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Frankenstein di Mary Shelley, Appunti di Letteratura Inglese

Appunti riguardanti Frankenstein le lezioni di Letteratura Inglese

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 22/01/2019

alerosa36
alerosa36 🇮🇹

3.8

(6)

9 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Frankenstein di Mary Shelley e più Appunti in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! 21.11 Romanzo di Frankenstein non è di fantascienza ma è un romanzo gotico Termine fantascienza coniato da un olandese naturalizzato americano che pubblicava le riviste pulp. Termine nasce quindi negli usa come science fiction. Si inventa questo genere che per lui è nobile e che vende Tutti quelli che studiano la fantascienza vanno a cercare i precedenti (c’è chi arriva ai greci) Ultimo decennio del XVIII secolo. Si afferma la figura nota dell’autrice Orrore constata, terrore immagina. Terrore associato al femminile. Sensazione che precede l’esperienza terrificante. Gotico femminile che avrà uno straordinario successo e che si definisce in termini positivi. Un gotico effettivamente di straordinario successo tanto che Radcliffe viene considerata la fondatrice di una scuola. Chi ha fondato, chi ha coniato una nuova categoria letteraria e lo ha fatto in quanto donna, si dirà. Female gotic Altre autrici studiano la specificità femminile di questi testi gotici. Quando parlano di queste tematiche fanno riferimento in particolare a due autrici. Mary Shelley- Frankenstein Sono i due capisaldi del gotico femminile. La ragione per cui si va a definire un genere differente, a sé stante è anche una ragione sociologica. Il gotico femminile, è considerato una forma di scrittura che interagisce con le convenzioni del gotico e da un lato le riproduce (scenari, personaggi) Genere formulaico si basa su stereotipi, idee, cliche che rendono riconoscibile e identificabile il genere. Cosa che non possiamo dire di Pamela Gotico femminile. Gotico perché riproduce le formule del romanzo gotico. Abbiamo un villain, una persecuzione, un crimine abbiamo degli ambienti naturali e selvaggi e simili a scenari gotici. Ma quando viene scritto dalle donne ecco che questi cliché diventano delle metafore. Non is tratta di trattare una persecuzione della villain di turno ma di parlare di tutte le donne. Tutte vivono una situazione di oppressione, meno estrema ma non così dissimile da quella raffigurata. Il castello, l’abbazia sono stanti dalla realtà del romanzo borghese ma io le posso interpretare come metafore. Indicano lo spazio domestico, dove la donna non ha la possibilità di esprimersi liberamente. Sistema patriarcale in cui il femminile è subalterno. Una donna che è costretta a subire il rapporto del matrimonio è una donna oppressa. La rappresentazione dell’eroina perseguitata diventa una metafora. Rappresentazione indiretta delle autrici di ciò che cade nella realtà delle donne e in qualche modo ciò vuol dire che alcune cose non si possono dire direttamente ma cominciare a parlarne attraverso delle forme indirette, oblique solo accennate è un modo per preludere ad una protesta. Usare forme metaforiche amplifica il potenziale di interpretazione. Per questo si può leggere in molti modi. La vaghezza amplifica, e ci dà la possibilità di immaginarlo in modi diversi. Lo stato britannico come si costruisce viene considerato autoctono, espressione di un popolo. Noi rispecchiamo noi stessi. La gotic costitution è questo ordinamento dello stato che da un lato comprende il re e dall’altro il parlamento. Molti discorsi pubblici a partire dal 18 sec insistono sull’idea che la particolarità dello stato inglese esprima da un lato una peculiarità locale e quindi che sia espressione di un’essenza britannica e dall’altro la libertà. Matrice gotica che viene descritta all’ordinamento giuridico. Diritto anglosassone si basa su un sistema che si basa sulla common law che si basa non sui codici ma sui precedenti. I precedenti fanno scuola. Non si parte dalla legge e si applica. Si fanno tanto cause specifiche e sulle base di quei precedenti si decide che legge effettuare Diverso dal nostro ordinamento dove applichiamo leggi e codici. Corso del XIX Serie di cause vengono consegnate ad un’interpretazione del legislatore. Diritto di proprietà. 1857. Atto che stabilisce le cause matrimoniali Donna che abbia ottenuto separazione per via legale può tenere con sé i propri guadagni. Prima non poteva. 