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FOOD PORN-L'ossessione del cibo in tv e nei social media, Appunti di Sociologia

riassunto del libro a scelta di sociologia

Tipologia: Appunti

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Scarica FOOD PORN-L'ossessione del cibo in tv e nei social media e più Appunti in PDF di Sociologia solo su Docsity! FOOD PORN - LUISA STAGI I DISCORSI SUL CIBO Food Porn: origine ed evoluzione di un concetto Food Porn espressione usata per indicare la pratica di chi fotografa il cibo e condivide l'immagine sui social. Roland Barthes= ciò che offre fantasie a coloro che non possono permettersi di cucinare certi pasti. Michael Jacobson= lo ha utilizzato in contrapposizione al concetto di sana alimentazione , 'Food Porn vs Right Stuff' termine per - connotare un cibo fuori dal limite di ciò che un alimento dovrebbe essere, da meritare di essere pornografico-. Food Porn evoca quelle idee irraggiungibili, come nella pornografia, stimola fantasie immaginarie. Altri= diffuso dal 1984 (ex. Rosalind Croward lo ha utilizzato in un suo libro per parlare dello spostamento del concetto di cibo come dono al cibo come piacere estetico. Secondo lei l’immagine del cibo- la presentazione, l’estetica del piatto assume maggiore importanza rispetto a chi lo ha cucinato e come il dono e l’affetto del preparare il cibo non viene contemplato-). Questo fenomeno ha acquistato anche una vasta gamma di critiche. Food Design accostamento cromatico degli alimenti e l’impiattamento non hanno a che fare con il godimento ma con l’estetica. Cibo considerato simbolo della capacità di saper vivere bene, ha cominciato a configurarsi come territorio privilegiato per costruire il desiderio di esperienze sessuali. Food Porn ha a che fare con la diffusione dei discorsi intorno al cibo, soprattutto la messa in mostra del piacere (Gastronomia per Gianfranco Marrone). Voyerizzazione del piacere= guardare chi cucina e gusta il cibo che non mangerà , mettere in mostra un pietanza, mania per il food design e il ‘mentalist hedonism’ cioè piacere voyeuristico di food porn sdoganato dall’idea che ci sono situazioni in cui le abitudini di controllo e modernizzazioni possono essere messe da parte. La grande abbuffata: gastronomia e modernità alimentare Zygmunt Bauman= fine ’90 rileva che in cima alle liste di libri più venduti ci fossero manuali di cucina e i libri delle diete. Dal momento in cui le persone hanno incominciato ad avere un’ampia disposizione di alimenti, i gusti, le preferenze e le scelte personali diventano dimostrazione, per se stessi e per gli altri, di aspetti della soggettività come il capitale culturale ed economico, il genere ma anche etnia o posizione nel ciclo di vita, il posto all’interno della cultura. Si tratta di scegliere in un contesto in cui non esistono più regole certe ( da un lato aumenta la possibilità di scegliere, dall’ altro di hanno meno strumenti per saper scegliere, per questo la libertà diventa così onerosa sulla responsabilità individuale. Michael Polland= ‘il dilemma dell’onnivoro’ da un lato il bisogno di variare, diversificare e innovare la dieta, dall’altro l’imperativo di essere cauti perché ogni cibo sconosciuto è un potenziale pericolo. Incorporare gli alimenti= farli diventare parte della nostra sostanza intima, l’alimentazione è il campo del desiderio, dell’appetito, dell’incertezza e dell’ansia. Ci si deve mostrare competenti consumatori in un contesto dove da un lato si è spinti a consumare a essere magri, dall’altro all’aumentata possibilità di scelta è corrisposta un’amplificazione della percezione dei rischi legati all’alimentazione. Claude Fishler= Gastronomia è la mancanza di norme alimentari, gioco di parole che vuole evidenziare come il consumatore moderno non possieda un apparato normativo riguardo i costumi alimentari ma sia anche soggetto a una serie di indicazioni igieniche, edonistiche, estetiche spesso contrastanti tra di loro. La modernità alimentare si può costruire nella connessione di 3 fenomeni: sovrabbondanza di cibo, riduzione dei controlli sociali del gruppo e del mangiare insieme e il moltiplicarsi dei