Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Food porn, l'ossessione per il cibo, Sintesi del corso di Sociologia Dei Media

food porn e la foodie culture

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

In vendita dal 15/02/2019

erika.tuvo
erika.tuvo 🇮🇹

4.4

(20)

24 documenti

1 / 8

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Food porn, l'ossessione per il cibo e più Sintesi del corso in PDF di Sociologia Dei Media solo su Docsity! FOOD PORN • Introduzione Più si è a dieta e più si pensa al cibo. La televisione propone sempre più programmi riguardanti cucina,gare culinarie, reality con specifici format Lifestyle e makeover che si occupano di dieta. Quindi da un lato aumenta la costruzione di desiderio e di fantasie di consumo intorno al cibo, dall'altro continua a reiterarsi un discorso normativo sulla gestione del sé attraverso il controllo del corpo. Il food porn è il piacere voyeristico di cibo, un edonismo mentale che si nutre del piacere dell'attesa piuttosto che dell'esperienza del godimento. La diffusione del food porn è connessa alla foodie culture, una sottocultura che si costruisce intorno al gusto. Per i foodies,seguaci della foodie culture,lo stile alimentare è parte significativa della propria rappresentazione identitaria. (Riguarda introduzione del libro per il ripasso finale) 1. I discorsi sul cibo 1.1.Food porn: origine ed evoluzione di un concetto Food porn è l'espressione per indicare la pratica di chi fotografa il cibo e condivide poi l'immagine sui social. L'origine del concetto è attribuita da alcuni a Roland Barthes :”ció che offre fantasie a coloro che non possono permettersi di cucinare certi pasti”. L'uso recente del termine si attribuisce a Michael Jacobson che lo ha usato in contrapposizione al concetto di sana alimentazione “per connotate un cibo così clamorosamente fuori dai limiti di ciò che un alimento dovrebbe essere,da meritare di essere considerato pornografico”. Secondo altri la scrittrice Rosalind Coward ne ha parlato come spostamento dal concetto di cibo come dono al cibo come piacere estetico. Nella società dei consumi,la moderna soggettività non si esprime nell'atto materiale di acquisto o consumo ,ma nella ricerca e nell’attesa del piacere: “un edonismo mentale”. Il food porn ha a che fare con i discorsi intorno al cibo,guardare altri che cucinano o gustano piatti che non si mangeranno mai e da questo deriva la mania per il food design che ritroviamo nei programmi di pasticceria dove gli chef usano ingredienti proibiti che però rimangono in secondo piano rispetto all'estetica. È proprio tale eccesso estetico e calorico AD alimentare il “mentalistic hedonism”;un piacere voyeuristico di un food porn sdoganato dall'idea che ci sono situazioni in cui le abituali condotte di controllo e di moderazione possono essere messe da parte. 1.2.La grande abbuffata: gastronomia e modernità alimentare La televisione presenta da un lato una ridondanza di trasmissioni di cucina, dall’altro un moltiplicarsi di format sulla dieta. Anthony Giddens: è stato l'ampliarsi della scelta alimentare ad aver reso necessaria la dieta: il mercato globale di prodotti alimentari,rende ciò che una persona mangia parte del suo stile di vita, poiché è il frutto di una o più attenta costruzione. Dal momento in cui le persone hanno cominciato AD avere a disposizione un'ampia gamma di alimenti,gusti,le preferenze e le scelte diventano dimostrazione di aspetti della soggettività. Il corpo magro parla di un sé perfettamente gestito,derivante da un'incorporazione di pratiche alimentari corrette,di un soggetto che, nonostante le spinte opposte di edonismo e autocontrollo,riesce a negoziare adeguati compromessi. Ci si deve mostrare competenti consumatori in un contesto dove da un lato si è spinta consumare e contemporaneamente a essere magri, dall'altro all'aumentata possibilità di scelta è corrisposta un'amplificazione della percezione dei rischi legati all'alimentazione. Gastroanomia: mancanza di regole alimentari; essa produce uno stato di confusione e ansia per il consumatore. 