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Riassunti Esonero 10 Dicembre: Monarchia Universale ed Esplorazione Europea (1519-1581), Sintesi del corso di Storia Moderna

Storia dell'ItaliaStoria dell'EuropaStoria della SpagnaStoria del Sacro Romano Impero

La riunificazione dell'Europa sotto l'impero di Carlo V d'Asburgo, il ruolo della Francia e dell'Inghilterra nella Guerra dei Cent'Anni, l'espansione portoghese in Africa, e la crisi spirituale che porta all'abdicazione di Carlo V. Viene inoltre descritta la spartizione del regno tra Filippo II e Ferdinando, e la lotta contro l'eresia protestante.

Cosa imparerai

  • Quali furono le guerre d'Italia e quali furono le conseguenze per l'Italia?
  • Quali furono le conseguenze della guerra dei cent'anni tra Francia e Inghilterra?
  • Quali furono i possedimenti riuniti sotto Carlo V d'Asburgo?

Tipologia: Sintesi del corso

2017/2018

Caricato il 13/12/2018

michela-caponi
michela-caponi 🇮🇹

4.8

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Scarica Riassunti Esonero 10 Dicembre: Monarchia Universale ed Esplorazione Europea (1519-1581) e più Sintesi del corso in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! RIASSUNTI ESONERO 10 DICEMBRE STORIA MODERNA Ruolo dell’impero e idea della monarchia universale Inizi XVI Carlo D’Asburgo riunisce sotto la sua potenza un enorme insieme di possedimenti: eredita dal padre l’attuale Austria (Filippo il Bello) dalla nonna la Franca Contea e i Paesi Bassi (eredità borgognona) dalla madre (Giovanna la Pazza) la corona di Castiglia e di Aragona che includono i regni di Sardegna, Sicilia e Napoli e le Colonie Americane. 1519 Carlo diventa imperatore del Sacro Romano Impero (della nazione germanica), succedendo alla nonna Massimiliano I d’Asburgo. Nelle sue mani si concentra un eterogeneo conglomerato di territori. Indirettamente controlla parte dell’attuale Germania e Boemia che nonostante fossero divise in: principati, vescovati e città indipendenti, riconoscono la sovranità dell’imperatore. L’IMPERATORE HA POTERE D’INDIRIZZO E COORDINAMENTO DELL’IMPERO. ANTEFATTI Tra XIV e XV sec. l’Europa vive una situazione caotica, dominata da una logica espansionistica. I protagonisti sono gli “stati monarchici” (governati da un SOVRANO ASSOLUTO, minaccia per i signori feudali e la Chiesa) Francia, Inghilterra, Spagna. Francia e Inghilterra: Guerra dei cent’anni 1337-1453 cause: estinzione della dinastia dei Capetingi con la morte di Carlo IV. Il re inglese Enrico III rivendica il territorio francese (nipote di Filippo IV il Bello) anche se vi erano ben altre ragioni di ostilità, di natura economica (contesa delle fiandre). LA FRANCIA esce vittoriosa dalla guerra, divenendo la MONARCHIA Più POTETENTE D’EUROPA. Re Luigi XI vuole consolidare l’unità territoriale ed espandere i propri territori. Grande problema riguarda l’annessione al regno delle terre appartenenti al duca di Borgogna “Carlo il temerario”. Egli unisce i propri territori borgognoni in Francia ai Paesi Bassi. Con la morte di Carlo, l’eredità va in mano a sua figlia Maria (ducato di Borgogna e contea di Charolais, contea di Artois e Franca contea e contee dei Paesi Bassi). Maria si tutela dalle minacce espansionistiche di Luigi XI, sposando Massimiliano d’Asburgo. CASO DELL’INGHILTERRA: logorata dal conflitto, è costretta ad affrontare una lotta dinastica tra 2 casate: Lancaster e York dal 1455 al 1485, detta Guerra delle due Rose. L’Inghilterra trova la pace grazie ad Enrico VII Tudor, che unisce la 2 casate, i Tudor domineranno il paese fino al 1603. CASO DELLA SPAGNA: sin dall’XI sec. la penisola è divisa in vari stati cristiani: Portogallo, Castiglia (che si ingrandisce a spesa del León), Navarra e Aragona. Divisi da un aspro campanilismo, motivo per il quale non riusciranno a formare un unico regno per tutto il XIV sec. A sud rimaneva il regno arabo di Granada, dove vi era perfetta tolleranza tra Mori, cristiani ed ebrei. MATRIMONIO TRA FERDINANDO D’ARAGONA E ISABELLA DI CASTIGLIA passo decisivo per l’unificazione della Spagna; da cui deriva l’organizzazione di una lotta contro gli arabi: 1481-1492 (anno in cui vennero cacciati i Mori dalla penisola): PPROCESSO DI RECONQUISTA COMPIUTO. 