discorsi sul cibo. L’esistenza di una modernità di gastronomia priva di regole e soggetta a ingiunzioni contradditorie produce uno stato per il consumatore di ansia e di confusione. Le foodie culture (di Cairns, Johnston, Baumann) (Episodio dei Simpson n491 the food wife) Sottocultura di persone con grande attenzione per la qualità del cibo, considerano lo stile alimentare come parte della costruzione e della rappresentazione del sé, seguono i movimenti culinari, le trasmissioni di grandi chef e i blog sul cibo. Le icone sono chef stellati, leader dei movimenti alimentari e culinari e i celebri food blogger. Foodies persone che dimostrano e mettono in scena un serio interesse per il cibo, pur non essendo professionisti agro-alimentari, seguono la passione per il cibo nelle loro cucine e fuori casa, a differenza dei gourmet, il cibo per loro per essere ‘buono’ deve soddisfare criteri estetici e etici, il discorso ‘Km 0’ nelle declinazioni di locale, stagionale e biologico uno degli aspetti maggiormente ricorrente nei discorsi dei foodies. Slow Food movimento che si incentra su una visione che tiene insieme la dimensione etica con quella estetica, i suoi seguaci (eco- gastronomo) aggiungono preoccupazioni ecologiche al piacere e all’apprezzamento estetico del cibo. Sono incoraggiati i comportamenti eco-sostenibili per la relazione con la convivialità rilassata e il gusto per le loro qualità etiche. Slogan ‘diritto di piacere’ è attraversato da la tensione tra intrusione ed esclusione, che caratterizza la cultura contemporanea del consumo alimentare e ha a che fare con la ricerca di conciliazione tra crescita economica, accesso alle risorse e tutela dell’ambiente. Wolf Bukowski= è una narrazione che usa retoriche del ‘buono pulito e giusto’ concetti ‘ rivoluzione’ e ‘resistenza’ per far convergere sul cibo una dimensione politica senza riferimenti significativi. Nelle Foodie Culture è importante coltivare e promuovere le culture culinarie attraverso salvaguardia della memoria e delle tradizioni sul cibo. Il fenomeno dei Food Blog è il media contemporaneo per la circolazione dei consigli e indicazioni alimentari. Food blog (appaiono intorno agli anni 2000) Sono i blog che si occupano di ricette, recensioni, ristoranti, siti alimentari e questioni etiche riguardo il consumo del cibo, chiunque può scrivere di cucina o interagire proponendo suggerimenti o alternative, scambio e interattività sono caratteristiche che contribuiscono a costruire comunità intorno alle pratiche alimentari, questo contribuisce alla circolazione di una cultura alimentare popolare contrapposta al dominio del sapere culinario degli chef famosi. Food Bloggers capita che diventino famosi da scrivere libri o come personaggi televisivi. Analisi del meccanismo ‘reputazionale’, processo attraverso il quale si diventa famosi. Food blogger, la quantità e la qualità dei consumi a costruire la ‘reputazione’ e attestare il successo di un blogger nella comunità dei foodie. Cooking show= sono supportati da riviste, siti, social media, per rispondere alla aspettativa e partecipazione del pubblico abituato ad avere ‘voce’ e riconoscimento nei blog e nei social network. Parlare di cibo in televisione contribuisce alla creazioni di desiderio di consumo senza ricorrere ad un riferimento pubblicitario diretto. I food blog hanno influenzano nel mettere in circolazione un tipo di cultura alimentare e nel creare tendenze e mode culinarie (macarons o cupceks), giocano un ruolo importante nel processo di estetizzazione del cibo, molti food blogger fanno corsi di fotografia per rappresentare meglio i piatti, poi hanno dato avvio alla condivisione sui social dando via alla diffusione del food porn . (film JIRO E L’ARTE DEL SUSHI) principali temi del film: è il difficile rapporto del maestro Jiro con i suoi figli (conflitto intergenerazionale che contrappone la tradizione, il tempo dilatato, l’attenzione per la qualità, il cibo elevato a forma d’arte, il mercato, la velocità, e l’estetica come intrattenimento. Consumatore competente= risolvere tensioni facendosi carico individualmente della responsabilità delle scelte alimentari, essendo