1882. donna sposata può disporre dei propri guadagni. 1840 marito può picchiare la moglie ma solo con moderazione 1884 marito non può costringere la moglie a vivere con lui 1891 un marito non può rapire la moglie Fino al 1857 divorzio può essere ottenuto attraverso un atto privato del parlamento Dal 1857 divorzio più facile. Marito può divorziare dalla moglie se tradisce. Moglie può divorziare se dimostra cause aggravanti 1839 madre può ottenere la custodia dei figli di età inferiore ai sette anni e può vedere quelli più grandi a quelli di 7. Mary Shelley Si chiamava in realtà Mary Wollstoncraft Nasce a Londra 1707 Seconda figlia di sua madre e prima figlia di suo padre Il padre William Goldwin è un saggista e uno scrittore La madre è una filosofa, femminista Mary wollstonecraft Coppia stimolante si compone e nasce Mary la quale resta subito orfana di madre che muore pochi giorni dopo il parto. Tema della maternità del parto, tema presente in Frankenstein Vive con il padre che le dà un’educazione inusuale per il tempo. le insegna a leggere, procura un tutore specifico, e incoraggia in loro uno spirito critico e la capacità di leggere quello che studiano 1814 si innamora di uno degli allievi di suo padre che era il poeta Percy Bysshe Shelley Ma lui era già sposato. Padre disapprova totalmente l’unione, cerca di ostacolarla in tutti i modi. Si trova abbandonata dal padre perché si è messa, è fuggita con lui. Viaggiano all’estero Ultimo lutto della sua vita è la morte del marito che avviene nel golfo dei poeti nel 1822 1816 si sono sposati perché la moglie di lui si è suicidata Mary scrive tutta la vita, lavora 1816 si trova a Ginevra con Percy e Byron. Stanno in una villa e trascorrono le giornate parlando di temi culturali: progressi scientifici, leggono le storie di spettri, storie di fantasmi Byron propone un gioco: scrivere una storia di spettri, quella di Mary è quella di Frankenstein. Pubblicazione anonima che ha un successo straordinario e viene riproposto con il nome dell’autrice 1818 1831 pubblicazione firmata nella cosiddetta standard novels edition Preface Authors Introduction to the Standard Novels Edition 1831 Prima edizione nel momento in cui esce allo scoperto dirà delle cose Racconta assumendosi la paternità dell’opera, racconta ciò che ha fatto e attribuisce la responsabilità della produzione a sé stessa e in parte anche al marito. Shelley dice cose che oggi la critica ritiene falsa. Dice: La prefazione non l’ho scritto io ma mio marito. Questo è il punto di partenza. Perché attribuisce a lui la scrittura a suo marito quando è stato scritto da lei Queste prefazioni sono quasi uno scudo protettivo frappone tra sé e il testo. Come se lei si dovesse proteggere, come se queste prefazioni segnano un’avversione emotiva. Come se non la riconosce sua. Prende distanza dal testo. Meccanismo di difesa. Mette le mani avanti, si difende. Romanzo scrittura di capsule cinesi In ognuna di queste scatole avremo un narratore (narrator) rappresentato nel testo o esterno ed un narratario colui che riceve la comunicazione scritta. Abbiamo un enunciatore e un ricevente. Il primo narratore è il capitano Walton, il narratario corrispondente alla Mrs, M.W.Saville. Nel secondo livello Frankenstein parla al capitan Walton (che era prima il narrator) Terzo livello abbiamo il mostro che parla a Frankenstein e parlerà poi a Walton. Struttura molto interessante. Struttura “mise en abyme”, una replica in miniatura del testo inserita nel testo stesso. Mimesi, imitazione. Se io vedo un personaggio che fugge ed è inseguito da un altro, quella è un’imitazione. Telling, dialogo. Messa in scena di una parola nel testo. Testo concentrato sulla parola, telling. Statuto diegetico del narratore NARRATORE INTRADIEGETICO/ EXTRADIEGETICO NARRATORE OMODIEGETICO/ ETERODIEGETICO Personaggi che raccontano di quello che è successo a loro stessi, quindi sono omodiegetici. Ognuno ha una visione piccola, limitata, parziale, contingente. Ha un suo punto di vista e nessuna prospettiva è unica o anche solo privilegiata. Non esiste tra questi narratori uno che sia più affidabile degli altri. Abbiamo un’altra complicazione: nessuno di questi narratori, narra direttamente al lettore. Il mostro narra Frankenstein, F narra Walton, Walton narra alla sorella. Cuore della storia è il mostro. La parte più cruciale è quella che sta più all’interno, quelle a cui si arriva per ultimi. Siamo di fronte ad un mistero. Non abbiamo molti elementi per fidarci, ma