1515: ulteriore passo verso l’unità territoriale perché viene annessa l’altra Navarra (la chiesa ebbe un ruolo non secondario in questo) MONARCHIA SPAGNOLA CONDIZIONATA DA UNA STRETTA UNIONE FRA POLITICA E RELIGIONE, CONTRIBUENDO ALLA CACCIATA DEI MUSULMANI E DEGLI EBREI. CASO DELL’EUROPA ORIENTALE E RUSSIA Realtà politiche emergenti: Polonia, Ungheria, Boemia e Lituania. 1386: Polonia si fonde con la Lituania sotto la dinastia dei Jagelloni. La Boemia ricopre un ruolo importante, non era indipendente ma faceva parte del Sacro Romano Impero. Insorgono contrasti fra le due etnie (per il trasferimento in Boemia di aristocratici tedeschi cui vennero affidati incarichi pubblici). Importanza della Russia cui le origini risalgono allo stazionamento dei VAREGHI (tra Baltico ed il fiume Volga) tra X e XI sec. Minaccia per la stabilità di questi regni: incursione dei Mongoli che sottomisero i territori russi rapida incursione in Europa bloccata dalla morte improvvisa del Gran Khan. Unici possedimenti a rimanere sollo il dominio mongolo quelli russi, fino all’arrivo del principe Juan III che volle fare di Mosca la Terza Roma, così come il suo successore Juan IV il Terribile ben determinato (con lui per la prima volta i sovrani russi assumono il titolo di Zar). CASO DELL’IMPERO OTTOMANO Trasformazioni in oriente per opera dei turchi ottomani che si erano sostituiti ai turchi selgiuchidi nell’Asia Minore. Mediante efficiente organizzazione militare e politica riescono ad insediarsi nel territorio europeo raggiungendo i confini dell’Ungheria. 1402 battuta d’arresto nell’avanzata degli ottomani, per mano dei mongoli (guidati da Temerlano) ma con la morte di quest’ ultimo, gli ottomani, con Maometto II occuparono Costantinopoli ponendo fine all’impero bizantino, in questo momento Costantinopoli venne chiamata Istanbul. Attacchi al cuore d’Europa (sotto Solimano) impossessandosi dell’Ungheria e giungendo alle porte di Vienna. Pressione ottomana esercitata anche in Italia. Dopo la conquista di Costantinopoli: Francia, Spagna, Inghilterra, Portogallo e Venezia cercano altre vie per le spezie, perché la presenza nel Mediterraneo impediva di procurarle direttamente attraverso le vie dell’Asia. Ritornando a Carlo V: il suo Regno era quello di una “RESTAURATIO IMPERII” Impero: imperatore aveva rappresentato una sorta di esecutore onnipotente della volontà divina (unico e sconfinato potere terreno investito di sacralità). Guarda all’imperatore romano come modello da imitare, sin da Carlo Magno (VIII-IX) forte legame tra papato ed impero che viene meno con imperatori tedeschi Barbarossa e Federico II perché il Papa vede la rinascita dell’impero come una minaccia. A presentarsi come nuovo Carlo Magno sarà proprio Carlo V, il quale possiede RISORSE ECONOMICHE E FORZE in grado di assoggettare l’intero continente europeo (Autorità UNIVERSALE ALLA QUALE CORRISPONDE FORZA POLITICO-MILITARE). MA NONOSTANTE Ciò EGLI DEVE RICONOSCERE LA Incapacità A SUPERARE LE ENDORMI Difficoltà LEGATE ALLA POLITICA EUROPEA E L’IMPOTENZA DI TENERE UNITO E TRASMETTERE AD UN UNICO EREDE IL COMPLESSO DEI DOMINI DIVISIONE DELL’Eredità IN DUE TRONCONI: • Figlio Filippo II: corona di Castiglia, di Aragona, territori di eredità Borgognona e Italiani • Fratello Ferdinando: successione al trono possedimenti asburgici in Austria, corone di Boemia ed Ungheria. • Due rami dinastici distinti con i quali si ha il tramonto della prospettiva di un unico impero cristiano europeo. A questa si aggiungono altre cause: • -FINE DELL’Unità RELIGIOSA CRISTIANA • AVANZATA DEGLI OTTOMANI (nuovi equilibri territoriali) • AVVIO DELLO SFRUTTAMENTO DELLE AMERICHE • FORMAZIONE E CONSOLIDAMENTO DEI FORTI POTERI