consapevole di dover tenere insieme le dimensioni etiche, salutistiche, edonistiche ed estetiche a esse legate. Scegliere di appartenere a stili e a sottoculture alimentari, sottoposti a diete restrittive (fino a sviluppare disturbi della condotta alimentare) o seguire un sapere esperto che sembra fornire aiuto per muoversi nella complessità contemporanea, sono modi per negoziare con scelta, e sgravarsi del peso e delle responsabilità individuale. QUESTIONE DI GUSTO: ALCUNE FUNZIONI DELLE TRASMISSIONI SUL CIBO La cucina nazionale Lifestyle television genere televisivo orientato a informare e guidare i comportamenti e i gusti delle persone. E’ un tipo di apprendimento pragmatico –imparare per applicare nel quotidiano- che è improntato sulla modalità ‘ tutorial’ di video presenti su internet. Negli anni ’50, il ritorno alla sfera domestica e il boom dei consumi del Dopoguerra fecero crescere l’esigenza di programmi che orientassero i gusti e gli stili di vita e contribuissero alla ricostruzione dell’identità nazionale attraverso il medium televisivo. Secondo gli studiosi dei media, la LT si caratterizza rispetto ai contenuti e non in base alla funzione. La specificità della LT consiste nel saper tematizzare e isolare aspetti della vita quotidiana ‘ponendoli come sotto un microscopio in un eccesso di specializzazione’. A partire dagli anni ’80 (Rai3) si comincia a parlare di rappresentazione della realtà e di tv di verità. Le trasmissioni che si occupano di rintracciare persone scomparse o di casi di cronaca inaugurano la stagione della tv-realtà come attività di pubblica utilità. la televisione subisce un processo di mutamento verso la reality television, perdendo la sua funzione pedagogica. Negli anni ’90reality show si ha uno sviluppo grazie all’avvento della tv a pagamento e della moltiplicazione dei canali della tv digitale. Alla ricerca del cibo perduto Trasmissioni dedicate all’agricoltura, natura e paesaggio, sapori locali che inserisce momenti dedicati alla cucina tradizionale delle località trattate. Uno dei meccanismi facilmente riconoscibili riguarda il rapporto tra centro e periferia della cultura. I repertori per la messa in scena di questa rappresentazione comprendono i tipi di location, specifici testimonial e diversi elementi di folclore. Anni ’60 una coreografia rappresenta lo sfondo; l’apparato testuale si si costruisce intorno alle categorie del cibo genuino, autentico e tradizionale, è funzionale a ciò che l’antropologo Arjun Appadurai chiama ‘produzione di località’. Anni ’70 nelle trasmissioni enogastronomiche gli elementi folcloristici diventano protagonisti della scena, i piatti tipici diventano elementi complementari alla narrazione. Il dispositivo di rappresentazione si sposta sul discorso nostalgico di valorizzazione del passato e della memoria. Anni ’80/’90 gli elementi folcloristici si trasformano in spunti o suggerimenti per incentivare un nuovo tipo di turismo il fine settimana, in cui il cibo è l’espediente per il viaggiatore metropolitano in cerca di svago e genuinità. L’approccio egemonico della cultura metropolitana sulle culture locali e i discorsi costruite intorno alle dicotomie genuino/ manipolato e tradizionale/ postmoderno, contribuiscono a produrre un nuovo tipo di consumatore eco-eno-gastronomico, che frequenta le ferie del gusto, mercatini dei prodotti locali o biologici. Fenomeno Street Food(cibo da strada) tutti gli alimenti legati ad una tradizione culinaria tipica di un luogo, venduti, preparati, in strada o in altri luoghi pubblici da commercianti ambulanti; il successo di questo fenomeno è legato a la sua autenticità, socialità ed economicità. Il cibo di strada può rievocare l’idea delle tradizioni locali e di aspetti antropologici legati alla cultura e all’identità di un luogo, alcuni cibi possono essere specialità locali/regionali . Lo street food ha caratteristiche Glocal(acronimo di globale e locale)coniuga il bisogno di ritrovare radici e autenticità locali anche in modo dislocato. (SAGRE DI PAESE) Consumare cibo di diversa provenienza ci consente di partecipare con facilità al discorso sul cibo, nutrendosi del racconto