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Introduzione alla Statistica: Obiettivo, Fenomeni Collettivi e Descrizione Variabili, Schemi e mappe concettuali di Statistica

Una introduzione alla statistica, una scienza che studia fenomeni collettivi e enti astratti attraverso strumenti matematici. Il principale interrogativo della statistica, che riguarda il perché di determinati fenomeni, e il suo obiettivo di rendere il fenomeno più chiaro e intelligibile. Inoltre, vengono presentati i fenomeni collettivi, la importanza del contesto e la distinzione tra variabili qualitative e quantitative. Inoltre i dati statistici, le diverse tipi di variabili e come organizzare i dati in una matrice dei dati.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2020/2021

Caricato il 13/10/2021

simona.p.30
simona.p.30 🇮🇹

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Scarica Introduzione alla Statistica: Obiettivo, Fenomeni Collettivi e Descrizione Variabili e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Statistica solo su Docsity! STATISTICA Scienza che si occupa di studi collettivi e di enti astratti di una certa natura. Utilizza strumenti e linguaggio matematici, tuttavia è una disciplina diversa dalla matematica . Il principale interrogativo che si pone la statistica corrisponde al PERCHE? si verificano determinati fenomeni. L'obiettivo che questa disciplina si pone è quello di rendere il fenomeno più chiaro, intelligibile. | fenomeni presi in considerazione dalla statistica sono FENOMENI COLLETTIVI > fenomeni di qualsiasi natura, riguardanti una pluralità di elementi. Inoltre, la statistica attribuisce molta importanza al CONTESTO > senza di esso non vi è valutazione possibile. STATISTICA DESCRITTIVA: Riguarda i metodi per la sintesi dei dati raccolti (sia che essi costituiscano un campione o una popolazione). Le sintesi generalmente consistono in grafici e numeri quali le medie e le percentuali. 3 3STEP: 1. Descrizione del fenomeno e utilizzo di dati, indagini, diagrammi. 2. Messain relazione dei fenomeni per essere in grado di spiegarli e prevederli. 3. Fare inferenze (uso della probabilità). IDATI STATISTICI | dati statistici non sono grandezze univoche. Essi sono informazioni che raccogliamo attraverso esperimenti e indagini. Vengono generati applicando una o più misure al soggetto (per esempio all’ansia, da A ad A1). Misurare significa attribuire dei codici o etichette all'insieme di partenza. VARIABILI Dal concetto, attraverso la misura, si genera la variabile. È una caratteristica oggetto di osservazione in uno studio, che può assumere diverse sfaccettature. Il termine variabile evidenzia che i valori assunti dai dati sono soggetti a variazione. DIVERSI TIPI DI VARIABILE VARIABILI QUALITATIVE SCONNESSE SCALA NOMINALE (categoriche) grafico a torta; a nastri » (=;#) orizzontali Se ciascuna osservazione appartiene a un insieme di possibili categorie. ORDINALI SCALA ORDINALE > grafico a nastri verticali >» (=;#;>;<) DISCRETE VARIABILI QUANTITATIVE N di SCALA PER INTERVALLO (numeriche) grafico ad aste o segmenti; +) istogramma: solo se discreta | —>| (Fi#i>iSic;+) ioni con tante modalità Se le osservazioni assumono ; Possono assumere solo valori valori numerici cui interi. corrispondono diversi ordini di grandezza della variabile stessa CONTINUE SCALA PER RAPPORTI Istogramma —| Possonoassumeretuttii | >| (Fi#i>:<icitix valori (anche decimali) di un'unità. COME SI ORGANIZZANO LE VARIABILI Innanzitutto: e Le VARIABILI > Si indicano, nella terminologia generale, con le lettere maiuscole (X, Y, Z ...) ®e Le CATEGORIE è Ovvero le MODALITA’ delle variabili, si indicano con le lettere minuscole, associate a numeri (X1,X2,X3,X4,X5 ) e II COLLETTIVO > Ovvero il totale delle unità presenti, si indica con la lettera n. | dati si sistemano nella è MATRICE DEI DATI Prima di essere elaborato, il dato statistico, è un'etichetta, una stringa, un numero, che esprime la modalità di una variabile. Per consentirne l'elaborazione, sistemiamo questi dati in una matrice. La matrice è un prospetto (righe per colonne > casi*variabili) che contiene il dato elementare che poi viene elaborato. FI I 1 XI YI] pai] Tante righe quante sono le unità. 2 xX2 Dia z2 Tante colonne quante sono le variabili. N XN YN zN > Lettura per riga: dati relativi alla medesima unità statistica. > Lettura per colonna: dati relativi alla stessa variabile Nella stessa matrice, possiamo trascrivere dati di variabili qualitative e quantitative. Tuttavia, dalla matrice possiamo desumere poco sul fenomeno, quindi dobbiamo organizzare meglio i dati, in forma leggibile, iniziando dal prendere in esame una variabile alla volta, attraverso le DISTRIBUZIONI DI FREQUENZA. DISTRIBUZIONI DI FREQUENZA Una tabella di frequenza e l'elenco di tutti i possibili valori assunti da una variabile corredato dal numero di volte in cui ciascun valore è stato osservato. ® FREQUENZE ASSOLUTE (ni) > numero di volte in cui si presenta ciascuna modalità del carattere. Si usa il CONTEGGIO (ni). VARIABILE FREQUENZA ASSOLUTA Xi | ni 7 MODALITA" FREQUENZE ASSOCIATE ALLE DIVERSE MODALITA’ tot n= m+n2+n3+..+nK= VE, ni
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