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FRANCESCO PETRARCA VITA E OPERE, Sintesi del corso di Italiano

Sintesi della vita di Francesco Petrarca, delle opere più importanti, del rapporto instaurato con Dante e dell'innamoramento per Laura.

Tipologia: Sintesi del corso

2022/2023

Caricato il 08/03/2023

sara-ambrosini-5
sara-ambrosini-5 🇮🇹

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Scarica FRANCESCO PETRARCA VITA E OPERE e più Sintesi del corso in PDF di Italiano solo su Docsity! FRANCESCO PETRARCA VITA: Petrarca nasce ad Arezzo nel 1304. E’ figlio di Petracco, un notaio di Firenze che è stato esiliato perché guelfo bianco. La famiglia poi si trasferisce ad Avignone, dove il padre svolge la propria professione presso la corte papale. Petrarca studia diritto a Montpellier e in seguito si trasferisce a Bologna con il fratello Gherardo dove fa amicizia con i Colonna. Sono costretti a tornare in Provenza dalla madre a causa della morte del padre. A causa della difficoltà economica Francesco e il fratello intraprendono la carriera ecclesiastica (rendita maggiore). Gherardo intraprende la via diretta più difficile. Petrarca intraprende vari viaggi in Francia e in Nord Europa e a Roma. In seguito si trasferisce a Valchiusa, in Provenza dove si occupa alla stesura di alcuni testi. Nel 1348 avviene la mutatio animi del poeta. Francesco poi decide di abbandonare la Provenza e trasferirsi a Milano presso la corte dei Visconti. Petrarca è il primo poeta a ricevere la laurea. Poteva scegliere se laurearsi a Parigi o a Roma e sceglie Roma. Lui inoltre partecipa alla vita politica: non è appassionato ma se ne interessa. Denuncia perciò anche la corruzione della Chiesa. La critica definisce Petrarca un preumanista, ovvero precursore dell’Umanesimo e protoumanista, ovvero primo umanista. Muore ad Arquà, dove si trasferisce da anziano, il 18-19 luglio 1374. Francesco avrebbe dovuto chiamarsi Franciscus Petracchi=Francesco Petracco, perciò Petrarca è il suo nome d’arte. E’ formato dalle parole petra e arca (arca di pietra, tomba o contenitore; è protetto dal mondo esterno), pietra e sasso (metamorfosi dell’io, duro come la pietra). OPERE: Petrarca alterna le opere latine a quelle volgari. Per questo motivo è definito come uno scrittore bilingue. Il latino è da lui considerato superiore rispetto al volgare perché più colto e raffinato e lingua di uso famigliare. Il volgare invece è lingua popularis, in quanto si presta a un pubblico più variegato. Africa: poema epico in esametri latini. Racconta le gesta di Scipione l’Africano. De viris illustribus: raccolta di biografie di personaggi illustri (Catone e Cesare) Rerum memorandarum libri: raccolta di episodi celebri proposti come exempla De vita solitaria: elogio alla vita solitaria De otio religioso: esorta il fratello a realizzarsi nella vita da chierico e quindi a non cadere nelle tentazioni. Secretum: è un dialogo in prosa scritto in latino che ha come protagonisti Sant’Agostino e Francesco. E’ stato composto tra il 1347-1353. Petrarca divide il secretum in 3 libri corrispondenti alle 3 giornate in cui si svolge l’azione. Per scrivere il secretum si ispira ai dialoghi di Cicerone e di Platone. I due protagonisti personificano due valori: il mondo cristiano e l’etica classica orientata alla virtù terrena. Nel primo libro Agostino crede che l’ostacolo che impedisce a Francesco di compiere il mutamento è il difetto di volontà. Nel secondo vengono esaminati i 7 peccati capitali nei quali Petrarca si identifica solo in parte, nell’avarizia, nella superbia e nell’accidia. L’accidia è l’argomento principale del secretum. Deriva dal greco (akedia) e significa per gli antichi apatia, disinteresse, ozio, malessere, malattia dell’anima, per i latini aegritudo (malattia), per i cristiani è un peccato originale. Nel terzo libro si parla dell’amore per Laura e quello per la gloria politica. Il testo si conclude con un conflitto irrisolto poiché Francesco sa che Sant’Agostino ha ragione ma dice di non essere capace di mettere in pratica la lezione. Raccolte epistolari: Petrarca raccoglie in un unico testo le poesie scritte nel corso della propria vita. Quelle più importanti sono: i familiarum rerum libri, i rerum senilium libri, sine nomine (senza il nome del destinatario) dal contenuto politico-civile, le variae e le epystole. Petrarca omette le date, i luoghi. Si ispira a ad atticum di Cicerone e alle epistulae ad Lucilium di Seneca. Canzoniere: è il primo libro a carattere organico e unitario scritto in volgare. Attraverso questo testo Petrarca cerca il senso profondo della sua esperienza umana e culturale. Il titolo originale è Francisci Petrarche laureati poete Rerum vulgarium fragmenta=frammenti di cose scritte in volgare di Francesco Petrarca poeta laureato. Petrarca ribadisce il proprio bilinguismo e la sua conoscenza della letteratura classica. E’ composto da 366 poesie che comprendono quelle amorose e politico-civili (Italia mia). E’ un racconto lirico che ha come tema centrale l’amore per Laura. Le 366 liriche sono divise in due parti: la prima detta “rime in vita” 1-263 e la seconda detta “rime in morte” di Laura 264-366. Le Canzoniere sono presenti alcuni fogli bianchi che vengono tradotti come silenzio poetico di Petrarca. Le poesie sono 366 perché corrispondono al totale dei giorni dell’anno bisestile o all’anno normale più il proemio. Il sonetto proemiale si colloca il 6 aprile (incontro con Laura), la canzone 264 il 25 dicembre (Natale e quindi mutatio animi) e l’ultima alla Vergine il 6 aprile (morte di Laura). Petrarca adotta uno stile medio (mediocritas), formato da unilinguismo e monostilismo. I vocaboli vengono selezionati e presi dal toscano, dal francese, dal provenzale, dal latino, dal bolognese. Un termine ricorrente è VAGO che assume diversi significati. Verrà utilizzato anche da Leopardi. Triumphi: composti tra il 1350 e il 1360. La scelta del genere e del metro (terzina) riportano a Dante. I trionfi sono 6: trionfo dell’amore, trionfo della pudicizia (amore non squilibrato), trionfo della morte, trionfo della fama, trionfo del tempo e trionfo dell’eternità (Dio). I trionfi=sfilate di persone che seguono i vessilli. Petrarca è uno spettatore. MODELLI D’ISPIRAZIONE: Petrarca si ispira a due modelli che sono: Sant’Agostino con le Confessiones e Dante con la Vita Nova. CONFRONTO CON DANTE: Petrarca nasce in esilio e per ciò non sente la nostalgia della patria come invece sente Dante. Petrarca non si dà da fare per ripagare la gentilezza degli ospitanti, mentre Dante sì. Si dedica ad attività per ripagare i signori, invece Francesco pensa che basti illuminare la corte con il suo prestigio. Petrarca si laurea con la corona d’alloro, Dante no. Petrarca è tormentato in quanto non trova pace nella fede, Dante al contrario è sereno. Petrarca infatti non ha il desiderio di unirsi a Dio, Dante invece sì e infatti non teme il tempo che passa e quindi la morte. (Seneca dice che la vita non è breve, è l’uomo che spreca il proprio tempo). Petrarca utilizza l’unilinguismo e un monostilismo a differenza di Dante che usa il plurilinguismo e il pluristilismo. Abbiamo molte notizie riguardo la vita di Petrarca, mentre di Dante no. Beatrice=esperienza positiva, Laura=esperienza contradditoria. VITA TERRENA E VITA SPIRITUALE + LAURA: Petrarca è continuamente tormentato in quanto non riesce a mutare e trovare conforto nella fede. E’ ostacolato dalle passioni terrene che lo tengono ancorato. L’amore che Petrarca prova per Laura è un’esperienza contradditoria. I due si incontrano il 6 aprile 1327, un Venerdì Santo, in chiesa. Non si sa se Laura sia davvero esistita: si pensa che il
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