di cui lo street food è portatore. Anoressia da un lato rappresenta un modello di femminilità tradizionale e dall’altro mette in scena un corpo docile, assoggettato all’autodisciplina e all’autocontrollo. Il corpo magro parla di un sé ben gestito e perfettamente sano che è sinonimo di normalità oltre che moralità. Ideologia Neoliberale pone la responsabilità della salute a livello individuale, elimina il ruolo del contesto sociale, il nuovo ‘paradigma della salute’ assume una valenza rispetto al corpo femminile dato che come tutte le ‘operazioni di potere’ affonda le radici nelle norme di genere. (film il pranzo di Babette ) LA MAKEOVER TELEVISION: LA DIETA DEL SE’ Rituali di trasformazione Elisa Giomi il nucleo concettuale della makeover television è riassunto nell’equazione ‘trasformazione materiale=condizione o indice per trasformazione interiore’ e rappresenta una ‘cultura della terapia’, tratto tipico della società che spinge a ricercare ‘soluzioni biografiche alle contraddizioni sistemiche’ di cui hanno parlato i sociologi Zygmunt Bauman e Ulrich Beck. Factual Television tutto ciò che in televisione non è finzione, contiene una rappresentazione veritiera della realtà e fornisce una conoscenza del mondo, termine che corrisponde sia la lifestyle che la makeover television. Il format makeover è considerato una declinazione della lifestyle television, il processo di partecipazione in questi programmi è molto accentuato. I due aspetti principali le MKVR sono la narrazione del ‘potere della trasformazione’ e lo ‘spettacolo della rivelazione’. Questi offrono un favore a coloro che sono ‘fuori dalla norma’ o bisognano di auto-miglioramento. Elisa Giomi=mekeover television 1 si rifà alla teoria della modernizzazione riflessiva vede nel nell’individualizzazione e nel conseguente aumento delle responsabilità individuale, il territorio in cui trova spazio la diffusione delle tecniche del sé che fuggono da consigli, prescrizioni, aiuti x costruire il proprio progetto di vita. 2 teoria della governamentality di aspirazione foucaultiana, per essere libero nelle società neoliberali, il soggetto deve essere assoggettato a sapere e pratiche esperti. Per il tipo di ideologia che viene veicolata e per le pratiche utilizzate per veicolarla, la mekeover television è un processo di addomesticamento che ha perso ogni connotazione di pedagogia: ‘l’azione normativa che viene messa in atto è produce soggetti docili, integrata nella disciplina del sistema attraverso la centralità del discorso psicologico e l’adozione di tecniche di sorveglianza e continuo regolamento della propria condotta. La valorizzazione del miglioramento avviene con il ‘moment of revelation’. Sono diverse le strategie narrative che portano al momento culminante. il momento della trasformazione aumenta l’appeal del programma grazie a elementi di sorpresa e incertezza. La struttura del makeover contiene questi elementi: contestualizzazione delle informazioni, intervista con il partecipante, sapere esperto che offre consigli sul makeover, work in progress, con apparizioni occasionali da parte dei vai esperti, il momento della rivelazione, la convalida, valutazione finale del sapere esperto. I momenti rituali del makeover sono la pre-trasformazione, trasformazione, post-trasformazioni. Nel momento della rivelazione diventa più potente il dispositivo di simbiosi tra spettatore e partecipante: il fatto che si condivida simultaneamente l’esperienza dello svelamento aumenta l’immedesimazione. ‘Medicalizzazione’ come il tipo di linguaggio e l’atteggiamento paternalistico dell’esperto nei confronti del partecipante sono i repertori per la messa in scena dell’inferiorizzazione e dell’infantilizzazione del partecipante, che contribuiscono ad attribuire potere ai tutor della trasformazione. Una delle strategie per enfatizzare o rafforzare il ruolo dell’esperto è il ricorso al sostegno di un pubblico che fa cassa di risonanza al sapere esperto. La costruzione sociale dell’obesità e gli imprenditori morali Il potere di chi incarna il sapere esperto deriva dalla sua posizione sociale cioè la distanza simbolica tra chi giudica e chi è