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FORME DI STATO E DI GOVERNO, Appunti di Diritto Comune

Forme di Stato, definizioni e caratteristiche. Stato assoluto, Stato liberale, Stato sociale nel dettaglio.

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 12/10/2020

Arinichelee
Arinichelee 🇮🇹

4.7

(22)

16 documenti

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Scarica FORME DI STATO E DI GOVERNO e più Appunti in PDF di Diritto Comune solo su Docsity! DALLO STATO LIBERALE ALLO STATO MODERNO MONTESQUIEU Opera maggiore: “Lo spirito delle leggi” Cosa sono le leggi? Leggi= rapporti necessari che derivano dalla natura delle cose. Montesquieu afferma l’esistenza delle leggi di natura (giusnaturalismo), poste in un ordine gerarchico di maggior impor- tanza rispetto alle leggi positive. –Leggi naturali (giusnaturalismo) =accanto al diritto positivo, proprio di ogni stato, esiste un diritto naturale che è uni- versale. I diritti naturali si fondano sulla ragione e sono connaturati alla natura umane e quindi inalienabili (lo stesso indi- viduo non può rinunciarvi volontariamente). –Leggi positive =stabilite dallo Stato atte a regolare la vita sociale. Si tratta 1di leggi volte a regolare i rapporti fra le per- sone (diritto civile) e 2di leggi che disciplinano i rapporto fra chi governa e chi è governato (diritto politico). Forme di governo: • Repubblica =nel governo repubblicano la sovranità appartiene al popolo; distinguiamo quindi la democrazia (popolo nella sua interezza), dall’aristocrazia (parte scelta del popolo). Alla base del governo repubblicano vi è la virtù =l’interesse collettivo prevale sull’interesse del singolo. • Monarchia =nel governo monarchico la sovranità appartiene ad una sola persona, che la esercita nel pieno ri- spetto delle leggi e si fonda sul principio dell’onore. • Dispotismo =si parla di governo dispotico quando la sovranità è prerogativa di un solo individuo, il quale la eserci- ta in funzione del proprio interesse, svincolato dalla legge; tale governo si fonda sulla paura. Dagli scritti di Montesquieu traspare l’importanza della difesa del valore dalla libertà; al fine di tutelare la libertà egli af- ferma sia necessario: spartire il potere sia in senso verticale, quanto orizzontale. Separazione dei poteri: –suddivisione verticale: fra chi detiene il potere e chi lo subisce devono intercorrere dei livelli intermedi (clero, nobiltà, magistratura). –suddivisione orizzontale: separazione dei poteri statali (legislativo, esecutivo, giudiziario), affidandoli di conseguenza ad organi differenti (Parlamento, Governo, Magistratura). ROUSSEAU Rousseau sostiene che al fine di proteggere gli individui e la propria libertà, sia necessario allearsi in un patto sociale (forza unitaria), atto a tutelare i beni e i valori di tutti. Si delinea per tanto un corpo politico, formato dai contraenti, che corrisponde allo Stato medesimo. Molteplici sono i vantaggi legati all’unione sociale in un unico corpo politico. Formato il corpo politico, è necessito procedere alla formazione di leggi atte a regolare la vita collettiva. A emanarle è proprio il popolo, espressione della volontà generale, il quale dovrà tener conto di due parametri fondamentali: la di- mensione dello Stato e i tempi in cui applicarle. Potere legislativo => popolo Potere esecutivo => minoranza di soggetti che applicano le decisioni popolari Alla base del pensiero di Rousseau vige quindi il principio della sovranità popolare –> ideale di democrazia che trove- rà affermazione con la Rivoluzione francese. LA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL’UOMO E DEL CITTADINO (1789) La Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino venne approvata dall’Assemblea nazionale nel 1789, durante la Rivo- luzione Francese; vennero ribaditi in forma solenne i diritti di uguaglianza e di libertà per tutti. Tale principio di uguaglianza, vuole fare riferimento esclusivamente ad un’uguaglianza di tipo civile-giudico, ma non eco- nomico. TOCQUEVILLE: LIBERALISMO E DEMOCRAZIA Tocqueville inquadra la democrazia sia in senso sociale =realizzazione di un’attitudine culturale illumina, sia in senso politico =governo del popolo. Il soggiorno del filosofo negli Stati Uniti gli permise di constare che il potere era del popolo ed esistevano una serie di garanzie volte a preservare la democrazia. Le basi della democrazia: Affinché la democrazia funzioni sono necessari la presenza di autorità politiche prevalentemente decentrate, la se- parazione dei poteri e la tutela della libertà. Libertà di stampa super importante. Dispotismo