non possiamo fare altrimenti. Ultimo aspetto interessante è la presenza di uno strano personaggio. Un personaggio assente. Sorella di Walton non compare mai per definizione. Non è mai presente come personaggio simile nel testo Si situa un altro spazio, quello del femminile. Personaggio interessante. Di tutti i narratai è un narrataio, in absentia, assente dal testo. Non partecipa all’esplorazione, sta a casa sua. È qualcuno che riceve le lettere, ma non risponderà mai. Non entra nella storia. Il suo nome è Margharet Walton Saville. Gioco su queste iniziali. La critica ha detto che è una proiezione testuale dell’autrice stessa. Come questa autrice dichiaramente nelle sue prefazioni, ha detto di essere volenterosa e di tenersi fuori da questo racconto, così Margharet è assente, è lontana. È come se questo romanzo parlasse alle donne. E parlasse delle donne. Parla ad una donna, e probabilmente anche della condizione femminile, ma lo fa in modi mediati, distanziati. Luogo di scrittura è San Pietroburgo. Walton scrive alla sorella, per rassicurarla che non sono successi ancora disastri. Tu ti aspettavi il peggio e quindi ho fiducia di ottenere successi futuri. Sorella di Walton Non c’è una condivisione, lei si aspetta che questa intrapresa sia disastrosa, e lui sapendolo è partito nonostante i timori espressi dalla sorella, che lui in parte condivide. Lui vorrebbe mostrarsi convincente, saldo nella sua impresa. Romanzo si apre con un’affermazione maschile volta a fugare un dubbio femminile. Prefigura una descrizione tra fratello e sorella che è legato essenzialmente all’identità di genere. Sorella è una signora per bene britannica. Saville, rappresenta le matrici della borghesia inglese. Rappresenta il civile. Secondo paragrafo, 10 riga. Walton prosegue poco dopo presentando sé stesso. Walton è un esploratore il cui sogno è quello di raggiungere il polo nord, perché l’esplorazione di Walton ha un valore scientifico. Vuole scoprire i segreti del magnetismo. Va lì perché deve trovare una via che arrivi al polo nord e poi perché deve fare una scoperta scientifica. Presenta questo suo progetto come l’ingresso in un territorio inesplorato, mai calpestato prima dall’uomo. Terra mai prima calpestata dal piede di un uomo. Walton è quindi l’eroe, legittimato da un sogno scientifico, dominato da un’ossessione, da un desiderio ossessionante. Fin dall’infanzia ha sempre sognato di fare questo genere di cose. Vuole essere il primo, il dominatore. Vuole fare qualcosa che nessuno ha mai fatto prima di lui. Sfidare le convenzioni, e andare oltre tutti i limiti e affermarsi come eroe e con la disapprovazione della sorella e anche quella paterna. Lui è il maschile eroico. “Addio mia cara Margaret, il cielo riversa su di te benedizioni, e salvami “ 27.11 Analogie tra i due film Aldo, Giovanni, Giacomo Tre uomini e una gamba e The Matrix Roman Jakobson DUE ASPETTI DEL LINGUAGGIO E DUE TIPI DI AFASIA Saggio di J riguarda i due tipi di afasia Incapacità di articolare un linguaggio corretto. Indaga due poli del linguaggio che sono quelli che andremo poi a descrivere. Livello fonetico, lessicale, sintattico, discorsivo. In ognuno di essi si mettono in atto sempre due operazioni. La prima operazione è quella di selezione. Per articolare foneticamente la lingua devo selezionare dei fonemi. La seconda è quella di combinazione. Devo combinarli per produrre una frase dotata di senso. Un atto linguistico è dotata da queste due operazioni. Lessicale scelte le parole, sintattico frasi, discorsivo testo. Atto linguistico implica una selezione tra entità simultanee concorrenti. Scegliere tra cose che stanno li nello stesso momento. La combinazione consiste nell’accostamento di entità disposte in concatenazione. Possibilità di scegliere ma anche dei limiti, se voglio elaborare un messaggio che abbia senso, e abbia un valore per chi lo ascolta. The UK is leaving the EU. Cit Theresa May L’asse della selezione è l’asse del paradigma. Asse verticale. Avviene la selezione o sostituzione che avviene in “assenza”: o scelgo uno o scelgo l’altro. London, Britain… Altra operazione che avviene sull’asse del sintagma è quella della combinazione: metto insieme tutto gli elementi del mio discorso. Asse orizzontale. Questi due assi corrispondono a due poli: il primo corrisponde a al polo METAFORICO , il secondo al polo METONIMICO. Prevalgono modalità che vanno verso la metafora. Dall’altro abbiamo un polo che include altre forme. In matrix