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FRIEDRICH NIETZSCHE TUTTA LA SUA FILOSOFIA, Dispense di Filosofia

FRIEDRICH NIETZSCHE: INFLUENZE E FONTI DI NIETZSCHE FILOLOGIA NAZIFICAZIONE DI NIETZSCHE FASI OPERE DI NIETZSCHE TRAGEDIE ATTICHE IMPULSI: APOLLINEO E DIONISIACO IL CONCETTO NIETZSCHIANO DI UOMO 4 CONSIDERAZIONI INATTUALI: 1874 3 TIPI DI STORIA COSI’ PARLO’ ZARATHUSTRA 3 METAMORFOSI DELL’ESSERE UMANO: FORME ESISTENZIALI ETERNO RITORNO, ZARATHUSTRA, IL PASTORE E IL SERPENTE TEMA DELL’ULTIMO UOMO VOLONTA’ DI POTENZA CONSIDERAZIONI SULLA MORALE MORALI

Tipologia: Dispense

2023/2024

In vendita dal 01/07/2024

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Scarica FRIEDRICH NIETZSCHE TUTTA LA SUA FILOSOFIA e più Dispense in PDF di Filosofia solo su Docsity! FRIEDRICH NIETZSCHE Io vengo a contraddire ciò che mai si è contraddetto e non di meno solo l’opposto di uno spirito negatore, io sono un lieto messaggero, quale mai si è visto. [Ecce Homo, autobiografia] È il più grande critico radicale della filosofia occidentale. Nietzsche fa compiere da solo un balzo all’indietro della filosofia occidentale di 2000 anni riportandola alle origini. Dove la tradizione occidentale vede trionfo, Nietzsche vede decadenza; per tale motivo crea un nuovo approccio nei confronti della vita. 1888: compone Ecce homo, si coglie nell’opera la completa degenerazione psicologica di Nietzsche. La sua formazione non partì dal punto di vista filosofico ma da quello filologico classica; era uno dei più brillanti filologi tedeschi. INFLUENZE E FONTI DI NIETZSCHE: 1. La formazione filologica diede a Nietzsche una consapevolezza assoluta di opere antiche, come quelle prodotte da Platone ed Eraclito. 2. Viene influenzato da Arthur Schopenhauer con “Il mondo come volontà e rappresentazione”. Nietzsche all’inizio ammira la sua filosofia ma alla fine la rifiuta in Umano troppo umano (1878-80). Il concetto di volontà di Schopenhauer è alla radice accanto alla sua interpretazione del mondo greco preclassico è alla radice della concezione Nietzschiana di vita. L’opera la “Condotta di vita”, del filosofo americano Emerson, in qualche modo influenza Nietzsche. Emerson con questa raccolta di saggi esalta i valori immanenti affermando che l’uomo deve vivere in funzione di valori terreni. 3. 1870: Era molto vicino a Wagner (il più grande compositore), Nietzsche vede nei suoi drammi musicali la rinascita dell’antica tragedia greca e dello spirito degli antichi greci. (Come la quadrilogia con l’anello del Nibelungo.) “Dal fondo dionisiaco del popolo tedesco è sorta la musica tedesca quale si presenta nel grandioso corso celeste da Bach a Beethoven e da Beethoven a Wagner.” Quando Nietzsche pensa a Wagner pensa alla grande tetralogia drammatica, (L'oro del Reno; La Valchiria; Sigfrido; Il crepuscolo degli dei) anche se si assiste ad un drastico cambiamento, infatti lo stesso Nietzsche nelle ultime opere comincerà a vederlo come un traditore della cultura greca, perché ha rinunciato completamente alla rinascita greca gettandosi integralmente nel cristianesimo. “Wagner… un romantico disperato divenuto monaco, si abbatté improvvisamente vinto e spezzato davanti alla croce cristiana Il suo tradimento risiede nel suo ritorno al misticismo. Nietzsche assistendo ad un suo concerto rimane deluso perché trova in quest’opera wagneriana un’atmosfera di filisteismo. (Rifiuto di idee innovative) 4. Nietzsche possedeva un’eccellente conoscenza di Spinoza e delle teorie naturalistiche di Darwin. Nel 1900 muore Nietzsche e nello stesso anno viene pubblicata l’opera “L’interpretazione dei sogni “di Sigmund Freud. Il famoso termine freudiano di inconscio è già presente in Nietzsche; Nietzsche sarà colui che anticiperà numerose nozioni freudiane. FILOLOGIA: Nietzsche non ha una formazione filosofica ma filologica, per questo ha una notevole conoscenza dei frammenti filosofici degli antichi greci. La filologia è una delle discipline di punta ma nel periodo di Nietzsche comincia a perdere la sua rilevanza. Questa formazione consente a Nietzsche di conoscere ampliamente la filosofia greca di Socrate e Platone. NAZIFICAZIONE DI NIETZSCHE : Elisabeth lo porta a Weimar per poterlo seguire ma soprattutto diventa l'unica curatrice delle sue opere; sposata con Bernhard Förster, fanatico nazionalista e insegnante morto suicida nel 1889, la sorella