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Le forme nel tempo: la evoluzione del video art e la configurazione del tempo, Appunti di Storia E Critica Del Cinema

Dispositivo elettronicoArte videoPerformance artTemporalità

La nascita del video art negli anni settanta come espressione dell'estasi negativa della rappresentazione, con una vocazione performativa e processuale. La produzione eterogenea di video monocanale, installazioni video e multimedia, e la loro relazione con lo spettatore in musei e gallerie. Il testo identifica modi di configurazione del tempo, come tempo reale, iterazione, rallentamento, pluralità di piani e dimensione incoativa, che si inscrivono nel concetto del presente collassato.

Cosa imparerai

  • Come l'arte video ha influenzato la percezione del tempo?
  • Quali sono le modalità di produzione, fruizione e esposizione del video?
  • Quali sono le figure del tempo che si inscrivono nel concetto del presente crollato?

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 25/02/2019

Carola39
Carola39 🇮🇹

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Scarica Le forme nel tempo: la evoluzione del video art e la configurazione del tempo e più Appunti in PDF di Storia E Critica Del Cinema solo su Docsity! LE FORME NEL TEMPO L’arte video, apparsa nel contesto della Performance Art nei primi anni Settanta, rappresenta esemplarmente "l'estasi negativa della rappresentazione", nel senso di un pensiero all’opera raffigurante il proprio farsi, manifesta una vocazione performativa e processuale, che implica e conduce all’oltrepassamento della polarità fra dal vivo e riprodotto, funzione cultuale ed espositiva. Si tratta di un territorio disomogeneo in cui precipitano le performance concepite per la telecamera, diffuse nei primi anni Settanta che coniugavano body art e dispositivo elettronico, i video monocanale ( la cui produzione ha avuto un sensibile blocco alla fine degli anni Ottanta) e le installazione video e multimedia che sono diventate la forma espressiva che si è imposta nel sistema produttivo-distributivo delle arti visive, una produzione eterogenea per: formati, modi di fruizione e modi di esposizione. Infatti, il video ha finora frequentato, quasi esclusivamente, musei e gallerie d' arte, stabilendo una relazione con lo spettatore completamente diversa rispetto a quella offerta dal cinema fino ad oggi ( sale al buio, schermo centrale, orario fisso di inizio e fine delle proiezioni, durata convenzionale del film…).1 La modalità di fruizione delle opere video, invece, è più prossima a quelle delle esposizioni di un'opera d'arte in una galleria o in un museo: spesso si proiettano a ciclo continuo (il che induce a eludere il problema di seguire l'opera dall'inizio alla fine): la visione è, in questo caso frammentata, dispersa nello spazio e nel tempo …. Osservando questa difforme produzione dalla prospettiva delle figure del tempo elaborate dal video nel corso della sua breve storia, abbiamo individuato come modi di configurazione della temporalità, pertinenti all’immagine elettronica: il tempo reale, l’iterazione, il rallentamento, la pluralità di piani, la dimensione incoativa, figure che si inscrivono tutte nel concetto del presente
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