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Fondamenta - Beethoven, Appunti di Musica

Appunti di una lezione di 3 ore su Beethoven e la sua influenza nel pensiero occidentale contemporaneo.

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 23/10/2023

martiiinacatu
martiiinacatu 🇮🇹

4.3

(4)

27 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Fondamenta - Beethoven e più Appunti in PDF di Musica solo su Docsity! BEETHOVEN ARCHITETTURA E CANTO Il Beethoven sinfonista massimizza due opposte tendenze, entrambe fondate sulla costruzione mediante cellule sonore elementari. Da un lato, una concezione architettonica della musica: per blocchi, per volumi, a tagli verticali; d’altro lato, una essenzializzazione del suono strumentale, che si trasforma in canto. Sinfonie = gruppo di opere Le sinfonie di Beethoven (9) sono molto diverse l’una dall’altra. Compositore all’opposizione. Beethoven che diventa completamente sordo = staccarsi dalla verifica sensoriale, immaginazione del compositore che non si può più verificare, non può più gioire ed entrare in contatto con la fisicità della sua stessa musica + approfondimento psicologico e compositivo molto maggiore rispetto alle composizioni del primo periodo, dove non è ancora completamente sordo. Sentiamo un compositore che ha un carattere forte e allo stesso tempo dolente, anche fortemente disposto a superare i propri limiti e la propria stessa situazione. Beethoven si rispecchia veramente nella musica, cercando di andare quasi subito verso una verifica su alcuni passaggi delle sue sinfonie. Distinzione fra le sue caratteristiche melodiche => nel primo periodo estremamente eleganti, col tempo vanno approfondendosi e avvicinandosi ad un concetto di canto legato all’unione delle due forze (parola + musica). Canto come maggiore espressione del pensiero. Forte tendenza all’umanizzazione del canto + tendenza fortissima alla riduzione dei mezzi musicali impiegati (anche Mozart). In Beethoven l’economia dei mezzi è qualcosa di estremo e totalizzante. Tendenza alla melodizzazione e al canto (umanizzazione della melodia) + economia e riduzione dei mezzi in maniera drastica. Universo monocellulario = unica cellula che totalizza tutto l’insieme, primo momento della quinta sinfonia di Beethoven. Creazione di opere geometriche e radicali => presuppone la nascita e lo sviluppo di materiale melodico. Esempio = inizio del Coriolan (non una sinfonia). Instabilità emotiva e caratteriale di Beethoven. Non c’è autore che cambi così velocemente idee nel tempo. Autore pieno di interruzioni e di salti dimensionali. Caratteristica molto particolare => possibilità di cambiare rapidamente l’umore. Canto che attira un’attenzione molto più forte ed enigmaticità maggiore + instabilità psicologica e caratteriale con le frammentazioni e un’essenzialità ridotta a linee melodiche orizzontali e tagli o irruzioni con altri mondi musicali (inizio del quarto movimento della nona sinfonia). Instabilità meteorologica = Beethoven come compositore che inserisce delle tempeste di suoni, che irrompono, si allontanano, diminuiscono. Questo diventa un topos, qualcosa che ricorre continuamente nella sua musica. Tempesta che esplode con tutte le fasi presenti normalmente nei fenomeni atmosferici e nella meteorologia. Terzo movimento della sesta sinfonia come arrivo di una tempesta durante una festa di compleanno, non orchestra “colorata” come quella degli altri autori (Mozart). La musica delle sue tempeste è più oscura e tendente al monotono, energia che si concentra nell’oscurità della perturbazione = accezione psicologica. Tempesta che poi si risolve => raggiunge un apice di pioggia di suono, che poi però si va placando progressivamente in modo da legarsi e trasformarsi in un andamento di canto particolarmente intenso. Dalla tempesta della Pastorale all’ultimo movimento. Tempesta come stato psicologico fortissimo che tutti riconosciamo. Riduzione dei mezzi => non grandi aggregati di suoni e sequenze di note particolarmente corte, ma avere quattro note, che a gruppi totalizzano tutto il momento. Compositore che realizza il suo universo sonoro con delle cellule minime che si moltiplicano e che costruiscono il movimento musicale inteso come completa architettura del pezzo. Rinuncia al materiale base, come se ci fosse una maggiore unità e ossessività / idea fissa che continuamente si rimescola, si costruisce, si ricostruisce, esplode e totalizza il tessuto musicale. Forza psicologica trascinante = quinta sinfonia che tornerà più volte sull’ossessività del materiale basico, sfruttandone tutte le possibilità combinatorie, espressive o cantabili. Accumulo di energia che si ha in ragione della sua ossessiva unità dei materiali di base, unica tipologia di