manipola a suo piacimento gli scritti di Nietzsche, dando loro un’impostazione antisemita. FASI: 1. Filosofia metafisica dell’artista 2. Filosofia dell’illuminismo 3. Filosofia del mattino OPERE DI NIETZSCHE: 1872: Nascita della tragedia (nasce come studio sulla tragedia greca, nel corso della sua redazione da filologica diventa filosofica). È l’unica opera pubblicata da un editore, è l’unico saggio accademico e poi successivamente demolita dalla critica. Prima fase del pensiero di Nietzsche, metafisica dell’artista. Conclusione dell’opera: confronto con l’intero corso della filosofia occidentale. Questi concetti era insufficienti e per questo si rivolge all’illuminismo Nietzschiano per operare una critica verso il pensiero filosofico occidentale. 1874: Le 4 considerazioni inattuali. La seconda inattuale (dell’utilità e del danno della storia per la vita) è uno dei testi più importanti seguono poi le grandi opere dell’illuminismo. 1878-80: Umano troppo umano con nella seconda edizione il saggio “Il viandante e la sua ombra”. 1881: Aurora. 1882: Gaia scienza. 1885: Così parlò Zarathustra 1886: Al di là del bene e del male 1887: Genealogia della morale 1888: Anticristo 1888: Ecce homo TRAGEDIE ATTICHE Ditirambo: tragedia attica. Nietzsche decise di cimentarsi in questo problema, all’inizio di avvicina alla tragedia con strumenti filologici e utilizzando il tema della nascita della tragedia sviluppa concetti filosofici innovativi e rivoluzionari. La nascita della tragedia dallo spirito della musica è un concetto che sicuramente deriva dalle due influenze principali: Schopenhauer e Wagner. Per Nietzsche ciò che chiamiamo metafisica è il prodotto di un movimento verso la vita, non è conoscenza pura dell’essere ma il prodotto di un certo atteggiamento dell’uomo verso la vita. Inizia affermando che nelle strutture profonde della civiltà greca operano 2 impulsi potentissimi (quelli che Freud chiamerà pulsioni): Nietzsche ricorre a due delle 5 divinità più importanti del mondo greco: Dioniso (anche venerato in culti misterici con radici nel passato protostorico dei Balcani) e Apollo (dio delle arti). IMPULSI: APOLLINEO E DIONISIACO. Sono le due potenze dominanti la natura e l’arte come lo sono le due divinità, per Nietzsche sono le forze profonde che nutrono il greco antico. Il Dionisiaco esprime una consapevolezza che contemporaneamente è una conoscenza del greco antico che la vita non è buona ma terrore e sofferenza precipitando nella morte. Nietzsche resuscita e riprende l’antico concetto della vita come uno caos, intendendo la vita come un ciclo di creazione e distruzione, riprendendo l’aforisma di Eraclito: la vita è un fanciullo che gioca a dadi sulla spiaggia. Le divinità greche non sono trascendenti ma esprimono le forze stesse della vita. Il greco antico conobbe tutti gli orrori dell’esistenza e li accettò completamente. Nietzsche definì questa fase la metafisica dell’artista pk le forme d’arte consentono di conoscere l’essere e non di rifiutarlo come precedentemente fatto da Schopenhauer con le vie di fuga dal dolore (arte, morale della compassione e ascesi), ma di accettarlo completamente. Dalla vita per Nietzsche non cè redenzione, l’unica possibile è quella data dall’arte. Questa irripetibile conciliazione di Apollo con Dioniso del caos della vita viene irreversibilmente spezzata dalla figura di Socrate (colui che non accettò l’esistenza in quanto tale, ma colui che cercò di comprenderla). Socrate è colui che ricerca i valori morali dell’essere, si interroga sull’esistenza stessa e lascia come erede la più importante figura del pensiero filosofico: Platone. Platone cerca nella vita il logos della ragione e i valori dell’arte è qui che incomincia la malattia dell’uomo occidentale che Nietzsche approfondirà nella 2° considerazione inattuale, ma capisce che è impossibile, nella vita non ci sono valori e men che meno il logos. Platone comprendendo ciò crea con il suo intelletto il dualismo: la metafisica occidentale, (come il mondo vero divenne favola) una nuova dimensione della realtà, il mondo del nuovo essere. Esiste una seconda dimensione trascendente alla vita che è oltre alla vita e viene creata da Platone per collocare i valori; fa ciò con la famosa teoria platonica delle forme [L'idea platonica sottintende un'uniformità naturale, in cui
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