un angolo Q aumentato a livello del ginocchio (come nel sesso femminile)? Le donne presentano un bacino più largo rispetto all’uomo che contribuisce non solo ad un aumentato valgismo ma si traduce anche in un aumentato angolo q del ginocchio, valore che si traduce in una alterazione della biomeccanica del movimento. L’angolo q è formato dall’intersezione della linea che rappresenta il vettore forza del quadricipite ( che va dal SIAS al centro della rotula) con quella del tendine rotuleo ( dal centro rotuleo alla tuberosità tibiale anteriore). Se tale angolo supera i 15 gradi nella donna e i 10 gradi nell’uomo è più facile che si determini una iperpressione rotulea. Un aumentato angolo Q comporta valgismo delle ginocchia, lateralizzazione della rotula e sindrome da iperpressione laterale. 15. Dai una definizione di «Lifespan»? LIFESPAN è un termine che comprende sia la lunghezza del ‘’vivere’’ che la quantità di ‘’vissuto’’ che arricchisce ogni momento di tale lunghezza. L’uno e l’altro (VITA e VITALITA’) sono inevitabilmente paralleli alla quantità di energia rimasta in dotazione e all’abilità nel gestire SPESA e RECUPERO È la capacità di auto conservarsi in salute ed efficienti, ovvero di scegliere stimoli di adattamento positivo: vita attiva, giusta dose di allenamento, alimentazione equilibrata, gestione o limitazione degli stress, resilienza, per aumentare la durata e la qualità della propria vita 16. Descrivere la pre- attivazione PRE-RISCALDAMENTO (Pre- attivazione): esercizi di mobilità articolare svolti a bassa velocità; esercizi per la stabilizzazione del “core” e di propriocezione sempre a velocità controllata. Evetualmente, secondo il singolo atleta e le sue problematiche posturali, esercizi di “rilasciamento mio- fasciale” (auto-release miofasciale con foam roller o con semplici palline di varia durezza) ed esercizi strettamente individuali di riscaldamento articolare specifico soprattutto con atleti non più giovani con problematiche articolari. INDIVIDUALITA’ operativa è la parola chiave e l’intento peculiare di questa prima fase del riscaldamento (personal training atletico per la miglior performance). 17. Elenca e tratta le misurazioni semplificate di composizione corporea Le misurazioni semplificate di composizione corporea sono: -La circonferenza addominale: O girovita, da una stima indiretta del grasso viscerale , quindi accumulo di grasso nel tronco, predispone a malattie cardiometabiliche. Anche persone a prima vista normo o sottopeso potrebbero avere grasso viscerale importante Per l’uomo una circonferenza di 90-100cm ha bisogno di attenzione Per la donna una circonferenza tra 80 e i 90 cm è da valutare come obesità rischiosa a livello cardiovascolare -Rapporto vita altezza: la circonferenza addominale in cm non deve superare la metà dell’altezza 180cm deve avere una max di 90 cm di circonferenza addominale. -Rapporto vita fianchi: tipo di ingrassamento e dimagrimento Punto vita uomo: sopra l’ombelico – Punto vita donna: punto più stretto della vita. Punto fianchi: punto più largo: circonferenza sui grandi trocanteri Dividendo i valori di vita in cm e fianchi in cm ottengo un numero che se è vicino a 1 rappresenta un ingrassamento androide se è lontano da 1(0,6-0,7) ingrassamento ginoide. Ci sarà poi da differenziare Uomo o donna Generalmente grasso centrale a mela per l’uomo, grasso centrale a pera per la donna. 18. Il lavoro aerobico in "steady state" cosa non deve causare Il lavoro in steady-state è un lavoro aerobico in equilibrio a bassa intensità. Un equilibrio tra ossigeno assunto ed ossigeno consumato. Pertanto non deve causare fiatone. Nella pratica lo steady- state viene attuato per mezzo della rilevazione della frequenza cardiaca. Si inizia l’esercizio e dopo 3-4 minuti si rileva la HR, successivamente dopo 1 minuto e si valuta se vi siano differenze. Nel caso di differenza maggiore di 5 battiti allora non si è raggiunto l’equilibrio. In soggetti non allenati si traduce in affaticamento e comparsa di fiatone, segnale che lo steady-state non si è raggiunto. 