giudicato. L’individualizzazione promossa dai programmi makeover tv risiede nell’operativizzazione di uno specifico capitale sociale, culturale, economico e simbolico: la sovra-rappresentazione di diversi tipi di partecipanti appartenenti alle classi lavoratrici e il posizionamento di molti di loro nel bisogno di trasformazione, permette l’esplorazione di come alcune categorie sociali siano valutate e interpretate come inadeguate, carenti e bisognose di miglioramento. Nei discorsi in questi programmi troviamo temi come costruzione e rappresentazione di una sorta di panico morale intorno alla questione di obesità usare espressioni come ‘epidemia’ e ‘minaccia della salute pubblica’. Definire obesità una malattia vuol dire definire malati gli obesi questo è utile x spiegare il potere delle org. Di Managed care statunitensi nel definire i territori di malattia e i confini delle coperture assicurative sulla base di parametri di convivenza economica. Considerare l’obesità una malattia modifica le soglie di interventi coperti da assicurazione produce un mercato di cura. Fat-shaming Corpo magro rappresenta buona salute, controllo, buona cittadinanza, morale, auto-sorveglianza, responsabilità. Lifestily television= è una tecnologia del sé funzionale a costruire una cittadinanza adeguata a una società neoliberale. Ideologia Neoliberale pone la responsabilità per la salute e la forma del corpo nelle mani del singolo eliminando il ruolo del contesto sociale dell’individuo. Successo disciplinare si fonda sull’interiorizzazione di tale gerarchia produce percezioni e valutazioni del valore morale del proprio sé in relazione al posizionamento del proprio corpo. Corpo Vigile corpo cosciente che appartiene a un soggetto morale e sano, imprenditore individuale che sa prendersi cura di sé Autodisciplina e sorveglianza dei confini corporei è un governo del sé attraverso una ‘dottrina dell’obbligo’ che ci porta a investire continuamente nel nostro capitale corporeo e mantenere i nostri corpi come entità chiuse e controllate. Dispositivo del controllofat-shaming rivelazione del BMI cioè indice di massa corporea, esposizione del cibo consumato in una settimana. Su youtube si possono trovare video che denigrano ulteriormente gli obesi, le reazioni di stigmatizzazione e di desiderio sono legittimitate dall’idea che gli obesi abbiano tradito il patto sociale sulla responsabilità individuale del proprio peso. La politica della dieta Corpo territorio privilegiato della responsabilità individuale, la sua cura rappresenta un compito, un dovere. Regole e tecnologie del sé rappresentano le modalità con cui gli individui interiorizzano modi e regole di comportamento e li applicano nella vita quotidiana. Le pratiche del sé rappresentano ‘’le risposte individuali agli imperativi esterni sull’autoregolazione e sulla condotta e la loro adozione nella vita quotidiana’’ si iscrivono nel corpo, segnalando e modellando in modo culturalmente specifici che possono essere ‘letti’ o interpretati da gli altri. La scelta del regime alimentare e dell’aspetto che s’intende conferire al corpo fanno si che la dieta stabilisca un rapporto fra l’aspetto fisico e la soggettività. ‘Emodiment’ esprime un’incorporazione o personificazione’ della pratica del sé. Tramite l’atto di mangiare e assorbire il cibo noi diventiamo ciò che mangiamo, assorbendo il cibo nel mondo ‘assimiliamo il mondo’, per questo l’atto di mangiare appare strettamente correlato al concetto di sé. Il cibo è una sostanza liminale che rappresenta il confine tra natura e cultura, tra umano e animale, tira il fuori e il dentro. Il processo d’incorporazione che è legato alla responsabilità della scelta, rappresenta un rischio ed è perciò fonte di ansia. Cibo e pratiche alimentari rappresentano un mezzo per raggiungere/mantenere un corpo in forma e un fine che si considera scelta alimentare come una ricerca di distinzione o piacere, come scelta etica o politica. Dimensione politica del corpo= si rende evidente nel concetto di corpo sano come indice di buona cittadinanza e come territorio nel quale la politica diventa un’azione individuale di difesa dei confini corporei