1.3.La foodie culture Sottocultura di persone che hanno grande attenzione per la qualità del cibo,che considerano lo stile alimentare come parte della costruzione e della rappresentazione del sé, che seguono i movimenti culinari, le trasmissioni di grandi chef. Questi moderni buongustai ( foodies) condividono con quelli tradizionali la considerazione del cibo come preoccupazione sensuale, ma a differenza dei classici, il cibo per essere buono deve soddisfare criteri sia estetici che etici, coniugando per esempio gusto e genuinità. Nella foodie culture ha molta importanza coltivare e promuovere la cultura culinaria attraverso la salvaguardia della memoria e della tradizione del cibo. I food blog sono il media contemporaneo per la circolazione di consigli e di indicazioni alimentari. 1.4.I food blog Nascono negli anni 2000 e si occupano di ricette, recensione di ristoranti. Le Lifestyle television si ispirano ai blog soprattutto rispetto ai video tutorial I food blog hanno influenzato un certo tipo di cultura alimentare e hanno creato particolari tendenze o mode culinarie. Hanno avuto un ruolo importante nel processo di estetizzazione del cibo. 2. Questione di gusto:alcune funzioni delle trasmissioni sul cibo 1.5.La cucina nazionale Lifestyle television è un genere televisivo orientato a informare e guidare i comportamenti e i gusti. Ha una funzione pedagogica – culturale – educativa tipica dei media degli anni '50 dove il ritorno alla sfera domestica dopo la guerra fece crescere l'esigenza di programmi che orientassero gusti e gli stili di vita e contribuissero alla ricostruzione dell'identità nazionale basata sull'idea di consenso e di riconoscimento di una cucina nazionale. EsEs: “A tavola alle 7 “ condotto da Luigi Veronelli 1.6.Alla ricerca del cibo perduto “Viaggio nella valle del Po’” di Mario Soldati, “Linea verde” sono trasmissioni dedicate all'agricoltura,al paesaggio. Durante gli anni '70 nella trasmissioni enogastronomiche sonongli elementi folcloristici a diventare protagonisti della scena, valorizzazione del passato. Gli elementi folcloristici incentivano un nuovo tipo di turismo, in cui il cibo diviene l'espediente per il viaggiatore in cerca di svago e genuinità. Si costruisce un nuovo tipo di consumatore eco-eno-gastronomico Lo street food (cibo di strada) rievoca le tradizioni locali; esso ha caratteristiche glocal (acronimo di globale e locale) in quanto coniuga il bisogno di ritrovare radici e autenticità locali anche in modo dislocato. I food truck, furgoncino adibiti alla vendita di questo cibo, rappresenta un buon esempio di tensione tra località e dislocazione,ma soprattutto l'ambivalenza tra tradizione e modernità. 1.7.Noi e loro: la distinzione attraverso il cibo Il recupero della località è una risposta all’esigenza di contrastare la globalizzazione e la mcdonaldizzazione. La globalizzazione induce a insistere sulle diversità,a rafforzare l'identità culturale del luogo e il cibo è uno strumento per rafforzare i nazionalismi locali e gli atteggiamenti etnocentrici. L'avversione per i gusti degli altri, dove i gusti sono disgusti, secondo Bourdieu è strumentale alla costruzione di distanza ed è appunto un mezzo di distinzione. “Orrori da gustare” “Cambio cuoco” sottolinea le diversità delle tradizioni tra le regioni italiane. La condivisione del cibo introduce le persone nella medesima comunità,e quindi il cibo è strumentale nel sottolineare le differenze tra le culture e rafforzare l'identità di gruppo. Nelle società contemporanea il dominio simbolico utilizza le differenze culturali per sancire e legittimare le disuguaglianze sociali; le pratiche di distinzione simbolica sono rintracciabili nel cibo,nel