19. In un allenamento di forza quale rapporto deve esserci tra set e ripetizioni? Per quanto riguarda la forza generale dalle 3 alle 5 serie con 6/8/10 ripetizioni Per quanto riguarda la forza massima dalle 3 alle 5 serie con 4/6 ripetizioni Per quanto riguarda la forza esplosiva dalle 3 alle 8 serie con 1/5 ripetizioni Alto carico - Basse ripetizioni (5 – 8) RECUPERO COMPLETO 3’ - 5’ VELOCITA’: 1”-2” concentrica 2” eccentrica ‘FORZA’ individualizzata alle capacità globali 20. La curva di HILL cosa mette a rapporto? La curva di Hill mette in rapporto la forza e la velocità secondo una relazione iperbolica. 21. La differenza tra resistenza generale e specifica Per quanto riguarda la resistenza generale o aerobica o cardiorespiratoria la possiamo definire come la capacità di resistere alla fatica in lavori di lunga durata (di base si allena con l’endurance training). Rendimento del sistema cardiorespiratorio si adatta a fornire basi aerobico metaboliche per tutti gli sport e per tutte le attività. La resistenza specifica sottostà alla complessità e alla specificità di ogni disciplina sportiva e di ogni attività in genere. In questo caso intervengono le altre capacità come la forza, la velocità, la resistenza alla velocità. 22. Nel 2010 inizia l'era della ''wearable technology''. Qual è la chiave del successo? Il successo della tecnologia indossabile è certamente il basso costo e il pensiero per il soggetto di avere autonomia di allenamento. 23. Per redigere una SCHEDA d'ALLENAMENTO il più personalizzata possibile il «punto di partenza» è? Sicuramente un fit-check, per conoscere il più possibile la persona che abbiamo di fronte, quindi avere un questionari dove verranno raccolti dati personali del soggetto, attività lavorative, attività sportive precedentemente svolte, se soffre di qualche malattia, o disturbo, se ha avuto infortuni importanti. Dopo questo primo dialogo una seconda fase riguarderà le misurazioni per conoscerne la composizione corporea e successivamente si potranno cominciare dei test per capire quali possono essere i punti dove lavorare maggiormente. 28. Quali sono i target che colpisce il fitness training? IL FITNESS & WELLNESS è indicato a tutti, a tutte le età e a tutte le condizioni fisiche: un bambino può essere ‘fit’, un adolescente può essere ‘fit’ e anche un anziano può essere ‘fit’. Ogni target presenta chiaramente particolari esigenze e richiede specifiche accortezze e competenze professionali: - SEDENTARI - SPORTIVI AMATORIALI di MEDIO LIVELLO- JUNIOR - ADOLESCENTI - BAMBINI - SOGGETTI IN SOVRAPPESO - ANZIANI - SOGGETTI CON PATOLOGIE VARIE inviati dal medico (”fitness terapia”) 29. Quali sono le 3 leggi alla quali risponde il concetto di postura? Le 3 leggi alle quali risponde il concetto di postura sono: il principio di equilibrio, inteso come equilibrio fisico, biologico e mentale, che può essere attivo o dinamico; il principio di comfort caratterizzato dalla ricerca dell’assenza del dolore; il principio del risparmio energetico, ovvero massimizzare la resa col minimo dispendio energetico, da ricercarsi sia sul sistema respiratorio e circolatorio che su quello digestivo e statico-motorio. 30. Quali sono le caratteristiche "tecniche" da ricercare nell'attività fisica? Le caratteristiche “tecniche” da ricercare praticamente nell’attività fisica settimanale (FITNESS TRAINING), che se ben sviluppate e allenate elevano lo stato di benessere e di resilienza dell’individuo sono le capacità organico- condizionali e quelle coordinative: · Forza · Velocità · Resistenza Muscolare · Endurance (resistenza cardiorespiratoria) · Coordinazione in tutte le sue forme · Mobilità articolare · Flessibilità muscolare · Equilibrio Tutti gli aspetti elencati hanno uguale importanza e sono da mixare e ricercare con costanza, per stare bene e non massimizzando in modo smodato specificatamente degli aspetti trascurandone altri (rischio frequente al giorno d’oggi quando si confonde la “performance estetica” con la buona forma fisica o, appunto, con l’essere fitness). Praticando la giusta dose di attività fisica con le giuste prerogative le prospettive di vita e, soprattutto, di “vita qualitativa” aumentano. 