da potenziale minaccia. Ulrich Beack= fenomenologia della società del rischio prodotta dai disastri alimentari come la mucca pazza. Le posizioni radicali tra vegani e onnivori rivelano l’esigenza di riconoscersi in uno scontro politico che non trova più territori per esprimersi. Libertà e responsabilità etica delle scelte intorno a temi come salute, l’ambiente, gli animali. (Film VIA COL VENTO) Lifestyle televison fornisce un repertorio di tecnica del sé che possono essere funzionali alla costruzione del progetto biografico, mentre sono considerati dispositivi disciplinari secondo la prospettiva delle teorie della governamentality. EDUCAZIONE E ALIMENTAZIOINE: LA COLPEVOLIZZAZIONE DELLA FAMIGLIA Fast food baby In USA e UE si sono diffusi i documentari di denuncia da l pericolo dei cibi transgenici a quello del cibo spazzatura dei fast food nation o super size me. Lorella Zanardo- il corpo delle donne- svela il discorso dell’oggettivizzazione e mercificazione del corpo femminile. La rieducazione agli stili di consumo alimentare coretti è funzionale a questa pratica e deve riguardare anche la famiglia. Da un lato esiste un legame tra stili di vita, classe sociale, e famiglia: il gusto è parte di capitale culturale che si eredita dalla famiglia. Dall’altro lato il cibo, le abitudini e i rituali sulla sua condivisione rappresentano il fondamento della dimensione simbolica famigliare. Massimo Recalcati= ‘evaporazione’ del padre produce discorsi sulla mancanza di morale funzionale al confinamento e alla limitazione. Riferito a una dimensione simbolica in cui il padre rappresenta la norma e la morale per altri autori, i problemi sociali sono da attribuire a quel processo di esautorazione del padre all’interno della famiglia, esito dell’emancipazione femminile e della crescita delle separazioni. Fragilità, emorragia, nihilismo sono termini usati dai cantori della Fhaterless Society per parlare di giovani deficitari di ordine e disciplina per costruire una retorica sull’incompetenza genitoriale nell’essere guida e contenimento. Ciò che interessa è la costruzione e la circolazione del discorso di una genitorialità in panne che ha bisogno di essere curata. SOS cibo Esistono molte trasmissioni che presentano famiglie dove vi sono bambini obesi, nelle quali intervengono esperti per risolvere il problema delle cattive abitudini. Da prima osservano la situazione famigliare mantenendo la distanza per poter cogliere gli errori dei genitori e mostrarglieli Sos tata o Tesoro salviamo i ragazzi. Tecnica del morphing è la proiezione di come sarà da adulto il bambino se non cambierà abitudini, sottolinea la responsabilità dei genitori sul futuro dei figli. Per realizzare il morphing i ragazzi sono sottoposti a test fisici e psico-attitudinali, i cui risultati saranno funzionali a sostenere la ‘verità’ della proiezione. Il momento della diagnosi e della comunicazione delle regole da seguire avviene in una scenografia bianca che ricorda l‘atmosfera di una clinica. Parallelamente alla diagnosi-previsione medica è costruita una diagnosi-previsione psicologica. Il peso di crescere ‘Problema dell’adolescenza’ esito della disgregazione familiare e dell’incompetenza genitoriale. Teenager in crisi di peso= prospettiva mother blame focalizza la colpa sulla madre, è un’espressione nata nel contesto della letteratura nordamericana in riferimento alla costruzione della figura cattiva della madre, riguarda la diffusione di un discorso intorno alle madri, considerate responsabile dei comportamenti socialmente devianti dei figli. Anche i disturbi dell’alimentazione o l’orientamento sessuale (atteggiamenti soffocanti) e l’autismo (anaffettività) sarebbero esiti di errori materni. Il vero oggetto della mother blame sono le madri sole che rappresentano la causa dello sviluppo di forme di devianza nei figli. Alla base del MB si pone la questione morale connessa alla funzione educativa. La società contemporanea (broken, disrupted home) la preoccupazione + grande è lo sviluppo psicosociale dei bambini che crescono all’interno delle famiglie spezzate dal divorzio.
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