cellula sulla quale tutto è costruito => l’ultimo movimento che deve frenarsi. Spinta alla gioia così irrefrenabile che per essere fermato necessita di una lunghissima frenata. Anche Bach pensava alla riduzione dei mezzi (singola cellula con poche note), più forte in Beethoven perché l’architettura è più grande. Mondo sinfonico come concezione particolarmente architettonica della musica => musica delle grandi sinfonie volta a costruire grandi architetture. Amplia le dimensioni dei mezzi = avere dei mezzi diversi rispetto ad una “semplice” fuga di Bach, molto anteriore a Beethoven. Il concetto costruttivo di una sinfonia ha delle dimensioni abnormi rispetto ad un pezzo che presenta un solo intreccio. Nel mondo sinfonico ci sono meno intrecci (punti d’intreccio), ma c’è la tendenza a costruire per blocchi che sono volumi, come nell’architettura, che hanno una dimensione spaziale. Idea che il discorso sia costruito in grandi blocchi che in sé hanno il concetto di volume spaziale, diverso dalla semplice evoluzione quasi vegetale di una composizione dei periodi precedenti. Volumetricità che porta ad una dimensione architettonica gigantesca, con caratteristiche formali determinanti. Architettura che potrebbe crollare senza gli strumenti utili a creare le tensioni necessarie affinché i blocchi reggano nel tempo e si reggano l’uno con l’altro. Mozart (Jupiter) contrappone un blocco omofonico ad un piccolo frammento melodico. Più simile a Beethoven come elementi che concettualizzano le stesse dimensioni dello spazio = verticalità e orizzontalità. Inizio del primo movimento della terza sinfonia (eroica) di Beethoven. Lame di suono come cariche energetiche che servono a dare un avvio particolarmente forte e di una certa violenza. La musica di Beethoven ha una capacità di riconoscibilità energetica e di concentrazione in una sigla che potrebbe persino essere utilizzato nella pubblicità. Elementi filtrati nel mondo della pubblicità per la loro capacità psicologica che funziona in assoluto, elementi che funzionano anche decontestualizzati. Fondamento di tipo architettonico = volumetricità delle sezioni, dimensione spazio-temporale dei blocchi di tutto il movimento musicale. Estrattore di quint’essenza => Beethoven estrae da cellule semplicissime tutte le virtualità possibili di variazione + da questi elementi Beethoven immagina come essi possano diventare generatori di immagini più grandi. Capacità immaginativa di creare delle situazioni completamente diverse grazie allo stesso veicolo. Capacità eccezionale di Beethoven => non solo ornare le note e variarle in maniera intrecciata, ma anche in una maniera di spostamento in altri mondi e altri aspetti. Capacità generativa dell’elemento microscopico-cellulare come mezzo di trasporto. Ricchezza di capacità nell’estrarre e costruire dei mondi intorno a queste cellule. Settima sinfonia = risale al 1812, Beethoven era in un periodo di grande fervore creativo, progettata in concomitanza della successiva e penultima. Ottava valutata per i suoi valori architettonici/formali, sulla settima si è divulgata una tesi che parte da Wagner(?), un’apoteosi dell’antica suite di danze. Episodio sinfonico tra i più presenti nella storia della musica ed uno dei brani più fortunati di Beethoven = miracolo di bellezza e di forza sfruttando un ritmo semplicissimo => lunga + due brevi, mancano gli strumenti estremi (ottavino e controfagotto e tromboni). Due sinfonie molto cesellate nella struttura. Canti spiritici suonati su corde intessute suonate di luna+ ritmi di una danza che esulta nella consapevolezza che siamo nella morte ma la superiamo. Movimento trattato in maniera dionisiaca, apprezzato anche da Nietzsche. Nona e ottava sinfonia = passano ben 12 anni, nei quali si conclude la parabola napoleonica, nel 1815 inizia il Congresso di Vienna. Altalena delle sue fortune economiche, epoca difficile per la tutela del nipote Carl + nona sinfonia diversa da tutte le precedenti per l’inserzione di un coro. Sinfonia di orchestra + pianoforte + coro. Stabilito dall’Ue che la musica della nona sinfonia è l’inno ufficiale dell’Unione Europea ma senza il testo cantato, che avrebbe reso troppo germano centrico l’inno, che rimane solo nella sua parte musicale. La poesia inizialmente aveva il titolo di inno alla libertà, non inno alla gioia. Inciso che presenta una marcia turca dentro l’intervento del coro => che Europa è un’Europa senza la Turchia? (testimonianza opinabile). Durata notevole della sinfonia con dei punti di straordinario interesse => fanfara del terrore con momento cacofonico, preludio di un momento importante + ultimo momento della nona sinfonia, prima dell’attacco del coro => Beethoven fa riascoltare in massima concisione gli incipit dei tre movimenti precedenti. Risentiamo in maniera quasi onirica la traccia sonora dei tre movimenti precedenti + recitativo in cui una voce maschile serve a fare da ponte tra la musica strumentale e quella corale che viene. Abbiamo bisogno di nuovi suoni, non di ascoltare quelli già uditi. Alcuni diranno che l’opera è superiore alla sinfonia, mentre altri ancora introdurranno momenti corali nelle loro sinfonie. Qui non siamo più in un’estetica del bello, ma siamo in un’estetica del sublime. Bello come antropocentrico, sublime che guarda le forze universali. Diversi movimenti spiegano come sia possibile pensare l’uomo oltre l’uomo stesso => decima sinfonia mai composta che sarebbe dovuta essere una sinfonia bacchica, con dei committenti londinesi. Associazione para- massonica, che in qualche modo voleva sottolineare la fratellanza di tutti gli uomini. Inno alla gioia che predica la libertà, l’uguaglianza e la fraternità di tutti gli uomini. Lo stile monumentale sarà il filo rosso che servirà a cucire i futuri ammiratori e imitatori di Beethoven. Nobile gara a far sempre meglio per le generazioni successive = si vivrà sotto il complesso di questo padre-padrone della sinfonia + motivo per creare lavori sempre più originali e sempre meno legati a ciò che li aveva contornati e preceduti. EFFIMERA MONUMENTALITA’ Le sinfonie di Beethoven guadagnano alla musica strumentale, arte effimera per eccellenza ed eterea, la categoria del monumentale, ancorché composto di puro suono. La dignità filosofica e morale così conquistata fa di queste opere un tuttora vivente simbolo sociale. “il pensiero della monumentalità” => Beethoven introduce nell’Occidente questo pensiero della monumentalità relativa al sonoro. Beethoven costituisce una svolta nel concetto di monumentalità fatta di suoni = concetto che sembra una contraddizione in termini => suoni come qualcosa di effimero ed evanescente, mentre i monumenti sono tradizionalmente grosse pietre pesanti. Le sinfonie di Beethoven sono monumenti fatti di aria vibrante, che noi in sé non riusciamo a vedere. Beethoven è fondamentale per l’Occidente perché la musica diventa monumentale = cambio di scala. Monumentalità costruita sui suoni non basata sulla durata dei pezzi e sul numero degli strumenti => categoria che va compresa con qualche principio in più oltre a questi aspetti materiali. - Lavoro sulla forma: forma di suoni che si svolgono nel tempo = ordinamento sequenziale delle parti di un pezzo. La forma musicale non è quella che si sente nell’istante, ma quella che percepisco in tutta la durata del pezzo e che concepisco alla fine dell’ascolto totale. Forma temporale. Beethoven lavora precisamente nel dare forma a questa categoria => lavora sulla forma nel significato della musicologia. Non esiste un pezzo musicale senza forma, ma alcuni compositori si soffermano principalmente sulla forma e nelle sue sezioni. Beethoven è il grandissimo insuperato compositore della forma (macro-forma). In musica la forma complessiva potrebbe essere denominata macro-forma, e la forma potrebbe indicare il singolo momento. Forma come svolgimento temporale. Beethoven crea dei monumenti effimeri di suono attraverso questa macro-forma. Si dice che la qualità del materiale sinfonico è irrilevante = se il materiale musicale è già eccellente in sé, diventa un oltraggio elaborarlo sviluppandolo. Beethoven, per creare una grande forma, deve necessariamente sviluppare => è necessario che il materiale sia tale da non compiere un oltraggio. Il Beethoven costruttore di monumenti di suono ha bisogno di materiali che possono anche essere “maltrattati”, può ingrandire e far espandere la forma mantenendone sempre la pienezza di significato. Tema fatto di motivi, cui partecipiamo alla sua trasformazione => procedimento che richiede tempo e risorse musicali sinfoniche. L'orchestra presenta grande varietà = quantità che si tramuta in varietà. Ogni momento del processo viene qualificato attraverso una strumentazione diversa. In un’opera di teatro musicale, la grandezza materiale dell’oggetto è determinata dall’interferenza con altri materiali = testo verbale. La logica intrinseca è rappresentativa e narrativa, non puramente musicale. Per Beethoven si tratta di una monumentalità puramente sonora, non si appoggiano su nessun’altra logica. Sinfonia che prima di Beethoven era meno ambiziosa dal punto di vista della grandezza. 9 sinfonie in cui ciascuna di esse è un monumento. Nessuna delle sinfonie di Mozart ambisce alla monumentalità. Specifico pensiero di qualcosa di grande basato esclusivamente sulla logica sonora. L'Occidente aveva sempre pensato che la musica fosse un materiale privo di significato = Kant riteneva che la musica fosse trascurabile rispetto alle altre arti in quanto priva di un significato concettuale. Oggi sappiamo che non è priva di senso o significato => musica di Beethoven che dimostra che la musica ha un senso sia intellettuale che concettuale, ma sono concetti di suono, differenti da quelli dimostrati dal linguaggio. - Volontà: Beethoven è celebre per la sua forza di volontà. Questo riguarda la persona e la biografia. La sua storia e la sua vita fa parte della figura complessiva e culturale di Beethoven = non solo la musica, ma anche la persona. Continuò a comporre progressivamente negli anni in cui diventava sordo ed era sordo + trasforma la categoria della morale umana in una forma sonora. Dà ai suoni una forma che rappresenta la volontà = i motivi del tema costituiscono integramente la forma. Monumento sonoro costruito da Beethoven era possibile soltanto attraverso un’elaborazione del suono nel suo grado cellulare = lavorava ogni elemento nella modalità più piccola. È il suono che si costruisce e diventa quello che poi accade dopo. I processi sonori somigliano ai processi della volontà umana. Il mito del titano della volontà non si sarebbe consolidato se Beethoven non avesse lavorato in questo modo attraverso i suoni. Tratto della personalità di Beethoven nel suono. La volontà è uno dei caratteri per cui Beethoven è un fondamento della nostra civiltà contemporanea. Forma che viene costruita a partire da una cellula che diviene grande totalità. Perfino gli scherzi (sezione standard) sono seri. Assunzione di responsabilità da parte della musica con Beethoven, e degrada un po’ l’elemento ludico, oppure anche lo scherzo (umano) diventa serio. Beethoven fa le sue sinfonie fino in fondo, le compie e le pensa dall’elemento più cellulare fino a quello totale. Uno dei meriti di Beethoven fu quello di rendere filosofica la musica = si passa dall’idea razionalista che la musica è trascurabile perché priva di significato, si passa a pensare che la musica divenga uno strumento di filosofia. La forma data da un uomo ai suoni diviene filosofico, si pensa per la prima volta con Beethoven => la forma è pensata da cima a fondo e non è il prodotto di un’ispirazione la cui origine può essere divina o impulsiva. Ma la musica di Beethoven è anche piena di momenti di grazia => raggiunge una grazia insuperabile e inarrivabile, ma è comunque anche quella una grazia costruita. Qualcosa che richiede una grande capacità. Grazia e leggerezza della costruzione dei suoni, il tutto però estremamente elaborato. Capacità di conciliare gli opposti = nell’arte i principi su cui si fondano le opere sono molto numerosi, ma non è detto che vengano perseguiti tutti insieme. Se un compositore persegue l’ordine, non perseguirà il disordine. Ogni autore segue un insieme di principi. Capacità di Beethoven di seguire principi in conflitto tra loro => non persegue solo l’affidarsi alla tradizione, ma vuole anche innovare, mantenendo però il valore arrivato attraverso la tradizione. Da una parte c’è la melodia, che sembra il contrario dell’elaborazione emotivico-tematica => alcune delle melodie sinfoniche di Beethoven sono dei momenti di inarrivabile melodismo: non tutte le melodie sono ugualmente melodiche => l’essere umano sentendo suoni in successione li inanella in un’unica frase, ma non tutte le melodie posseggono melodismo in egual misura. Trascorrere dei suoni nel tempo legati da una tensione che è tutta unitaria come espettorazione di una singola voce. Beethoven come maestro della polifonia = somma di comportamenti diversificati nella simultaneità. Anche maestro del canto sinfonico riprodotto dagli strumenti musicali. Orchestra che produce un canto. Un'altra conciliazione ardua è quella della danza = tanta musica si fonda sul principio del ballare. Beethoven non ha composto le sue sinfonie perché fossero ballate, anche se alcune delle sezioni delle sue opere hanno nomi che derivano da forme di danza. Il principio della danza è un altro principio conflittuale che Beethoven riesce a conciliare. Molta musica di Beethoven è trascinante, trattano come materiale delle cellule ritmiche, con un dinamismo interno. Anche la danza è un principio che lui riesce a rispettare, nonostante sia riuscito a trasformare la musica in alta filosofia. Energia psichica di Beethoven che lui concepisce come energia formale, che diventa energia sonora, che ridiventa energia psichica e anche se l’ascoltatore sta fermo, realizza una danza virtuale e interiore, e ridiventa energia fisica e neuro-muscolare. Maestosità travolgente. Esiste un mito di Beethoven = miti che vanno decostruiti, ma vanno anche capiti. Beethoven è un simbolo sociale dell’Occidente. Le sinfonie rappresentano l’Occidente in quanto esso si pensa come
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