vestiario, nell’arredamento della casa. Una recente messa in scena dell'inaccessibilitá dei giusti codici del gusto per le classi popolari è contenuta in “Cortesie per gli ospiti” : vi è la riaffermazione del potere borghese nel definire culturalmente ciò che è opportuno e ciò che non lo è. 3. Che genere di cibo 1.8.Territori di genere Gli chef sono ascrivibili a modello di maschilitá egemonica, essi impersonano l'autorità e la competenza mentre le donne incarnano un modello di femminilità tradizionale e le trasmissioni riproducono un ambiente domestico. Si produce una rappresentazione iconica delle divisioni di genere nelle trasmissioni. Gli uomini sempre con la divisa da chef,hanno posture che enfatizzano la virilità e sono inseriti in scenografie scure o all'aperto; le donne invece hanno pose rassicuranti portano abiti scollati oppure eleganti. Le rappresentazioni degli chef parlano di uomini che, nel momento in cui entrano in un territorio considerato 3 passaggio tra la prima e la seconda fase avviene la messa in scena dell'inferiorizzazione del partecipante attraverso la medicalizzazione, il tipo di linguaggio usato e l'atteggiamento paternalistico. 1.13. La costruzione sociale dell'obesità e gli imprenditori morali Il potere dell'esperto deriva dalla sua posizione sociale ovvero alla distanza simbolica tra chi giudica e chi è giudicato. Il messaggio che rivolge è che nella società dell'incertezza e del rischio il soggetto debba farsi carico della responsabilità della sua salute attraverso le giuste scelte nei consumi. Tuttivia, alcune categorie sociali non possiedono le giuste competenze per riuscirci e per questo devono essere supportate con quelle tecniche del sé di cui il protagonista di Jamie's Ministry of Food si fa portatore: è un lifestyle mediator che educa all'utilizzo del cibo come pratica sspressiva di stile di vita. Considerate l'obesità una malattia modifica le soglie di interventi coperti dalle assicurazioni e contribuisce a produrre un mercato della cura. Il discorso sull'epidemia dell'obesità è costruito anche da interessi economici che lo utilizzano per legittimare politiche sanitarie. 1.14. Fat-shaming Nella società contemporanea il corpo magro non rappresenta solo la buona salute ma anche una serie di virtù quali il controllo e la buona cittadinanza, che sono gli imperativi morali di autosorvegliamza e di responsabilità a cui il soggetto obeso risulta essersi sottratto. La lifestyle television è una tecnologia del sé funzionale a costruire una cittadinanza adeguata a una società neoliberale che pone la responsabilità per la salute e la forma del corpo nelle mani del singolo, eliminando il ruolo del contesto sociale dell'individuo. Un controllo molto scrupoloso come avviene nella “clinica del cibo" dove i partecipanti sono seguiti da telecamere e subiscono il controllo delle feci, la rivelazione del BMI(indice di massa corporea) sono considerati fat-shaming. Tutte le operazioni fat-shaming sono funzionali alla rappresentazione delle persone obese come ingorde,indisciplinati e poco propense all'attività. L'obesità non è mai narrata come un problema sociale e culturale, che può avere legami con fattori genetici o ambientali, ma come un fallimento personale. La forza di volontà diventa la misura della capacità di autoresponsabilitá e autosorveglianza. Su Youtube si trovano video che ridicolizzano gli obesi, le reazioni di derisione e di stigmatizzazione sono legittimate dall'idea che essi abbiamo tradito il patto sociale sulla responsabilità individuale del proprio peso. Nella normalizzazione dei corpi che è operata nel makeover la dimensione politica è assai rilevante:” ognj corpo che appare in questi show è misurato in base alla deviazione da una norma fissata dalla desiderabilitá eteronormata e valutato attraverso un sistema di genere binario. Si tratta cioè della nota e complessa questione della negoziazione tra soggettività e regimi di normalizzazione. 