democratico: Tocqueville individua nella democrazia una forma latente di pericolo: il dispotismo democratico; esso consiste nella tirannia guidata da una maggioranza incapace di muovere il vero senso di libertà e rispettare gli interessi comuni. Il popolo deve essere educato e responsabilizzato all’associazionismo politico, in modo da superare l’individualismo. LO STATO LIBERALE E LA SUA CRISI In seguito alla Rivoluzione Francese ebbe origine lo Stato liberale. Definizione di Stato liberale: organizzazione che si basa sulla ripartizione dei poteri fra organi differenti e riconosce le libertà fondamentali dei cittadini. Lo Stato liberale si diffonde nel corso del XVII secolo, dapprima in Inghilterra, successivamente in tutta l’Europa continentale. Principi fondamentali dello Stato liberale: –principio di legalità (legge superiore a tutto) –principio di uguaglianza (parità dei diritti dei cittadini dinanzi alla legge) –principio di appello ad un giudice al fine di far valere i propri diritti –principio della sovranità popolare (sovranità del popolo; il diritto di voto era riservato a nobili, clero e borghesia). Si parla infatti di Stato elitario =posizioni di privilegio esclusiva dei nobili, clero e borghesia; la maggior parte dei cittadini è esclusa dal diritto di voto. Divisione dei poteri al fine di garantire e tutelare la libertà. Legislativo–> Parlamento Esecutivo –> Governo Giudiziario –> giudici Lo Stato liberale si fonda sulla piena libertà di iniziativa economica e sul principio della “mano invisibile”, in grado di convogliare le azioni degli individui verso il benessere comune. Attraverso il principio della mano invisibile il mercato di autoregola, dunque esiste un equilibrio spontaneo di mercato (domanda sempre in grado di adeguarsi all’offerta). Ciò portò alla convinzione che lo Stato dovesse astenersi da ogni intervento di natura economica. Liberalismo ≠ Liberismo • Liberalismo =il pensiero che lo Stato si debba limitare di fronte ai diritti degli individui, i quali sono titolari di diritti natu- rali (dal liberismo deriva la democrazia). • Liberismo =assoluta libertà economica (riguarda esclusivamente l’aspetto economico). Crisi dello Stato liberale: Dopo la prima guerra mondiale il modello di Stato liberale (elitario), entra in crisi. Si affermano infatti le organizzazioni sindacali ed i partiti di massa, entrambi rivendicanti libertà, diritto e democrazia. Tale crisi gettò le basi dello Stato democratico. LE IDEE SOCIALISTE: SAINT-SIMON e MARX La nascita dello Stato socialista si sviluppa con l’affermazione del socialismo medesimo, un movimento critico nei confronti del sistema capitalista. Il socialismo si ramifica in: –socialismo utopistico (Sait-Simon) =si limita a denunciare le ingiustizie del capitalismo senza arrivare alla formulazio- ne di concrete proposte alternative; i socialisti utopisti intendevano superare il sistema capitalistico, fantasticando sul creare un nuovo tipo di società basata sulla cooperazione, il lavoro di tutti e sulla prosperità industriale. –socialismo scientifico (Marx) =al di là della critica, propone idee rivoluzionarie al sistema capitalistico. Inevitabile quindi secondo Marx, la lotta di classe, fra borghesia e proletariato; Marx accusa i datori di lavoro di appro- priarsi ingiustamente del plusvalore, ripagando la classe subalterna con miseri salari di sussistenza. La ricchezza si concentra dunque nelle mani dei datori di lavoro, lasciando esposti alla miseria le famiglie proletarie. Egli ritiene inevitabile una rivoluzione dei lavoratori al fine di togliere la concentrazione dei mezzi di produzione dalle mani dei capitalisti. Dittatura proletaria –> società comunista. STATO SOCIALISTA Le idee di Marx furono alla base della Rivoluzione russa (1917), che determinò l’affermazione dello Stato socialista e del sistema economico collettivista. Rivoluzione promossa dai bolscevichi –> con a capo Lenin (decreto sulla terra =abolizione proprietà privata) Definizione di Stato socialista: Stato che si caratterizza per l’abolizione della proprietà privata e per la proprietà sta- tale sui mezzi di produzione. Si abolisce la libera iniziativa economica in cambio di una statalizzazione dell’economia, attraverso il principio della pianificazione =elaborazione di progetti a lunga durata. Caratteri dello Stato socialista: • Accentramento politico dell’apparato statale (accentramento di potere nel Parlamento e nell’amministrazione) • Eliminazione del pluralismo politico (unico partito) • Repressione del dissenso politico (Stalin)
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