la pila è il polo metaforico. Il personaggio sta equiparando, mostra una possibile interpretazione del genere umano che è alternativa di tante altre: l’uomo è una pila. Nell’altro film abbiamo due personaggi che cominciano a fare delle catene verbali. Invece che un’immagine come alternativa ad altre qui abbiamo la combinazione di tante parole, di tanti attributi riferibili ad un personaggio femminile. Equivalenza del polo metonimico. Polo metaforico si basa sul PARADIGMA. Lo spostamento è più radicale e rischioso (salto logico). Tutti gli elementi che stanno in un paradigma sono legati da un rapporto di similarità: dire pila o dire uomo vuol dire cose simili. Similitudine: paragone tra due elementi. Mettendo il “come” collego due elementi simili. Metafora: invece di stabilire due paragoni, io ho una proprietà del secondo sostituito come il primo. ”Sei una volpe.” Da un lato c’è il veicolo. Veicolo: quello che trasporta veicola la metafora. Significante. Tenore: significato Simbolo. Figura retorica. Polo metonimico. C’è un rapporto di continuità. Uno contiguo all’altro. Due parole collegate ma messe lì insieme nel testo. Metonimia è una figura retorica dove il termine proprio viene sostituito con un altro che ha col primo un rapporto non di somiglianza (come nella metafora) ma di vicinanza reale o concreta. Si basa sul SINTAGMA. Lo spostamento è più ridotto. (continuum logico) elementi vicini e collegabili uno all’altro. Descrivere un oggetto sconosciuto: “è come …” polo metaforico “è fatto si usa/ per” polo metonimico AFASIA: DISTURBO DELLA SIMILARITA’ Davanti al disegno di una bussola: “si è un … so di cosa si tratta, ma non riesco a ricordare l’espressione tecnica. POLO METONIMICO. “Si è una stella polare” PREVALENZA DEL POLO METAFORICO Capanna bruciata polo metonimico Pamela è metonimica Scuola romantica e simbolista: abbiamo una Betty. Realismo è straordinariamente ricco di termini di contigui che vano a descrivere il personaggio. Realismo si sposa con il linguaggio paranoico. Prevalenza del polo metonimico. Nelle parti conclusive Walton si rivolge alla sorella e riconosce le sue scelte, coraggiose. Cerca approvazione e supporto. Dice: io avrei potuto condurre una vita agiata e quindi ho messo a rischio la mia stessa esistenza per un sogno di Gloria. E ha fatto una scelta che la sorella non approva. Cercherebbe approvazione e supporto ma non osa cercarlo nella sorella. Cerca un simile, una persona che abbia con lui un rapporto di similarità, un fratello. Fantastico: stabilire rapporti di similarità. Questo doppio che desidera trovare lo troverà in una situazione straordinaria, in un luogo estremo. Succede qualcosa che è un eco letterario. Il romanzo Frankenstein si nutre di schemi letterari. La nave è ferma, dal ghiaccio che non lascia lo spazio per navigare e scende questa oscurità, questa fitta nebbia. Scompare la nebbia e si vede solo un’unica immensa distesa di ghiaccio che sembra non avere fine. Sono tutti preoccupati, ma ad un certo punto compare uno spettacolo che li distrae. La prima cosa che vedono è questo uomo, o presunto tale, di statura gigantesca che si allontana verso Nord su una slitta trainata da cani, finché compare la stesura di ghiaccio. S.T., The Rime of the Ancient Mariner (1798) Poema simbolo della versione della poesia romantica. Racconta una scena simile. “e ora venne sia la neve che il freddo, e il ghiaccio ci galleggiava intorno verde come lo smeraldo e attraverso i non riuscivamo a vedere né forme di uomini e animali viene ripreso un immaginario poetico che tutti conoscevano all’epoca. Aspettativa è altissima. E questo è uno di quei punti in cui la sensibilità romantica entra nel romanzo. Romantico inteso come sublime. XVIII secolo. Accanto a fertili contraddizioni, accanto alla razionalità, si ha il primato del sentimento. E ciò riguarda tutto, riguarda l’immaginario naturale e naturalistico. Il mondo ideale doveva essere uniforme, pianeggiante e simmetrico. Nell’immaginario classico, le montagne non erano particolarmente apprezzate. Lo scenario montuoso in questo caso suscita piacere. Senso dell’infinito. Sublime Francesco Robortello 1554 scopre il trattato del sublime 1674 Nicolais Boileau lo traduce in francese XVIII, Edmund Burke, subisce terrore e paura, dall’altro si associano nuove forme di piacere. Il trattato di Burke, contrappone il sublime e il bello. Mostra differenze tra questi due oggetti.
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