1.15. La politica della dieta Se il corpo è divenuto il territorio privilegiato della responsabilità individuale,la sua cura rappresenta un compito e anche un dovere che va assolto dal proprietario attraverso una serie di pratiche culturalmente adeguate. Le regole del sé rappresentano le modalità con cui gli imdividui interiorizzano modi e regole di comportamento e li applicano nella vita quotidiana. Le abitudini e le preferenze alimemtari sono pratiche fondamentali del sé, dirette alla cura di sé attraverso il costante nutrimento del corpo con cibi considerati culturalmente appropriati che, agiscono anche simbolicamente come materie prime per rivelare l'identità di un individuo a se stesso e agli altri. La scelta del regime alimentare e dell'aspetto che s'intende conferire al corpo fanno si che la dieta stabilisca un rapporto fra l'aspetto fisico e la soggettività. Perciò i corpi diventano indicatori estremamente potenti del grado in cui i loro proprietari li sanno gestire. Tramite l'atto di mamgiare e assorbire il cibo noi diventiamo ciò che mangiamo e ciò equivale a dire che,assumemdo il cibo nel corpo, assimiliamo il mondo. Il cibo e le pratiche alimentari rappresentano un mezzo per raggiungere/mantenere un corpo di una certa forma ma anche un fine, se si considera la scelta alimentare come una ricerca di distinzione o di piacere, come una scelta etica o politica. 5. Educazione e alimentazione: la colpevolizzazione della famiglia 1.16. Fast food baby Si è diffuso il filone narrativo dei documentari denuncia legati al cibo spazzatura dei fast food e al panico morale legato all'alimentazione. Altro filone è rappresentato dai lavori che cercano di raccontare il potere di definizione della realtà dei discorsi televisivi. Il documentario fast food baby tratta dei pericoli legati alla cattiva alimentazione; narra la storia di alcune famiglia melle quali i figli sono alimentati con cibo spazzatura, genitori che dichiarano di aver perso il controllo della situazione. La consapevolezza della loro incompetenza gli spinge a rivolgersi a un esperto. Questo documentario segue i format della lifestyle television che agisce come dispositivo didattico che incoraggiano autoresponsabilitá e il miglioramento personale. Lo stato non più considerato responsabile della salute dei cittadini,trova assoluzione, mentre la tv diventa una tecnologia di buona cittadinanza. Da un lato esiste un forte legame tra stili di vita,classe sociale e famiglia: il gusto è parte del capitale culturale che si eredita dalla famiglia e contribuisce a plasmare il corpo in ogni classe. Dall'altro lato il cibo, le abitudini e i rituali sulla condivisione rappresentano il fondamento della dimensione simbolica familiare. Il discorso sui disordini alimentari di ragazzi si inserisce nella narrazione della crisi della famiglia come causa/esito della disgregazione sociale che produce il problema dell'adolescenza. 1.17. SOS cibo La trasmissione SOS tata è un format di lifestyle/makeover television ascrivibile al sottogenere “trasformazione delle relazioni". La struttura è: pre-trasformazione, diagnosi,messa alla prova e valutazione finale della trasformazione. In “Tesoro salviamo i ragazzi “ la struttura è la stessa: osservazione, fissa obiettivo e valuta i risultato raggiunti. I genitori si pongono in atteggiamenti che esprimono senso di colpa. Il richiamo più rilevante alla responsabilità genitoriali so fa molto forte quando è mostrata, attraverso la tecnica del morphing , la proiezione di come sará il bambino da adulto se non cambierà stile di vita. La figura presa di mira da questo tipo di trasmissioni è la madre,con una continua enfasi sulla responsabilità materna per il lavoro di cura e alimentazione e sul suo ruolo simbolico di portatrice dei valori morali. 