MONARCHICI I sovrani vi esercitano un forte potere a seguito di efficaci sistemi burocratici -CONTROLLO DELLA VITA CIVILE, RELIGIOSA -AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA -RISCOSSIONE DI TASSE -ARMARE ESERCITO E FLOTTA. tutto ciò trasforma l'immagine del monarca prima --> re come colui che punisce e premia, autorità terrena che porta armonia sociale Equanimità E Magnanimità DIFESA DELLA RELIGIONE CRISTIANA PROTEZIONE DEI BENI E VITE DEI SUDDITI Dopo --> a queste attribuzioni si aggiungono nuove prerogative -AUMENTO DELLA Capacità DI PRELIEVO FISCALE (aumento potestà di imporre tasse. -porta ad un finanziamento di apparati burocratici stabili (stipendiati) -eserciti e flotte più potenti. AFFERMAZIONE DI POTENZA CHE COMPORTA DUE CONSEGUENZE: -eliminazione di strutture di poteri che possono essere una minaccia per il re (assetti interni) L'Italia diviene un vero e proprio campo di battaglia: I CONTENDENTI NON SONO Più SOLAMENTE POTENTATI ITALIANI, ma anche vecchie e nuove monarchie europee. INIZIO DI UN LUNGO DOMINIO STRANIERO (ragione della tardiva unificazione del paese) Giochi di alleanze e schieramenti hanno dato vita alle prime vere guerre europee. ITALIA: più ricca e colta nazione europea, luogo dove risiede la massima autorità spirituale: il Papa. conquistarla significava avere l'egemonia sull'intero continente. Fine del '400 -> Italia divisa in numerosi stati di diverse dimensioni, nessuno dei quali aveva la capacità di assoggettare, ma tutti sono forti tanto da non farsi assoggettare. -DUCATO DI SAVOIA -REPUBBLICA DI GENOVA -DUCATO DI MILANO -REPUBBLICA DI VENEZIA -FIRENZE (signoria dei Medici DAL 1434) STATO REGIONALE FORMALMENTE REPUBBLICANO, MA IN SOSTANZA PRINCIPESCO. -STATO DELLA CHIESA )Lazio, Umbria, Marche, Emilia Romagna) -REGNO DI NAPOLI (dinastia aragonese, non direttamente dipendenti) -SICILIA E SARDEGNA (direttamente dipendenti dagli Aragonesi, dalla pace di Caltabellotta del 1302) alla metà del XV sec. ci fu una lunga fase di guerre, segue la pace di Lodi del 1454. accordo basato sul principio dell'equilibri tra i maggiori stati (situazione stabile) 1494: Carlo VIII re di Francia interviene militarmente in Italia, chiamato da Ludovico il Moro. il sovrano prima si assicura una neutralità con Ferdinando il Cattolico e Massimiliano I, cedendo loro delle terre (al secondo la Franca Contea e L'Artois) valica le alpi nel settembre del 1494 volendo prendere possesso del regno di Napoli, rivendicando l'eredità Angioina. DISCESA DI CARLO VIII che rimarrà famosa per la totale assenza di resistenza, questo fa capire che l'Italia era una facile preda. febbraio 1495-> Napoli viene occupata Per paura di un'egemonia francese, Papa Alessandro VI promuove un'alleanza Antifrancese con Venezia, Milano, l'Imperatore e i Re Cattolici. ciò fa sì che Carlo VIII attui una ritirata nel 1495, il suo intervento è visto come il primo anello di una lunga serie. ITALIA VIVE FORTE Instabilità -pretesa francese sul regno di Napoli -conflittualità tra potentati per azione di Ludovico il Moro (succede in modo poco chiaro al nipote Gian Galeazzo Sforza) -conflittualità all'interno dello Stato della Chiesa, per volontà di Alessandro VI di creare una vera e propria dinastia. 1503 -> ascesa del Papa Giulio II stronca le ambizioni di Cesare (nipote di Alessandro VI che voleva costruirsi il principato tra Papato e Marche). Caso di Firenze -> repubblica indebolita e scoppio di una rivolta repubblicana a seguito del passaggio di Carlo VIII nel 1494 facendo leva su predicazioni radicali ad opera di Girolamo Savonarola. (purificazione dei peccati di una chiesa corrotta) rinnovamento ecclesiastico e cittadino. egli influenza il governo repubblicano nel nome di un'alleanza con la Francia. Frate scomunicato da Alessandro VI e la morte di Carlo VIII fanno perdere a Savonarola l'appoggio delle autorità cittadine che nel 1498 lo consegnano agli inviati papali. lo condannano al rogo. Repubblica fiorentina travolta ulteriormente nel 1512 1499 Luigi XII (nuovo re di Francia) occupa il ducato di Milano, rivendicando la sovranità data la sua discendenza dai Visconti, poi sigla un accordo con Ferdinando il cattolico per spartirsi il regno di Napoli. 