31. Quali sono le fasi del riscaldamento? Pre-attivazione (pre-fase iniziale, con blandi esercizi preparatori e preventivi) · Riscaldamento GENERALE · Fase di mobilizzazione (mobilità attiva/stretching in varie forme) · Riscaldamento SPECIFICO (gestualità sport-specifica) · Allenamento o Competizione . Le grandi fasi del riscaldamento sono:generale specifica È anche possibile inserire una fase iniziale, definita pre-attivazione, nella quale si svolgono esercizi preparatori e preventivi. All’interno delle fasi si possono effettuare esercizi di mobilità e di stretching.Nello specifico abbiamo: Fase iniziale (pre-attivazione) - Fase generale (aspecifica) - Fase specifica Fase pre-gara o pre-allenamento 32. Quali sono le peculiari caratteristiche della colonna vertebrale? La colonna vertebrale, detta anche rachide, è costituita da una serie coordinata di segmenti, le vertebre, separati dai dischi intervertebrali. I due requisiti meccanici fondamentali del rachide sono, per l'appunto, la rigidità, necessaria per l'efficienza statica e per la protezione degli importanti organi che si trovano al suo interno (midollo e nervi), e la flessibilità. Presenta di norma 33 o 34 vertebre di cui 7 cervicali, 12 toraciche, 5 lombari, 5 sacrali, 4-5 coccigee. Lo spessore dei dischi sani varia dai 3 mm a livello cervicale, 5 mm a livello dorsale e 9 mmm a livello lombare. La vertebra L3 dovrebbe essere la vertebra più anteriorizzata. Presenta quattro curve che Favoriscono la posizione ortostatica e disperdono il carico gravitario: se fosse diritta ciascuna vertebra dovrebbe sopportare il peso delle strutture soprastanti… La presenza delle CURVE nel rachide (colonna vertebrale) aumenta la sua resistenza alle sollecitazioni in compressione: la LORDOSI LOMBARE e il suo mantenimento sono essenziali per diminuire il carico sui dischi intervertebrali. La RESISTENZA del rachide è uguale al NUMERO DELLE CURVE al quadrato + 1: la trascrizione in termini matematici sarà R = n² + 1 33. Quali sono le principali componenti che coincidono nella pratica quotidiana con un ''buon livello di fitness''? Elencando le caratteristiche che concorrono al FITNESS/WELLNESS, possiamo annoverare tutte quelle caratteristiche fitness che a livello psico- fisico offrono un quadro di buona salute nel lungo perido: · Peso corporeo non eccessivo e non troppo basso · Composizione corporea equilibrata (massa grassa e massa magra e acqua corporea ben bilanciate e mantenute) · Alimentazione sana, equilibrata e varia · Non fumare · Non bere alcolici se non moderatamente e non utilizzare droghe · Non abusare di medicinali · Esami ematici regolari · Basso livello di stress · Sistema cardio-respiratorio in buone condizioni (pressione arteriosa nella norma e bassa frequenza cardiaca a riposo) · Flessibilità muscolo-articolare di tutti i distretti corporei · Buon livello di forza e resistenza muscolare · Assenza di patologie importanti a livello dei maggiori apparati corporei 34. Quali sono le tecniche di stretching più utilizzate? Per quanto riguarda lo STRETCHING le tecniche più diffuse ed utilizzate sul campo sono: - Stretching statico: Si ricerca lentamente un allungamento del muscolo interessato, raggiungendo la massima escursione possibile, senza raggiungere la soglia del dolore. La posizione va mantenuta per circa 20-30”, ripetendo il tutto per 2/3 volte. La sua collocazione ideale è nella fase di defaticamento. - Stretching dinamico: Lo stretching dinamico (dynamic stretching) deve essere visto come una modalità di mobilità attiva, che utilizza movimenti tipici dello sport che si pratica. Questo tipo di stretching è consigliato negli sport dove sono presenti movimenti ad alta velocità esecutiva. - Stretching con facilitazione propriocettiva neuromuscolare (PNF): La base fisiologica su cui si basa la tecnica PNF fa riferimento al fatto che in seguito ad una contrazione isometrica, il muscolo interessato sia in grado di promuovere, grazie all’inibizione degli organi muscolo tendinei del Golgi, una successiva fase di rilassamento che permetterà di aumentare il ROM articolare. Vengono associate fasi passive a fasi di contrazione isometrica. - Stretching globale attivo (SGA) chiamato a volte stretching in catena muscolare o “posturale”: Lo stretching globale attivo (SGA) è una metodica che prevede la tenuta per un tempo prolungato di posizioni di allungamento, chiamando in causa molteplici muscoli e articolazioni (catene). È importante agire in maniera progressiva, inizialmente tenendo le posture per pochi minuti (1-2’); è consigliato poi arrestare l’esercizio in caso di dolore, parestesie o formicolio. 