1.18. Il peso di crescere “Teenager in crisi di peso"si è focalizzato sulle colpe della mamme,secondo la prospettiva mother blame (costruzione della figura madre cattiva). Madri considerate responsabili di tutti i comportamenti dei figli considerati socialmente devianti. Il vero pggetto del mother blame sono le madri sole che rappresenterebbero la causa dello sviluppo di varie forme di devianza. Nella società contemporanea la preoccupazione maggiore diventa lo sviluppo psicosociale dei bambini che crescono all'interno di famiglie spezzate dal divorzio. In entrambi i programmi c'è il Ritorno spesso la retorica del riscatto sociale che passa attraverso il corpo,ma anche l'idea del controllo del corpo come controllo sociale. Evidente è il richiamo alle aspettative di genere: i coach, a seconda del sesso del protagonista, usano una serie di stereotipi legati al genere di appartenenza,sia come incentivo,sia come minaccia nel momento dei cedimenti. 1.19. Cappuccetto Rosso era un'adolescente La storia di Yvonne Verdier parla di una ragazzina adolescente appena uscita da un rito di passaggio che l'ha trasportata fuori dall'infanzia. La fiaba è ambientata in una Francia in cui,all'arrivo dell'adolescenza,le ragazze erano riunite per circa un anno in una casa sotto la supervisione di donne più anziane; qui imparavano a cucinare,cucire e acquisivano informazioni sulla sessualità. Vivevano uno specifico periodo di socializzazione di genere che le avrebbe attrezzate ai ruoli che lo status di donna adulta richiedeva. Alla fine di questo periodo si organizza una festa e per sancire il rito di passaggio,si cambiava la spilla che portavano sugli abiti prima del soggiorno con un ago e ciò stava a significare che il periodo di socializzazione le aveva rese abili all'adultitá. Nel bosco incontra un lupo che le chiede:”Vai per il sentiero degli aghi o per quello degli spilli?” e lei risponde “per quello degli aghi" e dicendo questo opera una scelta consapevole perché possiede tuttele informazioni necessarie per conoscere cosa sta scegliendo e le conseguenze della sua scelta. Il lupo poi uccide e cucina la nonna e aspetta Cappuccetto nel letto e lei accetta di andare a letto con lui; per tale motivo Charles Perraut il “normalizzatore di corte" ,colui che fu ingaggiato per riscrivere le storie orali in chiave moralizzante e civilizzatrice, nella sua fiaba la fa morire subito. È in questa versione che è introdotto il Cappuccetto Rosso come a marcare la devianza di chi,scegliendo il sentiero sbagliato,contravviene alla norma che la società aveva posto. Nella modernizzazione dei fratelli Grimm diventa una bimba e come tale non dovrebbe avere nessuna possibilità di scegliere,potendo solo ubbidire alla mamma. 3 Questa versione è una metafora per descrivere uno stato moderno in cui i sentieri appaiono ben tracciati e le norme sono chiare,prodotte da quelle “fabbriche dell'ordine" che hanno come fine il controllo sociale. Siccome Cappuccetto è rossa cioè potenzialmente deviante, e la devianza è congenita alla società,ma anche funzionale a ridefinire confini e sentieri,i fratelli Grimm lasciano che la bimba sbagli perché,in ogni caso,lo stato ordinatore,interlretato dal cacciatore,saprà riportare l'ordine. Nella versione originaria di Verdier la ragazza mangia lo spezzatino fatto con la carne della nonna,con tale gesto decide di diventare adulta:simbolicamente sceglie cioè di crescere,recidendo il legame con la famiglia,senza tuttavia rinnegare il valore delle tradizioni che,attraverso l'atto dell'incorporazione,rende proprie. La ragazza si salva grazie all'aiuto delle sue amiche e di quella solidarietà tipica dell'epoca pre- moderna. Le diverse versioni della fiabba possono essere utilizzate metaforicamente per delineare alcune epoche sociali: la prima corrisponde all'epoca pre-moderna in cui è forte il legame sociale e in cui il soggetto è sostenuto e accompagnato nei riti di passaggio