1500 scoppio di una guerra, si conclude con la vittoria spagnola nel 1504, con la BATTAGLIA DEL GARIGLIANO Azione intrapresa da Giulio II per salvaguardare il territorio della Santa Sede: sconquassato dalle imprese di Borgia e dall’affermazione di piccole signorie e minacciato dall’espansione di Venezia. Dà vita alla LEGA DI CAMBRAI: Giulio II + Massimiliano + Ferdinando il Cattolico infliggono una pesante sconfitta alle forze veneziane con la BATTAGLIA DI AGNADELLO nel 1509. LEGA SANTA (per cacciare i francesi dall’Italia) fatta sempre per volere di Giulio II questa sconfigge l’esercito di Luigi XII che abbandona la penisola italiana tra il 1512 e il 1513. Successore di Luigi XII fu Francesco I il cui obiettivo primario era il controllo di Milano. Francesco I nel 1515 attua una spedizione con la quale riesce a sconfiggere a Marignano i mercenari svizzeri al servizio di Massimiliano Sforza. 1516 trattato di Noyon tra Francesco I (re di Francia) e Carlo d’Asburg (nuovo sovrano di Castiglia e di Aragona). Questo trattato definisce l’abbandono di Milano nelle mani della Francia e Napoli in quelle della Spagna. C’è una tregua fino al 1521, anno in cui Carlo V, alleato del Papa e di Enrico VIII d’Inghilterra, dichiara guerra alla Francia. 1525 disastrosa sconfitta per i francesi da parte delle truppe ispanico imperiali viene fatto prigioniero Francesco I e rilasciato l’anno dopo, a seguito della firma del TRATTATO DI TIADRID (1526) Con il Trattato di Tiadrid, Francesco I rinuncia ad ogni pretesa sull’Italia e cede a Carlo V i territori di Borgogna. Papa Clemente VII, resosi conto che le truppe ispano-imperiali erano il maggior pericolo per i potentati italiani, attiva un ROVESCIAMENTO DELLE ALLEANZE, UNA COALIZIONE ANTIASBURGICA (LEGA DI COGNAC) pontefice + Francia + Venezia + Milano + Genova + Firenze, ma questa si rivelò fallimentare, perché incapace di far fronte all’esercito ispano-imperiale che entra in Italia nel 1527, puntando su Roma, occupandola il 6 maggio dello stesso anno, mentre il Papa si rifugia a Castel Sant’Angelo. Mercenari tedeschi (lanzichenecchi) saccheggiarono la città. Questo fu un terremoto nella politica italiana: -a Firenze venne ripristinata la repubblica -a Genova Andre Doria porta la repubblica a schierarsi con Carlo V abbandonando l’alleanza con la Francia nel 1528. Sacco di Roma alimenta l’idea di un’epoca ormai finita. SUGGELLO DELL’AFFERMAZIONE DELL’EGEMONIA SPAGNOLA IN ITALIA, SANCITA DALLA PACE DI CAMBRAI (1529) Ritirata di Francesco I riconosce il ritorno del ducato di Milano al duca Francesco II Sforza sotto tutela imperiale e l’assegnazione a Carlo V di Napoli, Fiandre e Artois. 1529: Trattato di Barcellona impegno di Carlo V e Clemente VII, si accordano per il ripristino della signoria medicea a Firenze e il Papa riconosce a Ferdinando (fratello di Carlo V) i titoli di imperatore di Boemia ed Ungheria. 1535-1537 nuove campagne militari 1542-1544 conflitto franco asburgico Francia (Francesco I) ricava territori in Savoia, perde definitivamente il ducato di Milano che va in mano a Carlo V a seguito della morte dell’ultimo duca degli Sforza. Enrico II nuovo sovrano francese che intraprende campagne contro Carlo V (a partire dal 1552), si allea con i PRINCIPI TEDESCHI E PAPA PAOLO IV 1557 battaglia di San Quintino (pesante sconfitta per Enrico II). Nello stesso anno con la bancarotta della corona si spiana la strada alla pace di CATEAU-CAMBRESIS del 1559. A governare direttamente Milano è ora Filippo II (figlio di Carlo V) ma anche Napoli, la Sicilia e la Sardegna. Filippo II esercita notevole influenza sulla penisola: alleanza tra Filippo II, Ducato di Savoia di Emanuele Filiberto, Ducato di Toscana (Cosimo I Medici) le guerre d’Italia sono un momento fondamentale del sistema diplomatico-militare delle potenze e la consacrazione dell’egemonia politico-militare spagnola che durerà quasi 200 anni. 1530 incoronato Carlo V imperatore, da Papa Clemente VII (a Bologna) 1519 eletto già imperatore a soli 19 anni La bolla d’oro che regolava l’elezione del re dei tedeschi ed imperatore dei normanni non poneva limiti all’eleggibilità, chiunque poteva essere eletto, bastava che fosse considerato giusto, buono ed idoneo alla carica. Elezione contesa con Francesco I, ma vince Carlo comprando voti. Governare un territorio così vasto ed eterogeneo era un’impresa molto ardua. L’ascesa di Carlo V in Spagna suscita timori e resistenze da parte di coloro che temono l’emarginazione degli interessi castigliani. L’ascesa di Carlo V è contrastata in Aragona e Castiglia dove vi è una guerra civile tra fautori ed avversari della successione austriaca, che esplode dopo la partenza del sovrano nel 1520. Le comunità castigliane, riunite in una confederazione (i castiglieros) tentano di prendersi il diritto di parlare a nome del regno, contrastando l’aristocrazia feudale che si schiera dalla parte di Carlo V. 1521 truppe dell’aristocrazia sconfiggono le milizie cittadine ristabilendo l’ordine. Anni ’30 del ‘500 Carlo V, dopo aver: • Stabilizzato la situazione spagnola • Battuto i francesi in Italia • Essere stato incoronato dal papa Sembra essere in grado di restaurare un ordine imperiale. IMPERO CHE HA COME MODELLO QUELLO DI UNA ROMA IMPERIALE, QUELLO CAROLINGIO E MEDIEVALE Primo elemento destabilizzante: -espansionismo ottomano nel Mediterraneo (Solimano il Magnifico) 1521 conquista di Belgrado (nei Balcani) 1526 “ 1529 pongono Vienna sotto assedio 1522 occupano l’isola di Rodi. La pirateria algerina (nordafricana) compie scorrerie a danno di popolazioni cristiane di Carlo V. 1536 Solimano II stabilisce un accordo di alleanze con Francesco I (antiasburgico). 1538 sconfitta per la lega cristiana (imperatore, Papa, Genova e Venezia) nella BATTAGLIA DI PREVESA (battaglia navale) 1541 fallimento della spedizione contro Algeri 1545 Ferdinando d’Asburgo è costretto a chiedere una tregua al sultano e due anni dopo verrà siglata la PACE quinquennale (pagamento tributo annuo ad Istanbul); questa situazione reca danno alle finanze imperiali e dunque gli impedisce di concentrarsi nella guerra contro la Francia (contemporaneamente ci sono delle guerre contro la Francia e gli ottomani). Altro elemento destabilizzatore: riforma protestante in Germania La Lega di Smalcalda è una spina nel fianco per l’imperatore (si tratta di un’alleanza dei principi protestanti tedeschi). Formazione di un’alleanza tra Lega e sovrani francesi che stringono accordi anche con i fedeli. pericolo mortale per il Sacro Romano Impero. 1547 vittoria militare da parte di Carlo V a Muhlberg Quattro anni dopo le alleanze tra i principi protestanti tedeschi e la corona francese mettono in crisi l’impero ormai incapace di sconfiggere la coalizione. Naufraga l’ipotesi di Carlo V di lasciare in eredità l’impero al figlio Filippo per due motivi: • Ostilità del fratello Ferdinando (cui era stata promessa la successione al soglio imperiale) • Avversione dei principi tedeschi. Durante la metà degli anni ’50 del ‘500 è evidente l’impossibilità di vincere i conflitti e viene interpretata da Carlo V come conseguenza della volontà divina crisi spirituale, abdicazione e ritiro in un monastero di Yuste. 1555 Pace di Augusta (con la quale si sancisce la convivenza del cattolicesimo e del luteranesimo) 1555-1556 Carlo V cede: al figlio Filippo: Paesi bassi, Franca Contea, Corone di Castiglia insieme alle colonie americane, corone di Aragona, domini italiani (Milano, Napoli e Sicilia) ramo spagnolo Al fratello Ferdinando già re di Boemia ed Ungheria: il governo dell’Austria (territori asburgici) eletto imperatore nel 1558 ramo asburgico
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