35. Quali sono le tipologie di lavoro a disposizione dell'istruttore per programmare l'esercizio fisico in gravidanza (e in generale)? Lavoro di mobilità: In genere è preferibile inserire questo lavoro nei primi mesi della gravidanza per poter utilizzare quasi tutte le posture possibili senza aver un grande impedimento legato alla pancia. In questa fase è possibile fare tutta la mobilità del bacino e del sacro, della colonna lombare, delle coxo-femorali e della colonna laddove è necessario. Nella fase più avanzata della gravidanza (dai sei- sette mesi in avanti) le possibilità di dare mobilità in modo efficace alle strutture sopra elencate è sempre meno. Lavoro di allungamento: Questo tipo di lavoro è possibile attuarlo in tutte le fasi della gravidanza. Si possono prevedere due tipi di programmazione che possiamo definire come “ordinaria” e “straordinaria”. Il primo tipo di intervento è quello che è programmato in conseguenza all’analisi posturale, dove gli esercizi sono finalizzati al raggiungimento di uno scopo generale ed integrato. L’allungamento straordinario è quello che si utilizza nel momento in cui la donna avverte dei dolori legati all’aumento di peso. Può capitare, infatti, che alcuni muscoli si contraggano per il troppo “lavoro” che devono sostenere durante la gravidanza. Ovviamente il tipo di stretching da utilizzare in questo caso è quello di “tipo settoriale”. Lavoro di rinforzo: Nell’ambito di una analisi posturale molto dettagliata è GRASSI durante la CAMMINATA è pari a: 0,5 kcal x km percorsi x peso corporeo Consumo grassi camminata Km percorsi x peso corporeo/35 Tot settimanale Camminata per 90’ a 6km/h (percorre un tot di 9 km) Spesa energetica 0,5 kcal x 9km x 65kg= 292kcal Consumo grassi (65kg x 9km)/35 = 17 grammi circa 40. Secondo le linee guida OMS, perché è fondamentale allenarsi in questa fascia d'età? Per la salute del cuore, per ridurre i livelli di grasso, per la salute delle ossa, per ridurre ansia e depressione. Le guide OMS per i bambini in fascia di età 12-17 anni prevedono 60’ di lavoro aerobico al giorno con l’aggiunta di partecipare ad attività muscolari e di forza per 2 - 3 volte a settimana. 41. Spiegare le differenze tra l'ipetrofia cardiaca eccentrica, conentrica e "mista" L’ipertrofia cardiaca eccentrica è tipica deglia atleti ben allenati a livello aerobico cardiaco. Questi sviluppano una ipertrofia eccentrica del ventricolo sinistro e il cuore aumenta la cavità ed è così in grado di pompare meglio quindi ci sarà una maggiore gittata cardiaca una maggiore quantità di sangue spinto in circolo e una conseguente riduzione della frequenza cardiaca perché c’è più sangue in ogni battito. IPERTROFIA ECCENTRICA riguarda gli atleti aerobici, di resistenza, nei quali il ventricolo sinistro aumenta il suo volume interno e relativamente lo spessore delle sue pareti, assumendo una forma tondeggiante. Concentrica: sempre nel ventricolo sinistro si sviluppa in sport statici di potenza dove i carichi pressori in gioco sono notevoli. IPERTROFIA CONCENTRICA riguarda gli atleti dediti a sport statici, di potenza, nei quali il ventricolo sinistro aumenta lo spessore delle pareti senza aumentare il volume interno o addirittura riducendolo, mantenendo la sua forma originale, ovoidale, o assumendo una forma più allungata. Mista: Buona indicazione tra i due allenamenti è l’aerobico ben condotto 42. Svolgendo attività fisica in una gravidanza non a rischio, cosa deve "conservare" la colonna vertebrale? Mantenere tutta la colonna spinale più elastica possibile: Mobilizzare le curve se c’è tensione; Lavorare in rotazione e lateralità coerentemente alla biomeccanica di ogni segmento spinale. Lavorare sulla respirazione a. Il diaframma deve funzionare in modo fisiologico b. Le coste devono potersi muovere il più liberamente possibile 3. Lavorare sulle retrazioni/rigidità muscolari a. Allungamento settoriale b. Allungamento globale 4. Rinforzare i muscoli deboli 5. Lavorare sulle strutture passive ed attive più legate alla gravidanza, lavorando in modo mirato sulle eventuali problematiche presenti attraverso: a. Mobilità b. Allungamento c. Rinforzo 43. Tra i cambiamenti che avvengono con l'età, quale componente decade più rapidamente? La componente che decade più rapidamente con l’avanzare dell’età è il Vo2Max. Declina con invecchiamento e sedentarietà. Possiamo rallentarla con un buon allenamento di endurance training e rendere la curva più dolce, viene mantenuta la salute più a lungo. 44. Tra le altre componenti il tessuto connettivo presenta diverse tipologie di fibre. Quali? ll tessuto connettivo è così denominato perché ha la funzione di connettere altri tessuti tra di loro nella formazione degli organi. Nel tessuto connettivo la disposizione delle cellule è molto diversa da quella dell’epitelio: invece di essere accostate tra loro a formare lamine o cordoni o ammassi solidi, le cellule sono separate fra loro da un abbondante materiale extracellulare denominato sostanza intercellulare (MEC: matrice extracellulare). Il tessuto connettivo, quindi, è formato da sostanza intercellulare in cui sono immersi gli elementi cellulari. A sua volta, la sostanza intercellulare è costituita da una parte organizzata in fibre e da una sostanza amorfa o sostanza fondamentale che nel tessuto connettivo propriamente detto contiene il liquido tessutale o interstiziale . Fibre Collagene: Sono le fibre più numerose, impartiscono al tessuto in cui sono presenti colore bianco (ad es. tendini, aponeurosi, capsule degli organi, meningi, cornee ecc.). Il collagene è la proteina di gran lunga più diffusa nel corpo umano rappresentando il 30% delle proteine totali. Questa proteina basica è in grado di modificarsi, in base alle richieste ambientali e funzionali, assumendo gradi variabili di rigidità, elasticità e resistenza (membrana basale, cartilagine e l'osso). Fibre Elastiche Queste fibre gialle predominano nel tessuto elastico e quindi in zone del corpo dove è necessaria una particolare elasticità (es. padiglione orecchio, cute). La presenza di fibre elastiche nei vasi sanguinei contribuisce all'efficienza della circolazione del sangue. Le fibre elastiche sono più sottili delle fibre collagene, si ramificano e anastomizzano formando un reticolato irregolare, cedono facilmente a forze di trazione riprendendo la loro forma quando la trazione cessa. Fibre Reticolari Sono fibre molto sottili (di diametro simile a quello delle fibrille di collagene), considerabili come fibre collagene immature nelle quali in gran parte si trasformano. Sono presenti in grandi quantità nel tessuto connettivo embrionale e in tutte le parti dell'organismo in cui si formano fibre di collagene. 45. Un allenamento intensivo di forza provoca uno «spostamento» delle FIBRE di TIPO IIX (IIB) verso quelle di TIPO IIA e IIAB (IIAX) o viceversa? I risultati di molte ricerche dimostrano che una trasformazione delle MyHC di TIPO I («lente») in quelle di TIPO II («veloci) è quasi impossibile. Un allenamento intensivo di FORZA, di RESISTENZA ALLA FORZA e di SPRINT, provoca uno «spostamento» delle FIBRE di TIPO IIX (IIB) verso quelle di TIPO IIA e IIAB (IIAX) 46. Una valutazione posturale statica (osservazione posturale inziale) prevede l'osservazione su più piani. Quali? La posizione ideale va verificata sui tre piani: il piano sagittale ( i segmenti del corpo saranno o flessi o estesi); • il piano frontale ( i segmenti del corpo saranno addotti, abdotti, inclinati in convessità o in concavità, sollevati o abbassati); • il piano orizzontale o trasversale ( i segmenti del corpo ruotano). Visione Frontale: • atteggiamento della testa; • allineamento delle spalle; • posizione delle scapole: sporgenti, alla stessa altezza, interiorizzate; • anatomia del torace. Visione frontale e laterale: • posizione delle S.I.A.S (spine iliache antero superiori): punti di repere per notare un a.i. più lungo, in quanto origina il retto femorale, l’unico ventre con doppia origine; • spazio tra arto superiore e fianco; • triangolo della taglia: se ci sono spazi simmetrici o asimmetrici; • pieghe ai fianchi: numero di pliche; Visione frontale e laterale: • pieghe ai fianchi: numero di pliche; • anatomia del bacino: se sporge da una parte e si prendono come punti di repere le S.I.P.S. (spine iliache postero superiori), che devono essere allo stesso livello; • livello delle pieghe sotto glutee; • anatomia del ginocchio valgo (arco) o varo ( a X) • posizione del piede: valgo, piatto, varo, spinato, pronato, cavo. Visione frontale e laterale: • anatomia del ginocchio valgo (arco) o varo ( a X) • posizione del piede: valgo, piatto, varo, spinato, pronato, cavo. Visione Laterale: • allineamento del capo e del collo; • posizione del bacino: antiverso o retroverso; • presenza di gibbi con l’utilizzo di una bolla da muratore.
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