ed è in grado di scegliere,senza tuttavia l'onere della responsabilità individuale. La scelta è limitata ma possibile poiché si è forniti degli strumenti per conoscere l'esito delle proprie azioni. Nella versione di Perraut e in quella dei fratelli Grimm si delinea un'epoca moderna fatta di “fabbriche dell'ordine", di socializzazione forte; c'è una società che sa riportare l'ordine se questo è messo in pericolo da soggetti devianti; per il soggetto moderno è assai difficile uscire dal percorso di costruzione identitaria definito e previsto per lui dallo stato. Denis Jeffrey individua 3 fasi: la preliminare che riguarda la separazione dal mondo anteriore, il rito liminare che prevede uno stato di marginalità dalla comunità e il rito postliminare che riguarda il momento di nuova riaggregazione al mondo. Il rito liminare è diverso per i due sessi: i maschi dovevano provare la loro virilità con prove morali,fisiche e psicologiche attraverso esperienze di coraggio e resistenza al dolore. Per le femmine si trattava di apprendere il ruolo di cura. I riti avevano diverse funzioni: trasmissione delle regole, rielaborazione individuale e sociale della nuova identità,riconoscimento dei nuovi ruoli sessuali. Nella società contemporanea queste funzioni ,necessarie all'elaborazione all'elaborazione del passaggio , non sono riconosciute;per questo nasce l'incertezza che si traduce in un sentimento di ansia e disagio. Il peso delle responsabilità,dell'imposta libertà,l'idea dell'impossibilità di autodeterminazione del proprio destino diventano difficili da gestire. Il bosco affrontato senza le appropriate conoscenze,i dovuti sostegni,diventa un territorio difficile da attraversare; ma non siamo neanche sicuri che il sentiero porti davvero da qualche parte o che sarà ancora possibile ritrovare la casa. Il racconto dell'orizzonte privo di senso,della crisi economica e sociale aumentano la difficoltà di immaginarsi delle mete o un futuro in cui essere adulti. E allora un'odierna Cappuccetto Rosso può decidere che non vale la pena attraversare il bosco,come gli adolescenti che sviluppano disturbi alimentari come l'anoressia che è letta come un modo per rimandare la crescita identitaria. Se il corpo è il territorio privilegiato per rappresentare le scelte identitarie,per mostrare la buona cittadinanza, non deve stupire che sia anche il luogo in cui si inscrivono le sofferenze. Riflessioni conclusive: dal Food all'ED (eating disorder) porn Minnesota study è il più importante studio pubblicato che abbia valutatogli effetti della restrizione dietetica calorica e della perdita ponderale nelle persone di peso normale. La ricerca(1944-1945) fu ideata per valutare gli effetti fisiologici e psicologici di una severa e prolungata restrizione dietetica calorica. Tutti gli uomini sperimentarono drammatico cambiamenti fisici,psicologici e sociali. Viene mostrato come alcuni dei comportamenti ossessivi attribuiti alle persone che ne soffrono siano conseguenze della restrizione dietetica e non caratteristiche cognitive presenti ex ante. Persone normali sottoposte a una rigida restrizione dietetica sviluppano comportamenti patologici con il cibo e con il corpo. Tra gli effetti comportamentali registrati:rituali alimentari,lettura di libri di cucina,incremento del consumo di caffè,tè,gomme da masticare,acqua,episodi bulimici e incremento dell'esercizio fisico. Gli intervistati dichiarano che nella fase centrale il cibo divenne un'ossessione,mentre nella fase della riabilitazione molti ebbero episodi di alimentazione in eccesso. ED porn, ovvero tutte le trasmissioni che hanno a che fare con diete,dimagrimento e makeover del corpo. Le persone che soffrono di ED passano molto tempo a seguire trasmissioni di food perché alimemtano il disturbo,hanno la funzione di stimolo,rinforzo e mentalistic hedonism.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved